Ricarica cartucce di inchiostro
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Ricarica cartucce di inchiostro
Ho qualche ritrosia a ricaricare le cartucce, a parte il fatto di non sapere quanto possa essere "inquinante" l'operazione per il posto dove si fa ("inquinante" = lasciare ignobili tracce di inchiostro in ogni dove), non so se la tenuta dell'accoppiamento cartuccia-gruppo scrittura avvisi prima di cedere o se ci si ritrova con la penna grondante di inchiostro dalla sera alla mattina.
Sul converter CON-40 a quanto ho capito ha una capacità di 0,4 ml, ma ho visto in giro qualche consiglio per un riempimento ottimale (consigli che credo siano validi su tutti i converter, ad es il video di The Goulet Pen proprio sui converter Pilot e sul caricamento ottimale del CON-40 https://www.youtube.com/watch?v=NjrROos ... PenCompany.
Alla peggio proverò a vuotare una cartuccia della Pilot e tentare il refill, ma credo che investirò i circa 5 euro del converter Pilot.
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Il converter ha la sua comodità, però 0,4 di inchiostro (se riempito in maniera ottimale, altrimenti sono ancora meno) è pochissimo. Una cartuccia standard Pelikan ne contiene 0,7. A spanne, visto che la cartuccia Pilot è più grande direi che ne tiene 1 ml o giù di lì. Come diceva anche Ghiandaia le cartucce Pilot sono probabilmente le migliori da ricaricare perché hanno l’imboccatura larga e la plastica è abbastanza spessa da scongiurare deformazioni. Io ne ricarico una da più di un anno e ancora aggancia bene. Non la ricarico ogni settimana beninteso però l’ho fatto già parecchie volte. Non so dirti se dia segnali di allarme ma tieni presente che la prera è piccolina, probabilmente appena avvitato il fusto alla sezione, la cartuccia non ha nemmeno lo spazio per uscire dall’imbocco. Io il con 40 ce l’ho ed ero veramente stufo di ricaricare ogni due per tre, inoltre se porti la penna per usarla fuori casa rischi di rimanere a secco. E poi gl’inchiostri Pilot nero e blu (non iroshizuku) sono talmente buoni che a prescindere un pacchetto di cartucce le prenderei ugualmente. Ovviamente queste sono considerazioni del tutto personali. Lungi da me il volerti far cambiare idea.scilib01 ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 15:04 Ho qualche ritrosia a ricaricare le cartucce, a parte il fatto di non sapere quanto possa essere "inquinante" l'operazione per il posto dove si fa ("inquinante" = lasciare ignobili tracce di inchiostro in ogni dove), non so se la tenuta dell'accoppiamento cartuccia-gruppo scrittura avvisi prima di cedere o se ci si ritrova con la penna grondante di inchiostro dalla sera alla mattina.
Sul converter CON-40 a quanto ho capito ha una capacità di 0,4 ml, ma ho visto in giro qualche consiglio per un riempimento ottimale (consigli che credo siano validi su tutti i converter, ad es il video di The Goulet Pen proprio sui converter Pilot e sul caricamento ottimale del CON-40 https://www.youtube.com/watch?v=NjrROos ... PenCompany.
Alla peggio proverò a vuotare una cartuccia della Pilot e tentare il refill, ma credo che investirò i circa 5 euro del converter Pilot.
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Alla fine, anche per avere una scorta di inchiostro "da viaggio" per la Prera, prenderò un pacchetto di cartucce; visto che ci sono, tenterò la ricarica. Come modalità cosa suggerisci? Ho visto due scuole di pensiero, quella che prevede l'iniezione dalla bocca e quella che prevede invece la rimozione e riposizionamento del fondello: tu quale prediligi? Per l'iniezione dalla bocca è necessario un ago particolarmente piccolo, tipo insulina per intenderci?Iridium ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 17:23 Il converter ha la sua comodità, però 0,4 di inchiostro (se riempito in maniera ottimale, altrimenti sono ancora meno) è pochissimo. Una cartuccia standard Pelikan ne contiene 0,7. A spanne, visto che la cartuccia Pilot è più grande direi che ne tiene 1 ml o giù di lì. Come diceva anche Ghiandaia le cartucce Pilot sono probabilmente le migliori da ricaricare perché hanno l’imboccatura larga e la plastica è abbastanza spessa da scongiurare deformazioni. Io ne ricarico una da più di un anno e ancora aggancia bene. Non la ricarico ogni settimana beninteso però l’ho fatto già parecchie volte. Non so dirti se dia segnali di allarme ma tieni presente che la prera è piccolina, probabilmente appena avvitato il fusto alla sezione, la cartuccia non ha nemmeno lo spazio per uscire dall’imbocco. Io il con 40 ce l’ho ed ero veramente stufo di ricaricare ogni due per tre, inoltre se porti la penna per usarla fuori casa rischi di rimanere a secco. E poi gl’inchiostri Pilot nero e blu (non iroshizuku) sono talmente buoni che a prescindere un pacchetto di cartucce le prenderei ugualmente. Ovviamente queste sono considerazioni del tutto personali. Lungi da me il volerti far cambiare idea.
