Credo sia un caso di lost in translation. Mi spiace se ho citato la recensione nella risposta a Simone. La recensione era del tutto marginale nel contesto della risposta e spero mi si possa dare atto che "patrocinare" non c'entra assolutamente nulla con quello che cercavo di dire (tanto più se riferito alla bella Jinhao)fufluns ha scritto: ↑venerdì 19 agosto 2022, 15:13Mi è dispiaciuto davvero che si sia trattato il mio commento della Jinhao X159 come un “patronising” addirittura “molto o troppo condiscendente”. Invito a rileggerlo per rendersi conto che è palesemente falso.
Vedo con disappunto che è molto difficile parlare di penne per quello che sono, a meno che siano nostrane, nel qual caso sì si può “patrocinare” smaccatamente. Ne perde il forum, in varietà di spunti e di opinioni. Mi riferisco alle penne.
Se avessi voluto fare discorsi sull’etica, o la economia globale, o la politica, non avrei scelto questo forum.
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La Jinhao X159, come la vedo io
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Si, devo riconoscere che questo purtroppo avviene ed è purtroppo molto naturale, è sempre più facile vedere i difetti negli altri che in noi stessi (per i più diversi significati di "noi" e "degli altri").
Personalmente posso solo dire che ritengo la tua recensione molto obiettiva, equilibrata e argomentata. E per questa (come per tutte le altre che sono sempre un gran piacere da leggere e vedere) non posso che ringraziarti.
Simone
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Temo che molto più probabilmente ci ignorassero, alla fine non c'era (a quei tempi) una velocità di comunicazione che consentisse di avere presente tutto il mercato mondiale. Ma nel dopoguerra, almeno Sheaffer, pare non lo abbia fatto. E quando sono nate, Wahl a parte, sia Parker che Sheaffer avevano ben altro che grandi capitali alle spalle, ne aveva ben di più Isaia Levi.maylota ha scritto: ↑venerdì 19 agosto 2022, 14:46 Sheaffer, Parker e Wahl ai temi erano dei colossi della produzione di massa, con fabbriche ed investimenti alle spalle. Personalmente credo guardassero alle nostre pur belle pennette copiate dalle loro e prodotte in qualche sottoscala o fabbrichetta, con condiscendenza e simpatia.
Comunque hai ragione, senz'altro ho tirato in ballo un livello sbagliato, ma direi che un americano avrebbe potuto tranquillamente potuto affermare degli italiani:
SimoneLoro sono solo degli avvoltoi che sfuttano chi ha impiegato ingegno e fatica per creare qualche cosa di universalmente riconosciuto per vedendere le loro volgarissime imitazioni per poveri.
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Ma perché ? pensi forse che Montblanc azienda tema la concorrenza di Jinhao? A prescindere da quanti capitali abbiano i cinesi sono proprio orientate ad acquirenti diversi. Nessuno che abbia intenzione di comprare una 149 penserebbe: tó guarda che bella questa x159, la compro al posto della 149 e risparmio 895 € La Jinhao con le sue x159 non toglierà un solo cliente a Montblanc. Perché semplicemente non c’è confronto. Ne ho ordinate due (di Jinhao ), se scriveranno bene potranno evitare che acquisti un’altra preppy o una Lamy Safari per lasciarla nel cruscotto della macchina, ma se mai fossi interessato a comprare una 149 non lo farei certo SOLO per la forma a sigaro, ma anche per una questione di prestigio del marchio, per il pennino in oro, per la storia che c’è dietro, per il pistone, per sfoggiarla ad una riunione o altri 1000 motivi e situazioni in cui la povera x159 non sarebbe nemmeno presa in considerazione. Quindi secondo me (da ignorante) non credo che a Montblanc dispiaccia poi tanto che Jinhao gli copi la forma a sigaro. Diverso sarebbe se domani Pelikan o Leonardo o vattelappesca, che ha già un nome nelle penne di lusso, cominciasse a produrre la 150 in resina nera con pistone in ottone e pennino in oro bicolore e a forma di sigaro imhomaylota ha scritto: ↑venerdì 19 agosto 2022, 14:46Simone, consentimi di fare l'Avvocato del Diavolo, ma credo sia diverso.
