Per i miei standard due tazzine sono un assaggio anche se sono solo
Prova a mettere 2/3 di bustina non vorrei fosse troppo
Per i miei standard due tazzine sono un assaggio anche se sono solo
Caro Mimmo, come detto da me poco sopra, io di inchiostro non capisco niente ma in cucina mi dilettoMonet63 ha scritto: ↑lunedì 25 aprile 2022, 13:19 Io non so cucinare: riesco giusto a mettere la capsula del caffé in una macchinetta a prova di scimmia.
Tuttavia ho chiesto a un mio cugino, cuoco eccezionale, e ti riporto ciò che mi ha detto (non mi ricordavo che zafferano usavi, quindi non ho potuto dirglielo): "Mette troppo zafferano. Deve ridurre fino a quando non trova la quadra, sciogliendolo con un po' dell'acqua di cottura".
Di più, non so.
Beh, non è che deve fare tutto uno: di norma io mangio. Mi dicono che do molta soddisfazione, un modo simpatico per dire "mazza che sfonnato".Automedonte ha scritto: ↑lunedì 25 aprile 2022, 15:03 Caro Mimmo, come detto da me poco sopra, io di inchiostro non capisco niente ma in cucina mi diletto
I colori a olio sono molto più antichi di quanto si immagini. In quanto alle tempere (il plurale è voluto), ne esistono molti tipi, letteralmente centinaia, e ogni pittore che si appassiona all'argomento crea la sua ricetta. Il rosso d'uovo, quando lo si usa, può funzionare da base per tempera grassa (semplificando, con olio aggiunto) o magra, ed ha proprietà adesive ed emulsionanti. In passato è stgato usato in tavolozza anche lo zafferano, ma bisogna considerare che anticamente si usava anche ciò che si aveva in cucina: zucchero, miele, birra, grappa, curcuma, uova (tuorlo, ma anche albume), aceto, pane (la mollica si usa ancora oggi, in certi casi, per cancellare), vino, gelatina, farina (per fare la colla), melassa (per le rifoderature e come agente bagnante), i semi di certi frutti (pesche, mele, altri)...maylota ha scritto: ↑lunedì 25 aprile 2022, 17:33 Comunque per rimanere in territorio Monet63, ricordo di aver sentito da qualche parte che quando si usavano i colori a tempera (nel senso di prima che inventassero i colori ad olio), l'oro si faceva col tuorlo e lo zafferano. Non so se è vero, ma di sicuro non è una mistura che metterei in una stilografica...
immaginavo di tirarmi la zappa sui piedi scrivendo il messaggio...Monet63 ha scritto: ↑lunedì 25 aprile 2022, 19:37I colori a olio sono molto più antichi di quanto si immagini. In quanto alle tempere (il plurale è voluto), ne esistono molti tipi, letteralmente centinaia, e ogni pittore che si appassiona all'argomento crea la sua ricetta. Il rosso d'uovo, quando lo si usa, può funzionare da base per tempera grassa (semplificando, con olio aggiunto) o magra, ed ha proprietà adesive ed emulsionanti. In passato è stgato usato in tavolozza anche lo zafferano, ma bisogna considerare che anticamente si usava anche ciò che si aveva in cucina: zucchero, miele, birra, grappa, curcuma, uova (tuorlo, ma anche albume), aceto, pane (la mollica si usa ancora oggi, in certi casi, per cancellare), vino, gelatina, farina (per fare la colla), melassa (per le rifoderature e come agente bagnante), i semi di certi frutti (pesche, mele, altri)...maylota ha scritto: ↑lunedì 25 aprile 2022, 17:33 Comunque per rimanere in territorio Monet63, ricordo di aver sentito da qualche parte che quando si usavano i colori a tempera (nel senso di prima che inventassero i colori ad olio), l'oro si faceva col tuorlo e lo zafferano. Non so se è vero, ma di sicuro non è una mistura che metterei in una stilografica...
La cosa divertente è che queste sostanze possono essere molto efficaci in generale (a patto di sapere cosa si sta facendo), non solo per la tempera.
In realtà la tua intuizione era corretta.