Differenze tra italic e stub
Differenze tra italic e stub
Mi spiegate la differenza reale tra un pennino stub 1.1 (ad esempio un jowo della leonardo o della opus 88) e un pennino italic 1.1 (ad esempio l'italico 1.0 della Plumix che è erroneamente etichettato come BB)?
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- Stantuffo
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Differenze tra italic e stub
Dovrebbe essere questione di spigoli. Un italic ha gli spigoli della punta più vivi, appuntiti, mentre nello stub sono più arrotondati, smussati. Il tutto si traduce in una variazione più marcata fra i tratti verticali e orizzontali nell'italic, nellobstub la differenza fra i due tratti è meno marcata, ma comunque presente.
Differenze tra italic e stub
La nomenclatura dei pennini usata dai produttori non è, purtroppo, né consensuale né coerente.
In teoria, un penino italico ha la superficie di scrittura sottile (questo accentua l a variazione tra i tratti orizzontali e quelli verticali) e gli spigoli anteriori e laterali della punta più “vivi”. Quanto vivi e nitidi?
Nei pennini definiti come italici formali lo spigolo è effettivamente nitido, appena smussato quel tanto da consentire di scrivere senza che lo spigolo si impunti sulla carta.
Siccome la scrittura “quotidiana” è un po’ messa alla prova dal pennino italico formale, che non scrive o si impunta se la punta non è mantenuta parallela al foglio, si è fatto strada il tipo di pennino che si chiama “italico corsivo”, i cui spigoli vengono arrotondati un poco di più per permetterne l’uso anche nella scrittura più rapida. La superficie di contatto è, anche in questo caso, sottile, e richiede comunque di essere mantenuta “piatta” sul foglio.
Il pennino cosiddetto stub ha gli angoli smussati, ma anche una superficie di appoggio più ”spessa”. Questo si traduce in una variazione minore tra i tratti verticali e quelli orizzontali (ora prodotti da una superficie di scrittura di maggior spessore), ma permette che il pennino possa ruotare leggermente sulla carta e continui a scrivere.
Per la mia esperienza, un vero stub non può uguagliare gli effetti calligrafici fini di un vero italico, ma un vero italico non si avvicina neppure da lontano alla piacevolezza di scrittura di un buon pennino stub.
I “confini concettuali” tra un italico corsivo e uno stub, come intenderà, sono piuttosto labili, e il mercato non aiuta, giacché con frequenza adotta questi termini quasi alla rinfusa.
In teoria, un penino italico ha la superficie di scrittura sottile (questo accentua l a variazione tra i tratti orizzontali e quelli verticali) e gli spigoli anteriori e laterali della punta più “vivi”. Quanto vivi e nitidi?
Nei pennini definiti come italici formali lo spigolo è effettivamente nitido, appena smussato quel tanto da consentire di scrivere senza che lo spigolo si impunti sulla carta.
Siccome la scrittura “quotidiana” è un po’ messa alla prova dal pennino italico formale, che non scrive o si impunta se la punta non è mantenuta parallela al foglio, si è fatto strada il tipo di pennino che si chiama “italico corsivo”, i cui spigoli vengono arrotondati un poco di più per permetterne l’uso anche nella scrittura più rapida. La superficie di contatto è, anche in questo caso, sottile, e richiede comunque di essere mantenuta “piatta” sul foglio.
Il pennino cosiddetto stub ha gli angoli smussati, ma anche una superficie di appoggio più ”spessa”. Questo si traduce in una variazione minore tra i tratti verticali e quelli orizzontali (ora prodotti da una superficie di scrittura di maggior spessore), ma permette che il pennino possa ruotare leggermente sulla carta e continui a scrivere.
Per la mia esperienza, un vero stub non può uguagliare gli effetti calligrafici fini di un vero italico, ma un vero italico non si avvicina neppure da lontano alla piacevolezza di scrittura di un buon pennino stub.
I “confini concettuali” tra un italico corsivo e uno stub, come intenderà, sono piuttosto labili, e il mercato non aiuta, giacché con frequenza adotta questi termini quasi alla rinfusa.
- Ottorino
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Differenze tra italic e stub
Aggiungo alla completa descrizione di fufluns che il tagliato/italico funziona solo "a tirare" e non "a spingere".
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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