Leonardo Momento Zero Giada.

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francoiacc
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Leonardo Momento Zero Giada.

Messaggio da francoiacc »

Oggi vorrei mostrarvi l'ultima arrivata, la Leonardo Momento Zero Giada. Era da qualche giorno che la rimiravo sul sito web della casa, i colori pastello tenui e delicati di questa nuova resina mi hanno affascinato in foto e così eccola, in questa piccola anteprima, corredata con il nuovo pennino elastico in acciaio.
IMG_E5423.JPG
In quest'ultimo periodo le oversize sono diventate un po' la tendenza, e io ne sono stato preso, ma l'usabilità di una Momento Zero è impareggiabile, sono penne fatte bene, funzionali e pratiche grazie al sistema di caricamento a cartuccia e le dimensioni assolutamente umane. La Momento Zero è stato ed è il cavallo di battaglia di questa azienda, ma non per questo è un prodotto fatto in economia, l'attenzione ai dettagli c'è tutta e, soprattutto, è una penna in continuo miglioramento. L'attenzione alle esigenze del cliente è la parola chiave e si riflette in ogni piccola modifica fatta sui prodotti di Leonardo.
IMG_E5425.JPG
In questa nuova Momento Zero la prima cosa che si nota è la parte interna della sezione su cui si filetta fusto e converter, che adesso è in metallo, è così possibile stringere bene il converter senza correre il rischio di rompere la sezione, in tal modo si evita il ticchettio nel fusto. Certo di contro abbiamo che ora il fusto si avvita sul metallo ed io non sono mai stato un fan delle filettature metalliche che avvitano nella resina, ma nel tempo mi son dovuto ricredere; a meno che le filettature siano fatte male e non parliamo di parti che vanno serrate a morte, sono assolutamente sicure, e poi qui la resina sul fusto non è per nulla esile.
IMG_E5427.JPG
Inoltre l'incisione Leonardo si è fatta discreta per preservare ancor di più la bellezza di queste resine, spostandosi sulla parte posteriore del cappuccio insieme al numero di serie dell'esemplare, tutti rigorosamente numerati.
IMG_E5428.JPG
Il materiale ha un solo difetto, non restituisce la stessa piacevole sensazione al tatto della celluloide, per il resto è difficile distinguerla da una celluloide, la profondità del materiale e la sua luminescenza rendono la resina Giada molto bella per chi ama questa combinazione di colori.
IMG_E5426.JPG
Lo scalino sul fusto è per molti il punto debole di questa penna, ma il problema è estetico, l'impugnabilità e l'ergonomia di questa sezione non ne risentono, e lo afferma uno che benché ha una mano leggera in scrittura ha una presa nervosa e che quindi tende a strizzare letteralmente la penna.
IMG_E5424.JPG
Su questo esemplare il gruppo scrittura montato è il nuovo elastico in acciaio, ne ho presi ben due di gruppi scrittura vista la facilità con cui si possono scambiare, un EF ed un F. Cosa dire, a me JoWo non ha mai fatto urlare di gioia, e questi non sono una eccezione, scrivono bene non fanno capricci ed hanno un flusso molto ben misurato, ma gli manca la morbidezza dei vecchi Bock e quei flussi belli generosi. Come tutti i JoWo poi, sono dei pennini rigidi, anche se grazie ai tagli sul fianco dei rebbi si ha una risposta elastica, che nulla a che vedere con la flessibilità, ma che consente una certa variazione di tratto. Il conduttore tiene poco però, ma bisogna dire che sono entrambe nuovi e, come suggerito da Salvatore, un minimo di rodaggio ci vuole. Ma sia ben chiaro che non è un pennino fatto per scrivere pagine di Copperlate, al massimo ci si diverte un pochino con qualche svolazzo. Tra i due la mia preferenza va al fine, leggermente più scorrevole dell'EF. In scrittura normale non tradiscono, hanno un rendimento molto costante e affidabile.
IMG_5440.JPG
In definitiva direi che questa Momento Zero pur non essendo una penna economica, è una penna che vale tutti i soldi spesi, da tenere in seria considerazione da chi è alla ricerca di uno strumento di scrittura bello, ben fatto e, soprattutto, pratico; il tutto per 178€ da scontare di un 10% presso i nostri rivenditori convenzionati. :wave:
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Messaggio da Wall »

Ciao, grazie per questa recensione ben fatta, ero proprio curioso di sapere come andasse quel pennino.
Mi sembra di capire che possa essere simile al V-Flex di Stipula.

