Per l'esercizio ho scelto due carte differentissime tra loro. La prima é un foglio di carta Amatruda nel formato A3, una carta a mano che Amatruda vende come "seconda qualitá", per stampanti, peso 150 g, che io trovo una bellissima vergata con le catenelle parallele al lato corto, quasi una stoffa morbidissima. Letteralmente, prosciuga l'inchiostro dal pennino, permettendo alla Calligraphy l'esecuzione di linee sottilissime, ma producendo di tanto in tanto un effetto binario quando la trama della carta interrompe la capillarità dell'inchiostro.
La seconda é una carta liscissima, una satinata opaca da 250 gr/m2 prodotta dalla Canson specificamente per l'aerografo. Il pennino vola su questa carta quasi senza attrito. Si tratta di un vecchio blocco da 24 x 32 cm che ho con me da un'infinità d'anni, che si chiamava "Arctic Aero / Airbrush". Collata sui quattro lati, ha un colore appena paglierino.
Ho fotografato il tutto con l'ausilio di due flash da studio.
La carta Amatruda é magica e permette un controllo totale del pennino.
La carta Canson per aerografo é impersonale e la penna vi scorre quasi incontrollata.
La carta Canson per aerografo é impersonale e la penna vi scorre quasi incontrollata.
Se si é disposti ad accettare qualche "binario", da riempire successivamente con cura, questa carta Amatruda offre a mio avviso un'esperienza di scrittura impagabile. Amatruda ne produce anche una versione in formato A4, di poco più leggera (120 g), che ha le stesse caratteristiche e le catenelle parallele al lato lungo del foglio. La carta "per scrivere" di Amatruda é differente. Non é vergata, ma ha una trama sottilissima e continua, oltre alla bella filigrana della casa di Amalfi. É, se possibile, una carta ancora più morbida al tatto, ma spiuma leggermente, almeno con questo inchiostro.
Sullo sfondo é visibile una delle mie fotocamere, sulla quale é montato un obiettivo leggendario, un Carl Zeiss Planar 100mm f/3.5, una lente tanto corretta che é stata a lungo utilizzata per la fotografia aerea. Io lo uso soprattutto per riproduzione data la sua geometria pressoché perfetta.
Per la mia esperienza, una volta che si é "fatta la mano" al pennino della 149 Calligraphy e alla generosità del suo flusso quando si esercita appena un poco di pressione, la penna scrive bene su tutti i tipi di carta. L'esperienza, però, é molto diversa a seconda delle carte. Io preferisco le carte con una certa resistenza, che ingaggiano un corpo a corpo con il pennino, e per questa ragione uso prevalentemente carte vergate per la calligrafia e carte un po' secche (non saprei come definirle meglio) per la scrittura quotidiana. Insieme ad alcuni pennini OMAS Extra ed Extra Lucens degli anni quaranta/cinquanta, quello della Montblanc 149 Calligraphy é senza dubbio il miglior pennino flessibile che io possieda.