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La Jinhao X159, come la vedo io

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
edis
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La Jinhao X159, come la vedo io

Messaggio da edis »

levodi ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 18:21 Secondo me, ripeto secondo me, stiamo continuando ad andare fuori tema, nel senso che non credo che chi scrive una recensione lo faccia per spingere o meno a comperare una penne, altrimenti in gergo pubbilicitario si chiamerebbe marchetta e non recensione, credo che lo faccia per esprimere le sue impressioni avute usando la penna che recensisce. A lui piacciono le sensazioni che gli da la penna, mi sembra sia chiaro che abbia avuto sensazioni positive.
Ciao Levodi, spero che il gergo pubblicitario sia diverso dal tuo :)
Io non ho scritto "cosa dovrebbe spingermi a comprare questa penna" ma ho usato il verbo usare. Una recensione descrive le impressioni che si hanno di un prodotto, se più recensioni/impressioni confermano che un prodotto risponde a quello che vorremmo, magari lo compriamo. Ma il mio punto non era questo. A te sembra chiaro che abbia avuto sensazioni positive, a me sembra chiaro che abbia avuto sensazioni positive più legate alla qualità costruttiva della penna, di cui parla per la maggiore, che non del pennino.
levodi ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 18:21
questa è l'apoteosi, cioè stai dicendo quando dice che per lui scrive bene mente? riporto quello che ha scritto nella recensione

L'apoteosi di cosa, perdonami? Se non sei d'accordo con quello che ho scritto, puoi dirmelo, bloccarmi, o ignorarmi. Ho detto quello che ha suscitato a me la recensione, che non necessariamente risponde a quello che pensi tu. Non ho mai insinuato nulla, non c'è nulla di sottinteso in quello che ho scritto, né di allusivo. Lui non ha detto che la penna scrive bene, ha detto che la penna scrive, e in modo molto stringato. Ho fatto delle domande a tale proposito, null'altro.
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Messaggio da Calpurnio »

Esme ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 11:16
fufluns ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 4:45 Ma questo è quello che rappresentano le penne per me, il mio hortus conclusus, dove ritrovarmi in pace con gli amici in uno spazio che la siepe separa dal mondo di fuori".

Ció che turba la pace del giardino, Esme, non é ampliare i temi, ma il chiasso.
Capisco perfettamente.
Non siamo tutti uguali, ma in effetti mi ha stupito che certe valutazioni siano partite da una recensione così equilibrata, competente e da cui, come sempre, emerge così bene la passione che dovrebbe accomunarci.

Nei confronti delle penne cinesi evidentemente c'è un nervo scoperto, le cui motivazioni sono molteplici e radicate; il commento di Bons (a cui ho già chiesto precedentemente di piantarla un po' di aver ragione... 🙂) fornisce però una linea discriminante su cui riflettere.

E comunque adesso io un pensierino su questa penna lo sto facendo!
Non per me, per il figlio che ama l'allure Montblanc ma che le penne le usa a scuola. E in questo senso il confronto diventa tra la Jinhao e le copie spudoratamente trash, quelle con il pennino "iridium point germany" per intenderci.
Non si puo' non considerare che una penna stilografica non è solo pennino ... non è solo scrittura...e non è una citazione mia. E' questo alla fine è la vexata quaestio alla base del 80 per cento dei post in questo forum... è proprio la stima che si ha verso Fufluns che ci suscita riflessione ... perchè pensare di avere tra le mani uno strumento di plastica da 0,80 dollari e ricavarne una recensione cosi professionale e valutarne anche gli aspetti di confronto con la MB suscita altrettanta riflessione perchè incompleta se non ci viene detto che cosa significa avere in mano una montblanc tirarla fuori dal taschino e fare lo stesso con la Jinhao... le stesse sensazioni? non lo sappiamo perchè la recensione non ce lo dice .. e allora guardi le 100 penne che hai collezionato i soldi spesi il piacere di guardarle usarle e possederle (perchè no?) e pensi che sarebbe bastato avere una penna da un dollaro che scrive bene ??? uno non sale su una porche solo perchè tiene bene la strada in curva a 180, ma perchè è seduto su un oggetto che è eccellenza e se vogliamo dire senza ipocrisia un oggetto che non è di massa .. . anche questo vuol dire avere una stilografica in mano e io mi permetto di dire soprattutto questo! Altrimenti mi basterebbe una Grip da 8 euro che scrive da paura. è il valore dello strumento come quello di un orologio che pensi a quanto eccellenza c'è dietro per farla e non conta se un plasticotto da 20 euro tiene meglio l'ora... Un stilografica non è solo scrittura è molto di piu'.
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Messaggio da Alpha7 »

