Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9

Marinaio (Sailor) naufragato.

Recensioni, impressioni sull'uso, discussioni, sul più straordinario strumento di scrittura!
StiloMich
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edis ha scritto: lunedì 4 aprile 2022, 13:27
E pensa che a me è capitato con una Pilot 912. Quando acquisti pennini stub e l'alimentatore è difettoso, iniziano sempre dicendoti che "hai comprato un pennino particolare". Allora se tu ritieni che il pennino non sia per tutti, non venderlo a tutti, fai prima un esame. Quindi mi metto ad elencare tutti gli stub/italici di altre marche che uso e a quel punto sento uno sfiduciato: "va bene mi rimandi la penna". Non avrò mai nostalgia del negozio fisico dopo Jeff che ha ritarato il modo di intendere il customer service!
Ah, imagino che bella sorpresa! Mah, io finora ho avuto 3 penne che considero difettose per un totale di 95 euro. Mi basta così. A un certo punto la cosa comincia a diventare preoccupante. Dopo aver letto attentamente le politiche di reso dei vari negozi, solo di Amazon ti puoi fidare. Purtroppo... Cmq, non ho 40 mani e ho già molte Prera, 78g+ e Metropolitan da durarmi una vita. Per non parlare delle Platinum Plaisir in colori vari. D' ora in poi, guarderò per di più per inchiostri sui negozi e se mi va qualche penna costosa, guarderò cosa c'è su Amazon. Magari ci fosse un negozio fisico! Potrei provare il pennino anche senza inchiostro. Certo, poi se l' alimentatore dentro sembra una fisarmonica, questo non lo puoi mai vedere, ma almeno puoi sentire se il pennino graffia. Su Amazon ho fatto il reso di 2 penne, inchiostrate e tutto, nessuno problema.
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Spiller84 ha scritto: lunedì 4 aprile 2022, 15:54
Perché di solito se tutto va bene, non si scrive sui vari forum "ho preso questa penna e non è successo nulla". Si scrive per raccontare una esperienza negativa, e se si cerca nei forum vari si trovano per lo più discussioni su problematiche varie (che poi, il plurale di forum sarebbe fora, ma vabbè)
Eh, già. E' come con i tumori. Fra quelli che fumano, hai il 90% che dice "bah, io non ho avuto il tumore". Però, poi se tu sei nello sfortunato 10%, il fatto che il 90% degli altri non ha avuto il tumore, diventa magra consolazione. :shock:
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GPstilo ha scritto: lunedì 4 aprile 2022, 16:12 Mah, non so se è più facile scrivere di un problema piuttosto che di una soddisfazione, personalmente per me non è così ma certo non faccio media da solo; tuttavia, non ho mai trovato, nel negozio fisico, un'attenzione al cliente migliore di quella riscontrabile in un negozio online.
Per esperienza personale, ho trovato anzi in alcuni negozi online molta più propensione al dialogo.
Come sempre, la differenza la fanno le persone, a prescindere dal luogo, peccato soltanto che talvolta dimentichino che a parte qualche eccezione il cliente non si lamenta per contratto, e ascoltarlo può servire tanto, a prescindere da quanto spende in quel preciso momento.
Il negozio fisico ti dà il vantaggio che puoi provare, suppongo, la penna. Per me, anche senza inchiostrarla, sarebbe utile, per sentire se il pennino graffi o meno. A parte questo, il problema dei negozi online, sta nelle loro politiche di reso, che personalmente mi hanno stupito, al punto che ho dei dubbi sulla loro legalità. Però, visto che non erano somme importanti, preferisco lasciar perdere e prendo la cosa come una lezione. Purtroppo, fra una persona gentilissima che quando nasce un problema si lava le mani ed Amazon, una multinazionale anonima che accetta il reso per i motivi più svariati, preferisco Amazon.
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StiloMich ha scritto: lunedì 4 aprile 2022, 21:36 Purtroppo, fra una persona gentilissima che quando nasce un problema si lava le mani ed Amazon, una multinazionale anonima che accetta il reso per i motivi più svariati, preferisco Amazon.
In tutta onestà però non conosco nessun negozio tra quelli che di mestiere vendono penne stilografiche online (insomma "i soliti noti" convenzionati col forum...) che si lavi le mani, anzi qualche volta interagendo con loro ho anche imparato qualcosa di nuovo.

