Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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The Edge Fountain Pen
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Salve a tutti, vi mostro questa campagna di Kickstarter che personalmente trovo interessante.
Si tratta di una stilografica in polimero dalla forma moderna (e direi anche originale dal momento che non ricordo penne simili).
https://www.kickstarter.com/projects/51 ... ide-142749
Si tratta di una stilografica in polimero dalla forma moderna (e direi anche originale dal momento che non ricordo penne simili).
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Ho visto il video; non ho idea di che (dimensione di) mano avesse la persona che ha fatto la presentazione, ma la sezione della penna in oggetto sembrava decisamente larga, ben più larga di quella della Lamy Safari mostrata per comparazione;
a parte questo (che però non è comunque una cosa da poco), la penna può piacere o meno (a me non piace....) ma data la cifra di cui si parla (37€) direi che, se piace, è un esperimento che si può fare senza tanti patemi d'animo; non mi pare ci sia nulla di innovativo a parte il design, il che comunque è sufficiente.
a parte questo (che però non è comunque una cosa da poco), la penna può piacere o meno (a me non piace....) ma data la cifra di cui si parla (37€) direi che, se piace, è un esperimento che si può fare senza tanti patemi d'animo; non mi pare ci sia nulla di innovativo a parte il design, il che comunque è sufficiente.
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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E' bella da vedere ma mi chiedo se e' anche comoda da tenere in mano
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Molto interessante
a me piace parecchio
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- shinken
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la prima cosa che mi è venuto in mente guardandola è: "questa dev'essere una cugina della Thesi Aurora ( a sfera)"
Mi sa che è scomoda parecchio
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Luigi, tabaccaio in Genova.
Quarantadue è la risposta!
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Sono pienamente d'accordo. Eccezion fatta per il meccanismo che faceva emergere la sfera dal fusto, è molto simile all'Aurora Thesi, che è la penna in senso assoluto più scomoda che io abbia mai tenuto in mano. A peggiorare le cose, questa ha il fusto a forma di poligono irregolare, e uno scalino molto accentuato tra fusto e corpo scrittura, senza quasi impugnatura. Credo che si possa dire, in definitiva, che promette di essere persino più scomoda della Thesi !
- analogico
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Esteticamente non mi piace, ma questo è un fattore soggettivo.
Dal lato pratico , noto che per togliere il cappuccio bisogna tirarlo con eccessiva forza, se c'è qualcuno a fianco rischia una gomitata sui denti, c'è da sperare che con l'uso si ammorbidisca un po'.
Il cappuccio ha un unico verso d'inserimento, bisogna beccare quello giusto per chiudere la penna, scomodo.
Dal lato pratico , noto che per togliere il cappuccio bisogna tirarlo con eccessiva forza, se c'è qualcuno a fianco rischia una gomitata sui denti, c'è da sperare che con l'uso si ammorbidisca un po'.
Il cappuccio ha un unico verso d'inserimento, bisogna beccare quello giusto per chiudere la penna, scomodo.
Antonio
Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
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L'estetica in fondo potrebbe pure starci secondo me... in una visione di scrivania molto moderna la vedrei a suo agio, però come strumento di scrittura non penso renda molto con quella impugnatura
"Lo dirà il tempo cosa siamo, saremo quel che meritiamo...ma se c'è un sogno per sognare, ci sarà un ballo da ballare"
- Peningeneer
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The Edge Fountain Pen
In the olden days, the shape of an item had a relationship with its function and the scenario of use. The outside had a relationship with the inside - often it was the expression of the inside. Also, in my time, there was something called "iconography" by which the shape of a product would tell the user its application.
Before discarding this shape, let's have some fun with it, and consider two questions.
1.) Not knowing what it is, by only looking at it, what could it be?
2.) Knowing that it is some sort of tool which requires user interaction, a user interface, what would the user or the part of the user that interacts with the tool look like?
