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La Jinhao X159, come la vedo io

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mastrogigino
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Messaggio da mastrogigino »

fufluns ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 18:47
mastrogigino ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 16:09 [...] Per quella che è stata la mia esperienza il problema con queste penne non è tanto che scrivano bene o male (o non scrivano del tutto), in genere si comportano decentemente, o o che siano belle o brutte (se copiano bene sono anche belline).
Il problema principale è la loro affidabilitá e durata nel tempo, e non sto parlando di decenni ma anche di pochi mesi.
[...]
Vedremo questa X159 alla prova del tempo. In realtá, con un fusto e una sezione di plastica, un normale converter, un conduttore in plastica che direi imita da vicino quello di una Meisterstück, e metallerie ridotte all'essenziale, non resta molto spazio perché qualcosa funzioni male nel medio periodo.
[...]
Beh, meglio! Speriamo che oltre a copiar.... ehm prendere ispirazione dal design abbiano anche (finalmente) migliorato la qualità dei materiali!

Buon divertimento col nuovo acquisto e grazie per la completa e approfondita prova e comparazione con l'originale.
Calpurnio
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Messaggio da Calpurnio »

Da tutto questo solo una curiosità

perchè si puo' sostenere con serena fermezza che la Jinhao copia la Montblanc e quando si afferma lo stesso per la Pilot (io la trovo ancora piu' sfacciata...) si viene aggrediti come se si fosse proclamata una eresia ??

:roll:
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

Calpurnio ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 20:54 Da tutto questo solo una curiosità

perchè si puo' sostenere con serena fermezza che la Jinhao copia la Montblanc e quando si afferma lo stesso per la Pilot (io la trovo ancora piu' sfacciata...) si viene aggrediti come se si fosse proclamata una eresia ??

:roll:
Non ti azzardare, sai?! :lol:

Citando un intervento del Piccardi di qualche tempo fa, più che altro non si capisce come mai si afferma che Montblanc sia l’originale. Pare che siano stati addirittura successivi ai giapponesi
piccardi ha scritto: lunedì 14 febbraio 2022, 10:09
edis ha scritto: lunedì 14 febbraio 2022, 9:59 Magari leggendo la storia, si scopre che i giapponesi sono stati i primi ad usare la forma a sigaro ma il fatto che l'immaginario collettivo ritenga che una forma così classica sia "proprietaria" di Montblanc, rende onore al lavoro del marchio.
No, non sono stati i primi, la prima è stata la Sheaffer con la Balance. I giapponesi han copiato anche loro, come tutto il resto del mondo,...
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Messaggio da Ottorino »

Senza il "pare".
Prima della Balance erano tutte Flat top.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Messaggio da Esme »

Una riflessione, stimolata da
Calpurnio ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 20:54 perchè si puo' sostenere con serena fermezza che la Jinhao copia la Montblanc e quando si afferma lo stesso per la Pilot (io la trovo ancora piu' sfacciata...) si viene aggrediti come se si fosse proclamata una eresia ??
La Jinhao che copia la Montblanc "ruba" dei potenziali clienti?
Non credo, direi il contrario.
Con altre marche e con altre penne (mi viene in mente la Safari) forse, ma non ne sono molto sicura. Anche in questo caso può essere che funga, come già ben evidenziato da Fufluns, da trampolino per chi si accosta titubante al mondo delle stilografiche.

Io il problema etico me lo pongo riguardo alla produzione.
Come vivono le maestranze Jinhao?
Viene posta attenzione alle problematiche di sicurezza e di rispetto ambientale?
Non ho la risposta e non so se qualcuno lo sappia per certo (dati, non "sono cinesi").

Tolto questo problema spinoso di non facile discernimento*, personalmente trovo corretto e interessante valutare l'aspetto tecnico.

*E comunque lo stesso interrogativo me lo porrei per molti altri marchi.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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Messaggio da linusmax »

Iridium ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 20:09 Possiamo discutere del loro gusto o mancanza di gusto, ma non credo che si sentano inferiori a chicchessia, anzi… secondo me il fatto che copino qualsiasi cosa (non mi riferisco alla x159 in particolare) senza curarsi delle conseguenze testimonia la loro sicurezza, presunzione e sfacciataggine :wave:
Certamente ! In termini di presunzione e sfaccitaggine non ne mancano ! Come in Russia anche in Cina si calpestano qualsiasi diritto, dalle produzioni cinematografiche messe su youtube a qualsiasi diritto di pensiero, lo subiscono e lo attuano su chiunque. Ma il fatto di dover copiare per realizzare un prodotto, mentalmente li mette in una codizione di fare un prodotto sempre guardando a chi già lo fà, come se non esistesse la creatività personale e il volersi affermare per creare qualche cosa di loro. Forse una mentalità tipicamente comunista, dove l'affermarsi non conta niente, l'importante è produrre per la piatta comunità di formiche operaie. Se il mondo fosse tutto così non esisterebbero reanche i prodotti che loro copiano.

