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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Tecnica e decorazione Maki-e
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- La mia penna preferita: Delta Blue Jay
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Tecnica e decorazione Maki-e
Il Maki-e è una lavorazione tradizionale della pittura in lacca giapponese, in cui questa viene decorata con disegni ottenuti aggiungendo polveri metalliche di vario colore durante la laccatura di un oggetto.
L'uso della resina dell'albero di lacca per creare una vernice da applicare agli oggetti è nota in Cina e Giappone fin dal 7000 AC. La lacca viene tradizionalmente ricavata dalla resina della Rhus verniciflua ( Rhus è un genere di piante appartenente alla famiglia Anacardiaceae che comprende circa 150 specie diffuse soprattutto nelle aree temperate e subtropicali dell'Africa del sud, dell'Asia orientale e del Nordamerica) che contiene un ingrediente attivo denominato urushiol. Essendo questo materiale velenoso al contatto fintanto che non si è completamente seccato la verniciatura in lacca ha sempre richiesto una notevole maestria.
Le caratteristiche della lacca giapponese sono una notevole durezza e restistenza alle sollecitazioni meccaniche, oltre ad una notevole stabilità chimica; la lavorazione del Maki-e poi è particolarmente complessa perché richiede di inserire della polvere durante la posa della lacca, prima che questa si secchi, per farlo occorrono grandi capacità manuali, una enorme maestria tecnica e molti anni di pratica. Questo la rende una decorazione difficile da realizzare e per questo estremamente costosa.
La tecnica del maki-e è stata sviluppata principalmente nel periodo Heian (794 -1185) e fiorita nel periodo Edo (1603-1868).
Il Maki-e nacque come decorazione per gli oggetti casalinghi usati dai nobili della corte imperiale, ma divenne simbolo di ricchezza e stato sociale, venendo adottata dai ceti più elevati. La prima azienda di penne che utilizzò questa tecnica avanzata per decorare una penna stilografica fu la PILOT nella seconda metà degli anni '20.
Per la particolare difficoltà della decorazione, ed il grande valore artistico che in certi casi essa può avere, le penne in Maki-e sono fra gli oggetti più ricercati (e più cari) che si possono incontrare nel mondo del collezionismo di penne stilografiche.
Le tecniche per la realizzazione del fondo, ovvero lo strato di lacca che ricopre l'oggetto, hanno vari nomi: usumaki quando il fondo è cosparso leggermente, ikakeji se il fondo è totalmente coperto e l'oggetto assume una parvenza metallica e chūmaki se l'effetto finale si pone tra l'usumaki e l'ikakeji.
Altra tecnica è il nashiji, che consiste nell'utilizzo di piccole particelle di metallo prezioso ricoperte di lacca di color giallo trasparente.
Fra le tecniche più rappresentative del Maki-e troviamo:
-HIRA-MAKI-E ( Maki-e piatto )
Dopo aver eseguito il disegno su lacca Urushi, vi si spuzzano sopra oro ed argento. In seguito la superficie viene levigata con del cotone assorbente imbevuto nella lacca, ed il tutto viene lustrato passandolo a carboncino.
-TOGIDASHI-MAKI-E ( Maki-e brunito )
La base in lacca Urushi viene spolverizzata di oro ed argento secondo le linee di un disegno già predefinito. Dopo una fase di essiccatura della base, si procede a stendere uno strato finale di lacca Urushi. Quando questo è asciutto , si procede a lustrare la superficie con il carboncino fino alla comparizione del disegno.
-TAKI-MAKI-E ( Maki-e in rilievo )
In questa varietà di Maki-e il disegno viene fuori dalla superficie. Si tratta della tecnica più complessa e raffinata di questa disciplina.
-ENASHIJI
Questa tecnica utilizzata specialmente per riprodurre fiori autunnali, utilizza per creare i disegni sulla superficie dell'oggetto da decorare sottili fogli di metallo prezioso, cosparsi di lacca, che vengono ulteriormente coperte da un sottile strato di lacca trasparente.
-HARIGOKI
L'harigoki consiste nell'incidere le leggere linee dei disegni sulla superficie della laccatura, precedentemente cosparsa di metallo prezioso polverizzato. Anche questa tecnica è utilizzata prevalentemente per riprodurre il disegno dei fiori autunnali.
