E continuerà a farlo! Smetterà solo quando l'omino ci ficcherà dentro inchiostro anziché acqua. E comunque la condensa sulle alette non migra facilmente nel condotto, che è il tubicino nero con i forellini, al quale è azzeccato il pennino.StiloMich ha scritto: ↑martedì 14 dicembre 2021, 17:56Vero. Però ogni tanto sembra che condensa passi nell' alimentatore e il colore esce slavato. Anche questo fa parte della natura! Poi io per natura sono perfezionista, oltre al fatto che mi piace smontare le cose! Ehm! Dovevo trovare cosa non andava!
Poi, chiaramente, se ti piace smontare le cose il discorso cambia; però in quel caso il problema non è la penna, ma l'omino che la tormenta.
Infine chiariamo alcuni punti.
1.- Se una penna a cui non lasci fare in pace ciò per cui è progettata a un certo punto scrive più slavato, è più facile che il problema sia un flusso ridotto che l'inchiostro annacquato, a meno che tu non stia usando un inchiostro molto sensibile anche a piccolissime percentuali di acqua (esempio, gli inchiostri lavabili come alcuni blu scolastici). Il flusso ridotto è dovuto proprio al fatto che non le viene lasciato il tempo di andare a regime. Hai voglia a smontare: le cose funzionano diversamente a seconda della propria natura, e la natura delle penne è contenere inchiostro; non essere lavate o smontate continuamente. Ammesso che non succeda niente, per bene che ti vada una penna trattata come fai tu funzionerà male, o comunque peggio di come farebbe se le lasciassi fare il suo lavoro.
2.- Alcuni inchiostri cedono parte del solvente (l'acqua) più facilmente rispetto ad altri. In certe condizioni in due penne identiche, caricate con lo stesso inchiostro, si può avere comportamento differente, come è capitato a te, e i motivi possono essere diversi, tra cui anche il calore. Ma la vera domanda è: cosa ti infastidisce? La condensa? Te lo chiedo perché gli inchiostri sono umidi...
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