Mi scuso in anticipo per la qualità delle foto, che non rendono giustizia alla penna, soprattutto non ne evidenziano il magnifico colore blu scuro e profondo.
La Concerto è un'edizione limitata (4.000 esemplari) prodotta da Pelikan nel 1996.
Il cofanetto rappresenta un pianoforte:

e, aperto, fa da scenografica cornice alla penna:


Come molte L.E. Pelikan (es. Toledo) anche la Concerto nasce da una M800 Souverän, di cui condivide anche il pennino.

Questo è in oro 18 K con inserti platinati e reca inciso il logo, la cartura, la gradazione (M nel mio caso) e dei fregi a contorno:

Ma quello che caratterizza la Concerto è il fusto, di un magnifico colore blu scuro, con una fascia in argento massiccio placcata in oro sulla quale le abili mani di un artigiano hanno inciso le note iniziali dell'Inno alla Gioia dalla Nona Sinfonia di Beethoven:

abbellite da artistici fregi:

Sul cappuccio è inciso il numero di serie (nel mio caso 1331/4000):

Ovviamente la presenza della "camicia" in argento comporta un leggero aumento del peso rispetto alla M800, si passa infatti da 29 a 37 gr (da 21 a 29 gr senza il cappuccio), ma la penna resta comunque confortevole, anzi essendo il corpo più pesante mantiene una migliore bilanciatura anche scrivendo a cappuccio calzato.
Voto materiali, lavorazione, finiture: 10
Essendo il gruppo scrittura quello apprezzatissimo della M800, la scrittura non riserva sorprese, sia con il pennino M, che con l'F che ogni tanto interscambio con la M800 verde-nera.
Voto scrittura: 9 (considerate che il mio termine di paragone è il pennino H-B 21K della Sailro 1911 che merita un 10)
Conclusioni.
Pur essendo una penna "impegnativa" dal punto di vista del valore economico, la Concerto è una penna che si lascia usare quotidianamente, magari il maggiore peso rispetto alla M800 la rende meno adatta a lunghe sessioni di scrittura, ma scrivere con questa penna è un vero piacere sia per la mano che per gli occhi.