Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9

Nessuna penna é cosí bella...

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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

Beh, con tutto lo studio che ci sta dietro, andrebbe catalogato come film documentario, più che come video tutorial!

Il fatto che per alcuni tratti usi la penna impugnandola al contrario (quando punta verso di sé) l’avevo intuito vedendo i tratti grossi sulle linee che parevano/dovrebbero essere generalmente ascendenti. Mi è capitato di vedere in molti video di “penmanship” (invito chiunque interessato a cercare su youtube per rimanere a bocca aperta), soprattutto per quelli che ci fanno disegno vero e proprio come piume, uccelli e vegetali, l’uso di questa presa.

Interessante l’uso del quaderno a righe. Vedo però che non usi il classico rapporto 3:2:3 per la rigatura, ma usi semplicemente la riga. Rapporto 1:1:1

Per l’inclinazione, invece, è variabile: in alcuni tuoi lavori è molto molto pronunciata, molto sdraiata sui 30º, mentre in altri casi come questo stai attorno ai canonici 45-55º.
Per le tue prove sul quaderno tieni la falsariga in trasparenza sotto al foglio, immagino (ti prego non mi dire che riesci a essere così regolare senza riferimenti!). Questo devo prendere l’abitudine anche io a farlo
fufluns ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 21:22 […] Di solito prende origine da qualche scarabocchio. Io scarabocchio quasi tutte le sere, senza alcuna direzione precisa, per il puro piacere di muovere il braccio e il polso e far scorrere la penna con il suo tira e molla. Per questo questo gingillarsi di penna e carta uso, per lo più, quaderni rigati, perché mi evitano di dover tracciare le linee di guida. Ho quaderni rigati di varie dimensioni e con righe con diverse spaziature, da 5, 6, 7 e 9 mm.

A volte, tra i ghirigori, ne esce una parola, o una lettera, o un segno, che trovo più interessante, e allora lo ripeto e lo ripeto finché la mano trova il modo di eseguirlo come mi piace e impara a farlo senza esitazioni (o quasi) e con una certa costanza. Questo é il momento in cui sperimento molte delle varianti di scrittura: in su, in giù, girando il foglio, girando la penna… Per lo più non ne segue nulla, ma di tanto in tanto mi nasce un’urgenza di utilizzare quella parola o quel segno per farne qualcosa. Ideo una frasetta, un pensiero spicciolo, per mettere l’esperimento alla prova. A volte il pensierino viene più tardi, e solo allora mi accorgo che andrebbe bene per usare quei segni.
Tutto ciò è estremamente interessante, mi trovo a riconoscere alcuni dei passi che muovo abitualmente la sera. Come al solito, di grande ispirazione.
fufluns ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 21:22 Mi rendo conto che non si tratta di un procedimento molto ortodosso, ma come scriveva il grande poeta Rilke, “per i poeti il primo verso é un regalo di Dio, ma tutto il resto è dura fatica dell'uomo”. Troppa ortodossia mi è sempre parsa una cosa che non convive volentieri con la creatività.
Non se sia più bella e azzeccata la frase di Rilke o la tua finale su convivenza tra ortodossia e creatività😅
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Messaggio da Lilli »

Semplicemente dei capolavori... :clap:
È sempre un piacere leggere belle frasi con una bella grafia. 🤩
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Messaggio da Koten90 »

lucacecchi ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 16:02 Devo trovare l'albero di Natale!
Scusa, non era un albero di Natale, ma un pennino:
viewtopic.php?p=294133#p294133
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Messaggio da lucacecchi »

Ma io ho trovato anche gli Alberi di Natale nei biglietti degli auguri... tanta roba!
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Messaggio da Mequbbal »

Mi aggiungo alla folta schiera dei complimenti, e aggiungo un ringraziamento particolare in riferimento alla "spiegazione delle azioni sequenziali".
Davvero interessante e istruttivo per un novizio come me.
Non ti è imposto di completare l'opera ma non sei libero di sottrartene.
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Messaggio da stanzarichi »

fufluns ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 21:22 So che un video sarebbe molto meglio, ma…
Già solo leggere la descrizione è estremamente istruttivo, dovessero arrivare anche i passaggi fotografati saremmo fortunati!! Grazie!!
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Messaggio da Polemarco »

Devo decidere: o faccio causa a Fufluns per avermi provocato una sindrome di alienazione “montblancale” o mi compro la calligrafica!
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Messaggio da cirovallone »

fufluns ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 3:32 Su un altro forum, un appassionato come noi [nome in codice: invisuu] ha scritto:

"Ho questa penna [la 149 Calligraphy] da 14 mesi. Ehi, il tempo vola veloce. Questa penna ha ucciso il mio desiderio di comprare nuove penne. Da allora ho acquistato solo 1 nuova penna e attualmente non desidero acquistare ulteriori penne. Anche la penna che ho comprato, non l'ho usata affatto e l'ho già venduta. A parte per giocarci pochi minuti, non ho usato nessun'altra penna oltre alla 149C negli ultimi 14 mesi. Adoro davvero questo pennino".

