Mi rendo conto di aver letto la discussione in maniera superficiale, perché non ricordavo dell'intervento di klapaucius, né avevo tenuto conto del contesto generale... Ah, devo dormire meno e stare più attento!!
Irishtales ha scritto:Non sono mancina, ma sulla postura ho avuto ed ho molti problemi anche io.
Sono una novellina; sto studiando uno stile, al momento l'Italico, il cui nome originario è Cancelleresco.
E' molto divertente e mi sono accorta, pur dedicandomi da poche settimane, che anche la mia grafia quotidiana ne ha giovato.
Cara Daniela, ho avuto modo di vedere qualcosa di quanto hai pubblicato sul forum, e ti confesso che, senza leggere i tuoi interventi, avrei detto che eri una esperta, se non addirittura una docente! Io impiegherei molto più tempo anche solo ad apprendere le basi, sono proprio lento di comprendonio

Però sono convinto che la mia grafia potrebbe solo migliorare, qualora imparassi uno stile calligrafico, proprio come è stato per te.
Irishtales ha scritto:Sono una novellina; sto studiando uno stile, al momento l'Italico, il cui nome originario è Cancelleresco.
Il Cancelleresco è uno stile che mi piace, e penso che sarà il primo a cui mi avvicinerò anch'io. Quello a cui aspiro davvero, però, è il "Copperplate", che esercita su di me un'influenze che non so descrivere... Forse è perché mi sembra una versione più "importante" del mio attuale corsivo scolastico, chissà!
Irishtales ha scritto: Uno dei più noti docenti di Calligrafia in questo Stile, il prof. Reynolds, nel suo libro "Italic Calligraphy and Handwriting. Exercises and text" fa un parallelo fra la musica (lui cita la Sinfonia n.40 in sol minore K550 di Mozart!) e il movimento dello scrivere: in effetti è essenzialmente una questione di ritmo. Più mi esercito e più mi accorgo che è vero. Anche se al posto di Mozart ...ci immagini i Muse!
Non sono un esperto di musica (in realtà io e la musica siamo come due linee parallele: non ci incrociamo mai!), ma farò mia questa frase. È un concetto che mi ronza in testa solo da poco (e che prima prima di leggerti non avrei saputo esprimere a parole), da quando sto cercando di scrivere portando i movimenti con la spalla (cosa che mi costringe, in effetti, a tenere mentalmente il "tempo" tra ogni movimento), e a cui tu sei riuscita a dare forma.
Irishtales ha scritto:Non rinunciare, quindi, in generale; non rinunciare mai a niente a cui tieni davvero!
Intanto se vuoi inserire test di qualche stile o anche semplicemente della tua grafia, sei il benvenuto.
Sta' tranquilla, sono la persona più ostinata che conosca! Alcuni dicono che lo sono anche troppo, ma sono convinto che rinunciare a ciò a cui si tiene sia solo un sacrificio inutile... A proposito di sacrifici, penso proprio che vi mostrerò qualcosa, quando avrò acquisito una sicurezza maggiore.
Ottorino ha scritto:Il wiki ha qualche pagina di consigli per in mancini alla sezione calligrafia. Anzi se trovi qualche altra pagine che ritieni utile, segnalamela che la aggiungo.
Avevo sfogliato il wiki, ma non avevo trovato nulla che chiarisse i miei dubbi sull'uso dei pennini tronchi e affilati. Comunque, ora che sia tu che Daniela me lo fate notare, cercherò meglio!
Ottorino ha scritto:Su libro di Hebborn già nominato, c'è una introduzione della presidentessa dell'assocoazione calligrafica italiana che da qualche consiglio ai mancini. Mi pare che dica di evitare la scrittura " a uncino", quella da sopra.
Quella ad uncino era una posizione che usavo anch'io, perché mi consentiva di scrivere spostando il pennino da sinistra a destra, come se non fossi mancino (praticamente tenevo la penna col fondello rivolto a destra, una cosa assurda...). Ho abbandonato questa posizione dolorosissima (dovrebbero inserirla tra i metodi di tortura da bandire...) solo pochi mesi fa, quando ho iniziato a usare attivamente le stilografiche, e purtroppo non riesco ancora a recuperare la velocità che avevo, ora che scrivo da sotto. Però così mi affatico molto meno, e da quando ho capito che posso guidare la penna tenendo ferme le dita, la cosa va ancora meglio!
Ora mi fermo, perché rischio di vincere il premio per il messaggio più lungo e con più citazioni dell'anno...