villager ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 18:48
Il mio unico dubbio è se oggi valga ancora la pena investire parecchie ore a settimana per 5 anni in una lingua morta, quando ci sono materie scientifiche che darebbero un apporto in termini di sviluppo della logica e del ragionamento superiore, oltre a dare strumenti utili nella pratica e negli studi futuri.
Sono d'accordo con te; ci sono tanti altri strumenti culturali che sviluppano il ragionamento e danno contemporaneamente strumenti pratici.
Ma il latino parla di te, che sei italiano.
Non ti dà strumenti, ti dice chi sei.
E chi sono le persone che hai intorno.
Ti fa (o ti aiuta a) comprendere l'ambiente in cui vivi.
Se vivi in Italia.
Se vivi a Londra effettivamente il latino non ti serve (lì ti servirebbe conoscere i diversi tipi di malto).
DeficitSpending ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 22:25
Se vivi in Italia.
Se vivi a Londra effettivamente il latino non ti serve (lì ti servirebbe conoscere i diversi tipi di malto).
Il latino a Londra ti potrebbe aiutare a far quattro chiacchiere al Pub con Boris Johnson...che oltre ad averlo studiato ha pure scritto un libro sull'importanza dell'antica Roma per i nostri tempi.
Scherzi a parte (da quel che si legge sui giornali sembra che Boris non abbia bisogno di andare al pub per bere, specie durante i lockdown....), il latino non è del tutto scomparso dal curriculum di un liceale inglese. Sarò il loro attaccamento alle tradizioni, ma pure il mio nipotino che pure non frequenta Eton, a Londra lo studia. Ed essendo mezzo italiano prende voti altissimi, come pure in Francese. (W le lingue neolatine )
Di quanto mi abbia fatto bene il liceo scientifico me ne sono accorta solo qualche anno dopo.
Anche se prendevo latino e matematica a settembre tutti gli anni.
Automedonte ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 21:02
Ma perchè hai fatto il liceo se odiavi tanto il latino
Non potevo sapere di odiare il latino prima ancora di studiarlo
Automedonte ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 21:02
Viceversa lo studio dell’informatica serve solo se poi lo fai di mestiere altrimenti è inutile
Dipende dai punti di vista.
Per me è inutile studiare per l'appunto il latino.
Studiare programmazione invece permette per esempio di sviluppare buone capacità nel problem solving, che è sempre utile.
Marco
I cannot remember the books I've read any more than the meals I have eaten; even so, they have made me.
Automedonte ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 21:02
Viceversa lo studio dell’informatica serve solo se poi lo fai di mestiere altrimenti è inutile perché la maggior parte di noi utilizza dei programmi ma non gli interessa imparare il linguaggio di programmazione o come si costruisce un pc
In realtà no.
Imparare a "programmare" nel senso più vero del termine significa imparare ad analizzare un problema complesso, scomponendolo nelle sue parti più semplici, per poi trovare la strada migliore per risolverlo tra le tante possibili. È un esercizio profondamente intellettuale la cui utilitá va ben oltre la programmazione informatica fine a se stessa.
E comunque alla stessa stregua si potrebbe dire che non interessa imparare il latino se poi uno non farà il latinista di mestiere perchè è inutile, eppoi google traduce anche il latino...
Oltre al fatto che è sempre una buona cosa avere quelle conoscenze che ci permettono di non essere dominati dalla tecnologia, ma di dominarla.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
Automedonte ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 21:02
Per questo motivo si facevano studiare soprattutto materie umanistiche che danno una cultura di base generalizzata che è cosa sempre utile e non cose specifiche che magari nella vita non serviranno mai.
Questa concezione per cui la cultura di base generalizzata si fa con le materie umanistiche è una delle sventure più grosse di questo paese... La matematica è cultura quanto se non di più di qualunque materia umanistica. Non conoscerne le basi (come non conoscere quelle della fisica o della biologia) è solo un indice di una profonda ignoranza.
Da ex frequentatore dì liceo scientifico, arrivato alla facoltà dì ingegneria ho notato come, per i primi esami, molti colleghi provenienti in particolare dall’itis, avessero un livello più avanzato del mio nelle prove pratiche dì fisica, elettronica, elettrotecnica è così via. Al contrario, nelle materie “nuove” in cui si partiva dallo stesso livello c’era una differenza dì apprendimento, spesso legata a diverso metodo dì studio, ma anche ad una comprensione più profonda del testo. E questo è forse il punto dì forza dello studio del latino e della traduzione delle versioni. Questo almeno nella mia esperienza.
