Al di là del discorso sui viaggi (ho appena finito di preparare il trolley per Bruxelles, Markiaro Gaiola al seguito...), il principale svantaggio delle cartucce proprietarie è che i produttori hanno una scelta limitata di inchiostri e che, come ha scritto AeRoberto, non si trovano ovunque (o si trovano a prezzi esosi, qui a Milano sono arrivato a pagare 5 Euro per una scatola di cartucce Lamy

. Le cartucce cosiddette "internazioneli" hanno il vantaggio di andar bene per un sacco di penne, non si è vincolati al marchio, e ci sono produttori come Diamine o Monteverde che offrono una ampia gamma di inchiostri anche in cartuccia.
Oggi per curiosità ho fatto il conto della quantità di inchiostri che ho in casa, sono oltre 20 combinazioni di colori e marchi (Diamine, Kaweco, Pelikan, Lamy, Rotring, Herbin, Visconti, ...) tra cartucce internazionali corte, internazionali lunghe e Lamy proprietarie. Calcolando una media di 5 scatole per tipo (ma di qualcuno, difficile da scovare o che devo farmi spedire dall'estero, ne ho anche una decina), praticamente ho due scatole in cantina e una scatola più piccola, nel cassetto della scrivania. Pur apprezzando le penne Aurora, l'idea di avere a che fare con un altro tipo di cartucce non mi esaltava. Adesso che so di poter usare il blue-black Lamy, che a me piace tantissimo, ho avuto un motivo per rispolverare una vecchia Aurora Marco Polo (inutilizzata da decenni) e forse comprerò un paio di penne di questo marchio.