fufluns ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 18:27
Linusmax.jpg
Condivido pienamente ! Certamente se avessero un consulente in gamba avrebbero copiato un modello non più in produzione, anche se ritengo che è cosa difficile. Il motivo per cui loro copiano prodotti esistenti e in commercio è per proporsi sul mercato ad un prezzo 10000 volte più basso e così venderne centinaia di migliaia di pezzi. Non credo che producendo un modello abbandonato da Montblanc riuscirebbero a vederne migliaia di migliaia di pezzi; sarebbe un prodotto per appassionati che conoscono la storia e non sarebbe neanche proponibile ad un prezzo alto perchè ...si sà ...sono cinesate.

Loro sono solo degli avvoltoi che sfuttano chi ha impiegato ingegno e fatica per creare qualche cosa di universalmente riconosciuto per vedendere le loro volgarissime imitazioni per poveri. Mentre loro si arricchiscono alla faccia nostra che compriamo ste porcherie.

Ecco perchè ...io personalmente non darò a loro niente ! Per scrivere ...se devo risparmiare ...prendo un bellissimo pennino Jowo 6 su qualsiasi stilografica per 39 euro, ma almeno ho un prodotto fatto con il lavoro di un azienda che lo ha ideato, prodotto e lavorato.

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Messaggio da alfredop »

linusmax ha scritto: venerdì 19 agosto 2022, 11:12
Iridium ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 20:09 Possiamo discutere del loro gusto o mancanza di gusto, ma non credo che si sentano inferiori a chicchessia, anzi… secondo me il fatto che copino qualsiasi cosa (non mi riferisco alla x159 in particolare) senza curarsi delle conseguenze testimonia la loro sicurezza, presunzione e sfacciataggine :wave:
Certamente ! In termini di presunzione e sfaccitaggine non ne mancano ! Come in Russia anche in Cina si calpestano qualsiasi diritto, dalle produzioni cinematografiche messe su youtube a qualsiasi diritto di pensiero, lo subiscono e lo attuano su chiunque. Ma il fatto di dover copiare per realizzare un prodotto, mentalmente li mette in una codizione di fare un prodotto sempre guardando a chi già lo fà, come se non esistesse la creatività personale e il volersi affermare per creare qualche cosa di loro.

Ho ordinato anche io la x159, più che altro una curiosità che mi è costata 0.85E.

Volevo però dare la mia opinione sulla originalità della produzione cinese. Se si entra in un negozio di stilografiche cinesi (in Cina ovviamente) si trovano modelli di tutti i prezzi (si anche modelli che costano centinaia di euro), la maggior parte di essi hanno una elaborazione che incontra lo stile orientale che comunque in Cina rimane prevalente, e che sono quindi poco esportabili in occidente.
Non dimentichiamo che quando noi parliamo di penne cinesi parliamo tipicamente di penne che occupano la parte bassa del loro mercato e che quindi non sono assolutamente rappresentative della loro capacità di produzione.

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Messaggio da linusmax »

alfredop ha scritto: venerdì 19 agosto 2022, 11:36 Se si entra in un negozio di stilografiche cinesi (in Cina ovviamente) si trovano modelli di tutti i prezzi (si anche modelli che costano centinaia di euro), la maggior parte di essi hanno una elaborazione che incontra lo stile orientale che comunque in Cina rimane prevalente, e che sono quindi poco esportabili in occidente.
Non dimentichiamo che quando noi parliamo di penne cinesi parliamo tipicamente di penne che occupano la parte bassa del loro mercato e che quindi non sono assolutamente rappresentative della loro capacità di produzione.

Alfredo
Mi fà piacere sentirlo ! almeno il mercato interno ha un valore di produzione che consente di acquistare prodotti funzionali, non osavo pensare che avessero solo quello che rifilano a noi.
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Messaggio da merloplano »

fufluns ha scritto: mercoledì 17 agosto 2022, 21:04 la penna non spiuma e il trapassamento (sulla EcoQua) é appena visibile.
ciao, potresti allegare una immagine? ho scelto la ecoqua per il mio registro inchiostri/penne, perche' e' per me una carta superiore alla rhodia (per esempio, non c'e' differenza di tratto tra le due facciate). tuttavia, le uniche occorrenze di bleed-through (su oltre 200 prove), ed appena accennato, le ho avute con ahab f e 565 f/habanero, safari f e x51 xf/baystate blue, 565 f/solferino. bsb ed habanero hanno questa tendenza (specie il primo) se accoppiati a pennini sottili ed piuttosto abbondanti. il solferino devo provarlo con altre penne di simili caratteristiche prima di arrivare ad una conclusione.

nel tuo caso, vorrei capire se la penna e' piuttosto abbondante o se ci sia una compartecipazione dell'inchiostro: se il bt fosse presente con altri inchiostri, il flusso sarebbe troppo abbondante per carte comuni
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Messaggio da sansenri »

grazie, Francesco, per il tuo parere su questa Jinhao X159, apprezzo come tu la inquadri senza preconcetti, per quello che è.