Faccio eco a quello che ha eloquentemente scritto invisuu. Questa benedetta penna ha allontanato da me un sacco di tentazioni, quasi non ho occhi per le altre mie pur belle penne, se non per gingillarle tra le mani qualche istante e rimirarle nella loro bellezza. Non cerco penne nuove, perché la 149 Calligraphy basta.

Il corollario, però, é quel che potete vedere.

Davvero, non ho nessuna buona ragione per continuare a ripetere con poco significative variazioni i miei pensierini sulle penne e sulla calligrafia, ancor meno per sprecare bei fogli di carta in queste prove e riprove, e infine nessuna del tutto per annoiare i miei amici del forum con queste scritte che non aggiungono nulla di nuovo. La veritá é che la penna mi chiama a viva voce, esige che io combini qualcosa, e il qualcosa non vuole essere sempre la copia dei pensieri di qualcun altro. 149 Calligraphy non vuole restare neppure un giorno a riposo.

Dunque, chiedo venia per un nuovo foglio di piccolo delirio: non é colpa mia, é la volontá della penna...

Montblanc 149 Calligraphy, No pen is so beautiful (1) ©FP.jpg
Se avesse il pennino bicolore sarebbe perfetta
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Messaggio da linusmax »

fufluns ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 3:32 "Ho questa penna [la 149 Calligraphy] da 14 mesi. Ehi, il tempo vola veloce. Questa penna ha ucciso il mio desiderio di comprare nuove penne. Da allora ho acquistato solo 1 nuova penna e attualmente non desidero acquistare ulteriori penne. Anche la penna che ho comprato, non l'ho usata affatto e l'ho già venduta. A parte per giocarci pochi minuti, non ho usato nessun'altra penna oltre alla 149C negli ultimi 14 mesi. Adoro davvero questo pennino".
Quanto è vero ! Quanto è vero questo sai ! A me è capitato con l'orologeria. Per anni ho acquistato orologi, realizzando una collezione veramente vasta e particolare, fatta di orologi Sovietici, Russi, Giapponesi, Svizzeri, Americani anche con pezzi storici importanti, che siglavano i cambiamenti e i vari modi di misurare il tempo, dal Meccanico al diapason ai primi quarzi meccanici sino ai modelli degli anni 90', passando per Omega il Moonwatch Hamilton con il suo primo cristalli liquidi , gli orologi a led. Insomma quasi la storia dell'orologeria- Poi un giorno ho messo al polso un Grand Seiko 9S Spring Drive, un orologio che monta una tecnologia unica misto tra meccanica e tecnologia, un meccanico aservito da un quarzo caricato a molla meccanica, quindi nuente batteria, niente accumulatore. Un orologio che misi al polso subito dopo Natale di due anni fà. Poi passava il tempo e non lo toglievo dal polso e qualsiasi cosa mi sembrava stupida ed insignificante in confronto ad esso. Dopo 6 mesi aveva perso 1 secondo e ...poi...non l'ho più tolto.Bello ! rifinito in modo unico, pagato 7000 euro ma perfetto in tutto ! Mi rappresentava e li è finito tutto. Non ho più acquistato neanche un orologio. Oggi ho tutta la mia collezione e la amo, ma non posso mettere altro al polso, lui è quello che desidero guardare.

Ora DHL ha in consegna la mia Montblanc 149 Calligraphy, spero non sia lo stesso.

Giusto una curiosità Fufluns che ink usi con la Calligraphy ?
Giuseppe
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Messaggio da Polemarco »

Con Fufluns la domanda si articola diversamente: quale inchiostro merita di essere utilizzato dalla tua MB Cally ?
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Messaggio da linusmax »

Nel frattempo è arrivata la mia MB Cally e non potevo attendere; gli ho caricato un MB Midnight Blue, anche se secondo me sarà un po' stitico ma per iniziare può andare bene, poi attendo i consigli di Franco.
Messa su carta e provata. In tempo reale, ora.
Meravigliosa ! :D ma questa stilografica ha un tratto ef di partenza perfetto, quasi come una giapponese, inoltre non è affatto molleggiata, se voglio scriverci tutti i giorni, posso farlo benissimo. Appena messa su carta su Rodia sembra ancora un poco pattinare, me ne accorgo dal fatto che l'inchiostro esce a stento, ma appena sono passato sulla Fabriano, un poco ruvida, il tratto si è riempito bene.

e SI ! Amore a prima vista, va benissimo !
Graziosità di tratto, giusto feeback, e appena appena affondi risponde subito, permettendo anche piccole variazioni di tratto.
Penso che questa cosa sia fantastica, perchè permette di scrivere con variazione di tratto anche in piccoli spazi.

