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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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L'annosa questione della cartuccia
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L'annosa questione della cartuccia
non ho notato questo fatto a cui ti riferisci, ma credo che le caratteristiche del materiale vadano viste ad un livello probabilmente meno macroscopico, ossia immagino che anche lucidata l'ebanite a livello microscopico mantenga le stesse caratteristiche di bagnabilità.
questo blog spiega secondo me in modo semplificato la questione
https://www.minabeko.com/mainarticles/B ... 0One-5dacm
non c'è dubbio però che le caratteristiche di bagnabilità si basano su aspetti scientifici che vanno più in dettaglio,
esistono studi in merito
qui ce n'è uno che accenna soltanto alla questione (è un abstract, l'articolo completo è disponibile solo a pagamento)
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 2262900089
dal quale però si coglie quali siano i fattori di natura fisica in gioco
non solo, l'argomento è probabilmente più complesso di quello che ci possa servire per determinare la bagnabilità di un conduttore stilografico...
al punto che scendendo alle dimensioni nanometriche della superficie del materiale pare che persino la teoria che stabilisce che aumentando la "ruvidezza" della superficie aumenti la bagnabilità, viene messa in dubbio
https://aip.scitation.org/doi/10.1063/1.4930084
questo blog spiega secondo me in modo semplificato la questione
https://www.minabeko.com/mainarticles/B ... 0One-5dacm
non c'è dubbio però che le caratteristiche di bagnabilità si basano su aspetti scientifici che vanno più in dettaglio,
esistono studi in merito
qui ce n'è uno che accenna soltanto alla questione (è un abstract, l'articolo completo è disponibile solo a pagamento)
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 2262900089
dal quale però si coglie quali siano i fattori di natura fisica in gioco
non solo, l'argomento è probabilmente più complesso di quello che ci possa servire per determinare la bagnabilità di un conduttore stilografico...
al punto che scendendo alle dimensioni nanometriche della superficie del materiale pare che persino la teoria che stabilisce che aumentando la "ruvidezza" della superficie aumenti la bagnabilità, viene messa in dubbio
https://aip.scitation.org/doi/10.1063/1.4930084
Ultima modifica di sansenri il sabato 2 aprile 2022, 16:04, modificato 1 volta in totale.
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Si, immagino anche io Sansenri.
Tutto interessante, purtroppo il secondo link pare non funzionare.
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L'annosa questione della cartuccia
Ho letto, ed ho trovato interessantissima, la disamina del lavoro del misterioso ingegnere dei vari tentativi ed esperimenti di rendere più idrofila la superficie degli alimentatori in plastica in modo da raggiungere le prestazioni di quelli storici in ebanite senza perdere i vantaggi del materiale più moderno (costi inferiori, facilitá di produzione più automatizzata e maggiore standardizzazione del prodotto).
Ovviamente tutte le considerazioni esposte non possono essere notate a occhio nudo, al massimo ci possiamo accorgere se il risultato finale è stato soddisfacente o meno.
TUTTAVIA....
Nella mia ignoranza mi è parso di notare (e prendete con grossissime pinze questa analisi statistica completamente a-scientifica) che tra le mie penne, quelle con flusso più scarso hanno un alimentatore in plastica che guardato da vicino vicino pare proprio bello lucido e "plasticoso".
Mentre quelle con il miglior flusso, continuo ed abbondante, tra le moderne, hanno un alimentatore sempre in plastica ma allo sguardo con la lente si nota che la superficie per quanto sia ben pulita rimane sempre un pelo opaca, come se riflettesse meno bene la luce, l'alimentatore della mia Aurora Style è lampante in questo ed ha il flusso migliore tra le mie moderne.
Infine se guardo da vicino l'alimentatore della Pelikan 140 (ebanite) dopo qualche minuto che ci scrivo sembra addirittura coperto da una sottilissima "rugiada" di inchiostro, come il cancello di metallo quando c'è una bella nebbia densa, ed infatti toccandolo con le dita si rimane ben inzozzati di inchiostro (ma la penna non perde) ovviamente da buona pelikan pur essendo una EF scrive con colore super saturo e se si preme, si riesce a scrivere un'intera pagina A4 con variazione di tratto (moderata) in velocitá senza perdere un colpo.
Non è una statistica, non ga nessun valore, è una semplice impressione, perô mi fa sospettare che gli alimentatori "di qualitá" abbiano ricevuto quel trattamento "irruvidante" meglio e più efficacemente di alimentatori più "poverelli", mentre per quelli in ebanite la cosa non era necessaria proprio perchè il materiale nasceva giá "microscopicamente rugoso" di suo (è una gomma alla fine, come quelle degli pneumatici).