Sulla questione delle "copie" si è detto tutto e il contrario di tutto in molte occasioni.
Anch'io ho ben presente quando i produttori di macchine fotografiche giapponesi copiavano le tedesche e venivano additati...
Tutto sommato concordo che almeno non si tratta di una copia, non solo ignobile, ma anche truffaldina (e se ne sono viste!).

Tifo per una cinese dal design originale, lo dico da tempo, ma tempo ce ne vorrà forse ancora parecchio, le capacità tecniche le hanno, la qualità la sanno raggiungere, volendo (è che in molti casi non gli conviene), sul design proprio sono ancora molto lontani (dai nostri gusti), per vari motivi di convenienza ma soprattutto culturali, non dimentichiamo appunto che ciò che è bello per noi spesso non coincide con ciò che è bello per loro... (e meno male, in fondo).

Con questo secondo tentativo, non so se consciamente o meno (credo francamente meno), però raggiungono perlomeno il risultato di ottenere una ergonomia più simile a quella della 149, e che fa della 149 (insieme a tutti gli altri suoi pregi) una penna che si impugna con piacere.
Nel mio caso specifico (come è noto) la X159 rispetto alla 159 fa l'enorme passo avanti di disfarsi dell'odioso gradino! e del peso eccessivo (di fatto, pur possedendo qualche altra Jinhao, non ho mai preso in considerazione la 159, per i suddetti motivi).
Meno male anche per la nuova clip, ma questa è sola estetica.

E' interessante il tuo breve commento sul pennino in acciaio, che di certo non mi aspettavo che si potesse paragonare neanche lontanamente a quello della 149, ma che fa discretamente il suo dovere.
Delle Jinhao questo è uno dei "pregi" che ho notato, a confronto con altre cinesi e indiane super economiche, non vanno male. Certo sono rigidi, spesso non eccessivamente fini, ma solitamente scorrevoli, e dal flusso regolare. Per due dollari, penna inclusa!, accettabile.

L'ho ripetuto alcune volte, ma la novità qui è proprio il pennino.
Un #8 in acciaio è una novità, escludendo il #8 in acciaio che ha appena lanciato MagnaCarta, azienda indiana, che pare sia buono, ma costoso (circa $60 mi risulta). Le europee un pennino #8 in acciaio non lo fanno...

Se la X159 dovesse rivelarsi relativamente affidabile, mi incuriosisce l'ipotesi futura di sostituire il pennino...
Mi dovrebbe arrivare una X159 al rientro dalle ferie, dopodiché guarderò meglio com'è fatto e se si presti allo scopo.
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Messaggio da piccardi »

Calpurnio ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 20:54 perchè si puo' sostenere con serena fermezza che la Jinhao copia la Montblanc e quando si afferma lo stesso per la Pilot (io la trovo ancora piu' sfacciata...) si viene aggrediti come se si fosse proclamata una eresia ??
Forse perché la Pilot ha prodotto penne a forma di sigaro assai prima della Montblanc?

linusmax ha scritto: venerdì 19 agosto 2022, 11:12 Certamente ! In termini di presunzione e sfaccitaggine non ne mancano ! Come in Russia anche in Cina si calpestano qualsiasi diritto, dalle produzioni cinematografiche messe su youtube a qualsiasi diritto di pensiero, lo subiscono e lo attuano su chiunque. Ma il fatto di dover copiare per realizzare un prodotto, mentalmente li mette in una codizione di fare un prodotto sempre guardando a chi già lo fà, come se non esistesse la creatività personale e il volersi affermare per creare qualche cosa di loro. Forse una mentalità tipicamente comunista, dove l'affermarsi non conta niente, l'importante è produrre per la piatta comunità di formiche operaie. Se il mondo fosse tutto così non esisterebbero reanche i prodotti che loro copiano.
Ti rammento che almeno per le penne gli italiani hanno stracopiato in maniera spudorata dagli americani (e dai tedeschi) per decenni. Quelli del ventennio fascista, tra l'altro... E comunque c'erano anche nei liberissimi USA dello stesso periodo ditte che producevano imitazioni a basso costo dei modelli più famosi.