Mi ha stupito molto il tratto di partenza, veramente ef. Guardando le recensioni mi era sembrato di capire che fosse un fine con ink abbondante, invece no ! WOW ! Per un amante degli ef come mè, ci vado a nozze.

Resto in attesa dei consigli sull'inchiostro di Franco. Mentre vi informo di come và. Comunque per il momento ho un feedback molto differente rispetto alle videorecensioni. Tutti parlavano di una penna non intuitiva, di differenze sostanziose con le vintage. Per me calza in mano (ed è piccola) in modo perfetto e scrive alla grandissima, come una Sailor, anzi meglio. Non gratta niente. Un flessibilità graduale fantastica. Uno stile tipico di un pennino ad intinsione. Poi vogliamo mettere ...è una MB ! con un pennino oro da far paura.

Bello Bello !
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Messaggio da fufluns »

Polemarco ha scritto: mercoledì 30 marzo 2022, 22:01 Devo decidere: o faccio causa a Fufluns per avermi provocato una sindrome di alienazione “montblancale” o mi compro la calligrafica!
Caro Polemarco, dormo sonni tranquilli. So che, se un giorno tu dovessi deciderti per la 149 Calligraphy, la sottile felicità che provoca questa penna non ti lascerebbe cuore per farmi causa.
linusmax ha scritto: giovedì 31 marzo 2022, 15:39 Quanto è vero ! Quanto è vero questo sai ! A me è capitato con l'orologeria. Per anni ho acquistato orologi, realizzando una collezione veramente vasta e particolare, fatta di orologi Sovietici, Russi, Giapponesi, Svizzeri, Americani anche con pezzi storici importanti, che siglavano i cambiamenti e i vari modi di misurare il tempo, dal Meccanico al diapason ai primi quarzi meccanici sino ai modelli degli anni 90', passando per Omega il Moonwatch Hamilton con il suo primo cristalli liquidi , gli orologi a led. Insomma quasi la storia dell'orologeria- Poi un giorno ho messo al polso un Grand Seiko 9S Spring Drive, un orologio che monta una tecnologia unica misto tra meccanica e tecnologia, un meccanico aservito da un quarzo caricato a molla meccanica, quindi nuente batteria, niente accumulatore. Un orologio che misi al polso subito dopo Natale di due anni fà. Poi passava il tempo e non lo toglievo dal polso e qualsiasi cosa mi sembrava stupida ed insignificante in confronto ad esso. Dopo 6 mesi aveva perso 1 secondo e ...poi...non l'ho più tolto.Bello ! rifinito in modo unico, pagato 7000 euro ma perfetto in tutto ! Mi rappresentava e li è finito tutto. Non ho più acquistato neanche un orologio. Oggi ho tutta la mia collezione e la amo, ma non posso mettere altro al polso, lui è quello che desidero guardare.

Ora DHL ha in consegna la mia Montblanc 149 Calligraphy, spero non sia lo stesso.

Giusto una curiosità Fufluns che ink usi con la Calligraphy ?
Le commenterò poi a proposito dell'orologio, ma sin d'ora le dico che la intendo perfettamente. Il suo Grand Seiko é uno di quelle macchine super-raffinate che si travestono da "orologio". Un orologio senza fronzoli, pulito, per vedere bene l'ora, dal disegno tanto preciso da non passare inosservato, ma senza alcun orpello che lo faccia notare: perfetto.

Quanto all'inchiostro per la 149 calligraphy, se solo potessi averne uno, sarebbe il Montblanc Blue Permanent. Per usarlo con sicurezza, lavo la penna per venti volte ogni volta che ne finisco una carica. E' un inchiostro di colore "normale", ma per questo bellissimo (vedi sopra...). Non trapassa la carta. Mai. Non ispessisce la linea del pennino. Asciuga rapidamente. E' indelebile. Ho aperto un altro argomento, fatto di Blue Permanent, per chi avesse la curiositá di vederlo in azione: viewtopic.php?f=8&t=26923

Se non potessi fare a meno del nero (e di fatto, non posso), sarebbe il Black Permanent di Montblanc. Ha tutte le belle prorpietá del Blue, ma asciuga più lentamente (su certe carte, moooolto lentamente) e rilascia una linea leggermente più larga.