Detto questo avrei fatto volentieri qualche ora in meno dì latino, per mettere nel programma dello scientifico una materia come il diritto, cosa che onestamente mi è mancata.
Nel mio primo anno di Università, nella mia città hanno avviato il Liceo scientifico tecnologico, che in realtà rientrava nell’offerta formativa dell’itis.
Sarò di parte, in quanto ingegnere del software, ma lo studio dell’informatica dovrebbe essere incentivato a scuola. Non necessariamente intesa come programmazione Pascal, come si faceva ai miei tempi, ma per far capire come funzionano gli strumenti che i ragazzi hanno in mano tutti i giorni, dagli smartphone alle reti a cui ci si collega, le reti sociali che si creano, l’importanza delle informazioni e il vero significato della parola “pubblicare” (foto, post, qualsiasi cosa). Ormai i bambini nascono con in mano strumenti che, se sfruttati in maniera sbagliata, possono limitare dì molto le potenzialità che offrono o, peggio, arrivare ad essere dannosi.
DeficitSpending ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 22:25
Ma il latino parla di te, che sei italiano.
Non ti dà strumenti, ti dice chi sei.
E chi sono le persone che hai intorno.
Ti fa (o ti aiuta a) comprendere l'ambiente in cui vivi.
Il latino del liceo a ma non ha dato niente di tutto ciò. Casomai lo studio dell'italiano. E lo studio della storia assai di più.
E per comprendere l'ambiente in cui viviamo un po' di ecologia probabilmente sarebbe assai più utile.
piccardi ha scritto: ↑sabato 5 febbraio 2022, 2:14
DeficitSpending ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 22:25
Ma il latino parla di te, che sei italiano.
Non ti dà strumenti, ti dice chi sei.
E chi sono le persone che hai intorno.
Ti fa (o ti aiuta a) comprendere l'ambiente in cui vivi.
Il latino del liceo a ma non ha dato niente di tutto ciò. Casomai lo studio dell'italiano. E lo studio della storia assai di più.
E per comprendere l'ambiente in cui viviamo un po' di ecologia probabilmente sarebbe assai più utile.
Simone
Oltretutto il latino dovrebbe parlare anche del fatto che molte lingue europee hanno la stessa origine, non solo l’italiano. Se si pensa che la lingua più simile al latino è lo spagnolo, insieme al portoghese, e sono le lingue più parlate del mondo, è limitante pensare al latino come una prerogativa della sola cultura Italiana.
Spiller84 ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 22:05
Detto questo, credo che lo studio del latino in un liceo scientifico serva a dare strumenti per pensare in modi diversi, e ad approcciarsi in m
aniera più proficua allo studio, qualsiasi esso sia.
Mah, a me francamente gli strumenti per pensare in modi diversi me li ha dati assai più storia, filosofia, matematica e fisica che non il latino.
piccardi ha scritto: ↑sabato 5 febbraio 2022, 2:14
Il latino del liceo a ma non ha dato niente di tutto ciò. Casomai lo studio dell'italiano. E lo studio della storia assai di più.
E per comprendere l'ambiente in cui viviamo un po' di ecologia probabilmente sarebbe assai più utile.
Simone
Oltretutto il latino dovrebbe parlare anche del fatto che molte lingue europee hanno la stessa origine, non solo l’italiano. Se si pensa che la lingua più simile al latino è lo spagnolo, insieme al portoghese, e sono le lingue più parlate del mondo, è limitante pensare al latino come una prerogativa della sola cultura Italiana.
Parliamo di due cose diverse: voi di lingua, io di antropologia.
Buon fine settimana a tutti!
piccardi ha scritto: ↑sabato 5 febbraio 2022, 2:08
Automedonte ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 21:02
Per questo motivo si facevano studiare soprattutto materie umanistiche che danno una cultura di base generalizzata che è cosa sempre utile e non cose specifiche che magari nella vita non serviranno mai.
Questa concezione per cui la cultura di base generalizzata si fa con le materie umanistiche è una delle sventure più grosse di questo paese... La matematica è cultura quanto se non di più di qualunque materia umanistica. Non conoscerne le basi (come non conoscere quelle della fisica o della biologia) è solo un indice di una profonda ignoranza.
Simone
Simone che discorsi fai? Non dimentichiamo da dove è partito il discorso parlavamo di abolire il latino al liceo scientifico dove matematica e fisica ci sono abbondantemente e giustamente.