Calpurnio ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 19:14
Esme ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 11:16

Capisco perfettamente.
Non siamo tutti uguali, ma in effetti mi ha stupito che certe valutazioni siano partite da una recensione così equilibrata, competente e da cui, come sempre, emerge così bene la passione che dovrebbe accomunarci.

Nei confronti delle penne cinesi evidentemente c'è un nervo scoperto, le cui motivazioni sono molteplici e radicate; il commento di Bons (a cui ho già chiesto precedentemente di piantarla un po' di aver ragione... 🙂) fornisce però una linea discriminante su cui riflettere.

E comunque adesso io un pensierino su questa penna lo sto facendo!
Non per me, per il figlio che ama l'allure Montblanc ma che le penne le usa a scuola. E in questo senso il confronto diventa tra la Jinhao e le copie spudoratamente trash, quelle con il pennino "iridium point germany" per intenderci.
Non si puo' non considerare che una penna stilografica non è solo pennino ... non è solo scrittura...e non è una citazione mia. E' questo alla fine è la vexata quaestio alla base del 80 per cento dei post in questo forum... è proprio la stima che si ha verso Fufluns che ci suscita riflessione ... perchè pensare di avere tra le mani uno strumento di plastica da 0,80 dollari e ricavarne una recensione cosi professionale e valutarne anche gli aspetti di confronto con la MB suscita altrettanta riflessione perchè incompleta se non ci viene detto che cosa significa avere in mano una montblanc tirarla fuori dal taschino e fare lo stesso con la Jinhao... le stesse sensazioni? non lo sappiamo perchè la recensione non ce lo dice .. e allora guardi le 100 penne che hai collezionato i soldi spesi il piacere di guardarle usarle e possederle (perchè no?) e pensi che sarebbe bastato avere una penna da un dollaro che scrive bene ??? uno non sale su una porche solo perchè tiene bene la strada in curva a 180, ma perchè è seduto su un oggetto che è eccellenza e se vogliamo dire senza ipocrisia un oggetto che non è di massa .. . anche questo vuol dire avere una stilografica in mano e io mi permetto di dire soprattutto questo! Altrimenti mi basterebbe una Grip da 8 euro che scrive da paura. è il valore dello strumento come quello di un orologio che pensi a quanto eccellenza c'è dietro per farla e non conta se un plasticotto da 20 euro tiene meglio l'ora... Un stilografica non è solo scrittura è molto di piu'.
Condivido in toto. Per scrivere basta una bic ma una bella e magari prestigiosa stilo eh... È anche altro e proprio questo altro alimenta la passione.
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Messaggio da Esme »

Calpurnio ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 19:14 Non si puo' non considerare che una penna stilografica non è solo pennino ... non è solo scrittura...e non è una citazione mia. E' questo alla fine è la vexata quaestio alla base del 80 per cento dei post in questo forum... è proprio la stima che si ha verso Fufluns che ci suscita riflessione ... perchè pensare di avere tra le mani uno strumento di plastica da 0,80 dollari e ricavarne una recensione cosi professionale e valutarne anche gli aspetti di confronto con la MB suscita altrettanta riflessione perchè incompleta se non ci viene detto che cosa significa avere in mano una montblanc tirarla fuori dal taschino e fare lo stesso con la Jinhao... le stesse sensazioni? non lo sappiamo perchè la recensione non ce lo dice .. e allora guardi le 100 penne che hai collezionato i soldi spesi il piacere di guardarle usarle e possederle (perchè no?) e pensi che sarebbe bastato avere una penna da un dollaro che scrive bene ??? uno non sale su una porche solo perchè tiene bene la strada in curva a 180, ma perchè è seduto su un oggetto che è eccellenza e se vogliamo dire senza ipocrisia un oggetto che non è di massa .. . anche questo vuol dire avere una stilografica in mano e io mi permetto di dire soprattutto questo! Altrimenti mi basterebbe una Grip da 8 euro che scrive da paura. è il valore dello strumento come quello di un orologio che pensi a quanto eccellenza c'è dietro per farla e non conta se un plasticotto da 20 euro tiene meglio l'ora... Un stilografica non è solo scrittura è molto di piu'.
Questo è quello che significa per te il possesso di una stilografica.
Lecito e non giudicabile, ovviamente.
Ma ad esempio non è in alcun modo quello che significa per me.
E non solo perché le stilografiche non le sfilo dal taschino interno di una giacca... 🙂