Detto questo, poi ognuno è liberissimo di approfittare del canale di vendita con cui si sente più in sintonia o meglio ancora di usarli tutti a seconda delle necessità e opportunità ;)
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maylota ha scritto: lunedì 4 aprile 2022, 23:16
In tutta onestà però non conosco nessun negozio tra quelli che di mestiere vendono penne stilografiche online (insomma "i soliti noti" convenzionati col forum...) che si lavi le mani, anzi qualche volta interagendo con loro ho anche imparato qualcosa di nuovo.

Detto questo, poi ognuno è liberissimo di approfittare del canale di vendita con cui si sente più in sintonia o meglio ancora di usarli tutti a seconda delle necessità e opportunità ;)
Io ho avuto a che fare con 2 negozi (convenzionati col forum). Uno, dove ho preso le Kaweco, ha la politica di reso scritta sul sito. Poi se fanno eccezioni alla loro politica, non lo so. A me piaciono le regole chiare, non voglio nemmeno star a litigare per penne di poco valore. Più che altro pensavo che tutti i negozi erano obbligati per legge di seguire le stesse politiche di reso, poi forse con le penne esiste regola diversa, in quanto una volta "inchiostrata", la penna "non può essere restituita".

Per quanto al caso della Sailor, ho citato testualmente l' unica cosa che mi hanno risposto. Anche se io stesso non ho chiesto il reso, in quanto contrario alla loro politica di reso e ho chiesto di trasferire la lamentella al distributore Sailor. Io la vedo così. Se uno vuole facilitare i resi, lo scrive apertamente nelle loro politiche di reso. Così come se uno vede che una penna è palesemente difettosa, offre una soluzione da solo. Se non può o non vuole, non la offre. E tu poi decidi cosa è meglio per te, per acquisti futuri. In 4 mesi circa, ho speso circa 700 euro in questi 2 negozi più altri su Amazon. Beh, su Amazon devo dire, ho fatto 2 resi, per motivi meno seri e tutto è andato liscio. E leggendo la loro politica di reso, non avevo dubbi che potevo fare il reso. Quindi, di loro mi fido molto di più adesso. Quindi, alla fine, come dici, mi sento più in sintonia con Amazon.

Anzi, questa cosa mi ha spinto di cercare altri negozi europei. Devo dire che ho trovato un negozio in Olanda, che ha le regole sui resi molto chiare e ragionevoli. Forse userò questo in caso di necessità.
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Io sono d'accordo con StiloMich. I venditori italiani, anche se diventano "globali" e spediscono in tutto il mondo, restano in "provincia di Roccannuccia". Non cercano la soluzione del problema bensì la minimizzazione della fatica e la massimizzazione del profitto, anche su un margine di €5, partendo da regole poco chiare. Credo che sia un retaggio degli anni 80 difficile a morire, dove l'atteggiamento del commerciante era "se non ti sta bene quella è la porta". Anche un produttore come Aurora fa fatica a scrollarsi di dosso la provincia e crea un alone mistico attorno alle penne che devono assolutamente ritornare dai loro tecnici.

Uscendo fuori dai confini nazionali, devo dire che Sailor in questa storia si rivela deludente e per me, in termini di orientamento al cliente, Lamy resta un gigante. Scrivi e ti mandano il pezzo: ad un costo per loro irrisorio fidelizzano il cliente che con Lamy non si terrà mai un pezzo rotto, o che non gli piace se parliamo di un pennino. So che Sailor ha cambiato gestione negli ultimi anni, e la nuova visione aziendale sembra rivolgere lo sguardo al "lusso", almeno in termini di prezzo. Bisognerebbe spiegare al nuovo CEO che per posizionarsi nella fascia alta le penne non dovrebbero fare vedere/sentire la linea di stampaggio, in particolare dove si impugnano :) Si diventa un gigante di mercato offrendo assistenza al cliente che parte spendendo €40 e che, se ben coccolato, spenderà poi €400 da chi lo ha trattato bene.

