No. Sinceramente prima di questa non avevo mai considerato Montblanc, troppo costosa e di qualità pari ad altre. Tutta facciata pensavo.
Con la Calligraphy ho considerato il fatto che, oltre alle eccellenti recensioni e dimostrazioni di fufluns, dovesse mai capitare di averne bisogno, sarebbe la penna più rivendibile del mondo senza perdita di valore (anzi, essendo edizione limitata ricercatissima si comincia già a trovarle al doppio del prezzo di listino).
La 146 mi risulta per dimensioni un po’ al limite inferiore del mio standard per dimensioni. Volevo una penna ben pasciuta che mi riempisse la mano a dovere (non ho mani da colosso, ma mi piace distinguere le penne dalle matite
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L’altra che avevo in mente e che mi ha ossessionato per mesi (Pilot Custom Urushi) si sarebbe rivelata probabilmente più simili alla Justus (soft, non flex), ma cercando informazioni nessuno qui sul forum ce l’ha e nessuno se la fila. Appena scaduto io diritto di recesso avrebbe perso metà del suo valore.
Quello che non si riesce a valutare dalla foto è che il pennino Calligraphy è un filo meno scorrevole di quello FA (ma anche di Omas Extra) e questo fa naturalmente rallentare la mano dando più controllo del tratto. Non scivola via facendo fare le curve a tutta velocità in modo istintivo.
È come fare una discesa con tornanti in montagna: con la Pilot hai il cambio sempre in 3ª e devi regolarti tu col freno prima di far la curva (con tanto “Oooh! Piano!”), con la Calligraphy hai il cambio in 2ª e il freno motore che ti fa scendere più dolcemente.
Come già scritto altrove, per la scrittura normale continuo a preferire pennini più scivolosi, ma per i “tornanti calligrafici” serve controllo.
Trovi qui migliori performance sia per la 149 che, soprattutto, per la Tabo
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