Ecco ora mi tocca prendere anche questa. :thumbup:
Uffa!
Walter



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Messaggio da Mequbbal »

Caro Franco,

grazie mille per la bella recensione.
È interessante la nuova parte in metallo.
Non ti è imposto di completare l'opera ma non sei libero di sottrartene.
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

Sai che nella resa fotografica mi piace di più quello EF? Sicuramente sarà migliore la scorrevolezza di quello F come dici tu ma quello EF rende maggiormente visibile la variazione di tratto.

Complimenti per la penna, i colori sono veramente stupendi e si nota anche una certa trasparenza :clap:
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francoiacc
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Messaggio da francoiacc »

Wall ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 17:12 Ciao, grazie per questa recensione ben fatta, ero proprio curioso di sapere come andasse quel pennino.
Mi sembra di capire che possa essere simile al V-Flex di Stipula.

Ecco ora mi tocca prendere anche questa. :thumbup:
Uffa!
Rispetto al V-Flex non saprei dirti, mai provato. :wave:

Mequbbal ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 17:20 Caro Franco,

grazie mille per la bella recensione.
È interessante la nuova parte in metallo.
E' un piacere! :wave:

Automedonte ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 18:01 Sai che nella resa fotografica mi piace di più quello EF? Sicuramente sarà migliore la scorrevolezza di quello F come dici tu ma quello EF rende maggiormente visibile la variazione di tratto.

Complimenti per la penna, i colori sono veramente stupendi e si nota anche una certa trasparenza :clap:
Personalmente ho sempre avuto una predilezione per i tratti grossi, tranne che per i flex dove preferisco i tratti EF e quanto hai notato ne è la riprova. Il pennino EF offre sempre una variazione di tratto più "distinguibile", ma è quasi sempre meno piacevole all'uso di un F.

Si questo materiale offre una leggera semitrasparenza, ma non perché è sottile. :wave:
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Messaggio da WGS84 »

Grazie per la recensione, è davvero una bella penna! :thumbup:
E' da un po' che sono tentato di prendere una penna di Leonardo, leggendone sempre bene qui sul forum ed oscillando tra Momento Zero e Momento Magico.
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Messaggio da francoiacc »

WGS84 ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 19:44 Grazie per la recensione, è davvero una bella penna! :thumbup:
E' da un po' che sono tentato di prendere una penna di Leonardo, leggendone sempre bene qui sul forum ed oscillando tra Momento Zero e Momento Magico.
Scelta ardua, io direi di iniziare con la Momento Zero, tanto poi le prenderai entrambe. :D
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Messaggio da WGS84 »

francoiacc ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 19:56 Scelta ardua, io direi di iniziare con la Momento Zero, tanto poi le prenderai entrambe. :D
Probabilmente è la cosa migliore, le trovo molto belle entrambe :D . Immagino poi che il pennino elastico sia intercambiabile tra i 2 modelli (stesse dimensioni, giusto?)
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Messaggio da sansenri »

francoiacc ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 16:37 Oggi vorrei mostrarvi l'ultima arrivata, la Leonardo Momento Zero Giada. Era da qualche giorno che la rimiravo sul sito web della casa, i colori pastello tenui e delicati di questa nuova resina mi hanno affascinato in foto e così eccola, in questa piccola anteprima, corredata con il nuovo pennino elastico in acciaio.

IMG_E5423.JPG

In quest'ultimo periodo le oversize sono diventate un po' la tendenza, e io ne sono stato preso, ma l'usabilità di una Momento Zero è impareggiabile, sono penne fatte bene, funzionali e pratiche grazie al sistema di caricamento a cartuccia e le dimensioni assolutamente umane. La Momento Zero è stato ed è il cavallo di battaglia di questa azienda, ma non per questo è un prodotto fatto in economia, l'attenzione ai dettagli c'è tutta e, soprattutto, è una penna in continuo miglioramento. L'attenzione alle esigenze del cliente è la parola chiave e si riflette in ogni piccola modifica fatta sui prodotti di Leonardo.

