Due parole sul Reynolds.
Concordo con Giuseppe.
E' veramente rigido, non come il libro sul copperplate, ma comunque rigido. Quasi allontana dalla pratica da quanto è pieno di norme che potrebbero spaventare
Comunque, come ho detto da qualche altra parte, non credo che ci sia un libro meglio o peggio.
Da questo, ad esempio, ho imparato (finalmente !!!) a fare la g minuscola perbene
Semmai questo il libro degli esercizi di Reynolds andrebbe usato insieme a "A Handwriting manual" di Fairbanks.
Son due piaceri distinti. Solo la pratica secondo me è un po'' sterile. Altrettanto come solo il Fairbanks
Comunque lo consiglio. Magari non come prima lettura/esercizio
Grazie a questo libro ho scoperto delle cosucce che sbagliavo.
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Italic Calligraphy and Handwriting Exercises and Text
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Re: Italic Calligraphy and Handwriting Exercises and Text
Sto giusto preparando una breve recensione al volume, che come precisa l'autore, nasce con lo scopo di dare un ulteriore ausilio a studenti ed insegnanti di Calligrafia, da affiancare ai due volumi di base: The First Writing Book di J.H.Benson e A handwriting manual di Alfred Fairbank.
L'autore raccomanda di studiare contemporaneamente tutti e tre i volumi, soprattutto il Fairbank, cui è dovuto il revival del Cancelleresco.
Io l'ho trovato ottimo. Inoltre non dimentichiamoci che stiamo parlando di Calligrafia e non di chimica o fisica nucleare: si può canonizzare uno stile fino a renderlo pari ad un carattere tipografico, ma per quanto si possa essere bravi e precisi, sarà sempre una mano a disegnare un tratto. Ciò significa che un margine d'interpretazione / di tolleranza c'è sempre, infatti da un testo all'altro ho trovato differenze sia nelle proporzioni delle lettere che nella loro stessa forma, anche piuttosto evidenti (un piccolo esempio l'ho inserito giusto nel tread sull'Italico, inserendo prima un alfabeto mutuato dall'Harris e poi un breve esempio basato sul Reynolds in questione).
L'autore raccomanda di studiare contemporaneamente tutti e tre i volumi, soprattutto il Fairbank, cui è dovuto il revival del Cancelleresco.
Io l'ho trovato ottimo. Inoltre non dimentichiamoci che stiamo parlando di Calligrafia e non di chimica o fisica nucleare: si può canonizzare uno stile fino a renderlo pari ad un carattere tipografico, ma per quanto si possa essere bravi e precisi, sarà sempre una mano a disegnare un tratto. Ciò significa che un margine d'interpretazione / di tolleranza c'è sempre, infatti da un testo all'altro ho trovato differenze sia nelle proporzioni delle lettere che nella loro stessa forma, anche piuttosto evidenti (un piccolo esempio l'ho inserito giusto nel tread sull'Italico, inserendo prima un alfabeto mutuato dall'Harris e poi un breve esempio basato sul Reynolds in questione).

"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Re: Italic Calligraphy and Handwriting Exercises and Text
Grazie della risposta. Mi permette di continuare la discussione.
La mia prima esperienza con questo stile è stata col libro Getty/Dubay che piu' che un libro di calligrafia, è un libro per ripristinare e riparare la propria calligrafia, che durante gli anni si è degradata magari fino a diventare illeggibile.
In pratica è un libro su cui scrivere direttamente, per cui le regole (ma non cosi' rigide) le impari senza che nessuno te le dica. Facendo e scimmiottando.
Trovare delle regole cosi' codificate mi ha fatto impressione.
La stessa impressione che ho avuto leggendo il libro sul copperplate della Winters. Che per quanto completo e esaustivo, mi ha un po' spaventato e mi ha allontanato da quello stile.
Probabilmente questa differenza di rigidità è importante per classificare i libri, ad uso dei frequentatori del forum.
Se uno mira alla calligrafia formale sceglie certi libri altrimenti se mira a un miglioramento della propria grafia, ne sceglie altri.
La mia prima esperienza con questo stile è stata col libro Getty/Dubay che piu' che un libro di calligrafia, è un libro per ripristinare e riparare la propria calligrafia, che durante gli anni si è degradata magari fino a diventare illeggibile.
In pratica è un libro su cui scrivere direttamente, per cui le regole (ma non cosi' rigide) le impari senza che nessuno te le dica. Facendo e scimmiottando.
Trovare delle regole cosi' codificate mi ha fatto impressione.
La stessa impressione che ho avuto leggendo il libro sul copperplate della Winters. Che per quanto completo e esaustivo, mi ha un po' spaventato e mi ha allontanato da quello stile.
Probabilmente questa differenza di rigidità è importante per classificare i libri, ad uso dei frequentatori del forum.
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Re: Italic Calligraphy and Handwriting Exercises and Text
Pronta la recensione.
L'ho adorato quando ha dato quelle due o tre dritte informali che mi hanno fatta sorridere...e riflettere parecchio!
(A esempio: mano rigida? Indice non arcuato ma compresso? E' il caso di rilassarsi e prendersi una pausa. Oppure...per imparare a disegnare le lettere, provate a farlo con tutta la mano, ad occhi chiusi...o ancora...per capire che la scrittura ha un ritmo, ascoltate Mozart)
L'ho adorato quando ha dato quelle due o tre dritte informali che mi hanno fatta sorridere...e riflettere parecchio!
(A esempio: mano rigida? Indice non arcuato ma compresso? E' il caso di rilassarsi e prendersi una pausa. Oppure...per imparare a disegnare le lettere, provate a farlo con tutta la mano, ad occhi chiusi...o ancora...per capire che la scrittura ha un ritmo, ascoltate Mozart)
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Daniela
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