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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Marinaio (Sailor) naufragato.
Marinaio (Sailor) naufragato.
Ho appena comprato una Sailor Lecoule Power Stone Garnet. Avevo letto che la punta della Sailor non è liscia, come invece mi piace, ma mi piaceva il colore e alla fine ho ceduto. E' stato un' errore ed è la 3a penna di fila che compro e considero "difettosa".
Sottocrivo parola per parola la recensione di Claudio
viewtopic.php?p=289835
, solo che nel mio caso era una Sailor Lecoule Power Stone Garnet (€45). Inchiostrata, aspetto che l' inchiostro arrivi alla punta e... sembra di scrivere con una Pilot EEF (che poi non esiste). Ho pennino Pilot EF, per cui parlo per esperienza. Sono rimasto incredulo, perchè mi sono detto "non è possibile che un pennino MF risulti più fine di un Pilot EEF!". Era inutilizzabile come tratto. Ho usato fazzoletti per "provocare" una maggior fuoriuscita di inchiostro, ho provato a lavare la punta sotto il rubinetto, niente. Poi ho notato che la rima fra i rebbi non lasciava passare nemmeno un po' di luce. Decido di smontare la penna, e trovo l' alimentatore con lamelle attaccate e piegate (tra l' altro, se fosse stata colpa mia, le lamelle avrebbero dovuto piegarsi in direzione opposta). Ho poi separato manualmente e raddrizzato meglio che potevo le lamelle, ho allargato meglio che potevo la rima fra i rebbi tirando i rebbi verso l' esterno e rimontato. La penna da allora scrive come una Pilot F un po' "secca" (mi sa che devo allargare i rebbi un po' di più, ma come spessore di tratto siamo esattamente a livelli di Pilot F, che per me va benissimo).
La carta può trarre in inganno. E' una carta leggera Pigna, che uso per test di nuove penne, che allarga tantissimo il tratto di tutte le penne. Su una carta come Rhodia, se vai a scrivere con il pennino "prima", poi per leggere dovresti avere la lente di ingrandimento.
L' alimentatore com'era appena tolto:
Onestamente, fra le 2 Kaweco e questa, sono stanco a fare il "mastro riparatore fai da te ed autodidatta". Poi, da una penna che costa 45 EUR, mi aspetterei almeno che scrivesse con un tratto "normale", senza che io debba allargare i rebbi. Non so se "aggiustando" le lamelle ha aiutato pure. Lo so, ti viziano Pilot e Platinum con le penne da 10 EUR e poi pretendi che la penna da 45 EUR scriva normale! Comunque vada, me la tengo così, ma fra levigare pennini, aggiustare rebbi e alimentatori ed avere mani blu da puffo, questo "sport" diventa stancante. Mi sa che compro più in là una Pilot custom e basta. Ho altri sport con migliore rapporto prezzo-sforzo/prestazioni. Veramente, non ne vale la pena e meno male che queste cose mi sono successe con penne "economiche", perchè ho già letto su forum della "Visconti che non scrive".
Lo posto solo come storia cautelare per futuri acquirenti.
Sottocrivo parola per parola la recensione di Claudio
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, solo che nel mio caso era una Sailor Lecoule Power Stone Garnet (€45). Inchiostrata, aspetto che l' inchiostro arrivi alla punta e... sembra di scrivere con una Pilot EEF (che poi non esiste). Ho pennino Pilot EF, per cui parlo per esperienza. Sono rimasto incredulo, perchè mi sono detto "non è possibile che un pennino MF risulti più fine di un Pilot EEF!". Era inutilizzabile come tratto. Ho usato fazzoletti per "provocare" una maggior fuoriuscita di inchiostro, ho provato a lavare la punta sotto il rubinetto, niente. Poi ho notato che la rima fra i rebbi non lasciava passare nemmeno un po' di luce. Decido di smontare la penna, e trovo l' alimentatore con lamelle attaccate e piegate (tra l' altro, se fosse stata colpa mia, le lamelle avrebbero dovuto piegarsi in direzione opposta). Ho poi separato manualmente e raddrizzato meglio che potevo le lamelle, ho allargato meglio che potevo la rima fra i rebbi tirando i rebbi verso l' esterno e rimontato. La penna da allora scrive come una Pilot F un po' "secca" (mi sa che devo allargare i rebbi un po' di più, ma come spessore di tratto siamo esattamente a livelli di Pilot F, che per me va benissimo).
