ti devo contraddire, scelgo sempre le penne "perfette"balthazar ha scritto: ↑venerdì 20 maggio 2022, 19:53 La perfezione la trovo alquanto noiosa vive in un empireo. Bella e interessante è invece la tensione che ci spinge verso quelle mete. Conviviamo coi nostri difetti, figuriamoci con quelli delle penne. Avete mai pensato a quale sia o siano le penne con le quali vi trovate bene, alle quali pensate o quelle che la mano automaticamente prende quando c'è la "necessità" di scrivere? sono quelle le penne perfette? credo di no (o almeno mi piace crederlo) può darsi che siano quelle coi difetti che si accordano coi nostri, quelle i cui difetti abbiamo imparato a conoscere e che non ci danno più fastidio.
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Strabismo di Venere (ovvero, l'amore "perfetto" per l'imperfezione)
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Non sia mai detto che sia io ad impedirti di annoiartiMaruska ha scritto: ↑venerdì 20 maggio 2022, 20:36ti devo contraddire, scelgo sempre le penne "perfette"balthazar ha scritto: ↑venerdì 20 maggio 2022, 19:53 La perfezione la trovo alquanto noiosa vive in un empireo. Bella e interessante è invece la tensione che ci spinge verso quelle mete. Conviviamo coi nostri difetti, figuriamoci con quelli delle penne. Avete mai pensato a quale sia o siano le penne con le quali vi trovate bene, alle quali pensate o quelle che la mano automaticamente prende quando c'è la "necessità" di scrivere? sono quelle le penne perfette? credo di no (o almeno mi piace crederlo) può darsi che siano quelle coi difetti che si accordano coi nostri, quelle i cui difetti abbiamo imparato a conoscere e che non ci danno più fastidio.
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ma io non mi annoio
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Penna acquistata usata ormai da quasi un anno. Ho fatto qualche foto e il pennino mi pare assolutamente attaccato (l’alimentatore non è quello originale, ma non mi è mai sembrato che ci fosse spazio tra alimentatore e pennino). Ho fatto foto da diverse angolazioni.
Mi è capitato di esagerare con la divaricazione dei rebbi in scrittura e di trovare la punta leggermente aperta. Ho corretto spingendo le due ali lateralmente fino a chiudere i rebbi. Manovra delicata: spingendo troppo, il pennino comincia a gocciolare
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Rieccomi.
Vedo (leggo) che sono emerse delle considerazioni molto interessanti,
Diciamo che è vero che tutti gli oggetti esistenti nell'universo sono più o meno criticati.
(persino la galassia di andromeda, nel suo "piccolo", lo è)
Però esistono dei "catorci" conclamati, che sono molto (ma proprio molto) più criticati rispetto alla media.
E mi piace pure il termine "catorcio". Perchè mi ricorda il film cars, (erano così definite alcune vetture da "cricchetto") che all'epoca ho visto con i miei figli, e diciamo anche (perchè no?) con piacere.
La parker sonnet è universalmente riconosciuta come catorcio.
Le sue false partenze sono tristemente note, per cui perderebbe qualsiasi sfida al semaforo (ovvero quando si è uno di fianco all'altro e ci si guarda in "cagnesco". Della serie: "adesso ti faccio vedere io come ti batto quel catorcio d'auto che hai comprato" ).
La ho comprata di proposito, Attirato anche da diverse peculiarità.
1) Nessuna filettatura che disturba la presa, mentre si scrive. Quindi l'ergonomia è un importante fattore a favore di quella penna.
2) Pennino in oro 18kt "made in house". vogliamo mettere? In un mondo globalizzato, pieno zeppo di Jowo e Bock...
Subito caricata con "non ricordo cosa", false partenze a profusione! E ti pareva...
Ripresa dopo (che ne so) un annetto, o forse più, visto che siamo a fine anno scolastico, e non posso certo firmare i programmi con il Private Reserve Shoreline Gold che ho caricato nella Esterbrook Gold Rush, beh...
La Signora Sonnet, caricata con Aurora Black, non perde un colpo!
Chapeau!
Salutoni,
Fabio.
Vedo (leggo) che sono emerse delle considerazioni molto interessanti,
Diciamo che è vero che tutti gli oggetti esistenti nell'universo sono più o meno criticati.
(persino la galassia di andromeda, nel suo "piccolo", lo è)
Però esistono dei "catorci" conclamati, che sono molto (ma proprio molto) più criticati rispetto alla media.
E mi piace pure il termine "catorcio". Perchè mi ricorda il film cars, (erano così definite alcune vetture da "cricchetto") che all'epoca ho visto con i miei figli, e diciamo anche (perchè no?) con piacere.
La parker sonnet è universalmente riconosciuta come catorcio.
Le sue false partenze sono tristemente note, per cui perderebbe qualsiasi sfida al semaforo (ovvero quando si è uno di fianco all'altro e ci si guarda in "cagnesco". Della serie: "adesso ti faccio vedere io come ti batto quel catorcio d'auto che hai comprato" ).