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Ahimè i tempi dell'Università sono ben lontani...riktik ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 21:09 Per me dipende soprattutto da dove e come usi la penna. Io che non scrivo molto, ovvero soprattutto in ufficio e a casa, non ho alcun problema a ricaricare più spesso la penna. Il con-40 quindi non mi crea alcun problema. Anzi ripetere più spesso il rito è anche piacevole.
Chiaramente se sei uno studente universitario che prende molto appunti all’università avrai esigenze diverse.
La penna la uso per lavoro, principalmente note e memo personali oltre a prendere appunti di dettaglio per alcune riunioni.
Forse il CON-40 sarebbe pure sufficiente, ma dato che dovrò prevedere una scorta trasportabile di inchiostro, alla fine prenderò anche delle cartucce con cui tenterò l'operazione di ricarica una volta terminate.
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Scusa.....scilib01 ha scritto:
[CUT] visto che ci sono, tenterò la ricarica. Come modalità cosa suggerisci? Ho visto due scuole di pensiero, quella che prevede l'iniezione dalla bocca e quella che prevede invece la rimozione e riposizionamento del fondello: tu quale prediligi?
COSA ????
Qualunque ago in cima ad una siringa va più che bene; per cartucce con imbocco abbastanza largo (nel senso: la Pelikan NO) si può anche provare ad usare una pipetta, ma in questo caso (la cannula della pipetta è più spessa dell'ago...) attento a non tappare completamente l'imboccatura, tanto da impedire la fuoriuscita dell'aria dalla cartuccia.scilib01 ha scritto: Per l'iniezione dalla bocca è necessario un ago particolarmente piccolo, tipo insulina per intenderci?
attento anche a non "pompare" l'inchiostro troppo velocemente, pena il formarsi di bolle di inchiostro che ti troverai poi su dita e vestiti. (lavora sempre su un piano libero protetto da, che so, giornali vecchi; magari persino mettere tutto il necessario in una vaschetta a bordi rialzati è ancora meglio, così non rotola tutto via cadendo chissà dove...)
L'ideale è riempire la cartuccia premendo "dolcemente" il pistone della siringa. calma, molta calma.
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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Sposo in toto il post di Giorgio. Io ricarico con una siringa con ago senza punta comprata in rete per due spiccioli. Sembra una di quelle per riempire anche le cartucce della stampante per intenderci. Quando faccio l’operazione metto calamaio e cartucce all’interno di un contenitore a bordi rialzati tipo pirofila e mai nessun pasticcio.rolex hunter ha scritto: ↑martedì 4 gennaio 2022, 11:27Scusa.....scilib01 ha scritto:
[CUT] visto che ci sono, tenterò la ricarica. Come modalità cosa suggerisci? Ho visto due scuole di pensiero, quella che prevede l'iniezione dalla bocca e quella che prevede invece la rimozione e riposizionamento del fondello: tu quale prediligi?
COSA ????
Qualunque ago in cima ad una siringa va più che bene; per cartucce con imbocco abbastanza largo (nel senso: la Pelikan NO) si può anche provare ad usare una pipetta, ma in questo caso (la cannula della pipetta è più spessa dell'ago...) attento a non tappare completamente l'imboccatura, tanto da impedire la fuoriuscita dell'aria dalla cartuccia.scilib01 ha scritto: Per l'iniezione dalla bocca è necessario un ago particolarmente piccolo, tipo insulina per intenderci?
attento anche a non "pompare" l'inchiostro troppo velocemente, pena il formarsi di bolle di inchiostro che ti troverai poi su dita e vestiti. (lavora sempre su un piano libero protetto da, che so, giornali vecchi; magari persino mettere tutto il necessario in una vaschetta a bordi rialzati è ancora meglio, così non rotola tutto via cadendo chissà dove...)
L'ideale è riempire la cartuccia premendo "dolcemente" il pistone della siringa. calma, molta calma.
