Montblanc 149 Calligraphy e la carta

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fufluns
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Montblanc 149 Calligraphy e la carta

Messaggio da fufluns »

Un altro esercizio calligrafico con la mia 149 Calligraphy. Ho usato quello che restava nel serbatoio di Rohrer & Klingner Alt Goldgrün, un inchiostro che offre molte sfumature anche quando usato con pennini sottili.

Per l'esercizio ho scelto due carte differentissime tra loro. La prima é un foglio di carta Amatruda nel formato A3, una carta a mano che Amatruda vende come "seconda qualitá", per stampanti, peso 150 g, che io trovo una bellissima vergata con le catenelle parallele al lato corto, quasi una stoffa morbidissima. Letteralmente, prosciuga l'inchiostro dal pennino, permettendo alla Calligraphy l'esecuzione di linee sottilissime, ma producendo di tanto in tanto un effetto binario quando la trama della carta interrompe la capillarità dell'inchiostro.

La seconda é una carta liscissima, una satinata opaca da 250 gr/m2 prodotta dalla Canson specificamente per l'aerografo. Il pennino vola su questa carta quasi senza attrito. Si tratta di un vecchio blocco da 24 x 32 cm che ho con me da un'infinità d'anni, che si chiamava "Arctic Aero / Airbrush". Collata sui quattro lati, ha un colore appena paglierino.

Ho fotografato il tutto con l'ausilio di due flash da studio.

Montblanc 149 Calligraphy, Alphabet on Amatruda paper ©FP.jpg
La carta Amatruda é magica e permette un controllo totale del pennino.

Montblanc 149 Calligraphy, Alphabet on Canson paper ©FP.jpg
La carta Canson per aerografo é impersonale e la penna vi scorre quasi incontrollata.

Se si é disposti ad accettare qualche "binario", da riempire successivamente con cura, questa carta Amatruda offre a mio avviso un'esperienza di scrittura impagabile. Amatruda ne produce anche una versione in formato A4, di poco più leggera (120 g), che ha le stesse caratteristiche e le catenelle parallele al lato lungo del foglio. La carta "per scrivere" di Amatruda é differente. Non é vergata, ma ha una trama sottilissima e continua, oltre alla bella filigrana della casa di Amalfi. É, se possibile, una carta ancora più morbida al tatto, ma spiuma leggermente, almeno con questo inchiostro.

Sullo sfondo é visibile una delle mie fotocamere, sulla quale é montato un obiettivo leggendario, un Carl Zeiss Planar 100mm f/3.5, una lente tanto corretta che é stata a lungo utilizzata per la fotografia aerea. Io lo uso soprattutto per riproduzione data la sua geometria pressoché perfetta.

Per la mia esperienza, una volta che si é "fatta la mano" al pennino della 149 Calligraphy e alla generosità del suo flusso quando si esercita appena un poco di pressione, la penna scrive bene su tutti i tipi di carta. L'esperienza, però, é molto diversa a seconda delle carte. Io preferisco le carte con una certa resistenza, che ingaggiano un corpo a corpo con il pennino, e per questa ragione uso prevalentemente carte vergate per la calligrafia e carte un po' secche (non saprei come definirle meglio) per la scrittura quotidiana. Insieme ad alcuni pennini OMAS Extra ed Extra Lucens degli anni quaranta/cinquanta, quello della Montblanc 149 Calligraphy é senza dubbio il miglior pennino flessibile che io possieda.
Pensuser
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Messaggio da Pensuser »

La magia è nella mano di chi scrive, non nella carta o nella penna...
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Messaggio da JohnDT10 »

Complimenti !! Sempre un piacere leggerla e... imparare cose nuove! :clap: :thumbup:
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fufluns
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Messaggio da fufluns »

Pensuser ha scritto: lunedì 29 agosto 2022, 15:55 La magia è nella mano di chi scrive, non nella carta o nella penna...
In gran parte certo, Pensuser, ma ci sono cose che la stessa mano non può fare con un pennino che non sa farle, e cose che un buon pennino non può fare su una carta che non vuole.
Ultima modifica di fufluns il lunedì 29 agosto 2022, 17:43, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da platax »

Sempre belli a vedersi i tuoi scritti, ed interessante il confronto tra carte così differenti.
Ma, oltre quello, sempre molto belle le tue foto!
Peraltro ho notato subito il Planar 100 mm sullo sfondo (lo usi su una Hasselblad serie 500, immagino? :D )

o.t. : il mio primo obiettivo è stato un Planar, il 50 f/1,7 per il formato Leica, e ce l'ho ancora, e di tanto in tanto scatto qualche rullo di negativi b/n...
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Messaggio da fufluns »

platax ha scritto: lunedì 29 agosto 2022, 16:17 Sempre belli a vedersi i tuoi scritti, ed interessante il confronto tra carte così differenti.
Ma, oltre quello, sempre molto belle le tue foto!
Peraltro ho notato subito il Planar 100 mm sullo sfondo (lo usi su una Hasselblad serie 500, immagino? :D )

o.t. : il mio primo obiettivo è stato un Planar, il 50 f/1,7 per il formato Leica, e ce l'ho ancora, e di tanto in tanto scatto qualche rullo di negativi b/n...
Oh, anch'io uso con frequenza le mie fotocamere con pellicola. Sviluppo il bianco nero in casa e, da poco, ho scoperto che un professore di fotografia della mia stessa Università sviluppa la mia amata pellicola per diapositiva, che avevo quasi abbandonato perché qui non ci sono più laboratori per processarla. Di fatto, scattavo pigramente qualche rullo da sviluppare durante i miei rientri in Italia, ma passava tanto di quel tempo che non ricordavo più neppure che cosa ci fosse nei rullini...

Ora che trovato nuovamente la possibilità di sviluppare in loco, ho giá caricato una Fuji Velvia 50 per fare qualche ritratto a un'orchidea che ho descritto un paio d'anni fa, in fiore in questi giorni, la Masdevallia bellissima di nome e di fatto!
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Messaggio da platax »

Diapositive non ne utilizzo più da tempo, non so neanche se i laboratori dalle mie parti offrano ancora il trattamento E6.
Come scrivevo prima, con le mie fotocamere a pellicola faccio un po' di b/n sviluppato e stampato "in casa" e mi diverto tantissimo, anche se la maggior parte degli scatti è ormai in digitale.
Complimenti ancora per la scrittura, il layout che hai allestito per lo scatto e l'ottima illuminazione!
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