Ciao,
vorrei porre una questione a cui spero non sia gia' stato dedicato qualche altro topic, nel caso mi scuso anticipatamente.
Gli inchiostri colorati, intendendo quelli diversi dai classici blu e nero, possono essere impiegati tranquillamente nelle penne antiche, in particolare quelle in celluloide, oppure rischiano di rovinarle?
Grazie
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Inchiostri colorati e penne antiche
- piccardi
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Re: Inchiostri colorati e penne antiche
Dipende dai pigmenti (cosa che non rende sicuri neanche i colori blu e nero, dato che appunto la loro composizione potrebbe macchiare). Inoltre alcuni possono essere troppo volatili e seccarsi, dando luogo ad incrostazioni che con caricamenti complessi come lo stantuffo possono anche causare danni (se uno esagera nel tentare lo sblocco).FilippoP ha scritto:Ciao,
vorrei porre una questione a cui spero non sia gia' stato dedicato qualche altro topic, nel caso mi scuso anticipatamente.
Gli inchiostri colorati, intendendo quelli diversi dai classici blu e nero, possono essere impiegati tranquillamente nelle penne antiche, in particolare quelle in celluloide, oppure rischiano di rovinarle?
Grazie
Per cui io suggerisco di stare su inchiostri che si sa che non han problemi e derivano da ricette molto antiche. Per certo lo so (esperienza personale) dei colori classici (blu, blu/nero, seppia e nero) Waterman, Pelikan e Sheaffer. Anche per il Quink Parker, ma assolutamente no per l'Inkman (che non dovrebbe comunque essere più in commercio).
Simone
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Re: Inchiostri colorati e penne antiche
Stiamo naturalmente parlando di celluloidi colorate e/o trasparenti, ovviamente...
Per esperienza diretta, ti sconsiglio gli inchiostri viola, verde e turchese, specie se sei solito lasciarli a lungo nelle penne.
Mi è capitata una Vacumatic da riparare che aveva ancora all'interno del viola. La penna era stata riposta sdraiata e dove l'inchiostro è rimasto ha completamente colorato la parte trasparente e non c'è stato verso di riportarla ad una parvenza di pulizia.
Ho visto anche cappucci macchiati da inchiostri fortemente pigmentati.
Quindi, se vuoi essere tranquillo, utilizza quelli "lavabili" (blu royal è il meno problematico).
Per gli inchiostri più rischiosi, una bella penna in celluloide nera e vai tranquillo!
Per esperienza diretta, ti sconsiglio gli inchiostri viola, verde e turchese, specie se sei solito lasciarli a lungo nelle penne.
Mi è capitata una Vacumatic da riparare che aveva ancora all'interno del viola. La penna era stata riposta sdraiata e dove l'inchiostro è rimasto ha completamente colorato la parte trasparente e non c'è stato verso di riportarla ad una parvenza di pulizia.
Ho visto anche cappucci macchiati da inchiostri fortemente pigmentati.
Quindi, se vuoi essere tranquillo, utilizza quelli "lavabili" (blu royal è il meno problematico).
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Roberto
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Re: Inchiostri colorati e penne antiche
Confermo, ho una penna che ha cacciato viola per quasi due settimane (e altrettanti metri cubi di acqua), e anche il turchese si è mostrato particolarmente tenace. Mai avuto problemi di sorta con blu o neri, di varie tonalità.roberto v ha scritto:Stiamo naturalmente parlando di celluloidi colorate e/o trasparenti, ovviamente...
Per esperienza diretta, ti sconsiglio gli inchiostri viola, verde e turchese, specie se sei solito lasciarli a lungo nelle penne.
Mi è capitata una Vacumatic da riparare che aveva ancora all'interno del viola. La penna era stata riposta sdraiata e dove l'inchiostro è rimasto ha completamente colorato la parte trasparente e non c'è stato verso di riportarla ad una parvenza di pulizia.
Ho visto anche cappucci macchiati da inchiostri fortemente pigmentati.
Quindi, se vuoi essere tranquillo, utilizza quelli "lavabili" (blu royal è il meno problematico).
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Inchiostri colorati e penne antiche
Il turchese, che io adoro peraltro, è sempre particolarmente rognoso, soprattutto il Parker.
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