Penne stilografiche e oggetti che scrivono

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Illomba
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Penne stilografiche e oggetti che scrivono

Messaggio da Illomba »

Buonanotte a tutti,
stavo riflettendo relativamente al proliferare di "oggetti che scrivono" quali TW**BI, M++m+n, ecc.
Si, tecnicamente sono stilografiche, certo hanno un pennino ed accettano inchiostri, ma chi ci metterebbe un inchiostro la cui boccetta costa tanto quanto la penna?
Stampare plastica è una delle cose oggigiorno più normali, i pennini sono disponibili sui mercati a prezzi irrisori (zappe comprese).

Stavo scrivendo con una M++m+n e mi chiedevo dove fosse il piacere: pennino duro come un Caterpillar, seppur fluido e senza incertezze, plastiche trasparenti perfette, senza sbavature o altro, roba da sala operatoria, ma il piacere?!?!?!

Per il prezzo non pretendo nulla di più, ottimi prodotti industriali che si scontrano con i sogni....
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Illomba ha scritto: martedì 23 novembre 2021, 2:03 Buonanotte a tutti,
stavo riflettendo relativamente al proliferare di "oggetti che scrivono" quali TW**BI, M++m+n, ecc.
Si, tecnicamente sono stilografiche, certo hanno un pennino ed accettano inchiostri, ma chi ci metterebbe un inchiostro la cui boccetta costa tanto quanto la penna?
Io.
Mi sfugge del tutto il senso di accoppiare penna e inchiostro in base al prezzo, cosa che invece va fatta in base alle caratteristiche. Sono comunque piuttosto sicuro che una buona TWSBI Diamond (puoi scrivere per intero i marchi) costi più della più costosa boccetta di inchiostro. Oltre a questo ho penne economiche che vanno benissimo, tra cui Pelikan, Online, Schneider, Faber-Castell, Lamy, Kaweco, Platinum e Pilot, tutte ottime e piacevolissime da usare, e non vedo perché non dovrei caricarle - ad esempio - con un Iroshizuku.
Per quanto non abbia stima verso le cinesi in genere, ne posseggo alcune; fanno benissimo il lavoro per cui le ho prese, hanno una loro logica e di solito ci finiscono dentro inchiostri ben precisi, che costano svariate volte la penna.
Va da sé che se determinate penne non ti soddisfano, non dovresti usarle (io non lo farei).
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Messaggio da Esme »

A me piacciono molto le stilografiche vintage anonime, formato lady o pocket, carenate. Il che significa che spesso le posso trovare a un costo inferiore a molti inchiostri blasonati, dato che non sono molto ambite.
Eppure il piacere di scriverci è notevole e non esiterei ad inchiostrarle con il top dei top tra gli inchiostri (che non ho perchè non ne sento la necessità).

Poi per molti il piacere è proprio nell'avere una penna che scorre senza incertezze, che avanza imperterrita come un trattore e che resiste alle avversità della vita come un carrarmato, piuttosto che una blasonata che ha bisogno di mille rettifiche e si spacca solo a infilarla in una tasca... 🙂

Quindi: viva la diversità!
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Messaggio da Ghiandaia »

Tra i miei primi acquisti c'è un "blocco" di Jinhao x750 dal prezzo irrisorio, tanto che se dovessi metterci solo inchiostri che costano meno della penna mi troverei in serio imbarazzo e probabilmente dovrei metterci l'acqua sporca dei pavimenti lavati (magari più volte con la stessa acqua per raggiungere le economie prescritte :lol: ).

Invece ci metto quello che più mi aggrada al momento. Le x750 in questione hanno tutte pennino M, flusso per lo più abbondante e alcune sono anche molto piacevoli da usare con il bonus per nulla scontato che il pennino è facilmente separabile dall'alimentatore. Questo fatto combinato col loro prezzo molto basso mi permette di usarci anche gli Herbin coi brillantini. Con una boccetta di Emeraude de Chivor mi prendo un paio di dozzine di x750... Quindi sono d'accordo con Monet63 quando dice che l'accoppiamento inchiostro-penna non dipende dal costo ma dalle caratteristiche.