Sheaffer, Parker e Wahl ai temi erano dei colossi della produzione di massa, con fabbriche ed investimenti alle spalle. Personalmente credo guardassero alle nostre pur belle pennette copiate dalle loro e prodotte in qualche sottoscala o fabbrichetta, con condiscendenza e simpatia.
Con la Cina il discorso è diverso e ribaltato: la produzione di massa, il mercato e gli investimenti ce li hanno loro. Ecco forse perchè c'è più acredine nel vedere come sono sempre più bravi a fare le penne. E anche una recensione molto o forse troppo condiscendente (nel senso di patronising, non mi viene la parola....) come questa, non riesce a farle sembrare simpatiche a tutti.
Fabio
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resina nera? checked
pistone in ottone? not checked, e' in plastica. conta?
pennino bicolore? not checked, c'e' sulla realo pro gear pero'
forma a sigaro? checked (la realo pro gear e' flat top pero')
ora, la sailor realo 1911/pro gear e' abbastanza di lusso?
oppure, per un match migliore a livello di dimensioni, la kop. ha tutto tranne il pistone (che da fuori a penna chiusa non si vede, ovviamente). ha perfino l'anellino sul fusto. domani e' oggi, quindi, e non mi sembra diverso
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Non sono intervenuto fino ad ora con le mie solite invettive contro le Gingiao Cagata Pazzesca™ semplicemente perché in questo caso non potrei essere Bons.
Ho un gran rispetto per l'intelligenza e la cultura di fufluns, profonde e mai ostentate, per la disciplina che si impone, per la sua capacità di stupirsi del bello con semplicità e per la sua curiosità senza limiti.
Ha giocato a sfidare una Rolls con una Dacia e lo ha fatto col suo garbo e la sua competenza.
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C’è già quindi . Bene e se montblanc non si preoccupa di quella non credo si possa preoccupare della x159, è questo quello che intendevo. Anche se vendessero 10.000.000 di x159 nessuno dei suoi acquirenti l’avrà comprata in sostituzione di una 149 imhomerloplano ha scritto: ↑venerdì 19 agosto 2022, 18:19resina nera? checked
pistone in ottone? not checked, e' in plastica. conta?
pennino bicolore? not checked, c'e' sulla realo pro gear pero'
forma a sigaro? checked (la realo pro gear e' flat top pero')
ora, la sailor realo 1911/pro gear e' abbastanza di lusso?
oppure, per un match migliore a livello di dimensioni, la kop. ha tutto tranne il pistone (che da fuori a penna chiusa non si vede, ovviamente). ha perfino l'anellino sul fusto. domani e' oggi, quindi, e non mi sembra diverso
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Per tornare alle penne, anzi a quella in oggetto.
A me piace perché è eccessiva. E può diventarlo anche di più.
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Completamente d'accordo... è molto difficile parlare di penne per quello che sono, a meno che siano nostrane, nel qual caso sì si può “patrocinare” smaccatamente. Ne perde il forum, in varietà di spunti e di opinioni. Mi riferisco alle penne.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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pienamente d'accordo, purtroppo per pochi ne perdiamo tutti, e vaglielo a spiegare che o hanno sbagliato forum o, quantomeno argomento.fufluns ha scritto: ↑venerdì 19 agosto 2022, 15:13
Mi è dispiaciuto davvero che si sia trattato il mio commento della Jinhao X159 come un “patronising” addirittura “molto o troppo condiscendente”. Invito a rileggerlo per rendersi conto che è palesemente falso.
Vedo con disappunto che è molto difficile parlare di penne per quello che sono, a meno che siano nostrane, nel qual caso sì si può “patrocinare” smaccatamente. Ne perde il forum, in varietà di spunti e di opinioni. Mi riferisco alle penne.
Se avessi voluto fare discorsi sull’etica, o la economia globale, o la politica, non avrei scelto questo forum.
Tu continua così che noi te ne siamo molto grati.