3.) Knowing that it is a writing utensil, requiring fine motor action by the user, what would the user or the part of the user that interacts with the pen?
Enjoy
Amadeus W.
Anticamente, la forma di un oggetto aveva una relazione con la sua funzione e lo scenario d'uso. L'esterno aveva una relazione con l'interno - spesso era l'espressione dell'interno. Inoltre, ai miei tempi, c'era qualcosa chiamato "iconografia" con cui la forma di un prodotto raccontava all'utente la sua applicazione.
Prima di scartare questa forma, divertiamoci un po' con essa e consideriamo due domande.
1.) Non sapendo cosa sia, solo guardandola, cosa potrebbe essere?
2.) Sapendo che è una sorta di strumento che richiede l'interazione dell'utente, un'interfaccia utente, come sarebbe l'utente o la parte dell'utente che interagisce con lo strumento?
3.) Sapendo che si tratta di un utensile da scrittura, che richiede un'azione motoria fine da parte dell'utente, come sarebbe l'utente o la parte dell'utente che interagisce con la penna?
Buon divertimento
Amadeus W.
Before discarding this shape, let's have some fun with it, and consider two questions.
1.) Not knowing what it is, by only looking at it, what could it be?
2.) Knowing that it is some sort of tool which requires user interaction, a user interface, what would the user or the part of the user that interacts with the tool look like?
3.) Knowing that it is a writing utensil, requiring fine motor action by the user, what would the user or the part of the user that interacts with the pen?
Enjoy
Amadeus W.
Anticamente, la forma di un oggetto aveva una relazione con la sua funzione e lo scenario d'uso. L'esterno aveva una relazione con l'interno - spesso era l'espressione dell'interno. Inoltre, ai miei tempi, c'era qualcosa chiamato "iconografia" con cui la forma di un prodotto raccontava all'utente la sua applicazione.
Prima di scartare questa forma, divertiamoci un po' con essa e consideriamo due domande.
1.) Non sapendo cosa sia, solo guardandola, cosa potrebbe essere?
2.) Sapendo che è una sorta di strumento che richiede l'interazione dell'utente, un'interfaccia utente, come sarebbe l'utente o la parte dell'utente che interagisce con lo strumento?
3.) Sapendo che si tratta di un utensile da scrittura, che richiede un'azione motoria fine da parte dell'utente, come sarebbe l'utente o la parte dell'utente che interagisce con la penna?
Buon divertimento
Amadeus W.
- maylota
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La prima impressione quando l'ho vista è stata: è una copia della Venvstas. Poi ho letto gli update del progetto ed ho visto che era promossa dal vecchio fondatore della Venvstas (se ho ben capito) ed anche che alla fine il progetto di questa penna non ha funzionato molto bene (è un progetto di 4 anni fa)
Detto questo, a me la Venvstas è sempre piaciuta. Anche se dopo quello che ha scritto Peningeneer, qualche domanda sul design sorge spontanea
(edit: ovviamente quando ho scritto il messaggio non mi sono accorto che tutto il thread era di ben 4 anni fa...)
Detto questo, a me la Venvstas è sempre piaciuta. Anche se dopo quello che ha scritto Peningeneer, qualche domanda sul design sorge spontanea
(edit: ovviamente quando ho scritto il messaggio non mi sono accorto che tutto il thread era di ben 4 anni fa...)
Venceremos.
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Ha ha ha! My comments point back to a time 40 years ago, and they are not applicable any longer. I accept that.maylota ha scritto: ↑domenica 24 aprile 2022, 8:24
Detto questo, a me la Venvstas è sempre piaciuta. Anche se dopo quello che ha scritto Peningeneer, qualche domanda sul design sorge spontanea
(edit: ovviamente quando ho scritto il messaggio non mi sono accorto che tutto il thread era di ben 4 anni fa...)
still. let's have fun with the questions? I would like that.
Enjoy, Amadeus W.