Ognuno ha le proprie motivazioni, risentirsi perché altri le abbiano diverse o perchè nel fare una recensione non abbiano tenuto conto di quello che sentiamo noi non mi pare porti da nessuna parte.
Che poi, se una persona come Fufluns, che ha condiviso su questo forum n appassionate valutazioni sulle sue, evidentemente, amate Montblanc, scrivesse "eh, però tirar fuori la Jinhao non è esattamente la stessa cosa", a me francamente mi verrebbe da pensare "grazie, Graziella, e grazie al..." 😁
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Hai diritto alla ricerca della felicità, non alla felicità.
La felicità è tale solo se è conquistata.
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Calpurnio ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 19:14
Esme ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 11:16

Capisco perfettamente.
Non siamo tutti uguali, ma in effetti mi ha stupito che certe valutazioni siano partite da una recensione così equilibrata, competente e da cui, come sempre, emerge così bene la passione che dovrebbe accomunarci.

Nei confronti delle penne cinesi evidentemente c'è un nervo scoperto, le cui motivazioni sono molteplici e radicate; il commento di Bons (a cui ho già chiesto precedentemente di piantarla un po' di aver ragione... 🙂) fornisce però una linea discriminante su cui riflettere.

E comunque adesso io un pensierino su questa penna lo sto facendo!
Non per me, per il figlio che ama l'allure Montblanc ma che le penne le usa a scuola. E in questo senso il confronto diventa tra la Jinhao e le copie spudoratamente trash, quelle con il pennino "iridium point germany" per intenderci.
Non si puo' non considerare che una penna stilografica non è solo pennino ... non è solo scrittura...e non è una citazione mia. E' questo alla fine è la vexata quaestio alla base del 80 per cento dei post in questo forum... è proprio la stima che si ha verso Fufluns che ci suscita riflessione ... perchè pensare di avere tra le mani uno strumento di plastica da 0,80 dollari e ricavarne una recensione cosi professionale e valutarne anche gli aspetti di confronto con la MB suscita altrettanta riflessione perchè incompleta se non ci viene detto che cosa significa avere in mano una montblanc tirarla fuori dal taschino e fare lo stesso con la Jinhao... le stesse sensazioni? non lo sappiamo perchè la recensione non ce lo dice .. e allora guardi le 100 penne che hai collezionato i soldi spesi il piacere di guardarle usarle e possederle (perchè no?) e pensi che sarebbe bastato avere una penna da un dollaro che scrive bene ??? uno non sale su una porche solo perchè tiene bene la strada in curva a 180, ma perchè è seduto su un oggetto che è eccellenza e se vogliamo dire senza ipocrisia un oggetto che non è di massa .. . anche questo vuol dire avere una stilografica in mano e io mi permetto di dire soprattutto questo! Altrimenti mi basterebbe una Grip da 8 euro che scrive da paura. è il valore dello strumento come quello di un orologio che pensi a quanto eccellenza c'è dietro per farla e non conta se un plasticotto da 20 euro tiene meglio l'ora... Un stilografica non è solo scrittura è molto di piu'.
Ognuno ha le proprie motivazioni e, in quanto personali sono tutte lecite, non sono le mie ma le rispetto, non uso giacche e quindi non le sfilo dal taschino, non prenderei mai una perchà per me l'auto non è uno status simbol da sfoggiare, ma un utensile e come tale lo prendo in base al tipo di lavoro che devo svolgere.
Bons

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Messaggio da Bons »

Proporrei di cambiare il titolo della discussione in
La Jinhao X159, come gli altri suppongono che io la veda.
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Messaggio da fufluns »

Bons ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 21:41 Proporrei di cambiare il titolo della discussione in
La Jinhao X159, come gli altri suppongono che io la veda.
ha ha ha ha ha ha!

