Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Leonardo Officina Italiana Black
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Leonardo Officina Italiana Black
Salve, questa mia non vuole essere assolutamente una recensione ma solo l'esternazione delle prime impressioni d'uso.
Ho un calamaio di questo inchiostro trovato nella confezione della Leonardo MM DNA e, anche se questa tinta non è tra le mie preferite, l'ho voluto provare. Per il nero assoluto il mio personale metro di riferimento, come saturazione-luminosità e tinta pura, è il Noodler's Polar Black ( da qualche parte devo aver letto esiti di prova con RGB = 0,0,0 ). Questo Leonardo Black è stata una piacevole sorpresa sotto ogni punto di vista: molto fluido (a livello Aurora); ottima saturazione e luminosità pressochè assente (come il Polar Black) ma a differenza di quest'ultimo è assai più gestibile nel senso di non avere spiumaggio e permeazione attraverso la carta assai contenuta (da tener presente che ho effettuato la prova con un pennino Stub assai prodigo di inchiostro nel tratto rilasciato - analogamente con il Polar Black è improponibile come effetto). La gestione di questo Leonardo nel tratto potrebbe essere invece paragonabile all' X-Feather ma a differenza di questo è più saturo.
In conclusione è un inchiostro nero che mi è molto piaciuto, non sò chi sia in realtà l'azienda che li produce ma della stessa marca ho intenzione di provare il blue mediterraneo , l'arancio tarocco ed il taurasi red wine le cui tonalità mi suscitano molta curiosità. Nella prima foto la prova di scrittura mentre la seconda foto è il retro della pagina.
Ho un calamaio di questo inchiostro trovato nella confezione della Leonardo MM DNA e, anche se questa tinta non è tra le mie preferite, l'ho voluto provare. Per il nero assoluto il mio personale metro di riferimento, come saturazione-luminosità e tinta pura, è il Noodler's Polar Black ( da qualche parte devo aver letto esiti di prova con RGB = 0,0,0 ). Questo Leonardo Black è stata una piacevole sorpresa sotto ogni punto di vista: molto fluido (a livello Aurora); ottima saturazione e luminosità pressochè assente (come il Polar Black) ma a differenza di quest'ultimo è assai più gestibile nel senso di non avere spiumaggio e permeazione attraverso la carta assai contenuta (da tener presente che ho effettuato la prova con un pennino Stub assai prodigo di inchiostro nel tratto rilasciato - analogamente con il Polar Black è improponibile come effetto). La gestione di questo Leonardo nel tratto potrebbe essere invece paragonabile all' X-Feather ma a differenza di questo è più saturo.
In conclusione è un inchiostro nero che mi è molto piaciuto, non sò chi sia in realtà l'azienda che li produce ma della stessa marca ho intenzione di provare il blue mediterraneo , l'arancio tarocco ed il taurasi red wine le cui tonalità mi suscitano molta curiosità. Nella prima foto la prova di scrittura mentre la seconda foto è il retro della pagina.
„Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.“
Giuseppe
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grazie per le informazioni su questo inchiostro
Maruska
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Ho vari inchiostri della Leonardo, non so se li producono loro o li fanno fare fuori ma posso dire che sono tutti molto piacevoli. Scrivono bene, non allargano o restringono il tratto, hanno una fluidità perfetta e non sporcano le penne sono proprio una bella realtà.
In particolare il noce moscata lo godo tantissimo.
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Cesare Augusto
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Ho diversi inchiostri Leonardo, sono begli inchiostri, ma il nero emerge ed e' diventato di fatto il mio nero di riferimento. 

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Dimmi i tuoi motivi per i quali emergefrancoiacc ha scritto: ↑venerdì 29 luglio 2022, 14:28 Ho diversi inchiostri Leonardo, sono begli inchiostri, ma il nero emerge ed e' diventato di fatto il mio nero di riferimento.![]()

Maruska
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Caratteristiche interessanti in questo inchiostro. Buono a sapersi, grazie
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Lo trovo un bel nero profondo, ha una ottima lubrificazione, un bel flusso e resiste decorosamente all'acqua.Maruska ha scritto: ↑venerdì 29 luglio 2022, 15:24Dimmi i tuoi motivi per i quali emergefrancoiacc ha scritto: ↑venerdì 29 luglio 2022, 14:28 Ho diversi inchiostri Leonardo, sono begli inchiostri, ma il nero emerge ed e' diventato di fatto il mio nero di riferimento.![]()
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sintetico ed esaustivofrancoiacc ha scritto: ↑venerdì 29 luglio 2022, 18:49Lo trovo un bel nero profondo, ha una ottima lubrificazione, un bel flusso e resiste decorosamente all'acqua.