Ha ha ha! I miei commenti risalgono ad un'epoca di 40 anni fa, e non sono più applicabili. Lo accetto.
Comunque, ci divertiamo con le domande? Mi piacerebbe.
Buon divertimento, Amadeus W.
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Ci sto, le tue domande sono interessanti.Peningeneer ha scritto: ↑domenica 24 aprile 2022, 9:03
still. let's have fun with the questions? I would like that.
Comunque, ci divertiamo con le domande? Mi piacerebbe.
1) personalmente mi pare che possa essere riconoscibile come strumento di scrittura. Una biro, più che una stilografica.
Devo dire che da chiusa mi piace molto, e l'aspetto materico è per me intrigante.
2) dovrebbe avere mani piuttosto grandi. O avere problemi di motricità tali da aver bisogno di una impugnatura grossa e antiscivolo. Questo però si scontrerebbe con la difficile rimozione del cappuccio.
3)io apprezzo le sezioni triangolari come quella della Safari, quelle esagonali dipende. In questo caso mi pare che sia troppo grossa e con una svasatura non corretta. Mi dà l'impressione che gli spigoli possano rendere dolorose le lunghe sessioni di scrittura. Inoltre mi pare che il particolare angolo di taglio (a fetta di salame) tra sezione e pennino sia di ostacolo a una corretta visione. Il fatto che il creatore la provi scrivendo in caratteri giganti mi fa pensare che il fattore di scala non sia corretto, e che più che per una stilografica la forma sia idonea per un marker.
Ovviamente non avendola tra le mani è difficile giudicare.
In definitiva per i miei gusti è un'idea affascinante ma che avrebbe bisogno di una revisione ergonomica.
I'm in, your questions are interesting.
1) I personally think it can be recognisable as a writing instrument. A biro, rather than a fountain pen.
I must say that when closed I like it a lot, and the material aspect is intriguing to me.
2) it would have to have rather large hands. Or have mobility problems such that they need a large, non-slip grip. This however would clash with the difficult removal of the cap.
3) I like triangular sections like the Safari one, hexagonal ones depend. In this case it seems to me to be too big and with an incorrect countersink. It gives me the impression that the edges can make long writing sessions painful. Also, it seems to me that the particular angle of cut (like a slice of salami) between the section and the nib is an obstacle to a correct vision. The fact that the creator tests it by writing in giant letters makes me think that the scale factor is not correct, and that the shape is more suitable for a marker than for a fountain pen.
Obviously, not having it in my hands, it is difficult to judge.
All in all, for my taste it is a fascinating idea but one that would need an ergonomic overhaul.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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Hi EsmeEsme ha scritto: ↑lunedì 25 aprile 2022, 17:36Ci sto, le tue domande sono interessanti.Peningeneer ha scritto: ↑domenica 24 aprile 2022, 9:03
still. let's have fun with the questions? I would like that.
Comunque, ci divertiamo con le domande? Mi piacerebbe.
1) personalmente mi pare che possa essere riconoscibile come strumento di scrittura. Una biro, più che una stilografica.
Devo dire che da chiusa mi piace molto, e l'aspetto materico è per me intrigante.
2) dovrebbe avere mani piuttosto grandi. O avere problemi di motricità tali da aver bisogno di una impugnatura grossa e antiscivolo. Questo però si scontrerebbe con la difficile rimozione del cappuccio.
3)io apprezzo le sezioni triangolari come quella della Safari, quelle esagonali dipende. In questo caso mi pare che sia troppo grossa e con una svasatura non corretta. Mi dà l'impressione che gli spigoli possano rendere dolorose le lunghe sessioni di scrittura. Inoltre mi pare che il particolare angolo di taglio (a fetta di salame) tra sezione e pennino sia di ostacolo a una corretta visione. Il fatto che il creatore la provi scrivendo in caratteri giganti mi fa pensare che il fattore di scala non sia corretto, e che più che per una stilografica la forma sia idonea per un marker.
