come anticipato nel mio messaggio di presentazione, sono qui a chiedere consiglio in merito all’acquisto di una nuova compagna di scrivania.
Al momento la mia scarnissima collezione - se così si può definire - è composta da un paio di Parker Jotter (le ho dai tempi del liceo/università), da una Parker IM (acquisto online totalmente a caso… non conoscevo ancora questo forum!), da una Pilot Prera e da una Lamy Joy.
Queste ultime sono state acquistate per “colpa” di questo forum: la Prera per provare un pennino fine davvero tale, la Joy per provare l’ebbrezza di uno stub spendendo una cifra molto bassa.
Dopo tali acquisti, ho passato un periodo ossessivo-compulsivo nel quale ho letto e guardato recensioni di qualunque penna, pronta ad acquistarne a manciate: con pennini fini, larghi, stub, obliqui, architect; con caricamento a stantuffo, a siringa rovesciata, a barre di plutonio, ad inversione quantistica…
Poi mi sono fermata, ho preso un bel respiro, ed ho capito che in realtà, al momento, non voglio comperare mille penne che finirei per usare poco o mai (si, lo so che finirò per farlo comunque, ma lasciatemi crogiolare nella mia ingenuità da novizia ancora per un po'!), bensì vorrei acquistare una fedele compagna che divida con me la quotidianità della scrittura.
E veniamo finalmente al dunque: quali caratteristiche dovrebbe avere? Le elenco, in ordine di importanza:
- deve scrivere! Bene, sempre, senza riti propiziatorii o necessità di particolari congiunture astrali;
- deve piacermi esteticamente, avere un design un po’ ricercato: insomma, mi piacerebbe che fosse uno di quegli oggetti che ti piace anche solo guardare e prendere in mano, e che non vedi l’ora di usare per il puro piacere di farlo (così, magari, mi fa anche venire voglia di lavorare…);
- deve avere una buona qualità costruttiva; vorrei che se ne potesse apprezzare la cura dei particolari;
- la preferisco moderna: mi piacerebbe che diventassimo vintage insieme;
- caricamento: preferirei avesse il serbatoio integrato (si dice così, giusto?
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- ulteriore elemento di preferenza, che non costituisce requisito essenziale, è la possibilità di cambiare facilmente pennino/gruppo scrittura: quello che ho capito finora è che mi piacciono sia i tratti fini (ma non eccessivamente tali) che gli stub.
Per estetica fino ad ora ho individuato queste:
- Aurora 88 Unica (quella tutta nera)
- Leonardo Momento Magico anima nera (finiture rutenio)
- Visconti Homo Sapiens Bronze (esteticamente molto molto bella, ma ho qualche perplessità circa peso e dimensioni, forse troppo per le mie manine)
Mi sa che ho gusti un po’ funerei… quanto nero!
Secondo voi, rispondono alle caratteristiche elencate?
Premesso che, come ho visto consigliare più volte in molti thread simili al mio, appena ne avrò l’occasione andrò a toccarle con mano (e spero ad acquistarne una) in un negozio fisico, ciò che mi piacerebbe sapere sono le impressioni d’uso di chi di voi le conosce, soprattutto in merito all’usabilità quotidiana.
E poi: differenze nel feedback del pennino? Ho letto da più parti che in generale le Aurora hanno un certo “ritorno”: è vero anche per la Unica? E le altre due come sono?
Non amo i pennini che pattinano sulla carta, e non so se la cosa sia rilevabile in un’eventuale prova in negozio…
E per la manutenzione? Cambia qualcosa tra i modelli individuati?
Ultimissima cosa, poi smetto, giuro!
Conoscete altre penne che possano rispondere alle caratteristiche elencate ed incontrare i miei “oscuri” gusti?
Grazie a chi mi vorrà rispondere… ed a chiunque abbia avuto la pazienza di leggere tutto il papello!