La carta può trarre in inganno. E' una carta leggera Pigna, che uso per test di nuove penne, che allarga tantissimo il tratto di tutte le penne. Su una carta come Rhodia, se vai a scrivere con il pennino "prima", poi per leggere dovresti avere la lente di ingrandimento.
L' alimentatore com'era appena tolto:
Onestamente, fra le 2 Kaweco e questa, sono stanco a fare il "mastro riparatore fai da te ed autodidatta". Poi, da una penna che costa 45 EUR, mi aspetterei almeno che scrivesse con un tratto "normale", senza che io debba allargare i rebbi. Non so se "aggiustando" le lamelle ha aiutato pure. Lo so, ti viziano Pilot e Platinum con le penne da 10 EUR e poi pretendi che la penna da 45 EUR scriva normale! Comunque vada, me la tengo così, ma fra levigare pennini, aggiustare rebbi e alimentatori ed avere mani blu da puffo, questo "sport" diventa stancante. Mi sa che compro più in là una Pilot custom e basta. Ho altri sport con migliore rapporto prezzo-sforzo/prestazioni. Veramente, non ne vale la pena e meno male che queste cose mi sono successe con penne "economiche", perchè ho già letto su forum della "Visconti che non scrive".
Lo posto solo come storia cautelare per futuri acquirenti.
Marinaio (Sailor) naufragato.
Come ultimo servizio alla comunità stilografica, ho mandato email in inglese alla Sailor (sia all' email francese che a quella giapponese), chiedendo di rivedere un po' il loro controllo di qualità di queste umili penne col pennino in acciaio. Perchè in fin dei conti, così perdono clienti anche nei modelli più cari. Io di sicuro quando prenderò una col pennino in oro, andrò su Pilot o Platinum, perchè fra tanti esemplari meno costosi che ho, di problemi ne ho avuto zero, anche se erano penne che costavano una frazione della Lecoule Garnet.
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- Stantuffo
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Marinaio (Sailor) naufragato.
Dalle recensioni che leggo, sembra ci sia un problema con alcuni lotti di Lecoule. Ho preso una Sailor 1911 Junior, che ha lo stesso pennino della Lecpule, ed è perfetta, scrive proprio bene. E costa la metà della Lecoule
Marinaio (Sailor) naufragato.
Già, ho scelto la Power Stone, che è la Lecoule più cara, perchè mi piaceva il colore e perchè ingenuamente ho pensato "forse avrà anche migliore controllo di qualità essendo il modello più caro". Adesso, come dici tu, mi è passata anche l' idea di comprare una Sailor da 20 euro e cannibalizzarla per "rinnovare" la Lecoule. Però poi una parte di me protesta, dicendo "ma vuoi buttare altri soldi su questo marchio e poi se ti arriva un' altra difettosa, che fai?"
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- Crescent Filler
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Marinaio (Sailor) naufragato.
La mia esperienza con la linea economica della Sailor è stata completamente diversa da quella di StiloMich, e lo dico provando dolore alla vista della foto di quell'alimentatore accartocciato
Io ho 3 penne economiche/entry level: la mitica Lamy Safari, su cui però ho montato lo OB d'oro; la Kaweco Perkeo, ho trovato in sconto la combinazione corpo rosa-tappo blu: irresistibile; e poi ho preso la Sailor Profit con pennino Fude De Mannen, con molto scetticismo, devo dire, nei confronti del pennino e della qualità costruttiva. E invece, sorpresona, è uno dei miei pennini più belli. Sailor non ha la via di mezzo tra il pennino Fude in acciaio della Profit e quello d'oro di Nagahara, con un gap di prezzo di circa €600 euro tra i due! Ovviamente sarei curiosa di provare il loro top di gamma, ma alla umile Profit non posso rimproverare nulla, e nemmeno all'alimentatore ultra-performante.
Forse, e sottolineo forse, su pennini che richiedono un intervento manuale - immagino che il fude sia piegato a mano- c'è un controllo di qualità maggiore. Infatti io volevo prendere una Kurogane, ma ora sono molto dubbiosa.