Direi di lasciar perdere queste elucubrazioni sui sistemi politici, si imita quando si arriva dopo nella produzione di un oggetto (anche nella iperliberista e liberale America).

linusmax ha scritto: venerdì 19 agosto 2022, 11:23 Loro sono solo degli avvoltoi che sfuttano chi ha impiegato ingegno e fatica per creare qualche cosa di universalmente riconosciuto per vedendere le loro volgarissime imitazioni per poveri. Mentre loro si arricchiscono alla faccia nostra che compriamo ste porcherie.
Lo abbiamo fatto anche noi per decenni. Certo circa un secolo fa, ma sono abbastanza convinto che negli USA Sheaffer, Parker e Wahl avrebbero avuto le tue considerazioni nei nostri confronti guardando le penne che venivano prodotte qui.

Esme ha scritto: venerdì 19 agosto 2022, 0:59 Come vivono le maestranze Jinhao?
Viene posta attenzione alle problematiche di sicurezza e di rispetto ambientale?
Non ho la risposta e non so se qualcuno lo sappia per certo (dati, non "sono cinesi").
Aggiungerei che mi piacerebbe sapere le stesse cose anche riguardo le produzioni di prodotti occidentali, dato che non mi pare che questo di problematiche siano assenti nel nostro bel mondo libero (che tra l'altro spesso le cose se le fa fare, come per una notissima azienda di computer di lusso, proprio dai vituperati cinesi).

Simone

PS lungi da me voler fornire una qualunque attenuante al regime cinese, ma trovo miope nei confronti dei nostri problemi questo senso di superiorità nei confronti degli altri
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Messaggio da ricart »

Bisogna anche dire che i prodotti occidentali che vengono fabbricati in Cina seguono i protocolli delle case madri soprattutto sulla qualità e l'osservanza delle norme, vi ricordate il caso delle bambole Barbie della Mattel?
:wave:
Riccardo

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Messaggio da maylota »

piccardi ha scritto: venerdì 19 agosto 2022, 14:03
linusmax ha scritto: venerdì 19 agosto 2022, 11:23 Loro sono solo degli avvoltoi che sfuttano chi ha impiegato ingegno e fatica per creare qualche cosa di universalmente riconosciuto per vedendere le loro volgarissime imitazioni per poveri. Mentre loro si arricchiscono alla faccia nostra che compriamo ste porcherie.
Lo abbiamo fatto anche noi per decenni. Certo circa un secolo fa, ma sono abbastanza convinto che negli USA Sheaffer, Parker e Wahl avrebbero avuto le tue considerazioni nei nostri confronti guardando le penne che venivano prodotte qui.

Simone
Simone, consentimi di fare l'Avvocato del Diavolo, ma credo sia diverso.

Sheaffer, Parker e Wahl ai temi erano dei colossi della produzione di massa, con fabbriche ed investimenti alle spalle. Personalmente credo guardassero alle nostre pur belle pennette copiate dalle loro e prodotte in qualche sottoscala o fabbrichetta, con condiscendenza e simpatia.

Con la Cina il discorso è diverso e ribaltato: la produzione di massa, il mercato e gli investimenti ce li hanno loro. Ecco forse perchè c'è più acredine nel vedere come sono sempre più bravi a fare le penne. E anche una recensione molto o forse troppo condiscendente (nel senso di patronising, non mi viene la parola....) come questa, non riesce a farle sembrare simpatiche a tutti.
Venceremos.
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Messaggio da edis »

maylota ha scritto: venerdì 19 agosto 2022, 14:46 E anche una recensione molto o forse troppo condiscendente (nel senso di patronising, non mi viene la parola....) come questa, non riesce a farle sembrare simpatiche a tutti.
Aggiungerei anche che il contenuto della recensione stride con il foglio che Fufluns ha scritto per Linusmax. È la prima volta che faccio fatica a leggere cosa ha scritto, e ho avuto l'impressione che nelle S e nelle C maiuscole la penna non fosse all'altezza della mano che mi aveva abituata a leggere parole scritte con rara maestria.
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Messaggio da fufluns »

maylota ha scritto: venerdì 19 agosto 2022, 14:46 E anche una recensione molto o forse troppo condiscendente (nel senso di patronising, non mi viene la parola....) come questa, non riesce a farle sembrare simpatiche a tutti.
Mi è dispiaciuto davvero che si sia trattato il mio commento della Jinhao X159 come un “patronising” addirittura “molto o troppo condiscendente”. Invito a rileggerlo per rendersi conto che è palesemente falso.

Vedo con disappunto che è molto difficile parlare di penne per quello che sono, a meno che siano nostrane, nel qual caso sì si può “patrocinare” smaccatamente. Ne perde il forum, in varietà di spunti e di opinioni. Mi riferisco alle penne.

Se avessi voluto fare discorsi sull’etica, o la economia globale, o la politica, non avrei scelto questo forum.
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