Ciao a tutti,
la domanda è probabilmente un po' banale per i più esperti ma per me, e spero altri inesperti come me, sarebbe utile per schiarirsi le idee visto che riguarda una parte, se non la parte fondamentale di una penna stilografica.
- Da quanto letto finora ho capito che l'identificazione dei pennini delle Aurora 88 era associato un codice di colori, riportato in un cerchietto colorato presente sia sulla scatola della confezione che nel tappino che blocca l'accesso alla vite che fissa il fondello al meccanismo dello stantuffo (vedi immagine-1 allegata).
- Per quanto riguarda le Aurora 88K l'uso del codice di colori venne abbandonato, ma è nota una classificazione dei vari pennini costituita da due cifre numeriche (xx) che indicano la flessibilità per le decine, e la dimensione o la forma della punta del pennino per le unità (immagine-2 allegata).
- Sulla Aurora 888 (888P anche?) il riferimento è dato dalle lettere S-M-H (soft, medium, hard) per la flessibilità seguita da un'altra lettera che identifica la misura del pennino (EF,F,M...). Nelle prime versioni però troviamo ancora lo stesso sistema di numerazione a due cifre in uso anche nelle 88K .
La domanda riguarda sopratutto le 88P e DuoCart e altre che non conosco.
- Nella 88P ho notato solo la scritta sulla sezione, oltre al logo Aurora 88P e numero di serie, solo la lettera M che identifica il pennino. Questa M sta per? Medium immagino ma è flessibile? O con M si identifica sia la flessibilità che la dimensione?....
- Nella 88 DuoCart non c'è nessun riferimento al pennino. Ho notato solo il logo Aurora DuoCart e numero di serie LExxxx. Sarà questo LE ad identificare il pennino?
Inoltre a prescindere dall'identificazione del pennino descritto, come fare a riconoscere il tipo di pennino al tatto o "a colpo occhio" senza fidarsi su ciò che sta impresso sulla penna. Perchè ovviamente parlando di penne che hanno una certa età è probabile che il pennino sia stato sostituito con un altro.
Grazie a tutti
AURORA: ma che pennini montano? Guida all'identificazione
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Solo per un certo tempo. Poi è stato abbandonato. E non è stato sostituito da nulla.Golia ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 21:55 - Da quanto letto finora ho capito che l'identificazione dei pennini delle Aurora 88 era associato un codice di colori, riportato in un cerchietto colorato presente sia sulla scatola della confezione che nel tappino che blocca l'accesso alla vite che fissa il fondello al meccanismo dello stantuffo (vedi immagine-1 allegata).
E' stato abbandonato prima dell'introduzione della 88K. Non si sa quando e per quanto tempo è stato adottato il codice numerico. E comunque sono state usate anche le lettere (F, M ecc.), non è chiaro se in parallelo (sulla mia è stampigliata sulla carenatura) al codice numerico.Golia ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 21:55 - Per quanto riguarda le Aurora 88K l'uso del codice di colori venne abbandonato, ma è nota una classificazione dei vari pennini costituita da due cifre numeriche (xx) che indicano la flessibilità per le decine, e la dimensione o la forma della punta del pennino per le unità (immagine-2 allegata).
Si, non c'è un criterio univoco.Golia ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 21:55 - Sulla Aurora 888 (888P anche?) il riferimento è dato dalle lettere S-M-H (soft, medium, hard) per la flessibilità seguita da un'altra lettera che identifica la misura del pennino (EF,F,M...). Nelle prime versioni però troviamo ancora lo stesso sistema di numerazione a due cifre in uso anche nelle 88K .
Sta per medio. La flessibilità non è indicata nelle lettere della corazza.Golia ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 21:55 La domanda riguarda sopratutto le 88P e DuoCart e altre che non conosco.
- Nella 88P ho notato solo la scritta sulla sezione, oltre al logo Aurora 88P e numero di serie, solo la lettera M che identifica il pennino. Questa M sta per? Medium immagino ma è flessibile? O con M si identifica sia la flessibilità che la dimensione?....
Per quanto se ne sa è semplicemente parte della matricola.
Li distingui un po' con l'esperienza ma resta comunque un ampio margine di incertezza.Golia ha scritto: ↑venerdì 4 febbraio 2022, 21:55 Inoltre a prescindere dall'identificazione del pennino descritto, come fare a riconoscere il tipo di pennino al tatto o "a colpo occhio" senza fidarsi su ciò che sta impresso sulla penna. Perchè ovviamente parlando di penne che hanno una certa età è probabile che il pennino sia stato sostituito con un altro.
Simone
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grazie.
Invece l'intercambiabilità dei pennini tra i vari modelli di aurora? ad esempio un pennino della 88p può essere montato su una 88k?
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Ni, sono un pochino differenti come dimensione, occorre adattarli
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quali sono quelli che si possono intercambiare senza problemi? se non sbaglio aurora 88 con aurora 88k?
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Senza problemi nessuno. Son troppi anni che si sono adattati al conduttore. Va visto caso per caso anche all'interno della stessa tipologia.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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provando e riprovando ho notato che cambiarli è anche possibile, il risultato non sempre è matematico ovvero, a volte pennino della 88 montato su una 88k non ha lo stesso risultato di scrittura. Evidentemente l'alimentatore e l'adattamento avuto del gruppo scrittura influisce un po'. Forse magari usandolo facilitandone il riadattamento per un po' di tempo la situazione potrebbe migliorare.
Grazie della risposta.
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BP