Le penne decorate secondo le antiche arti giapponesi della laccatura con la tecnica del Maki-e, costituiscono uno dei comparti più entusiasmanti della produzione di strumenti da scrittura.
Un simile status, viene loro conferito in parte dalle eccezionali doti di virtuosismo e pazienza che gli artisti maki-e devono profondere per dipingere motivi di straordinaria precisione sulle superfici anguste e ricurve di una penna.
Le aziende più note a produrre penne con la tecnica del Maki-e sono le giapponesi Pilot-Namiki e Sailor.
Tuttavia in questi ultimi anni, altre prestigiose maison hanno presentato penne fatte produrre in Giappone, tra queste: Aurora, Visconti, Parker, Waterman, Caran d'Ache, Conway Stewart, Danitrio ed altre ancora.
Per la particolare difficoltà della decorazione, ed il grande valore artistico che in certi casi essa può avere, le penne in Maki-e sono fra gli oggetti più ricercati (e più cari) che si possono incontrare nel mondo del collezionismo di penne stilografiche.
In questo "speciale", abbiamo fotografato alcuni dei modelli di Sailor e Pilot.
Da sinistra a destra: Sailor 1911 Hana-Musubi - Sailor 1911 Seigaiha-ni-Kakitsubata - Sailor Roseate Spoonbill - Pilot Emperor Pavilion (Roukakusansui) - Pilot White Tiger - Pilot Nippon Art Two Cranes - Pilot Gosyoguruma - In basso: Pilot Tradition Pine Tree
Pilot Nippon Art Two Cranes
Namiki Emperor Pavilion.
Il nome giapponese è Roukakusansui
Edizione del 1989.
La penna è esposta nel museo Pilot di Tokyo.
Dettaglio della Namiki Yukari White tiger.
Questa penna è molto rara e ricercata dai collezionisti di tutto il mondo.
Prodotta in soli 300 esemplari.
Edizione limitata del 1995 dipinta dal maestro Kyusai Yoshida.
Saluti
Marco
http://www.stilografica.it
L'uso della resina dell'albero di lacca per creare una vernice da applicare agli oggetti è nota in Cina e Giappone fin dal 7000 AC. La lacca viene tradizionalmente ricavata dalla resina della Rhus verniciflua ( Rhus è un genere di piante appartenente alla famiglia Anacardiaceae che comprende circa 150 specie diffuse soprattutto nelle aree temperate e subtropicali dell'Africa del sud, dell'Asia orientale e del Nordamerica) che contiene un ingrediente attivo denominato urushiol. Essendo questo materiale velenoso al contatto fintanto che non si è completamente seccato la verniciatura in lacca ha sempre richiesto una notevole maestria.
Le caratteristiche della lacca giapponese sono una notevole durezza e restistenza alle sollecitazioni meccaniche, oltre ad una notevole stabilità chimica; la lavorazione del Maki-e poi è particolarmente complessa perché richiede di inserire della polvere durante la posa della lacca, prima che questa si secchi, per farlo occorrono grandi capacità manuali, una enorme maestria tecnica e molti anni di pratica. Questo la rende una decorazione difficile da realizzare e per questo estremamente costosa.
La tecnica del maki-e è stata sviluppata principalmente nel periodo Heian (794 -1185) e fiorita nel periodo Edo (1603-1868).
Il Maki-e nacque come decorazione per gli oggetti casalinghi usati dai nobili della corte imperiale, ma divenne simbolo di ricchezza e stato sociale, venendo adottata dai ceti più elevati. La prima azienda di penne che utilizzò questa tecnica avanzata per decorare una penna stilografica fu la PILOT nella seconda metà degli anni '20.
Per la particolare difficoltà della decorazione, ed il grande valore artistico che in certi casi essa può avere, le penne in Maki-e sono fra gli oggetti più ricercati (e più cari) che si possono incontrare nel mondo del collezionismo di penne stilografiche.
Le tecniche per la realizzazione del fondo, ovvero lo strato di lacca che ricopre l'oggetto, hanno vari nomi: usumaki quando il fondo è cosparso leggermente, ikakeji se il fondo è totalmente coperto e l'oggetto assume una parvenza metallica e chūmaki se l'effetto finale si pone tra l'usumaki e l'ikakeji.