Mi sento di dire che, in questo momento, l'unica azienda italiana che esce fuori dai confini della provincia per orientamento al cliente e servizio post vendita è Leonardo. Scavalla di gran lunga Aurora mettendo l'utilizzatore in condizione di smontare la penna con la chiavetta che si può acquistare dal loro sito. La "demistificazione" è una mossa che avvicina cliente e produttore, ed è in questo spazio ridotto che avviene la fidelizzazione. Io, utilizzatore, so che la mia penna posso smontarla, che non devo spedirla indietro per una operazione banale "perché solo i nostri tecnici possono..." Insomma, con Leonardo sarebbe stato spedito subito un alimentatore nuovo, se non un nuovo gruppo scrittura di acciaio, senza tante storie per dimostrare che la penna scrive male, o non scrive.
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StiloMich ha scritto: venerdì 1 aprile 2022, 17:48 Ho appena comprato una Sailor Lecoule Power Stone Garnet. Avevo letto che la punta della Sailor non è liscia, come invece mi piace, ma mi piaceva il colore e alla fine ho ceduto. E' stato un' errore ed è la 3a penna di fila che compro e considero "difettosa".

Sottocrivo parola per parola la recensione di Claudio

viewtopic.php?p=289835

, solo che nel mio caso era una Sailor Lecoule Power Stone Garnet (€45). Inchiostrata, aspetto che l' inchiostro arrivi alla punta e... sembra di scrivere con una Pilot EEF (che poi non esiste). Ho pennino Pilot EF, per cui parlo per esperienza. Sono rimasto incredulo, perchè mi sono detto "non è possibile che un pennino MF risulti più fine di un Pilot EEF!". Era inutilizzabile come tratto. Ho usato fazzoletti per "provocare" una maggior fuoriuscita di inchiostro, ho provato a lavare la punta sotto il rubinetto, niente. Poi ho notato che la rima fra i rebbi non lasciava passare nemmeno un po' di luce. Decido di smontare la penna, e trovo l' alimentatore con lamelle attaccate e piegate (tra l' altro, se fosse stata colpa mia, le lamelle avrebbero dovuto piegarsi in direzione opposta). Ho poi separato manualmente e raddrizzato meglio che potevo le lamelle, ho allargato meglio che potevo la rima fra i rebbi tirando i rebbi verso l' esterno e rimontato. La penna da allora scrive come una Pilot F un po' "secca" (mi sa che devo allargare i rebbi un po' di più, ma come spessore di tratto siamo esattamente a livelli di Pilot F, che per me va benissimo).

La carta può trarre in inganno. E' una carta leggera Pigna, che uso per test di nuove penne, che allarga tantissimo il tratto di tutte le penne. Su una carta come Rhodia, se vai a scrivere con il pennino "prima", poi per leggere dovresti avere la lente di ingrandimento.

Immagine

L' alimentatore com'era appena tolto:

Immagine

Onestamente, fra le 2 Kaweco e questa, sono stanco a fare il "mastro riparatore fai da te ed autodidatta". Poi, da una penna che costa 45 EUR, mi aspetterei almeno che scrivesse con un tratto "normale", senza che io debba allargare i rebbi. Non so se "aggiustando" le lamelle ha aiutato pure. Lo so, ti viziano Pilot e Platinum con le penne da 10 EUR e poi pretendi che la penna da 45 EUR scriva normale! :lol: Comunque vada, me la tengo così, ma fra levigare pennini, aggiustare rebbi e alimentatori ed avere mani blu da puffo, questo "sport" diventa stancante. Mi sa che compro più in là una Pilot custom e basta. Ho altri sport con migliore rapporto prezzo-sforzo/prestazioni. Veramente, non ne vale la pena e meno male che queste cose mi sono successe con penne "economiche", perchè ho già letto su forum della "Visconti che non scrive".

Lo posto solo come storia cautelare per futuri acquirenti.
Io dico solo una cosa, non comprate queste stilografiche da venditori, anche amazon, sconosciuti. Le stilografiche nuove in genere vanno inchiostrate con un inchiostro abbastanza fluido e provate. Devono funzionare bene e fine. se non scrivono le si mettono nella scatola e si fà il reso.Ma anche se acquisti da vendotori come La Stilografica di Firenze o Stilo e Stile di Roma, non hai problemi a rendere un prodotto che presenta difetti. Senza manomettere niente, senza smontare niente, senza levigare niente. Altrimenti dopo li butti e basta. Una stilografica deve essere prodotta in modo perfetto, se è un MF o un F o un EF, deve essere quello altrimenti la rendi ! Anche perchè a fare il provetto riparatore, quello che otterrai non sarà mai la stilografica che hai acquistato, confrontandola con una Sailor Lecole prodotta senza difetti ti accorgi di che GRAN CASINO hai fatto a levigare e allargare rebbi.