Ovviamente tutte le considerazioni esposte non possono essere notate a occhio nudo, al massimo ci possiamo accorgere se il risultato finale è stato soddisfacente o meno.
TUTTAVIA....
Nella mia ignoranza mi è parso di notare (e prendete con grossissime pinze questa analisi statistica completamente a-scientifica) che tra le mie penne, quelle con flusso più scarso hanno un alimentatore in plastica che guardato da vicino vicino pare proprio bello lucido e "plasticoso".
Mentre quelle con il miglior flusso, continuo ed abbondante, tra le moderne, hanno un alimentatore sempre in plastica ma allo sguardo con la lente si nota che la superficie per quanto sia ben pulita rimane sempre un pelo opaca, come se riflettesse meno bene la luce, l'alimentatore della mia Aurora Style è lampante in questo ed ha il flusso migliore tra le mie moderne.
Infine se guardo da vicino l'alimentatore della Pelikan 140 (ebanite) dopo qualche minuto che ci scrivo sembra addirittura coperto da una sottilissima "rugiada" di inchiostro, come il cancello di metallo quando c'è una bella nebbia densa, ed infatti toccandolo con le dita si rimane ben inzozzati di inchiostro (ma la penna non perde) ovviamente da buona pelikan pur essendo una EF scrive con colore super saturo e se si preme, si riesce a scrivere un'intera pagina A4 con variazione di tratto (moderata) in velocitá senza perdere un colpo.
Non è una statistica, non ga nessun valore, è una semplice impressione, perô mi fa sospettare che gli alimentatori "di qualitá" abbiano ricevuto quel trattamento "irruvidante" meglio e più efficacemente di alimentatori più "poverelli", mentre per quelli in ebanite la cosa non era necessaria proprio perchè il materiale nasceva giá "microscopicamente rugoso" di suo (è una gomma alla fine, come quelle degli pneumatici).
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Si mastrogigino. Questo mi fa tornare alla mente anche il fatto che si vedono in giro foto di alimentatori in plastica con una colorazione diversa dal classico nero, ma più tendente al grigio (se non ricordo male, recentemente qualcuno qua sul forum ne aveva chiesto spiegazioni, forse riferendosi proprio ad una Aurora) : ecco, forse ha a che vedere con quanto riportato sul blog di Amadeus W.mastrogigino ha scritto: ↑sabato 2 aprile 2022, 14:19 (...)
Non è una statistica, non ga nessun valore, è una semplice impressione, perô mi fa sospettare che gli alimentatori "di qualitá" abbiano ricevuto quel trattamento "irruvidante" meglio e più efficacemente di alimentatori più "poverelli"
(...)
...However, the results were not quite there, yet. The etching treatment was inconsistent. Some plastic pieces had been etched more than others… the greyness varied, noticeably. ...
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Mmm, le stesse caratteristiche di bagnabilitá direi di no.
Macroscopicamente è abbastanza facile verificarlo, perché la risposta all'acqua di un fusto lucidato è estremamente diversa da quella di uno poroso.
C'è forse da prendere in esame il fattore tempo. Appena lucidata l'ebanite è decisamente idrofoba, ma lasciandola a contatto prolungato con l'acqua la risposta cambia. Succederebbe lo stesso con i canali di un alimentatore?
Temo che si riproponga un'altra annosa questione: quella fisici vs ingegneri.
Dal mio punto di vista un alimentatore, specie uno di quelli moderni, ha una discreta complessità a livello macroscopico, tale da rendere forse un po' poco rilevanti le questioni nanometriche (escludendo però quelle chimico mecolari).
E da ingegnere mi limito a constatare che ci sono alimentatori in ebanite abbastanza deludenti e altri in abs con prestazioni ottimali.
PS: il secondo link ha un errore di sintassi di codice
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messo a posto oraEsme ha scritto: ↑sabato 2 aprile 2022, 14:34Mmm, le stesse caratteristiche di bagnabilitá direi di no.
Macroscopicamente è abbastanza facile verificarlo, perché la risposta all'acqua di un fusto lucidato è estremamente diversa da quella di uno poroso.
C'è forse da prendere in esame il fattore tempo. Appena lucidata l'ebanite è decisamente idrofoba, ma lasciandola a contatto prolungato con l'acqua la risposta cambia. Succederebbe lo stesso con i canali di un alimentatore?
Temo che si riproponga un'altra annosa questione: quella fisici vs ingegneri.
Dal mio punto di vista un alimentatore, specie uno di quelli moderni, ha una discreta complessità a livello macroscopico, tale da rendere forse un po' poco rilevanti le questioni nanometriche (escludendo però quelle chimico mecolari).