Io ho 3 penne economiche/entry level: la mitica Lamy Safari, su cui però ho montato lo OB d'oro; la Kaweco Perkeo, ho trovato in sconto la combinazione corpo rosa-tappo blu: irresistibile; e poi ho preso la Sailor Profit con pennino Fude De Mannen, con molto scetticismo, devo dire, nei confronti del pennino e della qualità costruttiva. E invece, sorpresona, è uno dei miei pennini più belli. Sailor non ha la via di mezzo tra il pennino Fude in acciaio della Profit e quello d'oro di Nagahara, con un gap di prezzo di circa €600 euro tra i due! Ovviamente sarei curiosa di provare il loro top di gamma, ma alla umile Profit non posso rimproverare nulla, e nemmeno all'alimentatore ultra-performante.
Forse, e sottolineo forse, su pennini che richiedono un intervento manuale - immagino che il fude sia piegato a mano- c'è un controllo di qualità maggiore. Infatti io volevo prendere una Kurogane, ma ora sono molto dubbiosa.
- MaPe
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Marinaio (Sailor) naufragato.
Se la penna è nuova contatta il venditore. La garanzia ha una sua ragion d'essere.
Massimo
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Molto interessante la Profit Fude.
Peccato per il controllo - qualità di Sailor, che vedo peggiorato, almeno in base alle varie esperienze sulle Lecoule: mi pare per altro di capire che abbiano lo stesso gruppo scrittura della serie subito precendente, la Young se non sbaglio, che costa una ventina di euro in meno, per cui magari l'abito non fa il monaco, in questo caso almeno.
Peccato per il controllo - qualità di Sailor, che vedo peggiorato, almeno in base alle varie esperienze sulle Lecoule: mi pare per altro di capire che abbiano lo stesso gruppo scrittura della serie subito precendente, la Young se non sbaglio, che costa una ventina di euro in meno, per cui magari l'abito non fa il monaco, in questo caso almeno.
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Marinaio (Sailor) naufragato.
Sì e l'alimentatore è davvero perfetto, anche su lunghe sessioni di scrittura rilascia un flusso sempre costante. Però... Se funziona va così, altrimenti devi rivolgerti al venditore, e su penne di fascia bassa non sempre trovi il venditore che ti ascolta. Iniziano con cose che mi mandano in bestia tipo "ma lei come inclina la penna?", "Aspetti qualche giorno" ecc ecc
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Al solito...edis ha scritto: ↑lunedì 4 aprile 2022, 12:56 Sì e l'alimentatore è davvero perfetto, anche su lunghe sessioni di scrittura rilascia un flusso sempre costante. Però... Se funziona va così, altrimenti devi rivolgerti al venditore, e su penne di fascia bassa non sempre trovi il venditore che ti ascolta. Iniziano con cose che mi mandano in bestia tipo "ma lei come inclina la penna?", "Aspetti qualche giorno" ecc ecc
Come se spendere 30 o 40 euro non fosse rubricabile alla voce 'spese'.
Bah.
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E pensa che a me è capitato con una Pilot 912. Quando acquisti pennini stub e l'alimentatore è difettoso, iniziano sempre dicendoti che "hai comprato un pennino particolare". Allora se tu ritieni che il pennino non sia per tutti, non venderlo a tutti, fai prima un esame. Quindi mi metto ad elencare tutti gli stub/italici di altre marche che uso e a quel punto sento uno sfiduciato: "va bene mi rimandi la penna". Non avrò mai nostalgia del negozio fisico dopo Jeff che ha ritarato il modo di intendere il customer service!
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Azz.
Ho fatto bene ad accontentarmi sempre dell'italic della Plumix, eventualmente 9 euro e ti passa la paura!
Però è assurdo. Finché va tutto liscio sono tutti bravissimi, al minimo accenno di problema scoppia il tribunale.