Bons, sei geniale!
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Messaggio da fufluns »

edis ha scritto: domenica 21 agosto 2022, 15:34 Mi pongo la stessa domanda ogni volta che leggo recensioni di penne super economiche. Premetto che le mie penne meno costose sono Lamy Safari e ABC, la più costosa la Homo Sapiens. La domanda è: che sia fatta in Cina o in Germania, ma perché dovrei scrivere con una penna da €2/3 che imita una Montblanc ? Chiaro è che, se a quel prezzo scrivesse come una Montblanc o in modo vagamente simile, la comprerei senza farmi nessun problema su come si chiama il brand. Ma se è un omaggio a Montblanc, deve avvicinarsi vagamente al modo in cui scrive Montblanc, altrimenti è una penna pensata per fare credere a chi mi guarda da non troppo vicino o da lontano, che sto scrivendo con una 149. Quindi ora chiedo a Fufluns, a parte la sobrietà senza anellini a cui i produttori italiani che di anellini ne mettono troppi dovrebbero ispirarsu, quando ci scrivi, rispetto a Montblanc, che sensazioni ti dà questa penna? Dalla corposa recensione, si evince solo che scrive, e che l'alimentatore eroga inchiostro. A vedere le prove di scrittura pubblicate, sembra che tu con questa penna faccia fatica a scrivere, o che la penna fatichi a stare dietro alla tua mano. Ho ingrandito le immagini: secondo me hai sofferto a tirare fuori una bella scrittura da questo pennino, correggimi se mi sbaglio.

[...] Tornando ora alla tua recensione, ti dirò che io non sono ancora convinta che valga la pena di rivolgersi ad una penna economica come la Jinhao 159. Avrà anche pochi anellini, ma probabilmente quei pochi si "sgrugneranno" tra qualche tempo. Estetica a parte, io leggendo la tua recensione non ho capito perché dovrei scegliere di usare la Jinhao 159 se posso usare una Montblanc OB 146 nel mio caso, o una Safari con un meraviglioso Z55 OB o OM. Ai tempi della scuola lasciai nel cassetto la Parker Vector che probabilmente ha un pennino con gli stessi standard di qualità, e le preferii delle penne gel. Cosa dovrebbe spingermi oggi ad usare la Jinhao 159, a parte le poche indicazioni che ci hai dato sul pennino , cioè che dal pennino esce inchiostro? A parte che scrive, a te piacciono le sensazioni che ti dà questa penna?
Edis, ho fatto il compitino, e più sotto riferisco. Prima, però, mi lasci aggiungere un paio di cose così, più generali.

La ragione di una recensione non é, a mio modo di vedere, quella di spingere qualcuno a comprare la penna, né a credere, come dice lei, che debba sceglierla e scriverci. Io, per ragioni mie, non recensisco penne che non mi piacciono; penso sempre che ci sarà pur sempre qualcuno a cui quei modelli piacciono, e non vedo ragioni valide per dargli un dispiacere con commentari negativi. Per me (per il mio modo di vedere), un commento su una penna vuole innanzitutto rivelarne i pregi oggettivi, per permettere a chi stia pensando di comprarla di avere qualche elemento di giudizio in più rispetto a quelli forniti dal produttore. I difetti sono, con molta frequenza, assai più soggettivi dei pregi. La plastica può essere oggettivamente lustra, ma soggettivamente "dall'apparenza fragile" o "di un colore poco profondo". La clip può essere oggettivamente rigida, ma anche soggettivamente "troppo piccola". Cerco, anche se non é facile, di limitare queste impressioni troppo soggettive e di fatto, le poche volte che vedo la video-rassegna di una penna, sorvolo implacabilmente sulla sezione del "what I like, what I do not like", perché trovo che la maggior parte di queste opinioni non abbiano fondamento in alcuna expertise particolare.

