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Incrostazioni su boccette di inchiostro

I colori preferiti, le miscele sperimentate, le misture autoprodotte. Tutto sull'inchiostro che utilizzate nella vostra fedelissima stilografica!
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alessandro95
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Incrostazioni su boccette di inchiostro

Messaggio da alessandro95 »

Buonasera a tutti!

Tempo fa mi hanno regalato alcuni inchiostri...lascio le foto.

Secondo voi possono essere usati con le stilografiche o rischiano di seccarsi e intasare l'alimentazione e altro? Quei residui secchi non mi fanno ben pensare anche se su quello blu c'è scritto " FOR FOUNTAIN & DEEP PENS".
Inoltre il blu mi sembra molto denso, sembra quasi una sospensione

Grazie a tutti, buona serata :wave:
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AinNithael
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Messaggio da AinNithael »

Usavo i winsor & newton solo con pennini da intingere. Nelle bottigliette ora sono secchi :( Non mi fiderei a metterli nelle stilografiche neppure da nuovi.
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Pettirosso
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Messaggio da Pettirosso »

AinNithael ha scritto: martedì 11 gennaio 2022, 21:26 Usavo i winsor & newton solo con pennini da intingere. Nelle bottigliette ora sono secchi :( Non mi fiderei a metterli nelle stilografiche neppure da nuovi.
+1 :thumbup:
Meglio evitare, sono inchiostri calligrafici.
Se proprio vuoi rischiare, solito discorso: mettili in una penna di basso costo, a converter e facilmente smontabile; poi consuma l'inchiostro il più rapidamente possibile (non dico in giornata, ma in una settimana o poco più), ed alla fine lava accuratamente la penna.
Intanto, scrivendo, già ti renderai conto se il flusso è costante, se ci sono salti di tratto anche solo fra una parola e l'altra, eccetera.
Giuseppe.
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Messaggio da alessandro95 »

Grazie del parere a entrambi!

Chi me li ha regalati ha detto che sono anche per stilografiche ma solo nel blu-nero c’è scritto che lo è, e comunque era incroststo pure quello…
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Ne ho già parlato da qualche parte.
In breve: un tempo erano inchiostri in cui veniva indicato l'uso possibile con stilografica; tuttavia non erano adatti, perché il legante (necessario perché la parte cromatica si ottiene con pigmenti e non con coloranti) era una resina acrilica molto tenace.
In passato, approfittando di una lunga chiacchierata tecnica con uno dei boss di W&N, in vista di una possibile collaborazione con la casa, feci presente che l'indicare "for fountain pen" (presente indistintamente su tutti i 18 colori della gamma) era un qualcosa da verificare a fondo, per evitare problemi futuri.
Oggi mi risulta l'impiego di una resina acrilica ugualmente di qualità ma non indelebile, che ha reso possibile (anche ad altri produttori come Lefranc e Liquitex) la formulazione di nuove famiglie di colori acrilici, più simili concettualmente alla tempera (una cosa che prima non era attuabile). Ne consegue che il colore è riattivabile in acqua e quindi ad essa sensibile. Tuttavia io non metterei questi inchiostri in una stilografica e, se proprio volessi farlo, userei una penna cinese facilmente smontabile e sacrificabile. Va tenuto presente che, anche se viene citata la calligrafia, si tratta di inchiostri acrilici destinati alle belle arti, i cui pigmenti che li compongono appartengono tutti ai massimi gradi (6 - 7 - 8) della BWS, quindi LF A e AA della scala W&N, come auspicabile da quel genere di materiali.
Il produttore, sulle nuove boccette, mi risulta non citi più il possibile uso in stilografica, limitandosi a un più corretto "for brush & dip pens". La presentazione del prodotto sul proprio sito recita "For best results use with a brush or a dip pen.".
:wave:
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
alessandro95
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Messaggio da alessandro95 »

Monet63 ha scritto: mercoledì 12 gennaio 2022, 14:19 Ne ho già parlato da qualche parte.
In breve: un tempo erano inchiostri in cui veniva indicato l'uso possibile con stilografica; tuttavia non erano adatti, perché il legante (necessario perché la parte cromatica si ottiene con pigmenti e non con coloranti) era una resina acrilica molto tenace.
In passato, approfittando di una lunga chiacchierata tecnica con uno dei boss di W&N, in vista di una possibile collaborazione con la casa, feci presente che l'indicare "for fountain pen" (presente indistintamente su tutti i 18 colori della gamma) era un qualcosa da verificare a fondo, per evitare problemi futuri.
Oggi mi risulta l'impiego di una resina acrilica ugualmente di qualità ma non indelebile, che ha reso possibile (anche ad altri produttori come Lefranc e Liquitex) la formulazione di nuove famiglie di colori acrilici, più simili concettualmente alla tempera (una cosa che prima non era attuabile). Ne consegue che il colore è riattivabile in acqua e quindi ad essa sensibile. Tuttavia io non metterei questi inchiostri in una stilografica e, se proprio volessi farlo, userei una penna cinese facilmente smontabile e sacrificabile. Va tenuto presente che, anche se viene citata la calligrafia, si tratta di inchiostri acrilici destinati alle belle arti, i cui pigmenti che li compongono appartengono tutti ai massimi gradi (6 - 7 - 8) della BWS, quindi LF A e AA della scala W&N, come auspicabile da quel genere di materiali.
Il produttore, sulle nuove boccette, mi risulta non citi più il possibile uso in stilografica, limitandosi a un più corretto "for brush & dip pens". La presentazione del prodotto sul proprio sito recita "For best results use with a brush or a dip pen.".
:wave:
Ho capito, grazie per la dettagliata risposta :thumbup: in effetti il blu-nero sembra proprio una tempera anziché un inchiostro per stilografica, molto pigmentato e denso.
Gli altri sembrano più acquerelli...
Non mi hanno mai dato la sensazione di essere adatti all'uso con stilografica.
Grazie ancora :wave:
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