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linusmax ha scritto: martedì 5 aprile 2022, 9:37
Le stilografiche nuove in genere vanno inchiostrate con un inchiostro abbastanza fluido e provate. Devono funzionare bene e fine. se non scrivono le si mettono nella scatola e si fà il reso.Ma anche se acquisti da vendotori come La Stilografica di Firenze o Stilo e Stile di Roma, non hai problemi a rendere un prodotto che presenta difetti. Senza manomettere niente, senza smontare niente, senza levigare niente. Altrimenti dopo li butti e basta. Una stilografica deve essere prodotta in modo perfetto, se è un MF o un F o un EF, deve essere quello altrimenti la rendi ! Anche perchè a fare il provetto riparatore, quello che otterrai non sarà mai la stilografica che hai acquistato, confrontandola con una Sailor Lecole prodotta senza difetti ti accorgi di che GRAN CASINO hai fatto a levigare e allargare rebbi.
Il punto è assolutamente condivisibile. Una penna (palesemente e oggettivamente) difettosa come quella di cui si parla la prende indietro qualsiasi venditore, per obbligo di legge e non solo per gentile concessione.

A latere (ossia non c'entra niente), incuriosito da questo thread, sono andato a cercare su Amazon la Lecoule Power Stone a 45€ di cui si parla.
E' facile perchè su amazon ce n'è una sola e...la vende noto negozio convenzionato col forum. Si trova sul suo sito al medesimo prezzo di amazon, quindi a comprarla da lui direttamente si risparmia il 10% sul prezzo con la convenzione e considerato che non deve corrispondere a Amazon ogni sorta di balzello e commissione e contributo, son certo avrebbe i più ampi margini per venire incontro al cliente in caso di problemi (come a me è sempre capitato).
Intendiamoci, non ho assolutamente niente contro amazon, che uso spesso e volentieri, ma mi piace mettere le cose in prospettiva...
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maylota ha scritto: martedì 5 aprile 2022, 10:04 A latere (ossia non c'entra niente), incuriosito da questo thread, sono andato a cercare su Amazon la Lecoule Power Stone a 45€ di cui si parla.
E' facile perchè su amazon ce n'è una sola e...la vende noto negozio convenzionato col forum. Si trova sul suo sito al medesimo prezzo di amazon, quindi a comprarla da lui direttamente si risparmia il 10% sul prezzo con la convenzione e considerato che non deve corrispondere a Amazon ogni sorta di balzello e commissione e contributo, son certo avrebbe i più ampi margini per venire incontro al cliente in caso di problemi (come a me è sempre capitato).
Intendiamoci, non ho assolutamente niente contro amazon, che uso spesso e volentieri, ma mi piace mettere le cose in prospettiva...
Perfettamente d'accordo con te, anche io non acquisto quasi mai per le stilografiche da Amazon. Non ha senso per prima cosa perchè il costo è più alto applicando lo sconto di convenzione del forum, in secondo luogo perchè quasi mai c'è la stilografica nella colorazione che vuoi e con la misura di pennino che vuoi e in terzo luogo perchè se acquisti da Negozianti Web di qualità hai sempre una persona gentile che te la cambia o ti risolve il problema se passato molto tempo. In ogni caso ho imparato nel tempo che è inutile manomettere le stilografiche, non perchè non è possibile ma perche non ha senso in quanto il risultato ottenuto non sarà mai quello progettato dal costruttore, quindi avrai sempre una stilografica assolutamente differente da quella che doveva essere. Senza considerare che i rebbi dei pennini, oggi, sono progettati per lavorare nei modi più disparati. Non esiste più la regola che la fenditura deve essere in un certo modo o che ci deve essere dello spazio....ci sono pennini pensati per lavorare con in punta una paletta e i rebbi stretti a morte...e sono così ...se li manometti saranno guai seri.
Il discorso penso possa cambiare per le stilografiche vintage, dove per riparare un pistone occorre smontarlo e sostituire le parti di gomma ingottite o per un pennino vintage realizzato a mano che magari può essere migliorato con mani esperte, non certo le mie.
Come diverso è il discorso per una penna che nasce frankstein e non vuole essere una sailor o una pilot, una stilografica per cui compro solo il fusto in india e adatto un pennino jowo di leonardo flessibile e magari ne ritocco con le mie mani il flusso. Questo ci sta...alla fine è una mia creazione
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edis ha scritto: martedì 5 aprile 2022, 8:48 Io sono d'accordo con StiloMich. I venditori italiani, anche se diventano "globali" e spediscono in tutto il mondo, restano in "provincia di Roccannuccia". Non cercano la soluzione del problema bensì la minimizzazione della fatica e la massimizzazione del profitto, anche su un margine di €5, partendo da regole poco chiare. Credo che sia un retaggio degli anni 80 difficile a morire, dove l'atteggiamento del commerciante era "se non ti sta bene quella è la porta". Anche un produttore come Aurora fa fatica a scrollarsi di dosso la provincia e crea un alone mistico attorno alle penne che devono assolutamente ritornare dai loro tecnici.

