Come se ne esce? (domanda retorica)

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Messaggio da Orchidea40 »

linusmax ha scritto: lunedì 14 febbraio 2022, 17:31 Sai ho letto con attenzione la tua sfrenata passione per gli inchiostri e ben la comprendo come lavora. :clap: Sarebbe interessante sapere cosa maggiormente ti attrae della varietà di marche e colorazioni disponibili, visto che poi però usi solo penne da pochi euro per apprezzarne le caratteristiche.

Solo il colore ?

Ti faccio questa domanda perchè io possiedo una discreta collezione di inchiostri, circa un centinaio, ma se dovessi apprezzali solo su un paio di tipi di penne di cui magari ho 10 pezzi per tipo, magari cinesi, non credo che potrei apprezzare circa 80% dei miei inchiostri. Ogni inchiostri ha colore, formulazione, liquidità, scorrevolezza, namo-pigmenti, viscosità, tendenze a mantenere separati i colori regalando shaping. Ma tutte queste caratteristiche, sfumature, che regalano emozioni differenti, come le provi su due modelli di penna...con lo stesso pennino ?
Mi è chiaro che sei focalizzato sugli ink ed è una cosa lecita e bella ma nella tua ricerca devi avere almeno 30 penne con pennini differenti per poter valutare qualcosa di differente oltre il colore ? oppure mi sfugge
Anche se economiche, le mie penne hanno pennini che reagiscono in modo diverso ai diversi inchiostri, innanzitutto perché lo spessore è diverso (ho M, ma anche F ed EF, scolastiche dal pennino non convenzionale e la Platinum che secondo ma ha un pennino diverso da tutte), ma anche a parità di spessore dichiarato, la reazione all'inchiostro è nettamente diversa tra penne di case diverse e lo si nota anche con queste penne, posso assicurartelo.
Più volte mi è successo di caricare una penna con un colore e rendermi conto dopo averlo usato qualche giorno, che non era l'abbinamento perfetto. A quel punto aspetto di avere la penna sostitutiva libera e faccio il cambio di colore.

Purtroppo al momento uso carta con un accentuato colore avorio-beige e quell'aspetto che dici tu delle sfumature e della variabilità, lo noto poco ma lo si nota andando a guardare gli scritti dei mesi addietro. Però quelle volte che mi è capitato di scrivere su fogli completamente bianchi è stata una vera soddisfazione comunque, anche usando penne non blasonate.
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Messaggio da Orchidea40 »

valhalla ha scritto: martedì 15 febbraio 2022, 12:36
Orchidea40 ha scritto: lunedì 14 febbraio 2022, 12:02 ...
Però continuo a desiderare inchiostri, e inchiostri necessitano di penne e...

Oddio! :o Come posso fermarmi?
penne a intinzione!

così per cambiare inchiostro basta una passata di straccetto o poche gocce d'acqua, e si possono avere in uso MILLEMILA colori senza dover tenere attive MILLEMILA penne, che comunque le loro attenzioni le richiedono anche se sono preppy e non seccano mai.

e poi concordo con il suggerimento dei campioncini (che coi pennini ad intinzione funzionano ancora meglio: se si carica una penna con un campioncino si fanno 2-3 ricariche e poi il campioncino è finito, mentre ad intinzione alternandolo con tutti gli altri ci si scrive per mesi e mesi)

unica cosa, per gestire una quantità di inchiostri significativa consiglio di travasare anche l'inchiostro delle boccette in flaconcini da campione, in modo da non rischiare di rovinare un calamaio intero con qualche contaminazione quando lo si tiene aperto per intingerci.
Le conosco bene ma non sono assolutamente comode per l'uso che ne faccio io della stilo e dei colori.
Ho bisogno di penne pronte all'uso, e del colore che mi serve in quel momento.
Non posso mettermi sulla scrivania (dove c'è essenzialmente tastiera, monitor, pc e smartphone) 14 mini contenitori di inchiostro per intingere alla bisogna e aggiungerci un bicchiere d'acqua per la pulizia.
Il 90% delle volte devo scrivere una frase in agenda!

