fufluns ha scritto: ↑lunedì 8 agosto 2022, 2:44
In generale, non mi sono mai preoccupato di fissare un certo numero di penne da usare in una giornata, o in un certo periodo. Vi confesso, anzi, che quando sento parlare di "rotazione" mi sorprendo al pensare che vi siano tanti appassionati così
consapevoli da poter pianificare per ogni periodo quali penne usare e quali mettere a riposo.
Detto questo, ho fatto caso ultimamente - anche se non in modo sistematico – a quante penne uso contemporaneamente. Supero la dozzina. Ma, ancora una volta, lo faccio senza un piano.
Sulla mia scrivania sono sempre inchiostrate, nei loro stilofori, una Montblanc 149 Calligraphy e una Hemingway (che usa lo stesso stiloforo della 149). Il piú delle volte le accompagnano una Bohéme non retrattile e una Montblanc 146 o una Omas Alma Mater, che sono alcune delle penne che sono più solito portare al lavoro, ma che non mi va di lasciare nella borsa quando torno a casa. Perciò finiscono sulla scrivania, e sono giá quattro.
Poi peró succede che, per scrivere una certa cosa, mi vien voglia di usare un'altra penna, che pesco dalla scatola o da un portapenne. Le penne sono come le ciliegie, vanno di due in due, ed ecco che insieme alla quinta entra in scena anche una sorella. E siamo a sei.
Fino a questo punto prevale la funzione. Ogni penna ha un pennino adatto a una determinata cosa, o anche solo al gusto per la varietá. Ma la logica della
sola funzione non dura. Non resisto a pescare un paio di penne delle quali, semplicemente, mi piace bearmi osservandone i colori e le screziature. Giornate d'autunno (qui non ci sono le stagioni come nei paesi dai climi temperati, ma in quest'epoca dell'anno piove come in autunno a Milano), adatte alle penne brune e rosse come le foglie. Che siano tre. Quattro per metterne anche una non in celluloide, ma in lacca.
E quella con il pennino medio? Non la uso da tempo. La prendo dalla scatola e, così per scrivere qualcosa, comincio a buttar giù un racconto per i miei nipoti, un racconto nel quale i due mocciosi sono protagonisti (in realtà di nipote ce n'é solo uno, ma un altro é già in dirittura d'arrivo).
Et voila, la mia dozzina di penne. Le guardo, sparpagliate sul sottomano, che quasi dan fastidio per aprire i quaderni. Ma che festa!
E' la mia festa di penne.
Succede anche a voi?
Festa di penne ©FP.jpg
[Nota: Nella fotografia non si vedono al 149 Calligraphy e la Hemingway. +2...]