lacca vs resina

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Dmilan
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Messaggio da Dmilan »

guardando vari produttori di penne di pregio, vedo che a parte edizioni particolari i materiali più usati, e di conseguenza apprezzati sono vari tipi di resina, oppure penne in ottone ricoperte di pregiate lacche.
entrambi i materiali hanno pregi e difetti, sarei quindi curioso di sapere le vostre preferenze ed opinioni sui suddetti materiali usati per i nostri amati strumenti da scrittura
Bons

lacca vs resina

Messaggio da Bons »

Le penne pregiate in resine (plastiche) pregiate o in ottone con laccature pregiate spesso di pregiato hanno solo il blasone e, a volte, nemmeno quello.

Di tutti 'sti pregi, come diceva Rhett Butler, francamente me ne infischio, sia in positivo che in negativo.
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

Alcune penne in ottone ricoperto fanno Jinhao di cognome, quindi direi che è abbastanza comune ed economico come materiale, oltre a rendere la penna pesante.
Quanto alla lacca, le giapponesi più pregiate sono quasi tutte in lacca Urushi su ebanite (Maki-e se disegnata) e pare che la sensazione al tatto sia impagabile (anche se tocca pagarle e pure tanto).
In Occidente la produzione si concentra di più sulla bellezza della resina (principalmente PMMA, il classico plexiglas utilizzato anche per i fanali delle auto e per le orrende barriere che hanno messo su ogni scrivania un paio di anni fa) con finiture fiammate, trasparenze e forme ricercate.
Capita di vedere un po’ di sperimentazione con i materiali (vedi la Visconti Homo Sapiens che ha una percentuale di materiale lavico).
Per alcune case, tipo Pelikan e Montblanc, vale la regola che hai essenzialmente la stessa penna (M400-600-800-1000 / 144-146-149), ma di dimensioni crescenti.
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Messaggio da Polemarco »

In disparte le lacche giapponesi (che non conosco) ho sempre pensato che le resine fossero più resistenti alle sollecitazioni e che le lacche facessero effetto “cofano” (autovettura non bara)
Dmilan
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Messaggio da Dmilan »

se guardo alcune penne in lacca che ho, spesso fatte in francia, danno un ottima sensazione in mano, non paragonerei la lacca di una jinhao con quella di una parker sonnet per intendersi
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Messaggio da platax »

Ho una Montblanc (a sfera, un regalo) laccata ed è realizzata con cura. Non mi piace, è pesantona, ma ha un'ottima meccanica. Ogni tanto la uso e non è male, ma preferisco di gran lunga le stilo (ci mancherebbe) ed in resina
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Messaggio da Monet63 »

Bons ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 19:07 Le penne pregiate in resine (plastiche) pregiate o in ottone con laccature pregiate spesso di pregiato hanno solo il blasone e, a volte, nemmeno quello.

Di tutti 'sti pregi, come diceva Rhett Butler, francamente me ne infischio, sia in positivo che in negativo.
Idem.
Per me il materiale ha pochissima importanza: tutto ciò che chiedo a una penna è che scriva a meraviglia e che mi sia comoda nell'uso.
Sostanzialmente io mi regolo così:
1.- Vado in negozio.
2.- Impugno la penna.
3.- Mi piace: la compro - Non mi piace: desisto.
Eventuali problemi di scrittura li affronto in seguito, se presenti.
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Ci sono eccezioni, ovviamente: modelli già conosciuti (ho varie Pelikan M2**, per dire), penne di qualità molto economiche (non è che mi metta a valutare una Preppy). Premessa una qualità di scrittura ineccepibile, un bel materiale (leggi: un materiale che mi piace) avrà la precedenza.
:wave:
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Messaggio da riktik »

Dmilan ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 18:40 guardando vari produttori di penne di pregio, vedo che a parte edizioni particolari i materiali più usati, e di conseguenza apprezzati sono vari tipi di resina, oppure penne in ottone ricoperte di pregiate lacche.
entrambi i materiali hanno pregi e difetti, sarei quindi curioso di sapere le vostre preferenze ed opinioni sui suddetti materiali usati per i nostri amati strumenti da scrittura
vi sono anche quelle in metallo: soprattutto acciaio argento alluminio, più raramente oro ottone rame titanio.

Il materiale è importante, sia dal punto di vista soggettivo visto che stiamo parlando di uno strumento costantemente a contatto con la mano, sia dal punto di vista oggettivo per la durabilità resistenza agli urti etc...

Naturalmente per moltissimi sono elementi secondari perché non hanno particolari preferenze di un materiale sull'altro e quindi il materiale non è essenziale, ci si concentra magari sulla qualità della scrittura. Per altri sono aspetti imprescindibili, perché ad esempio non amano il contatto con il metallo o la pesantezza dello stesso.

Per me, ad esempio, la durabilità è un aspetto importante e quindi ho le mie riserve verso resine "povere", per questo potendo scegliere ho acquistato la Kaweco Sport in alluminio e non quella in plastica. Ma è solo una preferenza... e non mi impedisce di avere una preppy sulla scrivania, consapevole che avrà un ciclo di vita (presumibilmente) inferiore.

Più il costo della penna sale, più la durabilità diviene un connotato importante, ma fino ad un certo punto. La cosa curiosa è che molte resine cosiddette di pregio non diano sostanziale garanzia di essere superiori ad altre resine platiche di buona fattura per resistenza e durabilità. Da un certo punto in poi il pregio si slega completamente dal materiale plastico. La laccatura giapponese è invece un processo manuale, ben conosciuto per qualità e durabilità, ma anche qui il "pregio" e il costo è più legato all'artigiano ed alla sua attività che al materiale in se.
Marco
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