Però per un uso diverso da quello di ufficio, sono sicuramente un oggetto comodo, che ho e che userò quando se ne presenterà l'occasione.
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Messaggio da linusmax »

Orchidea40 ha scritto: martedì 15 febbraio 2022, 18:57 Più volte mi è successo di caricare una penna con un colore e rendermi conto dopo averlo usato qualche giorno, che non era l'abbinamento perfetto. A quel punto aspetto di avere la penna sostitutiva libera e faccio il cambio di colore.

Purtroppo al momento uso carta con un accentuato colore avorio-beige e quell'aspetto che dici tu delle sfumature e della variabilità, lo noto poco ma lo si nota andando a guardare gli scritti dei mesi addietro. Però quelle volte che mi è capitato di scrivere su fogli completamente bianchi è stata una vera soddisfazione comunque, anche usando penne non blasonate.
Si ! Infatti ! Ogni penna ha l'abbinamento perfetto con il suo Ink, ecco perchè una passione per gli Ink non prescinde da una altrettanta cura per una anche media raccolta di stilografiche con caratteristiche differenti oltre che a gradazioni differenti. Anche io anche dopo aver trovato l'ink perfetto per una stilografica a rotazione cambio comunque l'ink a quelle stilografiche, perchè la passione per la scrittura passa per una varietà di ink.

Nel caso intendessi crearti una media collezione di stilografiche, come io ho fatto, posso darti dei consigli:

1) Non riempirti di penne uguali (non serve a nulla, esiste una quantità di marche e pennini così vasto che finiresti per metterle tutte in un cassetto)
2) Seleziona le tue stilografiche con cura, una alla volta, acquistale in tempi differenti e datti il tempo per capire come sono e cosa effettivamente ti manca.
3) se sei appassionato di grafia e le penne le usi, come penso ,visto che non sei un collezionista seriale, non farti mai affascinare dall'estetica di una penna perchè si PAGA e CARA. Spesso in penne come Pilot, se paghi 200 euro, sono tutti e duecento nel pennino, che è quello che vuoi. La qualità del fusto della resina e della lavorazione della stilografica si PAGA e non cambia la qualità della grafia. E' differente se invece ricerchi il pennino particolare e lo ritrovi solo una penna blasonata (ad esempio una Pineider la Grande Bellezza o un Montblanc 149 calligraphy...dove non scappi ...sono costose e basta. Ma anche in questi casi ...se cerchi bene esistono alternative per ottenere la stessa grafia, magari con una penna vintage.

In linea di massima certo puoi amare la varietà di qualità degli inchiostri ma non prescindi dalla qualità degli strumenti di scrittura se vuoi veramente assaporare come si posano su carta.
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Messaggio da riktik »

linusmax ha scritto: mercoledì 16 febbraio 2022, 11:11 se sei appassionato di grafia e le penne le usi, come penso ,visto che non sei un collezionista seriale, non farti mai affascinare dall'estetica di una penna perchè si PAGA e CARA.
non sono molto d'accordo, anche se si ha un approccio preponderante verso la sostanza di una penna non è solo il gruppo scrittura che conta. In realtà una penna piacevole al tatto ed alla vista dona piacere nella scrittura, influenza la grafia ed anche l'approccio alla scrittura.
Nella mia esperienza ho penne con pennini buonissimi, che scrivono molto bene, ma che ho poco piacere ad usare, per i materiali la forma e talvolta anche il colore. Come si dice: "l'occhio vuole la sua parte".
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Messaggio da valhalla »

Orchidea40 ha scritto: martedì 15 febbraio 2022, 19:01 Non posso mettermi sulla scrivania (dove c'è essenzialmente tastiera, monitor, pc e smartphone) 14 mini contenitori di inchiostro per intingere alla bisogna e aggiungerci un bicchiere d'acqua per la pulizia.
Il 90% delle volte devo scrivere una frase in agenda!
ah, ecco dov'è la differenza: io di mini contenitori con contagocce di inchiostro sulla scrivania, in un'apposita scatola aperta, ne ho, se non ho sbagliato a contare, 25, più un minicontenitore uguale con dell'acqua. :D

niente bicchiere per la pulizia, però, per pulire i pennini straccetto, e al limite una goccia o due d'acqua dal contenitore.