Io ed alcuni di noi sosteniamo invece che il latino è importante per una buona formazione di base al pari di matematica, fisica, italiano, storia ed altre materie fondamentali, magari meno importante è informatica per avere una buona cultura di base.
piccardi ha scritto: ↑sabato 5 febbraio 2022, 2:33
Spiller84 ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 22:05
Detto questo, credo che lo studio del latino in un liceo scientifico serva a dare strumenti per pensare in modi diversi, e ad approcciarsi in m
aniera più proficua allo studio, qualsiasi esso sia.
Mah, a me francamente gli strumenti per pensare in modi diversi me li ha dati assai più storia, filosofia, matematica e fisica che non il latino.
Simone
Sicuramente questo è valido per il latino del Ginnasio (biennio), dove ti devi imparare una gran quantità di regole sulla struttura della lingua, ma poi al Liceo quando quello che studi realmente è la Letteratura Latina, è a mio parere discorso totalmente diverso. Senza scordare che l'impatto della Letteratura Latina sul pensiero occidentale è stato molto maggiore di quello della pur gloriosa letteratura italiana, in particolare dalla fine del Rinascimento in poi.
Discorso diverso su matematica e fisica che secondo me sono troppo sottovalutate come elemento formativo nelle scuole superiori.
A causa di pregiudizi vari infatti, da noi non si studiano quasi mai "le materie" ma "la storia delle materie". Ad esempio non studiamo la Filosofia ma la "storia della filosofia".
Matematica e Fisica invece non si scappa: impari un metodo ed un linguaggio e non la "storia di come si è sviluppata la materia nei secoli". Sembra lana caprina ma secondo me è fondamentale: studiare la storia della fisica da Talete ai giorni nostri sarebbe sicuramente interessante ma con potenziale formativo ben diverso?
Automedonte ha scritto: ↑sabato 5 febbraio 2022, 8:46
Simone che discorsi fai? Non dimentichiamo da dove è partito il discorso parlavamo di abolire il latino al liceo scientifico dove matematica e fisica ci sono abbondantemente e giustamente.
No ai tempi miei il latino si insegnava per 5 anni, la fisica solo al triennio. E gli si dedicavano ben più ore che a fisica e scienze, e di più che a storia e a filosofia. Spero la situazione sia cambiata, e presumo anche lo sia, ma se si parla di un liceo scientifico continuo a ritenere se ne possa tranquillamente fare a meno.
Automedonte ha scritto: ↑sabato 5 febbraio 2022, 8:46
Io ed alcuni di noi sosteniamo invece che il latino è importante per una buona formazione di base al pari di matematica, fisica, italiano, storia ed altre materie fondamentali, magari meno importante è informatica per avere una buona cultura di base.
Si ho presente la diffusione di questa opinione e semplicemente non la condivido.
Che possa essere utile, che costituisca un arricchimento culturale, senz'altro (cosa che vale comunque anche per l'informatica), ma che sia una materia "fondamentale" per una formazione di base, proprio no.
No ai tempi miei il latino si insegnava per 5 anni, la fisica solo al triennio. E gli si dedicavano ben più ore che a fisica e scienze, e di più che a storia e a filosofia. Spero la situazione sia cambiata, e presumo anche lo sia, ma se si parla di un liceo scientifico continuo a ritenere se ne possa tranquillamente fare a meno.
Ed allora chi proviene dal Liceo Scientifico non dovrebbe essere ammesso nelle facoltà universitarie in cui è richiesta la conoscenza del latino. Come è concepibile studiare Giurisprudenza senza essere in condizioni di superare un esame fondamentale che è Istituzioni del Diritto Romano? O lettere Classiche? O filosofia? Ma lo stesso discorso vale per materie scientifiche, come Geologia o Medicina nelle quali la terminologia latina è molto usata. E poi occorre considerare che lo studio del Latino dopotutto è lo studio dell'italiano antico. E' semplicemente fondamentale per la formazione mentale in qualsiasi professione. Persino per la Matematica, in quanto i matematici fanno anche gli analisti, gli opinionisti etc.. E poi, lo sapete che nei licei inglesi si studia il latino. Lo sapete che nei licei Tedeschi il Latino è una delle lingue più studiate Lo sapete che la BBC per anni ha ripreso le lezioni di Istituzioni di Diritto Romano presso l'Università La sapienza di Roma? Questo lo ho visto con i miei occhi. Fatevene una ragione, siamo italiani ed il latino costituisce il fondamento della nostra madrelingua.
Pierluigi