Ovviamente non avendola tra le mani è difficile giudicare.
In definitiva per i miei gusti è un'idea affascinante ma che avrebbe bisogno di una revisione ergonomica.
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1) I personally think it can be recognisable as a writing instrument. A biro, rather than a fountain pen.
I must say that when closed I like it a lot, and the material aspect is intriguing to me.
2) it would have to have rather large hands. Or have mobility problems such that they need a large, non-slip grip. This however would clash with the difficult removal of the cap.
3) I like triangular sections like the Safari one, hexagonal ones depend. In this case it seems to me to be too big and with an incorrect countersink. It gives me the impression that the edges can make long writing sessions painful. Also, it seems to me that the particular angle of cut (like a slice of salami) between the section and the nib is an obstacle to a correct vision. The fact that the creator tests it by writing in giant letters makes me think that the scale factor is not correct, and that the shape is more suitable for a marker than for a fountain pen.
Obviously, not having it in my hands, it is difficult to judge.
All in all, for my taste it is a fascinating idea but one that would need an ergonomic overhaul.
- 1) Yes, it recognisable as a writing when looked at in a pen shop, or on a desk, which both being in their familiar scenario. What if you place it on a shelf with other kitchen utensils? Outside, when closed, it is intriguing fir sure; it can be a potato peeler, a Stanley knife, a marker (like you pointed out), something that is guided by a hand but not with fine motor motions.
2) Yes, you pointed out the contradiction between the way it’s used which increases the confusion about what the product is. So, maybe, it was designed by ET? He had large hands and spindly long fingers!
3) Yes, good points… and I like your summary.
Ciao Esme
- 1) Sì, è riconoscibile come una scrittura quando la si guarda in un negozio di penne, o su una scrivania, che sono entrambi nel loro scenario familiare. E se la mettete su uno scaffale con altri utensili da cucina? Fuori, quando è chiuso, è intrigante, certo; può essere un pelapatate, un coltello Stanley, un pennarello (come hai fatto notare tu), qualcosa che è guidato da una mano ma non con movimenti motori fini.
2) Sì, hai sottolineato la contraddizione tra il modo in cui viene usato che aumenta la confusione su ciò che è il prodotto. Quindi, forse, è stato progettato da ET? Aveva mani grandi e dita lunghe e sottili!
3) Sì, buoni punti... e mi piace la tua sintesi.
Porre la domanda al contrario: "Data questa forma, che ha certamente un certo contenuto di design, quali sarebbero le funzioni adatte, utili, adeguate?
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The Edge Fountain Pen
Questa tua ultima domanda è interessante, ma credo sia adatta per studenti di architettura, che sono abili nelle giustificazioni a posteriori...
Stavo ragionando sul fatto che probabilmente il motivo delle dimensioni è da ricercarsi soprattutto nel sistema di chiusura del cappuccio.
Per garantire la perfetta complanaritá da chiusa e non creare scalini da aperta, ha adottato un sistema di chiusura che è al contrario. Lo scalino è spostato sul cappuccio, che si inserisce dentro la corazza della sezione.
Se fosse una biro o un roller avrebbe potuto usare un refill sottile e di conseguenza ridurne notevolmente la sezione.
Ma essendo una stilografica e dovendo usare un gruppo scrittura già pronto, immagino fosse impossibile farla più sottile, quantomeno non senza un sofisticato processo industriale e la creazione di un gruppo scrittura ad hoc.
This last question of yours is interesting, but I think it's suitable for architecture students, who are adept at justifications after the fact...
I was reasoning that the reason for the size is probably mostly to do with the cap closure system.
To ensure perfect coplanarity when closed and not create steps when open, he adopted a closure system that is backwards. The step is shifted to the hood, which fits inside the armour of the section.
If it were a biro or a rollerball he could have used a thin refill and consequently reduced the section considerably.