Uscendo fuori dai confini nazionali, devo dire che Sailor in questa storia si rivela deludente e per me, in termini di orientamento al cliente, Lamy resta un gigante. Scrivi e ti mandano il pezzo: ad un costo per loro irrisorio fidelizzano il cliente che con Lamy non si terrà mai un pezzo rotto, o che non gli piace se parliamo di un pennino. So che Sailor ha cambiato gestione negli ultimi anni, e la nuova visione aziendale sembra rivolgere lo sguardo al "lusso", almeno in termini di prezzo. Bisognerebbe spiegare al nuovo CEO che per posizionarsi nella fascia alta le penne non dovrebbero fare vedere/sentire la linea di stampaggio, in particolare dove si impugnano :) Si diventa un gigante di mercato offrendo assistenza al cliente che parte spendendo €40 e che, se ben coccolato, spenderà poi €400 da chi lo ha trattato bene.

Mi sento di dire che, in questo momento, l'unica azienda italiana che esce fuori dai confini della provincia per orientamento al cliente e servizio post vendita è Leonardo. Scavalla di gran lunga Aurora mettendo l'utilizzatore in condizione di smontare la penna con la chiavetta che si può acquistare dal loro sito. La "demistificazione" è una mossa che avvicina cliente e produttore, ed è in questo spazio ridotto che avviene la fidelizzazione. Io, utilizzatore, so che la mia penna posso smontarla, che non devo spedirla indietro per una operazione banale "perché solo i nostri tecnici possono..." Insomma, con Leonardo sarebbe stato spedito subito un alimentatore nuovo, se non un nuovo gruppo scrittura di acciaio, senza tante storie per dimostrare che la penna scrive male, o non scrive.

Io dico solo una cosa. Non sono venuto qui di parlar male dei negozi italiani. Però basta una visita sul sito di Goulet oppure di La Couronne Du Comte e leggere cosa scrivono loro sulle loro politiche di reso, poi fare il confronto coi negozi italiani e trarre conclusioni.

Allora, a me non è che 100 euro "bruciati" mi cambiano la vita. Però è il principio ed ho anche altri hobby dove i 100 euro vengono spesi meglio. Ormai ho tutte le penne che voglio sotto i 50 euro e in esemplari multipli. Inchiostri e penne da 20 euro, continuo a comprarli anche in Italia. Me se domani voglio la Pilot custom, perchè comprarla in Italia (se Amazon non ce l' ha) e non dall' Olanda, che tanto mi fanno la spedizione gratis anche loro? "Ma in Italia puoi avere anche un 10% di sconto!". Sì, però i soldi che ho "bruciato" su penne difettose, già sono di più del 10% di sconto. Quindi alla fine,ci ho rimesso io. Però, come ho scritto, a me non piace nemmeno litigare. Semplicemente rivedo la mia strategia da consumatore per tutelare meglio me stesso.

Per quanto alla Sailor, mi ha risposto oggi la Sailor dal Giappone (quella europea no). In pratica: La penna è normale. Il fatto che ha scritto correttamente dopo aver aggiustato pennino ed alimentatore è stato un caso:

"Thank you very much for your message.
I have talked with the QA section if this Lecoule fountain pen is out of spec.
In conclusion, this Locoule fountain pen is in spec.
The purpose of aligning the fins closely each other at the middle of tine (pen feeder) comes from the fact that we believe this configuration works for fixing the tine (pen feeder) and gripping section effectively.
As you may know, the function of the tine (pen feeder) is to feed ink, store ink, pump air etc.
While the performance of writability depends on the slit (wideness) of the nib.
We suppose this phenomenon (the pen immediately wrote better after pulling out the tine and putting it back) happened coincidently.

Anyway, we fully appreciate your consciousness and courage of letting us know your concern as 'Quality' is one of the very important assets for us.

