Automedonte ha scritto: ↑giovedì 18 agosto 2022, 20:54
Poi se uno vuole fare un matrimonio in ciabatte sulla spiaggia sono fatti suoi e va benissimo ma l’abbrutimento di un uomo senza giacca, con la cravatta allentata e le maniche arrotolate è uno spettacolo indecoroso che mi ripugna ogni volta che lo vedo
Diciamolo: le signore sono svantaggiate dal trucco (quansi penso a dover stare al caldo con il makeup da tenere in ordine penso alla giacca come un insignificante problemino), ma nell'abbigliamento hanno gradi di libertà in più che rendono una cerimonia estiva fastidiosa ma meno impattante a livello di comfort termoigrometrico.
Odio le cerimonie eterne, in abbigliamenti che non siamo più abituati a portare per ore, che conducono a disfacimenti fisici e morali. Allo stesso modo però non apprezzo la banalizzazione di certi momenti, sminuiti nella loro solennità da permessi accomodanti (vale l'esempio della cerimonia di matrimonio in spiaggia, in ciabatte).
Per questo plaudo alle cerimonie che vedono separati i momenti formali da quelli festosi. Insomma, trovo perfetto il compromesso di una cerimonia (formale, impomatata ma
breve) sufficientemente distante nel tempo dai festeggiamenti, per consentire agli invitati di cambiare outfit e adeguarlo all'occasione secondo la loro sensibilità.
Per tornare in argomento: sono allo stesso tempo per la conservazione degli stilemi classici dell'eleganza (maschile). Osare può essere divertente, ma dipende. Per intenderci: le cifre sulla camicia devono essere piccole, in carattere semplice, e
blu. Ok osare un colore diverso per una camicia che non si userà in occasioni formali, ma
aborro (cit) cifre su polsini, colli e altre posizioni indicibili.