Io trovo che siano poche le stilografiche che non fanno scherzi anche se maltrattate, proprio ieri mi è capitata una cosa analoga con una Pelikan 140
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Io trovo che siano poche le stilografiche che non fanno scherzi anche se maltrattate, proprio ieri mi è capitata una cosa analoga con una Pelikan 140
Dovrebbe essere acqua. L'emulsione olio-acqua della tornitura è stato eliminato a monte.-la penna contiene dei residui "oleosi"...
Lo asciughi. E' la condensa.-il pennino era bagnato appena aperto e mostra lievissime irregolarità (come delle "fioriture") sul metallo, pensate sia normale? Ossido? Che faccio?
Siamo dei trafficoni e ci piace smontare e rimontare. Ma non è assolutamente obbligatorio ne' consigliabile. Son fatte per scrivere non per essere smontate.-leggevo dell'accoppiamento dei vari pezzi... a me sembrano tutti ben saldi ad una prima analisi, ma non capisco quali pezzi dovresi testare... nello svitare e nel forzare ho paura di far danni...![]()
Usane uno a lascia che tutto il sistema si stabilizzi. E' tutto nuovo e non ha mai visto inchiostro. C'e' a chi da fastidio non essere il/la primo/a a inchiostrare.-consigliate di montare/trattare in qualche modo ambo i pennini o quello di riserva me lo lascio in busta come è arrivato?
Allora lasciala aperta in un portapenne, senza tappo a pennino in su e dimenticala. Si asciuga da sola.-un ultimo consiglio: visto che dovrò riporla per molto tempo per motivi personali, non so se inchiostrarla (non so neanche con quali accorgimenti e con quale inchiostro sarebbe meglio), provarla rodandola, e poi lavarla a farla asciugare, o se sia meglio lasciarla così e agire solo come mi consiglierete per i residui interni e sul pennino.
Sono tutte così.Guenda ha scritto: ↑martedì 2 agosto 2022, 19:51 Buonasera a tutti,
...
Chiedo scusa sin da subito qualora la cosa fosse stata già discussa o in fase di progetto o in queste pagine della “terza fase” (ho letto molti commenti ma non tutti… sono tantissimi!) ma avrei una domanda: l’incisione sul fusto e l’incisione sul cappuccio non sono allineate nel senso che sono una dritta e l’altra a testa in giù a seconda se si legge l’incisione sul fusto o sul pennino.
Vorrei sapere se è stata una scelta valutata e se si quale è stata la motivazione oppure se solo la mia è così![]()
Grazie per questa nuova “creatura” e buona scrittura a tutti!
Eh si,Ottorino ha scritto: ↑venerdì 5 agosto 2022, 8:55 @sansenri
Secondo me è il condotto in ebanite.
Per quanto se ne dica, i capillari di uno in ABS stampato son piu' sottili e precisi e quindi trattengono il liquido anche se la penna è in verticale col pennino in su.
Al contrario, con l'ebanite i capillari son piu' larghi e piu' eterogenei tra un esemplare e l'altro. E quindi si svuotano se la penna è messa in verticale. Son curioso di vedere pero' cosa succederà tra qualche mese di uso col solito inchiostro. Forse niente o forse si stabilizzerà.
Ma abbiamo detto che doveva essere una penna nuova coi richiami al passato: con i suoi pro e i suoi contro.
condivido le tue considerazioni, e malgrado qualche vantaggio tecnico in alcuni aspetti degli alimentatori in plastica, tendo comunque ad amare di più quelli in ebanite, che quando sono ben saturi tendono a dare un flusso più costante e "carico" che io apprezzo di più (non per nulla arrivo ad apprezzare particolarmente le eyedropper come la Deccan citata).Ottorino ha scritto: ↑venerdì 5 agosto 2022, 8:55 @sansenri
Secondo me è il condotto in ebanite.
Per quanto se ne dica, i capillari di uno in ABS stampato son piu' sottili e precisi e quindi trattengono il liquido anche se la penna è in verticale col pennino in su.
Al contrario, con l'ebanite i capillari son piu' larghi e piu' eterogenei tra un esemplare e l'altro. E quindi si svuotano se la penna è messa in verticale. Son curioso di vedere pero' cosa succederà tra qualche mese di uso col solito inchiostro. Forse niente o forse si stabilizzerà.
Ma abbiamo detto che doveva essere una penna nuova coi richiami al passato: con i suoi pro e i suoi contro.