Many thanks and regards,
Shin Fujisawa, Acting General Manager"
Ultima modifica di StiloMich il mercoledì 6 aprile 2022, 10:53, modificato 1 volta in totale.
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linusmax ha scritto: martedì 5 aprile 2022, 9:37

Io dico solo una cosa, non comprate queste stilografiche da venditori, anche amazon, sconosciuti. Le stilografiche nuove in genere vanno inchiostrate con un inchiostro abbastanza fluido e provate. Devono funzionare bene e fine. se non scrivono le si mettono nella scatola e si fà il reso.Ma anche se acquisti da vendotori come La Stilografica di Firenze o Stilo e Stile di Roma, non hai problemi a rendere un prodotto che presenta difetti. Senza manomettere niente, senza smontare niente, senza levigare niente. Altrimenti dopo li butti e basta. Una stilografica deve essere prodotta in modo perfetto, se è un MF o un F o un EF, deve essere quello altrimenti la rendi ! Anche perchè a fare il provetto riparatore, quello che otterrai non sarà mai la stilografica che hai acquistato, confrontandola con una Sailor Lecole prodotta senza difetti ti accorgi di che GRAN CASINO hai fatto a levigare e allargare rebbi.

Fine ! Ho detto tutto.
Ciao. Io da Ebay non ho mai comprato niente. Tanto meno da altri sconosciuti. Compro tutto nuovo da negozi. Ho usato finora 2 negozi noti anche nel forum e Amazon. Amazon politica di reso impeccabile.

Beh, leggendo la politica di reso dei negozi citati, non sarei così sicuro. Poi non ne parliamo che uno vuole perfino raccommandata per posta... Cmq, per la stessa Sailor, la penna è normale. Fra l' altro, sul sito di Sailor, ho trovato che loro non riconoscono alcuna garanzia a meno che la penna sia stata acquistata tramite "venditori autorizzati". Che poi tu devi sapere se lo sono o meno.


https://en.sailor.co.jp/warranty-repairs/

Cmq, secondo la mail di Sailor che ho postato sopra, la penna è normale, quindi figurati.

Hai perfettamente ragione. Per me è una pura assurdità perfino la politica di reso che dice "non puoi restituire penna inchiostrata" di alcuni negozi italiani. Sarebbe l' equivalente nel settore di informatica del "non puoi restituire scheda madre, alimentatore, disco fisso etc che è stato montato e alimentato". Per me è assurdo per definizione, ma accetto che in ogni hobby uno subisce certe perdite e ci sta anche questo. Però quando la spesa sale, la cosa cambia.

Hai ragione anche sul fatto riparazione. Ormai ho aggiustato alcune penne con qualche problema nel pennino con successo. Stavolta ho anche levigato il pennino Sailor senza logorarlo e scrive molto liscio me l' inchiostro esce un po' più pallido. Però, alla fine non è il pennino originale e quando tu "aggiusti", comunque non sai mai come era inteso l' originale. Cioè, a me la Lecoule, adesso scrive come una Pilot F. E' normale? Non lo so... L' ho aggiustata e scrive così...
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maylota ha scritto: martedì 5 aprile 2022, 10:04
Il punto è assolutamente condivisibile. Una penna (palesemente e oggettivamente) difettosa come quella di cui si parla la prende indietro qualsiasi venditore, per obbligo di legge e non solo per gentile concessione.

A latere (ossia non c'entra niente), incuriosito da questo thread, sono andato a cercare su Amazon la Lecoule Power Stone a 45€ di cui si parla.
E' facile perchè su amazon ce n'è una sola e...la vende noto negozio convenzionato col forum. Si trova sul suo sito al medesimo prezzo di amazon, quindi a comprarla da lui direttamente si risparmia il 10% sul prezzo con la convenzione e considerato che non deve corrispondere a Amazon ogni sorta di balzello e commissione e contributo, son certo avrebbe i più ampi margini per venire incontro al cliente in caso di problemi (come a me è sempre capitato).
Intendiamoci, non ho assolutamente niente contro amazon, che uso spesso e volentieri, ma mi piace mettere le cose in prospettiva...
In Italia io ho trovato 2 negozi che vendono la Lecoule. Uno è quello di Amazon. Cmq, se avessi acquistato da Amazon, avrei più chiarezza sul diritto di reso, perchè Amazon applica regole di reso sue anche sui venditori marketplace. Cmq, io volevo anche un' altra penna, quindi ho comprato direttamente da un negozio.

