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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Un libro è per sempre...
- raimondosdc
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Un libro è per sempre...
Prima delle penne c'è la mia passione per i libri....E se ne accorge soprattutto il mio portafoglio. Adoro Verne, Tolkien, Arendt. Non disdegno la letteratura economica (vista anche la mia formazione), soprattutto nell'ultimi 2 anni ho letto diversi testi sulla crisi economica davvero interessanti.
Un libro che amo è "L'isola di Arturo" della Morante, forse anche perché mi sembra di rivivere la Procida di un tempo.
Di Calvino mi è piaciuto molto "il castello dei destini incrociati".
Ultimi libri letti: "La casa degli spiriti" di I. Allende e "Il giro del mondo in 80 giorni" di Verne.
Dopo l'esame il prossimo libro sarà una Costituzione esplicata, ed. Simone (credo che ogni tanto faccia bene riguardarsi la nostra Costituzione) e poi la saga di Alexandros.
Vabbe non mi dilungo...anche se scriverei pagine sui libri letti....e che vorrei leggere.
Saluti R.
Un libro che amo è "L'isola di Arturo" della Morante, forse anche perché mi sembra di rivivere la Procida di un tempo.
Di Calvino mi è piaciuto molto "il castello dei destini incrociati".
Ultimi libri letti: "La casa degli spiriti" di I. Allende e "Il giro del mondo in 80 giorni" di Verne.
Dopo l'esame il prossimo libro sarà una Costituzione esplicata, ed. Simone (credo che ogni tanto faccia bene riguardarsi la nostra Costituzione) e poi la saga di Alexandros.
Vabbe non mi dilungo...anche se scriverei pagine sui libri letti....e che vorrei leggere.
Saluti R.
Raimondo
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Un libro è per sempre...
Troppo divertente J K Jerome................Irishtales ha scritto:Ah, questa me l'ero persa!piccardi ha scritto:Per quanto mi riguarda ancora non ho trovato niente che riesca a superare Le città invisibili di Calvino, un'autore che in due pagine riesce a dare una descrizione perfetta del neopositivismo logico, e la smonta totalmente con le ultime due parole. E la conclusione di quel libro resta per me il più bel testo che mi sia, ad oggi, capitato di leggere.
Simone
Formidabile, "Le città invisibili" è semplicemente formidabile. Non credo esista studente d'architettura in Italia che non lo abbia letto. Infatti io l'ho "incontrato" all'università e non poteva che incantarmi.
Lo lessi in contemporanea a Lodovico Barbiano di Belgiojoso, che con una manciata di versi racchiusi in una sola poesia, mi ha fatto capire (sentire) cosa significhi Essere Liberi.
A quegli anni risale anche una lettura molto più "leggera", una di quelle letture che ostinatamente nasce con quell'idea di leggerezza, pretende con determinazione d'essere tale e rivendica con orgoglio la sua inconsistenza filosofica: "Tre uomini in barca, per non parlare del cane" di Jerome Klapka Jerome. Credo sia la cosa più ironica, scanzonata e divertente che abbia mai letto. (E poi, chi non ha almeno uno zio Podger in famiglia?!)
Rogozin (sai che mi fa un po' impressione chiamarti così?!) cosa hai letto del grande Dino, racconta...cosa ci hai "trovato"? Sono curiosa...
Però Calvino è un grande.
...e visto che ci siamo, ci metterei il mitico Queneau....
..anzi, I Fiori Blu di Raimond Queneau, nella traduzione di Italo Calvino...
Andrea
I 40 anni sono quell'età in cui ci si sente finalmente giovani. Ma è troppo tardi.
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questo l'ho perso.piccardi ha scritto:Per quanto mi riguarda ancora non ho trovato niente che riesca a superare Le città invisibili di Calvino, un'autore che in due pagine riesce a dare una descrizione perfetta del neopositivismo logico, e la smonta totalmente con le ultime due parole. E la conclusione di quel libro resta per me il più bel testo che mi sia, ad oggi, capitato di leggere.
Simone
Appena potrò lo leggerò.