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Trovo irritante che ogni volta che si parla di una penna cinese si vada a finire nella geopolitica e nell'etica umana, sarebbe giusto in questo forum parlare di penne. Se si parla della penna si parla dell'oggetto con un pennino e inchiostro.
E' una copia? Quasi. Scrive? Certo. E' un oggetto che comprerei? Io no perché sono interessato ad altro. Il caro Franco lo ha fatto, ci ha detto la sua opinione molto professionalmente, non capisco tutto questo vociare cosa può portare di utile in una discussione di penne.
Credo che ognuno di noi è libero di fare le proprie scelte e non è in dovere di criticare quelle altrui, specialmente di un recensore che in maniera seria e garbata esprime la sua esperienza in maniera oggettiva. Se ci atteniamo a discutere sulle qualità o difetti della Jinhao X159 sicuramente ne guadagnano tutti. A chi non interessa la X159 consiglierei di andare alla ricerca di altre discussioni e lasciare questa piazzetta a chi ha interesse in questa penna.
E' una copia? Quasi. Scrive? Certo. E' un oggetto che comprerei? Io no perché sono interessato ad altro. Il caro Franco lo ha fatto, ci ha detto la sua opinione molto professionalmente, non capisco tutto questo vociare cosa può portare di utile in una discussione di penne.
Credo che ognuno di noi è libero di fare le proprie scelte e non è in dovere di criticare quelle altrui, specialmente di un recensore che in maniera seria e garbata esprime la sua esperienza in maniera oggettiva. Se ci atteniamo a discutere sulle qualità o difetti della Jinhao X159 sicuramente ne guadagnano tutti. A chi non interessa la X159 consiglierei di andare alla ricerca di altre discussioni e lasciare questa piazzetta a chi ha interesse in questa penna.
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è proprio così che dovrebbe essere
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Idem per me.francoiacc ha scritto: ↑venerdì 19 agosto 2022, 20:41 E' un oggetto che comprerei? Io no perché sono interessato ad altro.
Però devo ammettere che, essendo un fan silenzioso di Fufluns, nonostante tutto una mezza idea di comprarne una mi era venuta.
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E quindi dopo che questa sequela di commenti hanno attirato la mia attenzione vengo alla recensione e preferirei parlare di penne.
Secondo me ispirandosi alla 149, hanno fatto una penna decente con questa X159 e mi piace l'idea del pennino in acciaio #8, anche se in genere ad una penna di taglia preferisco associare una penna di un certo pregio e quindi un pennino in acciaio #8 lo vedo "strano". Il problema tuttavia su questi pennini è la loro affidabilità, che poi in realtà non sono un problema perché a fronte di un servizio di assistenza praticamente inesistente vi è un costo irrisorio. Diciamo che in questo caso, a giudicare da quanto sto leggendo in giro, la percentuale di pennini problematici è molto bassa, ma nel caso chi ci rimette di più è solo l'ambiente, di certo non le nostre tasche.
Per il resto, come scrivevo sopra, trovo come al solito molto ben fatta questa al pari di ogni tua altra recensione e rimango sempre incantato di fronte alle tue fotografie, persino quando vi è una penna che non suscita particolarmente il mio interesse. Grazie mille e continua così, con il tuo solito garbo.
Secondo me ispirandosi alla 149, hanno fatto una penna decente con questa X159 e mi piace l'idea del pennino in acciaio #8, anche se in genere ad una penna di taglia preferisco associare una penna di un certo pregio e quindi un pennino in acciaio #8 lo vedo "strano". Il problema tuttavia su questi pennini è la loro affidabilità, che poi in realtà non sono un problema perché a fronte di un servizio di assistenza praticamente inesistente vi è un costo irrisorio. Diciamo che in questo caso, a giudicare da quanto sto leggendo in giro, la percentuale di pennini problematici è molto bassa, ma nel caso chi ci rimette di più è solo l'ambiente, di certo non le nostre tasche.