La ho comprata di proposito, Attirato anche da diverse peculiarità.
1) Nessuna filettatura che disturba la presa, mentre si scrive. Quindi l'ergonomia è un importante fattore a favore di quella penna.
2) Pennino in oro 18kt "made in house". vogliamo mettere? In un mondo globalizzato, pieno zeppo di Jowo e Bock...
Subito caricata con "non ricordo cosa", false partenze a profusione! E ti pareva...
Ripresa dopo (che ne so) un annetto, o forse più, visto che siamo a fine anno scolastico, e non posso certo firmare i programmi con il Private Reserve Shoreline Gold che ho caricato nella Esterbrook Gold Rush, beh...
La Signora Sonnet, caricata con Aurora Black, non perde un colpo!
Chapeau!
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Fabio.
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In fase di scrittura, con il peso della mano, il pennino si allontana troppo dall'alimentatore e non arriva inchiostro. E poi per chiudere i rebbi, non si spingono le ali, ma come puoi anche vedere sul Wiki devi incrociare le punte per poi rilasciarle. In ogni caso è inutile cambiare l'alimentatore se non si fa prima un'analisi del problemaKoten90 ha scritto: ↑venerdì 20 maggio 2022, 22:18Penna acquistata usata ormai da quasi un anno. Ho fatto qualche foto e il pennino mi pare assolutamente attaccato (l’alimentatore non è quello originale, ma non mi è mai sembrato che ci fosse spazio tra alimentatore e pennino). Ho fatto foto da diverse angolazioni.
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Mi è capitato di esagerare con la divaricazione dei rebbi in scrittura e di trovare la punta leggermente aperta. Ho corretto spingendo le due ali lateralmente fino a chiudere i rebbi. Manovra delicata: spingendo troppo, il pennino comincia a gocciolareA2CAC476-1483-4418-913D-D12787809920.jpeg
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Sarà sicuramente come dici tu, fatto sta che chiunque al mondo si lamenta del problema alimentatore inadeguato e senza fare modifiche al pennino (che deve necessariamente allontanarsi dall’alimentatore così come succede nelle Omas e nelle altre flex vintage che ho e che non restano mai a secco di inchiostro) ho risolto il problema.Siberia ha scritto: ↑sabato 21 maggio 2022, 9:33 In fase di scrittura, con il peso della mano, il pennino si allontana troppo dall'alimentatore e non arriva inchiostro. E poi per chiudere i rebbi, non si spingono le ali, ma come puoi anche vedere sul Wiki devi incrociare le punte per poi rilasciarle. In ogni caso è inutile cambiare l'alimentatore se non si fa prima un'analisi del problema
Se si è arrivati alla produzione di massa di alimentatori da abbinare a questo pennino, ci sarà pure un motivo.
Con un inchiostro ben fluido posso tirare una riga a massima apertura dei rebbi e a tutta velocità senza che il tratto si interrompa.
Non avrei avuto, comunque, né gli strumenti adatti, né men che meno le competenze per intervenire sul pennino e danneggiarlo o rivolgermi a qualcuno sarebbe costato sicuramente di più che i 36€ per l’alimentatore.
D’altro canto, la penna con pennino intonso resta anche più rivendibile un domani con alimentatore extra a corredo, piuttosto che una penna su cui si è fatta una modifica artigianale per la quale, almeno io, sarei scettico (ha fatto modifica al pennino e ora vende la penna? o ha fatto una cacata o non funziona comunque)
Mi sono ricordato solo ora che mi avevi già proposto questa soluzione dicendo che i rebbi piegati verso il basso sarebbero rimasti leggermente più larghi appoggiandosi sull’alimentatore e questa è una cosa inaccettabile, visto che il tratto di base è già un F abbondante, quasi M.
Ma poi non ho capito: tu hai questo pennino e hai risolto così ogni problema?
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Caro Koten, in realtà sei fuori strada perché basta studiare come funziona una stilografica:
in realtà lo spazio tra i rebbi si chiude e non si tratta di una modifica artigianale, ma di una semplice rettifica. Se tutto il mondo fa una cosa non significa che sia quella giusta anzi spesso è il contrario.
No la penna non c'è l'ho mai avuta, ma ho sistemato varie penne con questo difetto e anche la Falcon è così. Anche perché su questo forum ci sono molte Falcon che vanno benissimo quindi non capisco queste leggende.
Una penna funziona perché la tecnica funziona.
in realtà lo spazio tra i rebbi si chiude e non si tratta di una modifica artigianale, ma di una semplice rettifica. Se tutto il mondo fa una cosa non significa che sia quella giusta anzi spesso è il contrario.
No la penna non c'è l'ho mai avuta, ma ho sistemato varie penne con questo difetto e anche la Falcon è così. Anche perché su questo forum ci sono molte Falcon che vanno benissimo quindi non capisco queste leggende.