Dopo una recensione così assolutista...
anche questo mi sono persa, ma mi hai fatto ricordare i libri di Stefano Benni!Irishtales ha scritto:
A quegli anni risale anche una lettura molto più "leggera", una di quelle letture che ostinatamente nasce con quell'idea di leggerezza, pretende con determinazione d'essere tale e rivendica con orgoglio la sua inconsistenza filosofica: "Tre uomini in barca, per non parlare del cane" di Jerome Klapka Jerome. Credo sia la cosa più ironica, scanzonata e divertente che abbia mai letto. (E poi, chi non ha almeno uno zio Podger in famiglia?!)
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Un libro è per sempre...
Ah beh...
Elsa Morante e Isabel Allende sono meravigliose....
temo invece, di non aver ancora letto nulla di Dacia Maraini...
avete un titolo da consigliare?
inoltre,
volevo un consiglio su un e-book reader,
non troppo caro, sui 200, ma che abbia anche la connessione a internet,
e non sia, come il Kobo, appena uscito, solo una sorta di archivio
Elsa Morante e Isabel Allende sono meravigliose....
temo invece, di non aver ancora letto nulla di Dacia Maraini...
avete un titolo da consigliare?
inoltre,
volevo un consiglio su un e-book reader,
non troppo caro, sui 200, ma che abbia anche la connessione a internet,
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Un libro è per sempre...
Ho letto Calvino ma non mi sono mai letto questo... Lo metto nella lista dei libri da leggerepiccardi ha scritto:Per quanto mi riguarda ancora non ho trovato niente che riesca a superare Le città invisibili di Calvino, un'autore che in due pagine riesce a dare una descrizione perfetta del neopositivismo logico, e la smonta totalmente con le ultime due parole. E la conclusione di quel libro resta per me il più bel testo che mi sia, ad oggi, capitato di leggere.
Simone
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Un libro è per sempre...
Irishtales, le mie letture di Buzzati risalgono ad anni fa, ma il fatto che lo porti dentro a livello emozionale in modo ancora molto vivido la dice lunga su quanto mi abbia lasciato, col suo surrealismo mai privo di significato.
Così su due piedi mi vengono in mente "Il deserto dei Tartari", "Il crollo della Baliverna", "Paura alla scala" e... più che altro raccolte di racconti, "La boutique del mistero", "il colombre e altri racconti", "sessanta racconti". Tutti da leggere rigorosamente di notte, con la porta della camera da letto semichiusa in modo tale che dallo spiraglio possano entrare suggestioni, spettri dell'anima e il cane a tenerti compagnia.
Cambiando completamente genere (anche se il termine "genere" non mi piace mai in letteratura, aborro le categorizzazioni), un autore a me carissimo è Arthur Schniztler, del quale credo di aver letto l'intera bibliografia. Mi viene in mente "Fuga nelle tenebre", "Doppio sogno" (dal quale tra l'altro Kubrick ha tratto "Eyes wide shut", che per quanto molto lungo e ambientato praticamente un paio di secoli dopo riesce ad essere molto fedele), "Signorina Else", "Sottotenente Gustl", "Il ritorno di Casanova" ed altri... mi colpisce l'aspetto psico(pato)logico che è la chiave di lettura di molte delle sue opere. Personaggi che vivono nelle piccole meschinità e banalità quotidiani, intensi drammi interiori tanto che i luoghi in cui si svolgono, al di là delle collocazioni geografiche, sono le menti stesse dei protagonisti.
Chi non si è sentito almeno una volta nella vita "sottotenente Gustl" e avere viaggiato mentalmente per ore alla deriva di un sentimento offeso da quello che abbiamo ritenuto un oltraggio e, non essendo stati in grado di reagire in tempo, abbiamo oziato su vendicative fantasie di rivalse e duelli (magari non financo all'estrema risoluzione, fortunatamente non abbastanza decisiva, del protagonista).