IMG_E5425.JPG

In questa nuova Momento Zero la prima cosa che si nota è la parte interna della sezione su cui si filetta fusto e converter, che adesso è in metallo, è così possibile stringere bene il converter senza correre il rischio di rompere la sezione, in tal modo si evita il ticchettio nel fusto. Certo di contro abbiamo che ora il fusto si avvita sul metallo ed io non sono mai stato un fan delle filettature metalliche che avvitano nella resina, ma nel tempo mi son dovuto ricredere; a meno che le filettature siano fatte male e non parliamo di parti che vanno serrate a morte, sono assolutamente sicure, e poi qui la resina sul fusto non è per nulla esile.

IMG_E5427.JPG

Inoltre l'incisione Leonardo si è fatta discreta per preservare ancor di più la bellezza di queste resine, spostandosi sulla parte posteriore del cappuccio insieme al numero di serie dell'esemplare, tutti rigorosamente numerati.

IMG_E5428.JPG

Il materiale ha un solo difetto, non restituisce la stessa piacevole sensazione al tatto della celluloide, per il resto è difficile distinguerla da una celluloide, la profondità del materiale e la sua luminescenza rendono la resina Giada molto bella per chi ama questa combinazione di colori.

IMG_E5426.JPG

Lo scalino sul fusto è per molti il punto debole di questa penna, ma il problema è estetico, l'impugnabilità e l'ergonomia di questa sezione non ne risentono, e lo afferma uno che benché ha una mano leggera in scrittura ha una presa nervosa e che quindi tende a strizzare letteralmente la penna.

IMG_E5424.JPG

Su questo esemplare il gruppo scrittura montato è il nuovo elastico in acciaio, ne ho presi ben due di gruppi scrittura vista la facilità con cui si possono scambiare, un EF ed un F. Cosa dire, a me JoWo non ha mai fatto urlare di gioia, e questi non sono una eccezione, scrivono bene non fanno capricci ed hanno un flusso molto ben misurato, ma gli manca la morbidezza dei vecchi Bock e quei flussi belli generosi. Come tutti i JoWo poi, sono dei pennini rigidi, anche se grazie ai tagli sul fianco dei rebbi si ha una risposta elastica, che nulla a che vedere con la flessibilità, ma che consente una certa variazione di tratto. Il conduttore tiene poco però, ma bisogna dire che sono entrambe nuovi e, come suggerito da Salvatore, un minimo di rodaggio ci vuole. Ma sia ben chiaro che non è un pennino fatto per scrivere pagine di Copperlate, al massimo ci si diverte un pochino con qualche svolazzo. Tra i due la mia preferenza va al fine, leggermente più scorrevole dell'EF. In scrittura normale non tradiscono, hanno un rendimento molto costante e affidabile.

IMG_5440.JPG

In definitiva direi che questa Momento Zero pur non essendo una penna economica, è una penna che vale tutti i soldi spesi, da tenere in seria considerazione da chi è alla ricerca di uno strumento di scrittura bello, ben fatto e, soprattutto, pratico; il tutto per 178€ da scontare di un 10% presso i nostri rivenditori convenzionati. :wave:
grazie della recensione, in effetti è una resina particolare questa nei suoi colori tenui. Riesce anche a non scadere nel melenso di alcuni rosini pallidi che ho visto su alcune altre resine "ckracked ice"... :)
mi ritrovo molto nella tua descrizione delle differenze tra Jowo e Bock (che prediligo), quanto impegno ci hai messo per far variare il tratto? se scrivi note veloci senza pretesa di far calligrafia, come rende? grazie!