Come scrive una penna? Da un punto di vista oggettivo, se fa il suo dovere, scrive senza salti, erogando l'inchiostro sufficiente perché possa rilasciare i suoi segni a varie velocità, non si impunta, non gratta, non si secca tra una sessione di scrittura e l'altra. Il resto non é strettamente richiesto. Flessibilitá? Mi piace, ma non é obbligatoria. Feedback? Meglio se c'é, ma solo per i miei gusti. Scorrevolezza ("come il burro")? A qualcuno piace liscia, io la preferisco con un po' di "dente". Siccome la più parte dei "recensori di penne" scrive malissimo, mi risulta del tutto irrilevante la loro opinione soggettiva al rispetto. Certo, se una persona come il nostro calli1958 facesse un commentario sulle doti di un pennino, data la sua eccelsa calligrafia, correrei a leggerlo perché lo riterrei scritto da un esperto. Con ciò, Edis, voglio solo spiegare perché non mi esprimo troppo a proposito di "come" scrive un pennino, a parte il fatto che compie con le aspettative basiche di un pennino che scrive, nel qual caso, a mio avviso, scrive bene.

Ed ora, il compitino.

Compitino.jpg

Cinque penne a confronto, di varie qualitá (pennino in oro e in acciaio), varie marche e svariatissimi prezzi. La prova é fatta nel più a-scientifico dei modi, ma spero possa dare un'idea.

La Jinhao scrive bene. Il flusso non é magro, ma neppure molto abbondante (io, per i miei gusti, preferisco i flussi più abbondanti). E' un pennino dichiaratamente rigido (io li preferisco, ma non sempre, con un poco di elasticità, e meglio ancora con certa flessibilità, ma pennini così quasi non ce ne sono), con un leggero feedback (che a me piace) e la punta non eccessivamente liscia/rotonda (che per altri potrebbe essere un difetto, ma non per me). L'inchiostro é Montegrappa Nero. Quarto posto di preferenza.

Montblanc Hemingway. Flusso decisamente maggiore (un terzo in più? la metà in più?), pennino in oro, 3–4 mm più lungo, con certa elasticità, anch'esso non completamente lisciato, e punta dal disegno ebraico/architetto. L'esperienza di scrittura é, a mio avviso, più piacevole. Inchiostro Roher & Klingner Sepia. Secondo posto di preferenza.

Omas Grand Paragon (o Paragon post-2005). Pennino in oro con punta F, direi una misura 6 (più piccolo di quelli della Hemingway e della X-159), con flusso paragonabile a quello della Hemingway. Leggermente più scorrevole e leggermente più rigido, con punta non ebraica. Il mio preferito tra quelli provati in questo compitino. Inchiostro Akkerman SBRE BROWN. Primo posto di preferenza.

Montblanc Meisterstück 146, anni '70, punta Fine. Specifico la data di fabbricazione perché i pennini di quell'epoca sono più elastici di quelli contemporanei. Flusso moderato/abbondante, pennino con feedback molto pronunciato (a me piacciono molto i pennini che "cantano" sulla carta), puntale tipo ebraico. Inchiostro Montblanc Midnight Blue. Terzo posto di preferenza.

Lamy Al-star con pennino Fine, in acciaio. Flusso moderato/basso, pennino molto rigido (il più rigido dei cinque in prova), con la punta molto arrotondata e scorrevole (vedi sopra per le mie preferenze). Inchiostro Pelikan Blue-Black. Terzo posto di preferenza.

E adesso che ho dato il mio parere soggettivo al rispetto, passo e chiudo. Promuovo la X-159, ma passo ad altro.
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Gargaros
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Messaggio da Gargaros »

fufluns ha scritto: mercoledì 17 agosto 2022, 21:04 Non ho mai avuto, prima, nessuna penna cinese. Non é per snobismo. I disegni "originali" delle penne cinesi davvero non mi piacciono, e trovo fastidiose le copie che sono smaccatamente copie. Per intenderci, da qualche parte bisogna cominciare, e anche i giapponesi - che ora fanno penne che vanno per la maggiore - hanno iniziato copiando abbastanza spudoratamente modelli di stilografiche occidentali. Questo, ai miei occhi, scusa i cinesi, ma le loro penne non mi piacciono per una delle due ragioni.