dite che non sono normale? :D
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Messaggio da novainvicta »

riktik ha scritto: mercoledì 16 febbraio 2022, 13:50
linusmax ha scritto: mercoledì 16 febbraio 2022, 11:11 se sei appassionato di grafia e le penne le usi, come penso ,visto che non sei un collezionista seriale, non farti mai affascinare dall'estetica di una penna perchè si PAGA e CARA.
non sono molto d'accordo, anche se si ha un approccio preponderante verso la sostanza di una penna non è solo il gruppo scrittura che conta. In realtà una penna piacevole al tatto ed alla vista dona piacere nella scrittura, influenza la grafia ed anche l'approccio alla scrittura.
Nella mia esperienza ho penne con pennini buonissimi, che scrivono molto bene, ma che ho poco piacere ad usare, per i materiali la forma e talvolta anche il colore. Come si dice: "l'occhio vuole la sua parte".
Condivido in pieno. Ho sicuramente penne dal gruppo scrittura migliore ma il gradimento che mi suscita scrivere con la Visconti Manhattan finora rimane ineguagliabile.
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riktik ha scritto: mercoledì 16 febbraio 2022, 13:50 non sono molto d'accordo, anche se si ha un approccio preponderante verso la sostanza di una penna non è solo il gruppo scrittura che conta. In realtà una penna piacevole al tatto ed alla vista dona piacere nella scrittura, influenza la grafia ed anche l'approccio alla scrittura.
Nella mia esperienza ho penne con pennini buonissimi, che scrivono molto bene, ma che ho poco piacere ad usare, per i materiali la forma e talvolta anche il colore. Come si dice: "l'occhio vuole la sua parte".
Certamente, chiuque desidera un pennino meraviglioso in un corpo bellissimo e di qualità, è solo una questione di priorità (ink o pennino) e portafoglio. Per me va benissimo anche una semplice plastica/resina nera di Pilot come nella 742 o 743 dove pago quasi solo il pennino.
l'affermazione era rivolta anche al contesto; Un amico amante degli ink che usa prevalentemente stilografiche molto economiche in tutto; certamente preferisce spendere in ink più che in stilografiche, quindi suggerivo lui di usare almeno dei pennini di qualità in modo da poter usare con maggiore piacere i suoi ink.
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linusmax ha scritto: giovedì 17 febbraio 2022, 11:15 Certamente, chiuque desidera un pennino meraviglioso in un corpo bellissimo e di qualità, è solo una questione di priorità (ink o pennino) e portafoglio. Per me va benissimo anche una semplice plastica/resina nera di Pilot come nella 742 o 743 dove pago quasi solo il pennino.
l'affermazione era rivolta anche al contesto; Un amico amante degli ink che usa prevalentemente stilografiche molto economiche in tutto; certamente preferisce spendere in ink più che in stilografiche, quindi suggerivo lui di usare almeno dei pennini di qualità in modo da poter usare con maggiore piacere i suoi ink.
Scusa mi levi una curiosità? Ma è davvero così faticoso scrivere inchiostro invece di ink?
Perché, almeno per me, questo miscuglio con l'inglese rende più faticoso leggere i tuoi messaggi.

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Ghiandaia ha scritto: lunedì 14 febbraio 2022, 16:23 Comunque un consiglio lo posso dare: campioncini!

Molto tardi ho scoperto la possibilità di acquistare campioncini. Purtroppo dopo Brexit alcuni venditori sono diventati proibitivi ma la venditrice dalla germania c'è ancora e funziona benissimo. Approfittane.
Ciao, sono affetto dalla stessa compulsione. Potresti indicarmi questa venditrice di campioncini? Grazie.
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Vincenzostilo ha scritto: giovedì 17 febbraio 2022, 12:17
Ghiandaia ha scritto: lunedì 14 febbraio 2022, 16:23 Comunque un consiglio lo posso dare: campioncini!

Molto tardi ho scoperto la possibilità di acquistare campioncini. Purtroppo dopo Brexit alcuni venditori sono diventati proibitivi ma la venditrice dalla germania c'è ancora e funziona benissimo. Approfittane.
Ciao, sono affetto dalla stessa compulsione. Potresti indicarmi questa venditrice di campioncini? Grazie.
Certo! Ti scrivo un PM
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