Spazio fra i rebbi: uso del calore?
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Spazio fra i rebbi: uso del calore?
Ho letto con attenzione la bellissima pagina dedicata dal nostri wiki alla soluzione dei problemi relativi ai pennini, che propone soluzioni tecniche in grado di risolvere la maggior parte dei problemi.
Mi è capitato, però, di trovarmi di fronte a pennini d'oro con una notevole "memoria", secondo la brillante definizione di Ottorino. In tali casi, le usuali cure dello spessimetro o del taglierino non funzionano, se non parzialmente e temporaneamente. Ripetere la cura, anche per giorni e diverse volte, non è servito, così come lasciare lo spessimetro inserito fra i rebbi per alcuni giorni.
Non ho trovato cure alternative, neppure in "Pen repair" di J. Marshall e L. Oldfield.
Mi sono chiesto: almeno per i pennini d'oro l'uso di una fonte di calore, come la fiamma del gas di cucina, potrebbe aiutare?
Mi è capitato, però, di trovarmi di fronte a pennini d'oro con una notevole "memoria", secondo la brillante definizione di Ottorino. In tali casi, le usuali cure dello spessimetro o del taglierino non funzionano, se non parzialmente e temporaneamente. Ripetere la cura, anche per giorni e diverse volte, non è servito, così come lasciare lo spessimetro inserito fra i rebbi per alcuni giorni.
Non ho trovato cure alternative, neppure in "Pen repair" di J. Marshall e L. Oldfield.
Mi sono chiesto: almeno per i pennini d'oro l'uso di una fonte di calore, come la fiamma del gas di cucina, potrebbe aiutare?
Alberto Casirati
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“La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
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Spazio fra i rebbi: uso del calore?
Mai visto fare col calore.
Pero' ho visto una lamina a sezione triangolare: in pratica uno spessimetro lungo una quindicina di cm, montato su un cilindro d'alluminio che permette di usarlo meglio.
E' sottile in cima e spesso in fondo e inserendo TUTTO il taglio e fermandosi al punto giusto, si riesce ad allargare anche quelli più recalcitranti.
Non è in vendita da nessuna parte che io sappia
Pero' ho visto una lamina a sezione triangolare: in pratica uno spessimetro lungo una quindicina di cm, montato su un cilindro d'alluminio che permette di usarlo meglio.
E' sottile in cima e spesso in fondo e inserendo TUTTO il taglio e fermandosi al punto giusto, si riesce ad allargare anche quelli più recalcitranti.
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Spazio fra i rebbi: uso del calore?
Grazie, Ottorino, un suggerimento molto interessante.Ottorino ha scritto: ↑domenica 24 luglio 2022, 16:23 Mai visto fare col calore.
Pero' ho visto una lamina a sezione triangolare: in pratica uno spessimetro lungo una quindicina di cm, montato su un cilindro d'alluminio che permette di usarlo meglio.
E' sottile in cima e spesso in fondo e inserendo TUTTO il taglio e fermandosi al punto giusto, si riesce ad allargare anche quelli più recalcitranti.
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Alberto Casirati
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Adotto una progressione con gli spessori iniziando più o meno da un 0,2 - 0,3, dipende dal tipo di pennino, per poi aumentare di 0,1 alla volta. E' un intervento lungo perché lascio la lamina inserita anche un mese e, credetemi, non c'è memoria "metallica" che tenga, bisogna avere pazienza e aspettare.
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I peggiori che ho incontrato son quelli che hanno un taglio a parentesi (), ovvero stretti verso il foro di sfiato e stretti in cima.
Un delirio: sembra che scrivano, ma non riescono, per ovvi motivi, a mantenere la capillarità.
Con quelli vecchi, morbidi, si riesce a tgliere la pancia. Con quelli moderni è davvero difficile.
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Adesso la butto lì, anche perché allargare i rebbi comporta comunque una deformazione del pennino; ma provare a rimuovere con della micromesh un piccolissima quantità di materiale? Certo bisogna essere molto chirurgici anche perché una volta rimosso è andato per sempre.
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Forse, ancor meglio del micromesh, quella particolare carta che si usa per le lenti di cui adesso non mi ricordo il nome, meno invasiva ,
„Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.“
Giuseppe
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Con la carta abrasiva credo serva molta attenzione per non fare saltare via la punta in iridio.
- A Casirati
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Spazio fra i rebbi: uso del calore?
L'idea in realtà non è mia: viene dal manuale di manutenzione e riparazione di Summit Pen Ltd. del 1950, dove, parlando del montaggio del gruppo di scrittura, si raccomanda: "If points of nib are open and/or not evenly set heat feed in flame and adjust nib accordingly". ("Se le punte del pennino sono aperte o non posizionate correttamente, scaldate l'alimentatore con la fiamma ed aggiustate il pennino").
Sembra una tecnica molto delicata da applicare...
Alberto Casirati
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A me sembra che dica di scaldare il condotto, non il pennino.
Se lo scaldi, lo premi un po' in su e lo raffreddi, puoi in qualche modo tenere le punte un po' più larghe.
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È proprio come dici. Mi sembra un po' rischioso però, utilizzando una fiamma. Proverò con l'aria calda.
Ultima modifica di A Casirati il mercoledì 10 agosto 2022, 22:30, modificato 1 volta in totale.
Alberto Casirati
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Io farei solo dei tentativi "meccanici" a freddo, l'aria calda o peggio ancora le fiammelle sono un poco pericolose se gestite con poca accortezza.

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Riccardo
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Tempo addietro vidi sulla rete un video dove un pennaio giapponese utilizzava il vapore d'acqua per accomodare il pennino su un alimentatore di ebanite (metteva da sezione della penna in un piccolo cestello in vimini, del tipo usato nella cucina orientale per la cottura ad esempio dei ravioli al vapore).
Forse il vapore può essere la soluzione: sicuramente non supera i 100 gradi , ed usato in aria libera ragionevolmente potrebbe arrivare ad una media di 70/80 gradi.
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Su alimentatori degli anni Trenta, come quelli sui quali spesso agisco, i tentativi a freddo sono molto pericolosi. L'aria calda agisce bene sull'ebanite.
Un buon consiglio, grazie. Se l'aria calda, che raggiunge temperature inferiori se viene da un asciugacapelli, non funzionerà, proverò con il vapore.Mir70 ha scritto: ↑mercoledì 10 agosto 2022, 21:52 Tempo addietro vidi sulla rete un video dove un pennaio giapponese utilizzava il vapore d'acqua per accomodare il pennino su un alimentatore di ebanite (metteva da sezione della penna in un piccolo cestello in vimini, del tipo usato nella cucina orientale per la cottura ad esempio dei ravioli al vapore).
Forse il vapore può essere la soluzione: sicuramente non supera i 100 gradi , ed usato in aria libera ragionevolmente potrebbe arrivare ad una media di 70/80 gradi.
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Forse ho capito male ma il titolo dell'argomento parla di "spazio fra i rebbi" non di alimentatore quindi il mio suggerimento era riferito al pennino e non a quest'ultimo.
Riccardo
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