Altra tecnica è il nashiji, che consiste nell'utilizzo di piccole particelle di metallo prezioso ricoperte di lacca di color giallo trasparente.
Fra le tecniche più rappresentative del Maki-e troviamo:
-HIRA-MAKI-E ( Maki-e piatto )
Dopo aver eseguito il disegno su lacca Urushi, vi si spuzzano sopra oro ed argento. In seguito la superficie viene levigata con del cotone assorbente imbevuto nella lacca, ed il tutto viene lustrato passandolo a carboncino.
-TOGIDASHI-MAKI-E ( Maki-e brunito )
La base in lacca Urushi viene spolverizzata di oro ed argento secondo le linee di un disegno già predefinito. Dopo una fase di essiccatura della base, si procede a stendere uno strato finale di lacca Urushi. Quando questo è asciutto , si procede a lustrare la superficie con il carboncino fino alla comparizione del disegno.
-TAKI-MAKI-E ( Maki-e in rilievo )
In questa varietà di Maki-e il disegno viene fuori dalla superficie. Si tratta della tecnica più complessa e raffinata di questa disciplina.
-ENASHIJI
Questa tecnica utilizzata specialmente per riprodurre fiori autunnali, utilizza per creare i disegni sulla superficie dell'oggetto da decorare sottili fogli di metallo prezioso, cosparsi di lacca, che vengono ulteriormente coperte da un sottile strato di lacca trasparente.
-HARIGOKI
L'harigoki consiste nell'incidere le leggere linee dei disegni sulla superficie della laccatura, precedentemente cosparsa di metallo prezioso polverizzato. Anche questa tecnica è utilizzata prevalentemente per riprodurre il disegno dei fiori autunnali.
Le penne decorate secondo le antiche arti giapponesi della laccatura con la tecnica del Maki-e, costituiscono uno dei comparti più entusiasmanti della produzione di strumenti da scrittura.
Un simile status, viene loro conferito in parte dalle eccezionali doti di virtuosismo e pazienza che gli artisti maki-e devono profondere per dipingere motivi di straordinaria precisione sulle superfici anguste e ricurve di una penna.
Le aziende più note a produrre penne con la tecnica del Maki-e sono le giapponesi Pilot-Namiki e Sailor.
Tuttavia in questi ultimi anni, altre prestigiose maison hanno presentato penne fatte produrre in Giappone, tra queste: Aurora, Visconti, Parker, Waterman, Caran d'Ache, Conway Stewart, Danitrio ed altre ancora.
Per la particolare difficoltà della decorazione, ed il grande valore artistico che in certi casi essa può avere, le penne in Maki-e sono fra gli oggetti più ricercati (e più cari) che si possono incontrare nel mondo del collezionismo di penne stilografiche.
In questo "speciale", abbiamo fotografato alcuni dei modelli di Sailor e Pilot.
Da sinistra a destra: Sailor 1911 Hana-Musubi - Sailor 1911 Seigaiha-ni-Kakitsubata - Sailor Roseate Spoonbill - Pilot Emperor Pavilion (Roukakusansui) - Pilot White Tiger - Pilot Nippon Art Two Cranes - Pilot Gosyoguruma - In basso: Pilot Tradition Pine Tree
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Il nome giapponese è Roukakusansui
Edizione del 1989.
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Questa penna è molto rara e ricercata dai collezionisti di tutto il mondo.
Prodotta in soli 300 esemplari.
Edizione limitata del 1995 dipinta dal maestro Kyusai Yoshida.
Saluti
Marco
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Tecnica e decorazione Maki-e
Grazie Marco per le informazioni sulla tecnica del Maki-e e per le splendide foto
Che penne stupende...
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Che penne stupende...
Massimiliano
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Grazie Marco per le interessanti informazioni . Ciaoooooo
- Sergjei
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Tecnica e decorazione Maki-e
Veramente splendide !
Grazie per la dettagliata spiegazione
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Grazie per la dettagliata spiegazione
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Tecnica e decorazione Maki-e
Ciao a tutti,
aggiungo anche la pagina di Wikipedia con qualche info e collegamento in più.
it.wikipedia.org/wiki/Makie
Saluti a tutti.