Ho visto con curiositá l'uscita della Jinhao X159. Il modello sulla quale é disegnata é senza molta vergogna una Montblanc Meisterstück 149. Casualmente, la 149 é una delle mie penne preferite, una delle mie relativamente poche preferite. Dopo piú di quarant'anni di usarne varie, per me le 149 hanno una ergonomia perfetta.

I produttori cinesi hanno avuto il buon senso di non strafare nel copiare. Diciamo che, come dicono gli inglesi con riuscita espressione, si sono boldly inspired. Le misure delle due penne sono identiche, la forma esterna quasi identica (il cono di carica della 149 é leggermente più rastremato e ha una grazia che manca al cono della X159). Le due penne hanno quasi lo stesso peso, tanto da aperte come da chiuse. I disegnatori hanno evitato l'obbrobrio di una stellina falsa alla sommità del cappuccio, hanno progettato una clip originale (che non é nulla dell'altro mondo quanto a design, però é pulita e ha mandato a riposo l'orrendo scudetto dei precedenti fermagli della 159), hanno optato per un solo anello invece dei tre di Montblanc (sottile/grosso/sottile), e grazie al cielo si sono contenuti nel numero di anellini (solo uno, tra serbatoio e cono). La scritta sull'anello del cappuccio indica solamente "JINHAO X159", con un font righettato che s'ispira anch'esso - senza strafare - alle scritte di una Meisterstück.

J3.jpg
L'omaggio, sulla sinistra e l'originale sulla destra. Sono due penne belle a vedersi, di forma e dimensioni quasi identiche.


Montblanc aveva fatto una prova con l'anello singolo sul cappuccio sulla sua "Year of the Golden Dragon", una penna stupenda, modellata sulla 139 (o sulla Hemingway, se preferite), tutta nera, con un solo anello, rovinata nell'estetica e nel prezzo da una clip con un dragoncello in oro massiccio, con tanto di vera perla nella bocca, dall'aria decisamente puerile. La clip (e il prezzo) me ne hanno tenuto lontano, ma quella Hemi tutta nera con un solo anello dorato é semplicemente stupenda.

Quanto al numero di anellini, vorrei che molti produttori - compresi alcuni di casa nostra - si ispirassero alla semplicitá della X159. Quando la penna é aperta, a parte l'anellino sul finale, non vi é nulla che ne interrompa la continuitá visuale. L'anellino tra serbatoio e sezione delle penne a converter/cartuccia é inutile, come dimostra la sottile ingegneria della X159, nella quale il serbatoio in plastica si avvita su una filettatura metallica interna, invisibile. Noto con disamore che negli ultimi anni, quando si vuol mettere la finestrella di controllo dell'inchiostro, gli anellini diventano addirittura due, tre con quello del fondello, a volte quattro con un'altra aggiunta sulla sezione... Ne vengono fuori penne barocche, ma senza l'estro seicentesco.

Ma torniamo alla Jinhao X159. Io l'ho trovata una buona penna. Il pennino numero 8 é leggermente più piccolo di quello di una 149, ed é ovviamente in acciaio (per una penna da due dollari...), con una incisione "moderata", almeno per gli standard cinesi. L'unica disponibile, per ora, é una punta fine. E' un pennino rigido, ma secondo me scrive bene. L'alimentatore di plastica é anch'esso boldly inspired a quello di una Montblanc 149 contemporanea, e come quello funziona perfettamente: erogazione abbondante, senza esitazioni. Il converter, in dotazione, si innesta con sicurezza e richiede una certa pressione per adattarsi all'erogatore del conduttore. Un lavoro ben fatto. La X159 scrive davvero come si deve. Dopo un giorno di riposo, s'é rimessa a scrivere, ancora senza esitazioni.

J0.jpg
La X159 é una penna di dimensioni grandi più che medie.

Il pennino ha un leggero feedback sulle carte un po' rugose che piacciono a me. Qui l'ho usato con un inchiostro del quale non posso che parlare bene, il Nero di Montegrappa. Sulla vergata Fabriano Ingres e sulla carta non del tutto liscia di un quaderno EcoQua, sempre di Fabriano, il flusso é generoso, ma mai eccessivo; la penna non spiuma e il trapassamento (sulla EcoQua) é appena visibile.

J1.jpg
Scrivendo con la Jinhao X159.