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Per curiosità: di quale versione parliamo? Quella attuale? Quella più anziana?
Perché non conosco quella attuale (non l'ho ritenuta degna, qindi l'ho sempre ignorata) ma il modello precedente aveva un gruppo scrittura infallibile.
edit: visto ora la foto. Capito tutto.
Dove l'hai presa? Quanto l'hai pagata? Puoi fare una foto accettabilmente nitida del pennino?
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Eccomi.
Parliamo della sonnet attuale,
Per quel che posso, compro oggetti nuovi (devono iniziare la loro storia con me).
Poi, chiaro, se c'è qualcosa che mi piace vado anche sul vintage.
Ecco il pennino, "contaminato" dall'aurora black.
Comunque con questo inchiostro scrive benissimo e senza indugi.
Salutoni,
Fabio.
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Per quel che posso, compro oggetti nuovi (devono iniziare la loro storia con me).
Poi, chiaro, se c'è qualcosa che mi piace vado anche sul vintage.
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In effetti Koten il pennino FA si allarga e si distanzia dall'alimentatore con il passare del tempo. Tu sai che io ho questo pennino e lo conosco bene. Con il passare del tempo ho imparato, facendo esercitazioni si penne economiche, come si rettifica un pennino, non è difficile ma occorre manualità.Siberia ha scritto: ↑sabato 21 maggio 2022, 11:26 Caro Koten, in realtà sei fuori strada perché basta studiare come funziona una stilografica:
in realtà lo spazio tra i rebbi si chiude e non si tratta di una modifica artigianale, ma di una semplice rettifica. Se tutto il mondo fa una cosa non significa che sia quella giusta anzi spesso è il contrario.
No la penna non c'è l'ho mai avuta, ma ho sistemato varie penne con questo difetto e anche la Falcon è così. Anche perché su questo forum ci sono molte Falcon che vanno benissimo quindi non capisco queste leggende.
Una penna funziona perché la tecnica funziona.
sulla mia Pilot 912 con pennino FA il tratto iniziale diventava sempre più grande e osservando tra i rebbi un pennino FA nuovo e il mio c'era un bella differenza. Inoltre anche la distanza dallalimentatore non era la stessa, si toccava appena, ma quando iniziavo a premere su carta si distanziava molto. Diciamo che il punto di non scrittura arriva appena si solleva anche solo per un pelo in prossimità del foro di sfiato, cosa che se stai facendo pressione può arrivare. Io ho fatto la rettifica con le mani a pennino sfilato dall'alimentatore, cosa che diventa ancora più pericolosa se non la sai fare.
Attualmente i rebbi sono come quando l'ho acquistata e il tratto e un fine non un medio.
Giuseppe
La Maestra a scuola di mio figlio detesta le stilografiche. dice; "abbiamo fatto tanto per levarcele di torno" :-)
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Questo è quello che ho sperimentato anche io e, credo, sia la “normale” deformazione di un pennino tagliato per diventare flessibile. Normale quando si esagera con la pressione e si supera il punto di deformazione plastica (la deformazione resta permanentemente, non ritorna alla forma originale).linusmax ha scritto: ↑lunedì 23 maggio 2022, 18:57Sulla mia Pilot 912 con pennino FA il tratto iniziale diventava sempre più grande e osservando tra i rebbi un pennino FA nuovo e il mio c'era un bella differenza. Inoltre anche la distanza dallalimentatore non era la stessa, si toccava appena, ma quando iniziavo a premere su carta si distanziava molto.
Questa rettifica l’ho dovuta fare una volta sola risolvendo il problema. Ormai sono diversi mesi che utilizzo la penna con più accortezza e il problema non si è ripresentato.
Parlo di F tendente a M perché se faccio il confronto con la Justus F (in posizione S) è di una mezza taglia più abbondante (una taglia intera rispetto alla posizione H), ma in effetti non differisce molto dal F della Capless Il tratto massimo raggiunge per la Justus 1,3mm e per la 912 1,75mm
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Il mio è questo, sempre con quadretto 0,5.Koten90 ha scritto: ↑lunedì 23 maggio 2022, 21:25 Parlo di F tendente a M perché se faccio il confronto con la Justus F (in posizione S) è di una mezza taglia più abbondante (una taglia intera rispetto alla posizione H), ma in effetti non differisce molto dal F della Capless16147498-FC6D-4C01-8EE6-67509532D1F7.jpeg
Il tratto massimo raggiunge per la Justus 1,3mm e per la 912 1,75mm43B4EEC1-F7E3-41A7-B8DD-6A24567535FC.jpeg
Prima foto da estensione massima dei rebbi al tratto a riposo della mia 912 con pennino FA
La seconda foto scritta sempre con la Pilot 912 FA
La terza con un confronto tra pennini (leonardo EF, Justus, Pilot 912 FA)
Ciao
Giuseppe
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