Io su 2 negozi italiani ho speso circa 700 euro. Di questi i 300 su un negozio che dà 10% di sconto. Quindi 30 euro di sconto. Nel frattempo, ho perso 95 in totale fra penne difettose. Quindi alla fine Amazon non è tanto male, dal momento che hai diritti più chiari in caso di problemi. Poi giustamente esiste l' argomento "ma Amazon ha poca varietà, pochi colori". Giusto. Per questo si dice "chi si accontenta gode". :lol: Cmq, ormai non alcuna penna sotto i 50 EUR che voglio, quindi per penne più costose, meglio rischiare di meno, anche se "perdo" un 10%. Alternative esistono anche fuori dall' Italia. Ormai l' EU è come paese unico in fatto di e-commerce.


Cmq, ragazzi, per me non è la fine del mondo. Io ho speso molti soldi per penne "entry level", anche perchè le penne le voglio usare e capire le differenze fra pennini prima di comprare penne più costose ed anche capire meglio le mie preferenze. Più che altro è deludente la risposta di Sailor per me, che vuole passare la cosa come normale. Di sicuro la mia prima penna in oro sarà Pilot. Questo è poco ma sicuro. Ed è probabile che venga dall' estero.


Ciao a tutti, grazie per i consigli ed opinioni e scusate per i posts lunghi.
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L'alimentatore con le alette deformi purtroppo è un marchio di fabbrica Sailor, non va considerato come un difetto di fabbrica. Per trovare un minimo di serietà in questa azienda bisogna spendere più di 70 botte e prendere una Profit Casual. Temo però che anche le Procolor siano l'equivalente di una pernacchia ai clienti.

Riguardo al flusso, hai avuto il mio stesso problema. Io presi sia una Lecoule che una Profit (la Kurogane), ed erano così scarse che le ho rivendute a un prezzaccio. Il nuovo proprietario sembra le abbia sitemate allargando i rebbi con un foglio di alluminio. Puoi provarci anche tu. Un'altro trucco potebbe essere aumentare lo spessore del canale sull'alimentatore, con un taglierino o ancora meglio un bisturi (e con una mano molto ferma).
levodi
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è il "trucco" che avevo suggerito anche per le kaweco, per quanto mi riguarda ha quasi sempre funzionato, io uso una vecchia pellicola fotografica.
StiloMich
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Gargaros ha scritto: mercoledì 6 aprile 2022, 10:56 L'alimentatore con le alette deformi purtroppo è un marchio di fabbrica Sailor, non va considerato come un difetto di fabbrica. Per trovare un minimo di serietà in questa azienda bisogna spendere più di 70 botte e prendere una Profit Casual. Temo però che anche le Procolor siano l'equivalente di una pernacchia ai clienti.

Riguardo al flusso, hai avuto il mio stesso problema. Io presi sia una Lecoule che una Profit (la Kurogane), ed erano così scarse che le ho rivendute a un prezzaccio. Il nuovo proprietario sembra le abbia sitemate allargando i rebbi con un foglio di alluminio. Puoi provarci anche tu. Un'altro trucco potebbe essere aumentare lo spessore del canale sull'alimentatore, con un taglierino o ancora meglio un bisturi (e con una mano molto ferma).
Bel "marchio di fabbrica!". L' alimentatore "a fisarmonica"!. Beh, cmq, la Lecoule mi piaceva come colore. Però come pennino... 1000 volte meglio Pilot e Platinum. Cioè, anche se esteticamente mi piaciono alcune Sailor, a spendere altri soldi per avere pennini "con feedback" (eufemismo per fire che sono ruvidi), no, grazie. Perchè poi dopo 10 minuti di scrittura, prenderò in mano di nuovo la Prera o la 78G+. Allora, bella l' estetica, ma non scrive con l' estetica.

Ma infatti, anchio ho allargato i rebbi e poi ha scritto come una Pilot F. Però, dopo aver scritto per un po' ha anche deciso di levigare anche il pennino. Adesso scrive con meno feedback, ma io sono pignolo e ho notato che scrive in modo leggermente più sbiadito. Cmq, 1000 volte meglio Pilot e Platinum. Certo, sono gusti.
Ultima modifica di StiloMich il mercoledì 6 aprile 2022, 11:09, modificato 1 volta in totale.
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