Gli altri inchiostri che vanno bene (ma trapassano la carta) sono... praticamente tutti quelli che ho provato. In generale, la 149 Calligraphy predilige quelli un po' meno lubrificati (per esempio, l'Aurora Nero é troppo fluido), e mi é sembrato che la gamma dei Diamine sia ottima, almeno nei bruni e nei verdi che ho provato. Per di più, costano poco.

linusmax ha scritto: venerdì 1 aprile 2022, 16:02 Nel frattempo è arrivata la mia MB Cally e non potevo attendere; gli ho caricato un MB Midnight Blue, anche se secondo me sarà un po' stitico ma per iniziare può andare bene, poi attendo i consigli di Franco.
Messa su carta e provata. In tempo reale, ora.
Meravigliosa ! :D ma questa stilografica ha un tratto ef di partenza perfetto, quasi come una giapponese, inoltre non è affatto molleggiata, se voglio scriverci tutti i giorni, posso farlo benissimo. Appena messa su carta su Rodia sembra ancora un poco pattinare, me ne accorgo dal fatto che l'inchiostro esce a stento, ma appena sono passato sulla Fabriano, un poco ruvida, il tratto si è riempito bene.

e SI ! Amore a prima vista, va benissimo !
Graziosità di tratto, giusto feeback, e appena appena affondi risponde subito, permettendo anche piccole variazioni di tratto.
Penso che questa cosa sia fantastica, perchè permette di scrivere con variazione di tratto anche in piccoli spazi.

Mi ha stupito molto il tratto di partenza, veramente ef. Guardando le recensioni mi era sembrato di capire che fosse un fine con ink abbondante, invece no ! WOW ! Per un amante degli ef come mè, ci vado a nozze.

Resto in attesa dei consigli sull'inchiostro di Franco. Mentre vi informo di come và. Comunque per il momento ho un feedback molto differente rispetto alle videorecensioni. Tutti parlavano di una penna non intuitiva, di differenze sostanziose con le vintage. Per me calza in mano (ed è piccola) in modo perfetto e scrive alla grandissima, come una Sailor, anzi meglio. Non gratta niente. Un flessibilità graduale fantastica. Uno stile tipico di un pennino ad intinsione. Poi vogliamo mettere ...è una MB ! con un pennino oro da far paura.

Bello Bello !
Come sono contento, linusmax, che la 149 Calligraphy le abbia fatto una prima impressione così favorevole!

Anch'io ho notato che molte delle recensioni che si possono leggere in rete sembrano scritte da qualcuno che non ha provato la penna o che - la qualcosa può sempre accadere - ne abbia ricevuto un'esemplare difettuoso. Io possiedo varie penne vintage con pennini che esperti molto più accreditati di me considerano tra i migliori nella loro categoria, come gli Omas Extra ed Extra Lucens, e il pennino della Montblanc Calligraphy puó a buon diritto competere con questo mostri sacri.

Io faccio una distinzione tra la flessibilità del pennino, cioè la sua capacità di separare i rebbi quando si esercita pressione (quanta meno pressione si richiede, tanto maggiore la flessibilità) e la elasticità del pennino, cioè la prontezza con la quale, una volta rilevata la pressione, i rebbi ritornano - come un elastico - alla posizione di riposo (quanto più rapido il ritorno, quello che gli anglosassoni chiamano snapback, tanto maggiore la elasticità).

Esistono pennini molto flessibili ma poco elastici - sono quelli che io chiamo pennini morbidi, e sono poco adatti alla calligrafia accurata -; ho un paio di penne Stipula con queste caratteristiche, e l'unico Omas Extra-flessibile (moderno) che ho provato mi é parso di questo tipo. Esistono pennini straordinariamente flessibili e straordinariamente elastici - il mio migliore é, in questo senso, un Omas EXTRA. Esistono pennini con poca flessibilità, che ovviamente non hanno bisogno di elasticità, e sono pennini rigidi, alcuni buonissimi - ho vari EF di Montegrappa in questa categoria. Esistono pennini con minor flessibilità ma eccellente elasticità - i miei Omas Extra Lucens sono di questo tipo; sono molto adatti alla calligrafia, richiedono maggior lentezza e maggior pressione, e sono leggermente più difficili da usare per la scrittura quotidiana. Devono esistere altri pennini con eccellente flessibilità e una elasticità appena subottimale - il mio Montblanc Calligraphy é uno di questi questi. Per questo, come lei ha ben notato, si presta altrettanto bene per la calligrafia come per la scrittura ordinaria.