E da ingegnere mi limito a constatare che ci sono alimentatori in ebanite abbastanza deludenti e altri in abs con prestazioni ottimali.
PS: il secondo link ha un errore di sintassi di codice
come dicevo, le variabili in gioco sono molte, credo però che sia innegabile che il materiale di partenza abbia influenza, poi magari trattato, prodotto in qualche modo specifico, possa far cambiare tali caratteristiche a favore di miglior bagnabilità.
Quello che mi domando ad esempio è se un alimentatore in plastica di produzione cinese stampato ad iniezione a valangate, possa essere stato disegnato, prodotto, trattato con l'accortezza necessaria a renderlo comparabile alle caratteristiche di uno in ebanite.
Ovvio che se andiamo sul singolo alimentatiore ci sarà quello in ebanite disegnato e utilizzato male, e quello in ABS disegnato e prodotto bene, ogni caso è un caso a se. Il discorso è a livello più generale. (Non ho nessuna difficolta ad ammettere per fare un esempio che gli alimentatori in plastica delle Pelikan funzionino egregiamente, ma secondo me perchè c'è la ricerca dietro).
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Penso che questo sintetizzi ciò che intende l'ingegner Wolfgang A. X nei suoi resoconti. Ricerca e buona progettazione fanno la differenza.sansenri ha scritto: ↑sabato 2 aprile 2022, 16:14 Quello che mi domando ad esempio è se un alimentatore in plastica di produzione cinese stampato ad iniezione a valangate, possa essere stato disegnato, prodotto, trattato con l'accortezza necessaria a renderlo comparabile alle caratteristiche di uno in ebanite.
Ovvio che se andiamo sul singolo alimentatiore ci sarà quello in ebanite disegnato e utilizzato male, e quello in ABS disegnato e prodotto bene, ogni caso è un caso a se. Il discorso è a livello più generale. (Non ho nessuna difficolta ad ammettere per fare un esempio che gli alimentatori in plastica delle Pelikan funzionino egregiamente, ma secondo me perchè c'è la ricerca dietro).
Del resto penso che quasi tutti noi abbiamo provato la differenza tra una penna frutto di studio e ricerca e una fatta un po' "tirando via".
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Le tue semplici rilevazioni nella esperienza pratica, mi trovano, nella mia esperienza/impressione pratica, d'accordo!mastrogigino ha scritto: ↑sabato 2 aprile 2022, 14:19 Ho letto, ed ho trovato interessantissima, la disamina del lavoro del misterioso ingegnere dei vari tentativi ed esperimenti di rendere più idrofila la superficie degli alimentatori in plastica in modo da raggiungere le prestazioni di quelli storici in ebanite senza perdere i vantaggi del materiale più moderno (costi inferiori, facilitá di produzione più automatizzata e maggiore standardizzazione del prodotto).
Ovviamente tutte le considerazioni esposte non possono essere notate a occhio nudo, al massimo ci possiamo accorgere se il risultato finale è stato soddisfacente o meno.
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Mentre quelle con il miglior flusso, continuo ed abbondante, tra le moderne, hanno un alimentatore sempre in plastica ma allo sguardo con la lente si nota che la superficie per quanto sia ben pulita rimane sempre un pelo opaca, come se riflettesse meno bene la luce, l'alimentatore della mia Aurora Style è lampante in questo ed ha il flusso migliore tra le mie moderne.
Infine se guardo da vicino l'alimentatore della Pelikan 140 (ebanite) dopo qualche minuto che ci scrivo sembra addirittura coperto da una sottilissima "rugiada" di inchiostro, come il cancello di metallo quando c'è una bella nebbia densa, ed infatti toccandolo con le dita si rimane ben inzozzati di inchiostro (ma la penna non perde) ovviamente da buona pelikan pur essendo una EF scrive con colore super saturo e se si preme, si riesce a scrivere un'intera pagina A4 con variazione di tratto (moderata) in velocitá senza perdere un colpo.
Non è una statistica, non ga nessun valore, è una semplice impressione, perô mi fa sospettare che gli alimentatori "di qualitá" abbiano ricevuto quel trattamento "irruvidante" meglio e più efficacemente di alimentatori più "poverelli", mentre per quelli in ebanite la cosa non era necessaria proprio perchè il materiale nasceva giá "microscopicamente rugoso" di suo (è una gomma alla fine, come quelle degli pneumatici).