A parte gli scherzi, sono chiacchierate interiori, scale a chiocciole nella psiche, che secondo me possono, in modo malato e perverso, pure appassionare
Così su due piedi mi vengono in mente "Il deserto dei Tartari", "Il crollo della Baliverna", "Paura alla scala" e... più che altro raccolte di racconti, "La boutique del mistero", "il colombre e altri racconti", "sessanta racconti". Tutti da leggere rigorosamente di notte, con la porta della camera da letto semichiusa in modo tale che dallo spiraglio possano entrare suggestioni, spettri dell'anima e il cane a tenerti compagnia.
Cambiando completamente genere (anche se il termine "genere" non mi piace mai in letteratura, aborro le categorizzazioni), un autore a me carissimo è Arthur Schniztler, del quale credo di aver letto l'intera bibliografia. Mi viene in mente "Fuga nelle tenebre", "Doppio sogno" (dal quale tra l'altro Kubrick ha tratto "Eyes wide shut", che per quanto molto lungo e ambientato praticamente un paio di secoli dopo riesce ad essere molto fedele), "Signorina Else", "Sottotenente Gustl", "Il ritorno di Casanova" ed altri... mi colpisce l'aspetto psico(pato)logico che è la chiave di lettura di molte delle sue opere. Personaggi che vivono nelle piccole meschinità e banalità quotidiani, intensi drammi interiori tanto che i luoghi in cui si svolgono, al di là delle collocazioni geografiche, sono le menti stesse dei protagonisti.
Chi non si è sentito almeno una volta nella vita "sottotenente Gustl" e avere viaggiato mentalmente per ore alla deriva di un sentimento offeso da quello che abbiamo ritenuto un oltraggio e, non essendo stati in grado di reagire in tempo, abbiamo oziato su vendicative fantasie di rivalse e duelli (magari non financo all'estrema risoluzione, fortunatamente non abbastanza decisiva, del protagonista).
A parte gli scherzi, sono chiacchierate interiori, scale a chiocciole nella psiche, che secondo me possono, in modo malato e perverso, pure appassionare
- Irishtales
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...devo leggere qualcosa di Arthur Schniztler! Da come ne hai parlato, "promette bene"!
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Un libro è per sempre...
Tentar non nuove, alla fine sono "libretti", male che vada hai perso 3-4 ore o meno (le classiche edizioni Adelphi piccine).
P.s: effettivamente se ti fa impressione chiamarmi come il disturbato Rogozin, Andrea può andare
P.s: effettivamente se ti fa impressione chiamarmi come il disturbato Rogozin, Andrea può andare
- piccardi
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Ricordo la figuraccia che feci a casa ridendo come un pazzo leggendo la scena del trasporto del formaggio... Ho rischiato il ricovero alla neuro.Irishtales ha scritto: A quegli anni risale anche una lettura molto più "leggera", una di quelle letture che ostinatamente nasce con quell'idea di leggerezza, pretende con determinazione d'essere tale e rivendica con orgoglio la sua inconsistenza filosofica: "Tre uomini in barca, per non parlare del cane" di Jerome Klapka Jerome. Credo sia la cosa più ironica, scanzonata e divertente che abbia mai letto. (E poi, chi non ha almeno uno zio Podger in famiglia?!)
Si resta uno dei libri più divertenti che abbia mai letto.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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- Irishtales
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Simone!! Hai posta
J.K.J. - Sai che a volte camminando sui Lungarni con il libro del nostro in borsa, ho avuto il sospetto che le famose tome non le avessero davvero sepolte lungo una spiaggia britannica?!
Troppo divertente! Anche l'inizio, è meraviglioso. Ipocondria allo stato puro!
J.K.J. - Sai che a volte camminando sui Lungarni con il libro del nostro in borsa, ho avuto il sospetto che le famose tome non le avessero davvero sepolte lungo una spiaggia britannica?!
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Tra i fantasy ho imperdonabilmente dimenticato Asimov. "Il ciclo delle fondazioni" e "Fondazione e terra" si leggevano tutti d'un fiato.