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Perché di solito se tutto va bene, non si scrive sui vari forum "ho preso questa penna e non è successo nulla". Si scrive per raccontare una esperienza negativa, e se si cerca nei forum vari si trovano per lo più discussioni su problematiche varie (che poi, il plurale di forum sarebbe fora, ma vabbè)
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Mah, non so se è più facile scrivere di un problema piuttosto che di una soddisfazione, personalmente per me non è così ma certo non faccio media da solo; tuttavia, non ho mai trovato, nel negozio fisico, un'attenzione al cliente migliore di quella riscontrabile in un negozio online.
Per esperienza personale, ho trovato anzi in alcuni negozi online molta più propensione al dialogo.
Come sempre, la differenza la fanno le persone, a prescindere dal luogo, peccato soltanto che talvolta dimentichino che a parte qualche eccezione il cliente non si lamenta per contratto, e ascoltarlo può servire tanto, a prescindere da quanto spende in quel preciso momento.
Per esperienza personale, ho trovato anzi in alcuni negozi online molta più propensione al dialogo.
Come sempre, la differenza la fanno le persone, a prescindere dal luogo, peccato soltanto che talvolta dimentichino che a parte qualche eccezione il cliente non si lamenta per contratto, e ascoltarlo può servire tanto, a prescindere da quanto spende in quel preciso momento.
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Non sono d'accordo perché sui forum leggo anche tante recensioni positive, pure su questo stesso forum. Anche il mio primo intervento in questo thread è stato di natura positiva: ho scritto, infatti, che la mia Sailor Profit 1911 con pennino Fude De Mannen funziona benissimo. Ho poi raccontato un'altra esperienza, che si è poi conclusa positivamente: il gruppo scrittura è stato cambiato. Il punto, però, era raccontare la reazione dei negozi fisici tradizionali davanti alla lamentela del cliente se l'alimentatore non funziona. Il thread era stato aperto proprio per un alimentatore non funzionante. La cosa per me davvero fastidiosa è che questo atteggiamento si accentua se il pennino in questione è "tagliato".Spiller84 ha scritto: ↑lunedì 4 aprile 2022, 15:54 Perché di solito se tutto va bene, non si scrive sui vari forum "ho preso questa penna e non è successo nulla". Si scrive per raccontare una esperienza negativa, e se si cerca nei forum vari si trovano per lo più discussioni su problematiche varie (che poi, il plurale di forum sarebbe fora, ma vabbè)
Per quanto riguarda il plurale di forum, non credo che il termine sia più usato nella sua vera accezione, è una parola mutuata dal Latino per indicare un luogo virtuale di raccolta (di persone), ma non mi sembra che oggi parlando di forum facciamo riferimento al centro della vita politica ed amministrativa dell'urbs (e dovrei dire urbis, perché il caso è genitivo). Se così fosse, mi sarei persa qualcosa
Marinaio (Sailor) naufragato.
Se è una cosa che ho imparato, anche legendo le politiche di reso dei negozi, è che l' unico negozio dove veramente non hai problemi, è purtroppo, Amazon. Ho contattato il venditore, ma dal momento che io stesso ho smontato poi l' alimentatore, non mi aspettavo niente. Infatti ho chiesto di informare il loro distributore di controllare meglio la loro produzione, perchè già in questo forum siamo in 2 con l' identico problema. Il venditore, noto nel forum, mi ha detto solo che "questo tipo di penna è venduto con un solo tipo di pennino e pertanto non può nemmeno essere sostituito".
Nel frattempo ho levigato un po' il pennino. Scrive più liscio, ma l' inchiostro ora esce un po' più sbiadito, per cui forse mi compro una Sailor da 25 euro per sostituire il pennino, perchè mi piace molto il colore della Lecoule. Cmq, dopo la 3a penna di fila "sfortunata" e non restituibile e dopo aver provato i marchi principali, di sicuro preferisco di gran lunga Pilot e Platinum e ne ho già tante di vari modelli ed anche pezzi di ricambio. Alla fine mi compro anche una Pilot Custom più in là, però ho notato che coi pennini grandi, faccio più fatica a controllare la penna. Poi magari vedo qualche penna su Amazon e allora la prendo, perchè con Amazon il reso lo fai tranquillamente.
P.S.: Sailor non si è degnata nemmeno di rispondere alla email che ho mandato.
Ultima modifica di StiloMich il lunedì 4 aprile 2022, 21:22, modificato 1 volta in totale.