Non è solo la "rugosità" della superficie, la bagnabilità è influenzata anche dalla penetrazione delle molecole d'acqua nel solido, quindi probabilmente vi è anche una interazione molecolare che è diversa in base al materiale.
penso di sì, nella sostanza sono d'accordo anche su quello che dici (e quello che dice l'Ing. Wolfgang), se ingegnerizzato bene anche la plastica può essere usata con soddisfazione, ed è ovvio poi che a livello industriale vi sia un enorme vantaggio ad usare la plastica, sia di costo, sia di facilità produttiva, rispetto all'ebanite. E' innegabile però che il materiale abbia influenza (a parità di "disegno" diciamo), peraltro alcuni disegni con l'ebanite sono impossibili (certe alette sottilissime ad esempio). Nella sostanza l'alimentatore è un elemento estremamente importante nella stilo (di cui spesso non ci accorgiamo perché quasi nascosto, come si diceva mi pare più sopra) che può esser fatto in vari modi, il ché non è ininfluente e che quindi val la pena di valutare. Scusate se vi ho portato un poco OT!Esme ha scritto: ↑sabato 2 aprile 2022, 16:39Penso che questo sintetizzi ciò che intende l'ingegner Wolfgang A. X nei suoi resoconti. Ricerca e buona progettazione fanno la differenza.sansenri ha scritto: ↑sabato 2 aprile 2022, 16:14 Quello che mi domando ad esempio è se un alimentatore in plastica di produzione cinese stampato ad iniezione a valangate, possa essere stato disegnato, prodotto, trattato con l'accortezza necessaria a renderlo comparabile alle caratteristiche di uno in ebanite.
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i flet the flow of ink my italian is not the best
you are absolutely correctmastrogigino ha scritto: ↑sabato 2 aprile 2022, 14:19 Non è solo la "rugosità" della superficie, la bagnabilità è influenzata anche dalla penetrazione delle molecole d'acqua nel solido, quindi probabilmente vi è anche una interazione molecolare che è diversa in base al materiale.
... Wolfgang Fabian was the "shape" designer of the safari. There were two more Wolfgang's at the time: Wolfgang Müller who was head of marketing and I, the beard hippie wizard who worked in the dark .
It was only recently, when Esme contacted me and told me about this website. I read this forum in one go... It is very satisfying to read your talks and appreciation about the inner parts of fountain pens including my work because it is a qualified discussion, people with an interest in ingeneering.
I will make sure that I will be informed when new post are published in this forum, and add my bit.
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thank you Peningeneer
it is a fascinating topic, as in fact the behaviour of the feed is sometimes neglected vs that of the nib...
è un argomento affascinante, in quanto in effetti il comportamento dell'alimentatore a volte viene trascurato rispetto a quello del pennino...
it is a fascinating topic, as in fact the behaviour of the feed is sometimes neglected vs that of the nib...
è un argomento affascinante, in quanto in effetti il comportamento dell'alimentatore a volte viene trascurato rispetto a quello del pennino...
Ultima modifica di sansenri il lunedì 11 aprile 2022, 23:52, modificato 1 volta in totale.
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Welcome to the forum! I hope you weren't the one who designed the loathed tripod grip!Peningeneer ha scritto: ↑lunedì 11 aprile 2022, 8:49 ... Wolfgang Fabian was the "shape" designer of the safari. There were two more Wolfgang's at the time: Wolfgang Müller who was head of marketing and I, the beard hippie wizard who worked in the dark .
It was only recently, when Esme contacted me and told me about this website. I read this forum in one go... It is very satisfying to read your talks and appreciation about the inner parts of fountain pens including my work because it is a qualified discussion, people with an interest in ingeneering.
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aerodynamically, it has great advantages...StiloMich ha scritto: ↑lunedì 11 aprile 2022, 20:25Welcome to the forum! I hope you weren't the one who designed the loathed tripod grip!Peningeneer ha scritto: ↑lunedì 11 aprile 2022, 8:49
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Now that you mention it, i always liked the 007 films' gadget-weapons. Lamy Safari as a throwing knife!
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Ah, ma allora era una cosa fatta apposta per confondere la concorrenza!Peningeneer ha scritto: ↑lunedì 11 aprile 2022, 8:49 ... Wolfgang Fabian was the "shape" designer of the safari. There were two more Wolfgang's at the time: Wolfgang Müller who was head of marketing and I, the beard hippie wizard who worked in the dark .
E io sulle prime ci sono cascata in pieno...
Ah, but then it was done on purpose to confuse the competition!
And at the beginning I fell for it in full ...
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Nope, I had NOTHING to do with the exterior. In a small way, I would have liked to, but by the time I'd arrived, it was too late.
I like designs which support the user, but not constrain them to a particular way of handling an item, unless it is important for safety reasons, for example.
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