La procedura di rimozione del fondello di cui hai letto credo che vada bene (forse

P.S. per la serie, una immagine vale più di mille parole. A sinistra Pilot, a destra Pelikan
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Si, preso anche io, comodo e sicuro.Iridium ha scritto: Io ricarico con una siringa con ago senza punta comprata in rete per due spiccioli. Sembra una di quelle per riempire anche le cartucce della stampante per intenderci.
D'altronde, mia sorella e mio cognato sono medici (specializzazioni varie ed eventuali); quindi (in caso servissero) posso persino permettermi gli aghi spinali e gli aghi-cannula.....

Sia pure ma..... per quale sciagurata ragione ci si dovrebbe complicare la vita ???Iridium ha scritto: La procedura di rimozione del fondello di cui hai letto credo che vada bene (forse) per le cartucce Pelikan.
C'è un buco aperto lì davanti, tu hai un oggetto cavo e rastremato che ci entra comodo......
ed essendo un forum pubblico, ci fermiamo qui



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1. Andare in farmacia a comprare una siringa qualsiasiscilib01 ha scritto: ↑martedì 4 gennaio 2022, 8:53Alla fine, anche per avere una scorta di inchiostro "da viaggio" per la Prera, prenderò un pacchetto di cartucce; visto che ci sono, tenterò la ricarica. Come modalità cosa suggerisci? Ho visto due scuole di pensiero, quella che prevede l'iniezione dalla bocca e quella che prevede invece la rimozione e riposizionamento del fondello: tu quale prediligi? Per l'iniezione dalla bocca è necessario un ago particolarmente piccolo, tipo insulina per intenderci?Iridium ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 17:23 Il converter ha la sua comodità, però 0,4 di inchiostro (se riempito in maniera ottimale, altrimenti sono ancora meno) è pochissimo. Una cartuccia standard Pelikan ne contiene 0,7. A spanne, visto che la cartuccia Pilot è più grande direi che ne tiene 1 ml o giù di lì. Come diceva anche Ghiandaia le cartucce Pilot sono probabilmente le migliori da ricaricare perché hanno l’imboccatura larga e la plastica è abbastanza spessa da scongiurare deformazioni. Io ne ricarico una da più di un anno e ancora aggancia bene. Non la ricarico ogni settimana beninteso però l’ho fatto già parecchie volte. Non so dirti se dia segnali di allarme ma tieni presente che la prera è piccolina, probabilmente appena avvitato il fusto alla sezione, la cartuccia non ha nemmeno lo spazio per uscire dall’imbocco. Io il con 40 ce l’ho ed ero veramente stufo di ricaricare ogni due per tre, inoltre se porti la penna per usarla fuori casa rischi di rimanere a secco. E poi gl’inchiostri Pilot nero e blu (non iroshizuku) sono talmente buoni che a prescindere un pacchetto di cartucce le prenderei ugualmente. Ovviamente queste sono considerazioni del tutto personali. Lungi da me il volerti far cambiare idea.
![]()
2. Rimuovere la siringa dalla confezione
3. Rimuovere il cappuccio che protegge l'ago
4. Intingere l'ago nella boccetta di inchiostro
5. Aspirare un po' di inchiostro
6. Rimuovere l'ago dal calamaio
7. Inserire l'ago nella cartuccia dal foro anteriore
8. Spingere delicatamente il pistone della siringa fino a riempire la cartuccia.
Insomma si tratta di riempire una cartuccia di plastica mica di mandare un uomo su Marte.

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rolex hunter ha scritto: ↑martedì 4 gennaio 2022, 11:53Si, preso anche io, comodo e sicuro.Iridium ha scritto: Io ricarico con una siringa con ago senza punta comprata in rete per due spiccioli. Sembra una di quelle per riempire anche le cartucce della stampante per intenderci.
D'altronde, mia sorella e mio cognato sono medici (specializzazioni varie ed eventuali); quindi (in caso servissero) posso persino permettermi gli aghi spinali e gli aghi-cannula.....![]()
Sia pure ma..... per quale sciagurata ragione ci si dovrebbe complicare la vita ???Iridium ha scritto: La procedura di rimozione del fondello di cui hai letto credo che vada bene (forse ) per le cartucce Pelikan.