__________________
pubblicità rimossa
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ecco, ti prendo al volo e ti chiedo: comprare una MAKI-E che costa un botto, garantisce anche un pennino migliore di una comune stilografica sempre della stessa marca?
Maruska
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Per quanto ho visto e provato io, in casa pilot-namiki, i pennini hanno una decorazione diversa ma restano sostanzialmente gli stessi ottimi pennini, parlo di quelle di dimensioni paragonabili alla 74-742-912 ecc, andando su prodotti oversize probabilmente cambia qualcosa, anche solo per il fatto che i prodotti pilot non arrivano a certe dimensioni di pennino (almeno non mi pare).
Per platinum mi sembra di aver capito da altri utenti che le 3776 hanno lo stesso pennino delle edizioni standard, e anche per pelikan, immagino inoltre che anche per sailor sia così.
Sarei peró felice se sapessi che sono magari stati controllati con un occhio di riguardo, ma non direi, ottimi i “base” e ottimi questi.
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Sarei peró felice se sapessi che sono magari stati controllati con un occhio di riguardo, ma non direi, ottimi i “base” e ottimi questi.
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allora per me non avrebbe senso avere una Maki-E se per il pennino non c'è un quid in più e non parlo di bellezza ma di prestazioniStfngrandis ha scritto: ↑lunedì 29 agosto 2022, 19:53 Per quanto ho visto e provato io, in casa pilot-namiki, i pennini hanno una decorazione diversa ma restano sostanzialmente gli stessi ottimi pennini, parlo di quelle di dimensioni paragonabili alla 74-742-912 ecc, andando su prodotti oversize probabilmente cambia qualcosa, anche solo per il fatto che i prodotti pilot non arrivano a certe dimensioni di pennino (almeno non mi pare).
Per platinum mi sembra di aver capito da altri utenti che le 3776 hanno lo stesso pennino delle edizioni standard, e anche per pelikan, immagino inoltre che anche per sailor sia così.
Sarei peró felice se sapessi che sono magari stati controllati con un occhio di riguardo, ma non direi, ottimi i “base” e ottimi questi.
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Tecnica e decorazione Maki-e
Diciamo che sono un piacevole mix tra uno strumento da scrittura (un bello strumento da scrittura) e un’opera d’arte… come tanti non trovano sensato spendere certe cifre (che noi appassionati spendiamo) per una penna, è giusto che tanti trovino “sprecati” i soldi in più per una maki-e. Io mi son voluto concedere qualche sfizio… 
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e hai fatto beneStfngrandis ha scritto: ↑lunedì 29 agosto 2022, 21:38 Diciamo che sono un piacevole mix tra uno strumento da scrittura (un bello strumento da scrittura) e un’opera d’arte… come tanti non trovano sensato spendere certe cifre (che noi appassionati spendiamo) per una penna, è giusto che tanti trovino “sprecati” i soldi in più per una maki-e. Io mi son voluto concedere qualche sfizio…![]()

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Tecnica e decorazione Maki-e
Ci sono anche dei maki-e “a basso costo” di pilot, che non sono male, pur non arrivando alla bellezza di penne (sempre pilot) da 1800-200€, ma i pennini per la mia esperienza sono i soliti ottimi pilot. Allegherei foto ma non ho con me le penne… magari settimana prossimaMaruska ha scritto: ↑lunedì 29 agosto 2022, 21:39e hai fatto beneStfngrandis ha scritto: ↑lunedì 29 agosto 2022, 21:38 Diciamo che sono un piacevole mix tra uno strumento da scrittura (un bello strumento da scrittura) e un’opera d’arte… come tanti non trovano sensato spendere certe cifre (che noi appassionati spendiamo) per una penna, è giusto che tanti trovino “sprecati” i soldi in più per una maki-e. Io mi son voluto concedere qualche sfizio…![]()
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a me piace la Pelikan Maki-e che costa tra i 3000,00 e i 4000,00 euro, per di più è su base M1000 e quindi troppo grossa e scomoda per meStfngrandis ha scritto: ↑lunedì 29 agosto 2022, 21:44Ci sono anche dei maki-e “a basso costo” di pilot, che non sono male, pur non arrivando alla bellezza di penne (sempre pilot) da 1800-200€, ma i pennini per la mia esperienza sono i soliti ottimi pilot. Allegherei foto ma non ho con me le penne… magari settimana prossima
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