Raimondo
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L'ho già scritto da qualche altra parte, ma questa mi fece fare la stessa figura di Simone. Non mi riprendevo piu'piccardi ha scritto:Ricordo la figuraccia che feci a casa ridendo come un pazzo leggendo la scena del trasporto del formaggio... Ho rischiato il ricovero alla neuro.Irishtales ha scritto: A quegli anni risale anche una lettura molto più "leggera", una di quelle letture che ostinatamente nasce con quell'idea di leggerezza, pretende con determinazione d'essere tale e rivendica con orgoglio la sua inconsistenza filosofica: "Tre uomini in barca, per non parlare del cane" di Jerome Klapka Jerome. Credo sia la cosa più ironica, scanzonata e divertente che abbia mai letto. (E poi, chi non ha almeno uno zio Podger in famiglia?!)
Si resta uno dei libri più divertenti che abbia mai letto.
Simone
“Begin with breakfast.” (George is so practical.) “Now for breakfast we shall want a frying-pan” – (Harris said it was indigestible; but we merely urged him not to be an ass, and George went on) – “a tea-pot and a kettle, and a methylated spirit stove.”
Vogliamo parlare del barattolo di ananas ??
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Un libro è per sempre...
Irishtales ha scritto:...devo leggere qualcosa di Arthur Schniztler! Da come ne hai parlato, "promette bene"!
Letto doppio sogno, autore che promette benissimo. Se piace Freud, si trova in letteratura tutto Freud e rende piacevole, poi, affrontare anche lo psicoanalista austriaco.
Io leggo, a sprazzi, da poco a tanto. Questa estate, per esempio, 5 libri diversi per autore, genere, lettore tipo, ecc, in sole 2 settimane, 2 ore al giorno.
Il problema di quando leggo è che devo avere tempo e essere lucido.
La mi sto anche avvicinando alle letture in madrelingua (per ora solo inglese; spero, da qui a 2 anni, di aggiungere il francese, che sto studiando per motivi universitari; chissà a quando il tedesco e il giapponese! Poi vorrei riprendere il latino, che sapevo bene: ho visto la Passione di Cristo senza sottotitoli anni fa, ora sarebbe quasi impossibile).
Mi sto dedicando molto ai thriller e ai classici: i primi mi piacciono, anche più dei film. Cnsiglio Jeffery Deaver, autore che ho scoperto con la saga sul criminologo Lincol Rhyme; e, autore che ora mi ha davvero preso tantissimo per il realismo dei racconti, Barry Eisler (guarda un po', sia lui che Deaver due avvocati... Ho sempre voluto fare lo scrittore; chissà che dopo giurisprudenza non succeda, in un futuro... Al liceo facevo dei così bei temi!) con una saga su John Rain, killer nippoamericano.
Classici: di tutto e di più, anche un po' alla rinfusa, avendo preso svariate collane di Repubblica sui classici dell'800.
Molta saggistica: dalla filosofia alla economia, dalla fisica (mi è sempre piaciuta; poi al liceo ho eque tanto il PNI, dunque ho fatto tonnellate di fisica!) alla psicologia.
Basta, ora devo riprendere a studiare
Ps. Dino Buzzati è un autore che mi è rimasto impresso anche a me.
Pps. Ho odiato anche io i P.S., poiché letti alle elementari, medie e l'idea, II e IV anno. Però il quarto anno, con l'analisi fatta con la prof di italiano più brava che esista, l'ho apprezzato maggiormente.
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
W.W.
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Io sto meditando di rileggere I Karamazov (Andrea, hai già affrontato questa lettura?) per la seconda volta a distanza di anni.
Impegnativo, sotto tutti i punti di vista immaginabili!
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Allora ti consiglio, se non l'hai già letto "La fisica dei supereroi":Simone ha scritto: Molta saggistica: dalla filosofia alla economia, dalla fisica (mi è sempre piaciuta; poi al liceo ho eque tanto il PNI, dunque ho fatto tonnellate di fisica!) alla psicologia.
http://www.einaudi.it/libri/libro/james ... 8880618392
L'ho appena cominciato ed è davvero piacevolissimo.
Cordialità.
Marco
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Se devi scegliere tra avere ragione ed essere gentile, scegli di essere gentile ed avrai sempre ragione.
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