Ciao a tutti, stavo girovagando online perché avevo visto una M205 a un prezzo interessante e mi sono imbattuto (sul solito sito globale di vendite online) invece in queste penne Scriveiner che non avevo mai sentito nominare.
Una cinquantina scarsa di euro per una penna in ottone con laccatura Midnight Blue, pennino dorato 18 carati Schmidt (medio) (da descrizione almeno)
Mi alletta data la cifra bassa, ma vi chiedo se per caso avete opinioni in merito…
Ciao buona domenica
Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Stilografiche “Scriveiner”
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Stilografiche “Scriveiner”
in effetti un po' di scetticismo non guasta.
Scriveiner mi sembra una operazione di marketing ben congegnata, l'azienda ha sede a Londra (o almeno così dice) e ha messo in piedi un bel sito, curato, per posizionare le sue penne in una fascia business/luxury ma a buon prezzo.
https://www.scriveiner.com/about
A vederle, molti particolari rimandano alla produzione cinese.
Non che la produzione cinese sia sempre da disdegnare (se qualcuno li costringe a tenere alto il livello del controllo qualità - con le armi spianate...).
Il prezzo della penna si giustifica principalmente per il pennino Schmidt di produzione tedesca (che probabilmente copre almeno 20 degli euro richiesti - all'acquirente - per la penna). Il resto, produzione cinese in ottone, ci sta ampiamente mi sembra, nel costo restante, e c'è ancora un grasso guadagno, che in parte deve coprire le spese di marketing...
Ho letto qualche recensione dove alcuni si lamentano che la penna perde inchiostro all'interno per cattiva tenuta del converter.
Il pennino potrebbe anche essere un mediocre pennino livello Jinhao/Baoer, ossia punta tonda e liscia, piuttosto rigido ma scorrevole.
Con quei 50 euro però neanch'io la considererei... piuttosto magari meglio puntare ad una Prera.
Scriveiner mi sembra una operazione di marketing ben congegnata, l'azienda ha sede a Londra (o almeno così dice) e ha messo in piedi un bel sito, curato, per posizionare le sue penne in una fascia business/luxury ma a buon prezzo.
https://www.scriveiner.com/about
A vederle, molti particolari rimandano alla produzione cinese.
Non che la produzione cinese sia sempre da disdegnare (se qualcuno li costringe a tenere alto il livello del controllo qualità - con le armi spianate...).
Il prezzo della penna si giustifica principalmente per il pennino Schmidt di produzione tedesca (che probabilmente copre almeno 20 degli euro richiesti - all'acquirente - per la penna). Il resto, produzione cinese in ottone, ci sta ampiamente mi sembra, nel costo restante, e c'è ancora un grasso guadagno, che in parte deve coprire le spese di marketing...
Ho letto qualche recensione dove alcuni si lamentano che la penna perde inchiostro all'interno per cattiva tenuta del converter.
Il pennino potrebbe anche essere un mediocre pennino livello Jinhao/Baoer, ossia punta tonda e liscia, piuttosto rigido ma scorrevole.
Con quei 50 euro però neanch'io la considererei... piuttosto magari meglio puntare ad una Prera.
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Con 60€ (o qualcosa meno se ci sta lo sconto convenzione) ti compri una Platinum Procyon che è galatticamente superiore...
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Io ne ho una da un paio di anni (acquistata qui sul mercatino) e confermo ogni singola parola, e magari ci metto pure un "carico da 11".mastrogigino ha scritto: ↑lunedì 14 marzo 2022, 1:16 Con 60€ (o qualcosa meno se ci sta lo sconto convenzione) ti compri una Platinum Procyon che è galatticamente superiore...
Detto da uno che, di solito, non apprezza le penne in metallo.
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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&...
I don't want to belong to any club that will accept people like me as a member (cit)Stilografiche “Scriveiner”
Beh grazie dei passaggi...
lascio perdere va...mi aveva colpito esteticamente..il colore e un paio di dettagli.. ma se è un bidone resta dov'è
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Stilografiche “Scriveiner”
Non è che produzione cinese sia necessariamente sinonimo di bassa qualità.
Nell'era pre-covid avevo incontrato un dirigente di un grande marchio italiano di pelletteria che mi diceva come loro da anni disegnano in Italia e producono in Cina, ma lo fanno con una azienda di loro proprietà (nei limiti in cui lo consentono le normative cinesi) e nella quale controllano tutte le fasi della produzione e tutti i materiali impiegati. In pratica come se la avessero in Italia e infatti ho molti loro prodotti da anni e non mi sono mai pentito dell'acquisto, anche se non sono proprio economici.
Chiaramente, se l'approccio è prendere un fornitore locale, tirare sul prezzo e comprare un prodotto finito e inscatolato, quando non un prodotto esistente rimarchiato, senza controllare la qualità dei materiali e degli assemblaggi, il rischio di trovarsi tra le mani una "cinesata" solo più costosa esiste. Spesso questo rischio comporta fluttuazioni enormi nella qualità da un esemplare all'altro e lo si vede bene dalle recensioni online, che sono molto polarizzate.
Nell'era pre-covid avevo incontrato un dirigente di un grande marchio italiano di pelletteria che mi diceva come loro da anni disegnano in Italia e producono in Cina, ma lo fanno con una azienda di loro proprietà (nei limiti in cui lo consentono le normative cinesi) e nella quale controllano tutte le fasi della produzione e tutti i materiali impiegati. In pratica come se la avessero in Italia e infatti ho molti loro prodotti da anni e non mi sono mai pentito dell'acquisto, anche se non sono proprio economici.
Chiaramente, se l'approccio è prendere un fornitore locale, tirare sul prezzo e comprare un prodotto finito e inscatolato, quando non un prodotto esistente rimarchiato, senza controllare la qualità dei materiali e degli assemblaggi, il rischio di trovarsi tra le mani una "cinesata" solo più costosa esiste. Spesso questo rischio comporta fluttuazioni enormi nella qualità da un esemplare all'altro e lo si vede bene dalle recensioni online, che sono molto polarizzate.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.