Maruska
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Leonardo Officina Italiana Black
Eccellente risultato questo inchiostro.
Diciamo che io uso il Polar Black per lavori calligrafici: oltre a godere del flusso e della profondità del nero, mi serve che duri nel tempo resistendo agli UV, all'acqua, ecc.
Per scopi meno “alla luce del sole” è eccellente avere un’alternativa più gestibile sulla carta (anche se su Rhodia o Favorit non ho mai avuto grandi problemi), o anche solo per non avere sempre un indelebile nella penna…
Diciamo che io uso il Polar Black per lavori calligrafici: oltre a godere del flusso e della profondità del nero, mi serve che duri nel tempo resistendo agli UV, all'acqua, ecc.
Per scopi meno “alla luce del sole” è eccellente avere un’alternativa più gestibile sulla carta (anche se su Rhodia o Favorit non ho mai avuto grandi problemi), o anche solo per non avere sempre un indelebile nella penna…
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
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Ne avevo una boccetta ancora sigillata, così ho voluto provarlo. Sì il flusso è notevole e la saturazione più che buona, poi ho voluto confrontarlo al Perle Noir di J.Herbin, a me sembra che il Perle Noire abbia un flusso ancora più abbondante. Se voi avete la possibilità di fare un confronto tra i due inchiostri, mi potete dire cosa ne pensate voi? Grazie
Maruska
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Ho entrambi, il Perle Noir, ed il Leonardo Black. Sono entrambi ottimi, il Perle Noir tendo ad usarlo sui pennini fini giapponesi, il Leonardo su tutto il resto tranne le Pelikan (sulle quali uso l’inchiostro di casa Brilliant Black che arresta un po’ il tipico flusso copioso).
Ultima nota: come nero indelebile uso l’Hero carbon black.
Alfredo
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“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
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entrambi ottimi sì, volevo sapere se noti delle differenze tra i duealfredop ha scritto: ↑domenica 31 luglio 2022, 0:46 Ho entrambi, il Perle Noir, ed il Leonardo Black. Sono entrambi ottimi, il Perle Noir tendo ad usarlo sui pennini fini giapponesi, il Leonardo su tutto il resto tranne le Pelikan (sulle quali uso l’inchiostro di casa Brilliant Black che arresta un po’ il tipico flusso copioso).
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Sono entrambi molto profondi, quindi nel colore non si notano differenze, il Perle Noir è un po’ più fluido, per questo lo uso sulle giapponesi che hanno tutte un flusso molto controllato, ma anche il Leonardo si comporta molto bene su queste penne. Avendoli tendo ad usarli entrambi ottimizzando il loro impiego.Maruska ha scritto: ↑domenica 31 luglio 2022, 11:35entrambi ottimi sì, volevo sapere se noti delle differenze tra i duealfredop ha scritto: ↑domenica 31 luglio 2022, 0:46 Ho entrambi, il Perle Noir, ed il Leonardo Black. Sono entrambi ottimi, il Perle Noir tendo ad usarlo sui pennini fini giapponesi, il Leonardo su tutto il resto tranne le Pelikan (sulle quali uso l’inchiostro di casa Brilliant Black che arresta un po’ il tipico flusso copioso).
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ok, allora confermi le mie impressioni, cioè che il Perle Noir è più fluido, graziealfredop ha scritto: ↑domenica 31 luglio 2022, 11:45Sono entrambi molto profondi, quindi nel colore non si notano differenze, il Perle Noir è un po’ più fluido, per questo lo uso sulle giapponesi che hanno tutte un flusso molto controllato, ma anche il Leonardo si comporta molto bene su queste penne. Avendoli tendo ad usarli entrambi ottimizzando il loro impiego.
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Però la penna mi piace moooltooooo!!!!
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