Ho provato a fare un paragone di scrittura con la Montblanc 149, ma devo avvisare che é un paragone ingiusto, perché la Jinhao 159X monta un pennino di serie, mentre quello che ho usato sulla 149 é un pennino davvero particolare e in edizione speciale, il flessibile Calligraphy.

J2.jpg
J5.jpg
Pennini in un ingiusto confronto.


Concludo questa non-rassegna dicendo che ho trovato la X159 una penna ben realizzata, negli elementi originali di disegno (pochi) e nella costruzione. La penna scrive bene ed é esteticamente piacevole, un omaggio alla Meisterstück 149 senza esserne una copia sfacciata.

Per tutti quelli che non han mai dato il passo verso la149, temendone le dimensioni, questa penna permette di provarne l'effetto per due dollari. A tutti gli altri certo ricorderà la relatività di tutte le cose. Si può andare in boutique a comprare un vera 149, o farsi arrivare 300 penne quasi uguali che scrivono bene. La bellezza della libertà é poter scegliere. Io ho comprato un paio di X159 in più, da regalare: penne propedeutiche, ma non so bene a che cosa...
Le penne cinesi sono quasi sempre "fatte bene". Almeno all'inizio! Bisogna vedere come si comportano nel tempo. A me alcune mi si sono disintegrate in mano dopo appena qualche settimana :problem:

Comunque, buona recenzion e incoraggiante per provarne una. La mia la sto ancora aspettando. Sperem...
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Gargaros ha scritto: lunedì 22 agosto 2022, 8:28 Le penne cinesi sono quasi sempre "fatte bene". Almeno all'inizio! Bisogna vedere come si comportano nel tempo. A me alcune mi si sono disintegrate in mano dopo appena qualche settimana :problem:
La mia unica cinese è la Duke Confucius che ho preso per il pennino Fude de Mannen dopo che mi ero entusiasmata per il Fude De Mannen della Sailor Profit. Con i suoi 65 grammi e il corpo in ottone (il barrell rivestito di bamboo) la puoi usare come oggetto contundente se qualcuno dovesse entrare inavvertitamente in casa :mrgreen: questa qui non si disintegra di sicuro :D
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edis ha scritto: lunedì 22 agosto 2022, 14:23
Gargaros ha scritto: lunedì 22 agosto 2022, 8:28 Le penne cinesi sono quasi sempre "fatte bene". Almeno all'inizio! Bisogna vedere come si comportano nel tempo. A me alcune mi si sono disintegrate in mano dopo appena qualche settimana :problem:
La mia unica cinese è la Duke Confucius che ho preso per il pennino Fude de Mannen dopo che mi ero entusiasmata per il Fude De Mannen della Sailor Profit. Con i suoi 65 grammi e il corpo in ottone (il barrell rivestito di bamboo) la puoi usare come oggetto contundente se qualcuno dovesse entrare inavvertitamente in casa :mrgreen: questa qui non si disintegra di sicuro :D
Hai ragione, quelle metalliche (pure io ne ho alcune) sono indistruttibili. Mi riferivo a quelle di plastica.
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La Jinhao X159, come la vedo io

Messaggio da Ste003 »

Nicola997 ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 18:38
fufluns ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 18:27


Linusmax.jpg
Anche se il messaggio non è rivolto a me, concordo con il tuo pensiero. Sarebbe veramente bello se Jinhao facesse un'omaggio della MB 139 :lol:
Aggiungerei anche il fatto che, essendo la 149 molto costosa e nota, alcune persone non la porterebbero in giro con tranquillità per paura di eventuali danni o, ancora peggio, furti; perciò optano per una penna con la stessa linea ma che vale forse 1/10 del prezzo della MB in modo da stare tranquilli e avere allo stesso tempo una penna gradevole alla vista. Io sono una delle persone che la pensa in questo modo (già faccio fatica a portare in giro la Omas 361, immaginiamoci una 149)
Se avessi paura di furti e danneggiamenti dovrei uscire da casa senza orologio di marca, abito di marca, portsfoglio, anello, penna, bicicletta, auto, occhiali… praticamente nudo. Oppure comprare su aliexpress una copia di orogologio, occhiali, abito, penna, auto, bicicletta… nel mio caso la vedo molto mesta come esistenza… senza offesa per nessuno sia chiaro.
Compro e uso, per me non per palesarli, oggetti di uso comune che mi piacciono, a prescindere dal prezzo che va da 2€ a 20000€….
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Messaggio da levodi »