PS ah, sì, ho visto la tua prova a fondo pagina
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Messaggio da francoiacc »

WGS84 ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 20:52 Probabilmente è la cosa migliore, le trovo molto belle entrambe :D . Immagino poi che il pennino elastico sia intercambiabile tra i 2 modelli (stesse dimensioni, giusto?)
Si i gruppi scrittura in acciaio sono perfettamente intercambiabili. :thumbup:

sansenri ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 21:46 grazie della recensione, in effetti è una resina particolare questa nei suoi colori tenui. Riesce anche a non scadere nel melenso di alcuni rosini pallidi che ho visto su alcune altre resine "ckracked ice"... :)
mi ritrovo molto nella tua descrizione delle differenze tra Jowo e Bock (che prediligo), quanto impegno ci hai messo per far variare il tratto? se scrivi note veloci senza pretesa di far calligrafia, come rende? grazie!

PS ah, sì, ho visto la tua prova a fondo pagina
Come dicevo nella recensione, il pennino di base è rigido al pari degli altri pennini JoWo, è solo grazie alla forma dei rebbi con i tagli sulle ali che si riesce a far flettere per poter ottenere la variazione di tratto, ma bisogna essere convinti e decisi. :wave:
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Messaggio da maylota »

francoiacc ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 22:42

Come dicevo nella recensione, il pennino di base è rigido al pari degli altri pennini JoWo, è solo grazie alla forma dei rebbi con i tagli sulle ali che si riesce a far flettere per poter ottenere la variazione di tratto, ma bisogna essere convinti e decisi. :wave:
La penna mi ha proprio colpito fin da quando l'ho vista in foto per la prima volta, mi piace proprio.

Il pennino invece mi sembra corretto, ben messo a punto e perfettamente funzionante ma non esattamente "eccitante".
Mi domando come potrebbe diventare l'EF con un alimentatore più generoso, magari in ebanite. In linea teorica non ce n'è alcun bisogno, ma in pratica magari regalerebbe un qualche guizzo di vita in più? ;)
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Messaggio da francoiacc »

maylota ha scritto: martedì 22 febbraio 2022, 12:14
francoiacc ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 22:42

Come dicevo nella recensione, il pennino di base è rigido al pari degli altri pennini JoWo, è solo grazie alla forma dei rebbi con i tagli sulle ali che si riesce a far flettere per poter ottenere la variazione di tratto, ma bisogna essere convinti e decisi. :wave:
La penna mi ha proprio colpito fin da quando l'ho vista in foto per la prima volta, mi piace proprio.

Il pennino invece mi sembra corretto, ben messo a punto e perfettamente funzionante ma non esattamente "eccitante".
Mi domando come potrebbe diventare l'EF con un alimentatore più generoso, magari in ebanite. In linea teorica non ce n'è alcun bisogno, ma in pratica magari regalerebbe un qualche guizzo di vita in più? ;)
Io invece credo che un idoneo alimentatore in ebanite aiuterebbe tanto, pur restando fermo sul fatto che questo e' un pennino elastico non un pennino flessibile.
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Messaggio da maylota »

francoiacc ha scritto: martedì 22 febbraio 2022, 14:01
maylota ha scritto: martedì 22 febbraio 2022, 12:14

La penna mi ha proprio colpito fin da quando l'ho vista in foto per la prima volta, mi piace proprio.

Il pennino invece mi sembra corretto, ben messo a punto e perfettamente funzionante ma non esattamente "eccitante".
Mi domando come potrebbe diventare l'EF con un alimentatore più generoso, magari in ebanite. In linea teorica non ce n'è alcun bisogno, ma in pratica magari regalerebbe un qualche guizzo di vita in più? ;)
Io invece credo che un idoneo alimentatore in ebanite aiuterebbe tanto, pur restando fermo sul fatto che questo e' un pennino elastico non un pennino flessibile.
Diciamo che se esistesse un modo per organizzare il test...non sarebbe per niente male leggerne il risultato ... :angel:
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Messaggio da ricart »

Ci vorrebbe un automa o similare come nel film di Hugo Cabret. Carta e inchiostro uguali, stessa inclinazione con pressione costante, solo una "macchina" garantisce uno standard attendibile.
:wave:
Riccardo

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Messaggio da maylota »

Ma io come "test" intendevo qualcosa più molto più soggettivo. Giusto quel poco che mi serve per farmi venire la voglia di comperare quel pennino...
(e non ci vuole molto :lol: )
Venceremos.
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