Questo lo trovo un giudizio molto soggettivo e poco oggettivo. Intuisco che i vari anellini non sono il tuo forte, ma reputo che il numero degli anellini non rendano una penna barocca o di cattivo gusto. Abbiamo eccellenze di stile in Italia che ne fanno un sapiente uso come la Aurora sulla 88 Big, Omas sulla MOMA o Leonardo sulla nuova Momento Magico. Personalmente reputo barocche ben altre penne, ma come scrivevo questo è un parere puramente soggettivo.fufluns ha scritto: ↑mercoledì 17 agosto 2022, 21:04 Quanto al numero di anellini, vorrei che molti produttori - compresi alcuni di casa nostra - si ispirassero alla semplicitá della X159. Quando la penna é aperta, a parte l'anellino sul finale, non vi é nulla che ne interrompa la continuitá visuale. L'anellino tra serbatoio e sezione delle penne a converter/cartuccia é inutile, come dimostra la sottile ingegneria della X159, nella quale il serbatoio in plastica si avvita su una filettatura metallica interna, invisibile. Noto con disamore che negli ultimi anni, quando si vuol mettere la finestrella di controllo dell'inchiostro, gli anellini diventano addirittura due, tre con quello del fondello, a volte quattro con un'altra aggiunta sulla sezione... Ne vengono fuori penne barocche, ma senza l'estro seicentesco
Caro Franco, non me ne volere, ma a parte il fatto che tra le tue mani anche un semplice pennino come questo canta come un usignolo in primavera, credo che non hai bisogno di un pennino Calligraphy per mettere in evidenza il fatto che tutto sommato non è nulla di eccitante. So che sei particolarmente innamorato del pennino Calligraphy, ma il paragone è ingiusto anche in senso contrario, a confronto del Jinhao non escluderei che molti altri pennini più "proletari" ci farebbero un figurone.fufluns ha scritto: ↑mercoledì 17 agosto 2022, 21:04 Ho provato a fare un paragone di scrittura con la Montblanc 149, ma devo avvisare che é un paragone ingiusto, perché la Jinhao 159X monta un pennino di serie, mentre quello che ho usato sulla 149 é un pennino davvero particolare e in edizione speciale, il flessibile Calligraphy.
Questo dimostra quel che ho sempre pensato delle Montblanc moderne, in fondo la preziosa resina è solo resina fusa in uno stampo e lo dimostra il fatto che una penna da pochi euro riesce quasi ad eguagliarla in bellezza (per il responso tecnico dovremo aspettare una quarantina d'anni!)). Ovviamente la 149 eccelle in ben altro, prestigio, design, la stellina ma, soprattutto, una qualità di scrittura che è uguagliata da pochi. Ciò tuttavia in un certo qual modo conforta quel che è sempre stata la mia valutazione economica reale di una Montblanc Meisterstuck, che reputo inferiore a quanto la si trova in boutique.fufluns ha scritto: ↑giovedì 18 agosto 2022, 18:47
La plastica della X159, per quanto simile, non é uguale a quella di una Meisterstück. Direi che é marginalmente meno lustra e leggerissimamente più bluastra. Io ho una 149 che ha vissuto con me (vissuto davvero, portata ovunque) per 43 anni, ed é quasi lustra come quando la acquistai. Non so se questo qualifica la resina di Montblanc come "preziosa", però certo ha fatto il suo dovere alla grande. Con la Jinhao, sapró dire qualcosa tra quarant'anni... La plastica della Jinhao, ciononostante, assomiglia molto di più alla "resina preziosa" di Montblanc che non, per esempio, quella delle penne Sport in plastica nera di Kaweco, che hanno davvero tutto l'aspetto della plastica più economica.
Per il resto, come scrivevo sopra, trovo come al solito molto ben fatta questa al pari di ogni tua altra recensione e rimango sempre incantato di fronte alle tue fotografie, persino quando vi è una penna che non suscita particolarmente il mio interesse. Grazie mille e continua così, con il tuo solito garbo.
Ultima modifica di francoiacc il venerdì 19 agosto 2022, 22:04, modificato 1 volta in totale.
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+1Monet63 ha scritto: ↑venerdì 19 agosto 2022, 21:23Idem per me.francoiacc ha scritto: ↑venerdì 19 agosto 2022, 20:41 E' un oggetto che comprerei? Io no perché sono interessato ad altro.
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