Ste003 ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 9:05
Nicola997 ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 18:38

Anche se il messaggio non è rivolto a me, concordo con il tuo pensiero. Sarebbe veramente bello se Jinhao facesse un'omaggio della MB 139 :lol:
Aggiungerei anche il fatto che, essendo la 149 molto costosa e nota, alcune persone non la porterebbero in giro con tranquillità per paura di eventuali danni o, ancora peggio, furti; perciò optano per una penna con la stessa linea ma che vale forse 1/10 del prezzo della MB in modo da stare tranquilli e avere allo stesso tempo una penna gradevole alla vista. Io sono una delle persone che la pensa in questo modo (già faccio fatica a portare in giro la Omas 361, immaginiamoci una 149)
Se avessi paura di furti e danneggiamenti dovrei uscire da casa senza orologio di marca, abito di marca, portsfoglio, anello, penna, bicicletta, auto, occhiali… praticamente nudo. Oppure comprare su aliexpress una copia di orogologio, occhiali, abito, penna, auto, bicicletta… nel mio caso la vedo molto mesta come esistenza… senza offesa per nessuno sia chiaro.
Compro e uso, per me non per palesarli, oggetti di uso comune che mi piacciono, a prescindere dal prezzo che va da 2€ a 20000€….
Dipende sempre dove vai quando esci di casa, ultimamente frequento solo cantieri per lavoro e ti garantisco che esco senza da casa senza orologio di marca, abito di marca, scarpe di marca, ma mi porto la pelikan M200, poi, come sempre ognuno fa come crede, io personalmente, se vado a fare shopping non mi porto la penna perchè non mi serve, ma si rientra sempre nell'ambito personale.
Bons

La Jinhao X159, come la vedo io

Messaggio da Bons »

Ste003 ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 9:05
Nicola997 ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 18:38

Anche se il messaggio non è rivolto a me, concordo con il tuo pensiero. Sarebbe veramente bello se Jinhao facesse un'omaggio della MB 139 :lol:
Aggiungerei anche il fatto che, essendo la 149 molto costosa e nota, alcune persone non la porterebbero in giro con tranquillità per paura di eventuali danni o, ancora peggio, furti; perciò optano per una penna con la stessa linea ma che vale forse 1/10 del prezzo della MB in modo da stare tranquilli e avere allo stesso tempo una penna gradevole alla vista. Io sono una delle persone che la pensa in questo modo (già faccio fatica a portare in giro la Omas 361, immaginiamoci una 149)
Se avessi paura di furti e danneggiamenti dovrei uscire da casa senza orologio di marca, abito di marca, portsfoglio, anello, penna, bicicletta, auto, occhiali… praticamente nudo. Oppure comprare su aliexpress una copia di orogologio, occhiali, abito, penna, auto, bicicletta… nel mio caso la vedo molto mesta come esistenza… senza offesa per nessuno sia chiaro.
Compro e uso, per me non per palesarli, oggetti di uso comune che mi piacciono, a prescindere dal prezzo che va da 2€ a 20000€….
Sarebbe ancora meglio restare barricati in casa: uscendo si rischia di essere rapiti per richiedere la 149 come riscatto.

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Messaggio da Ste003 »

Bons ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 9:30
Ste003 ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 9:05

Se avessi paura di furti e danneggiamenti dovrei uscire da casa senza orologio di marca, abito di marca, portsfoglio, anello, penna, bicicletta, auto, occhiali… praticamente nudo. Oppure comprare su aliexpress una copia di orogologio, occhiali, abito, penna, auto, bicicletta… nel mio caso la vedo molto mesta come esistenza… senza offesa per nessuno sia chiaro.
Compro e uso, per me non per palesarli, oggetti di uso comune che mi piacciono, a prescindere dal prezzo che va da 2€ a 20000€….
Sarebbe ancora meglio restare barricati in casa: uscendo si rischia di essere rapiti per richiedere la 149 come riscatto.

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