But being a fountain pen and having to use a ready-made writing unit, I imagine it was impossible to make it thinner, at least not without a sophisticated industrial process and the creation of an ad hoc writing unit.
Stavo ragionando sul fatto che probabilmente il motivo delle dimensioni è da ricercarsi soprattutto nel sistema di chiusura del cappuccio.
Per garantire la perfetta complanaritá da chiusa e non creare scalini da aperta, ha adottato un sistema di chiusura che è al contrario. Lo scalino è spostato sul cappuccio, che si inserisce dentro la corazza della sezione.
Se fosse una biro o un roller avrebbe potuto usare un refill sottile e di conseguenza ridurne notevolmente la sezione.
Ma essendo una stilografica e dovendo usare un gruppo scrittura già pronto, immagino fosse impossibile farla più sottile, quantomeno non senza un sofisticato processo industriale e la creazione di un gruppo scrittura ad hoc.
This last question of yours is interesting, but I think it's suitable for architecture students, who are adept at justifications after the fact...
I was reasoning that the reason for the size is probably mostly to do with the cap closure system.
To ensure perfect coplanarity when closed and not create steps when open, he adopted a closure system that is backwards. The step is shifted to the hood, which fits inside the armour of the section.
If it were a biro or a rollerball he could have used a thin refill and consequently reduced the section considerably.
But being a fountain pen and having to use a ready-made writing unit, I imagine it was impossible to make it thinner, at least not without a sophisticated industrial process and the creation of an ad hoc writing unit.
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Sure, the topic suits an architecture or designer lecture... and after the fact is too late. However, this is my attitude: "When I can't do it, I would be silent and try again." And yes, there are biros around with a small refill. A lily flower from the New York Met Museum, made from plastic, so elegant. It sits on my desk and beautifies my day. If I can work out how to upload a photo I will do.Esme ha scritto: ↑mercoledì 27 aprile 2022, 10:07 Questa tua ultima domanda è interessante, ma credo sia adatta per studenti di architettura, che sono abili nelle giustificazioni a posteriori...
Stavo ragionando sul fatto che probabilmente il motivo delle dimensioni è da ricercarsi soprattutto nel sistema di chiusura del cappuccio.
Per garantire la perfetta complanaritá da chiusa e non creare scalini da aperta, ha adottato un sistema di chiusura che è al contrario. Lo scalino è spostato sul cappuccio, che si inserisce dentro la corazza della sezione.
Se fosse una biro o un roller avrebbe potuto usare un refill sottile e di conseguenza ridurne notevolmente la sezione.
Ma essendo una stilografica e dovendo usare un gruppo scrittura già pronto, immagino fosse impossibile farla più sottile, quantomeno non senza un sofisticato processo industriale e la creazione di un gruppo scrittura ad hoc.
This last question of yours is interesting, but I think it's suitable for architecture students, who are adept at justifications after the fact...
I was reasoning that the reason for the size is probably mostly to do with the cap closure system.
To ensure perfect coplanarity when closed and not create steps when open, he adopted a closure system that is backwards. The step is shifted to the hood, which fits inside the armour of the section.
If it were a biro or a rollerball he could have used a thin refill and consequently reduced the section considerably.
But being a fountain pen and having to use a ready-made writing unit, I imagine it was impossible to make it thinner, at least not without a sophisticated industrial process and the creation of an ad hoc writing unit.
Certo, l'argomento è adatto a una conferenza di architettura o di design... e dopo il fatto è troppo tardi. Tuttavia, questo è il mio atteggiamento: "Quando non ci riesco, starei zitto e ci riproverei". E sì, ci sono biro in giro con una piccola ricarica. Un fiore di giglio del Met Museum di New York, in plastica, così elegante. Sta sulla mia scrivania e abbellisce la mia giornata. Se riesco a capire come caricare una foto lo farò.
a presto
Amadeus W.