Nella mia esperienza, nessun pennino che non sia realmente extra-fine nei tratti sottili può aspirare ad eseguire con cura alcuni stili calligrafici. Il pennino della Montblanc 149 Calligraphy é senza dubbio un vero EF.

Infine, sono troppo abituato al grande pennino della 149 - una penna che uso da 43 anni - per notarlo con frequenza, ma ogni tanto lo vedo, serenamente, in tutta la sua strabiliante grandezza e bellezza. Della mia cinquantina di penne nessuna ha un pennino paragonabile a quello della 149 per dimensioni e grazia, ad eccezione delle mie Montblanc Dumas ed Hemingway, che infatti montano un pennino Montblanc numero 9, come la 149. Da usare é un piacere e da vedere, come dice lei, é "da far paura".

stanzarichi ha scritto: mercoledì 30 marzo 2022, 21:37
fufluns ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 21:22 So che un video sarebbe molto meglio, ma…
Già solo leggere la descrizione è estremamente istruttivo, dovessero arrivare anche i passaggi fotografati saremmo fortunati!! Grazie!!
Ci ho provato con questo argomento: viewtopic.php?f=8&t=26923

Spero si avvicini a quello che lei aveva in mente.
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Messaggio da stanzarichi »

fufluns ha scritto: domenica 3 aprile 2022, 3:51 Ci ho provato con questo argomento: viewtopic.php?f=8&t=26923

Spero si avvicini a quello che lei aveva in mente.
Un lavoro fantastico!! La ringrazio sentitamente per l’impegno, molto molto utile per tutti! Grazie davvero di cuore!
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Messaggio da linusmax »

fufluns ha scritto: domenica 3 aprile 2022, 2:07 Il suo Grand Seiko é uno di quelle macchine super-raffinate che si travestono da "orologio". Un orologio senza fronzoli, pulito, per vedere bene l'ora, dal disegno tanto preciso da non passare inosservato, ma senza alcun orpello che lo faccia notare: perfetto.

Quanto all'inchiostro per la 149 calligraphy, se solo potessi averne uno, sarebbe il Montblanc Blue Permanent.
Circa il Grand Seiko Spring Drive posso dirti che per me, ...e ne ho centinaia di meccanici, è a tutti gli effetti un meccanico come pochissimi, anzi forse quel pazzoide di Seiko che ci ha dedicato un intera vita per vederlo funzionante, desiderava a tutti i costi rendere mostruosamente preciso un orologio meccanico, senza batteria e senza neanche un accumulatore di elettricità, un vero perenne a molla con controllo a doppio quarzo compensato e alimentato da una ruota meccanica veloccissima che produce un filo di energia appena sufficiente per mantenerlo in vita e per il freno del treno degli ingranaggi . Una cosa che solo un Giapponese poteva pensare per una vita e solo poco prima di morire realizzare.

Grazie per il consiglio sull'inchiostro, l'ho appena ordinato perchè non lo avevo. Sto utilizzando ora il Montblanc Midnight Blue ma non mi soddisfa pienamente, lo trovo giusto come flusso ma troppo troppo poco fluido, quasi poco protettivo sul pennino ed in ogni caso non riesce a far esprimere al 100% il pennino. Altri ink non voglio caricarne, infatti ho aspettato il tuo messaggio e ora attendero che mi arrivi il permanent blu, anche perchè cosa vuoi caricare su di un classico dei classici come questa stilografica ?
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linusmax ha scritto: domenica 3 aprile 2022, 16:14 Circa il Grand Seiko Spring Drive posso dirti che per me, ...e ne ho centinaia di meccanici, è a tutti gli effetti un meccanico come pochissimi, anzi forse quel pazzoide di Seiko che ci ha dedicato un intera vita per vederlo funzionante, desiderava a tutti i costi rendere mostruosamente preciso un orologio meccanico, senza batteria e senza neanche un accumulatore di elettricità, un vero perenne a molla con controllo a doppio quarzo compensato e alimentato da una ruota meccanica veloccissima che produce un filo di energia appena sufficiente per mantenerlo in vita e per il freno del treno degli ingranaggi . Una cosa che solo un Giapponese poteva pensare per una vita e solo poco prima di morire realizzare.
Concordo in pieno. Prima o poi aggiungerò un GS anche io alla mia, per ora molto scarna, collezione.
Riccardo
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