C'è un buco aperto lì davanti, tu hai un oggetto cavo e rastremato che ci entra comodo......
ed essendo un forum pubblico, ci fermiamo qui![]()
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
Infatti mi sembra una procedura alquanto farraginosa ma cercavo solo di trovare una spiegazione a quanto il nostro amico avesse letto in rete. Non dubito che qualcuno ci sia pure riuscito ma sarà uno sbattimento inutile IMHO

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consiglierei anche un 3 bis (opzionale), passare un po' l'ago su della carta vetrata per non graffiare l'interno delle cartuccefrancoiacc ha scritto: ↑martedì 4 gennaio 2022, 11:56 1. Andare in farmacia a comprare una siringa qualsiasi
2. Rimuovere la siringa dalla confezione
3. Rimuovere il cappuccio che protegge l'ago
4. Intingere l'ago nella boccetta di inchiostro
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Non vorremo dimenticare anche una passata di pasta IossoNepgdamn ha scritto: ↑martedì 4 gennaio 2022, 12:57consiglierei anche un 3 bis (opzionale), passare un po' l'ago su della carta vetrata per non graffiare l'interno delle cartuccefrancoiacc ha scritto: ↑martedì 4 gennaio 2022, 11:56 1. Andare in farmacia a comprare una siringa qualsiasi
2. Rimuovere la siringa dalla confezione
3. Rimuovere il cappuccio che protegge l'ago
4. Intingere l'ago nella boccetta di inchiostro
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Visto che francamente non ho idea di cosa c'entrassero tutti questi messaggi con i dubbi sull'autoregalo, ho diviso l'argomento, siete pregati di proseguire la discussione sulla ricarica delle cartucce (ed esprimere eventuali patemi relativi alla suddetta operazione) in questo argomento.
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Avendo fatto qualche ricerca mi ero imbattuto in questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=DpkzfNS ... hannel=OdE
La cosa non mi sembrava proprio semplicissima e prona a vari problemi (perdita di tenuta, ovalizzazione della cartuccia, ti scappa la cartuccia di mano non perfettamente sigillata mentre la stai risigillando con conseguente proiezione di inchiostro su tutta la persona).
A questo punto diventa proprio obbligatoria una prova di ricarica di una cartuccia non appena l'avrò tra le mani (manca la penna sul sito che avevo eletto come fornitore del pacchetto, speriamo nel riassortimento dopo il 6).rolex hunter ha scritto: ↑martedì 4 gennaio 2022, 11:27 Qualunque ago in cima ad una siringa va più che bene; per cartucce con imbocco abbastanza largo (nel senso: la Pelikan NO) si può anche provare ad usare una pipetta, ma in questo caso (la cannula della pipetta è più spessa dell'ago...) attento a non tappare completamente l'imboccatura, tanto da impedire la fuoriuscita dell'aria dalla cartuccia.
attento anche a non "pompare" l'inchiostro troppo velocemente, pena il formarsi di bolle di inchiostro che ti troverai poi su dita e vestiti. (lavora sempre su un piano libero protetto da, che so, giornali vecchi; magari persino mettere tutto il necessario in una vaschetta a bordi rialzati è ancora meglio, così non rotola tutto via cadendo chissà dove...)
L'ideale è riempire la cartuccia premendo "dolcemente" il pistone della siringa. calma, molta calma.
Per la lista del materiale ho tutto, per l'operazione in se... nulla di più facile che:francoiacc ha scritto: ↑martedì 4 gennaio 2022, 11:56
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Diciamo che se posso cerco di evitare operazioni casalinghe quando, in passato, per ricaricare una cartuccia di una stampate a getto d'inchiostro cambiai il colore delle ante della cucina...
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Difficoltà non paragonabili, vai tranquillo.
Se poi stai parlando di cartucce stampante proprietarie, NON predisposte per la ricarica, stiamo proprio parlando di mandare qualcuno sulla luna contro scalare colle Campigli.
A meno che tu non abbia due mani sinistre...
ps: la cartuccia la fori solo se fai MOLTA pressione con l'ago, ma in realtà l'ago lo puoi nemmeno appoggiare al fondo.
pps: se hai la fobia degli aghi è ovviamente tutta un'altra storia.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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Fortunatamente sono simmetrico, ma la cartuccia era una cartuccia nata per essere ricaricata... Fu la fretta a farmi fare il danno.Esme ha scritto: ↑martedì 4 gennaio 2022, 14:43 Difficoltà non paragonabili, vai tranquillo.
Se poi stai parlando di cartucce stampante proprietarie, NON predisposte per la ricarica, stiamo proprio parlando di mandare qualcuno sulla luna contro scalare colle Campigli.
A meno che tu non abbia due mani sinistre...
ps: la cartuccia la fori solo se fai MOLTA pressione con l'ago, ma in realtà l'ago lo puoi nemmeno appoggiare al fondo.
pps: se hai la fobia degli aghi è ovviamente tutta un'altra storia.
Vediamo allo svuotamento della prima cartuccia di fare qualche prova.