Il piacere di una penna è fatto di tanti elementi e anche le cinesi "un tanto al kilo" ne possiedono alcuni.
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Messaggio da Automedonte »

Perdonami ma è un discorso che non ha senso, l’inchiostro serve per far scrivere le penne, un inchiostro costoso si presume abbia qualità migliori di un altro e l’unica accortezza è quella di usarlo in una penna che ne valorizzi le qualità. Il fatto che quella penna costi molto o poco non ha rilevanza.

Certo che non metto inchiostri particolari in una monnman con pennino EF perché è un chiodo preciso ed utile in alcuni casi ma non valorizzerebbe mai un inchiostro.
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Messaggio da Illomba »

Scusate,
la mia era solo una personale riflessione nata mentre stavo “rodando” una Moonman appena arrivata.
La penna scrive bene e la possibilità di usarla in modalità cartuccia-converter-contagocce e vedere il tutto in trasparenza mi ha convinto a comprarla.
Una volta in mano ho potuto vedere quanto bene svolgesse il proprio lavoro sin da subito, proprio come la TWSBI 580 ma, a mio modesto parere, rispetto anche solo ad una Lamy, è come se le mancasse qualcosa.
Storia?
Mistero, perché essendo tutte e due trasparenti non ci lasciano alcuna fantasia?
Non lo so, scrivendoci le ho sentite più freddo strumento che estensione della mano, di certo una cosa squisitamente personale.
Così come personale la riflessione sull’inchiostro, se guardate nella scatola portapenne postata ieri sera c’è proprio al centro una Twisbi caricata con l’Emeraude de Chivoir (coincidenze?).
Il motivo per il quale ci ho messo quell’inchiostro è che, in primis lo godo anche dall’esterno e come se fosse in caleidoscopio, ogni tanto la giro per godermi i brillantini che se ne vanno a spasso. Altro motivo è il fatto che, essendo predisposta per essere facilmente smontata, in caso di ingorgo, ci metto un attimo a lavarla per bene.
Non intendevo denigrare o sottovalutare alcune moderne, riflettevo esclusivamente e condividevo, la mancanza di un feedback emotivo che rilevo in penne con una, forse solo immaginifica, storia alle spalle, poi , magari, anche le succitate riceveranno una dose dell’Akkerman in arrivo, ma ho la sensazione che tenderò ad apprezzarlo di più su una Kaweco sport vintage o una Pelikan coda mozza (senza tirare in ballo OMAS o altro)
Facendo un paragone orologiero, non c’è dubbio che un Casio G-Shock sia più preciso, resistente ed economico di un Omega, ma andrei sul secondo ad occhi chiusi.
De gustibus…
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Messaggio da Monet63 »

Illomba ha scritto: martedì 23 novembre 2021, 10:17 Scusate,
Ma scherzi? Guarda che è bellissimo discutere di queste cose, siamo qui per questo!
Il resto del discorso (che non riporto solo per non appesantiree la risposta, ma che ho letto interamente) mi trova d'accordo, ed è ciò che intendo io: se qualcosa non ti piace, non usarla, a prescindere dal prezzo.
:wave:
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Messaggio da Spiller84 »

Io ho due Jinhao, una x450 e una 51a, sulla prima metto anche inchiostri shimmering, proprio perché ha un tratto largo ed è facile da pulire. Sulle altre cinesi che ho, Pai Li 008 e Wingsung 3013 non ci metto inchiostri troppo macchianti, essendo trasparenti le une e traslucida l'altra. A prescindere dal costo, quando una stilografica fa bene il suo lavoro mi dispiace rovinarla, anche se so che con meno del costo di un panino posso riprenderla.
Il bello è proprio questo, trovare e provare inchiostri che rendano il trio penna/inchiostro/carta qualcosa di molto bello con cui avere a che fare. Se dovessi ragionare sul costo dell'inchiostro, su alcune penne potrei metterci solo qualche Diamine, e di seconda mano pure :) E invece, la prossima carica della x450 sarà a base di Kon Peki o Yama Budo. Mi ispira questa accoppiata da provare, con quel tratto ciccione e flusso copioso, penso possa esaltare quegli inchiostri più di altre penne che ho
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Messaggio da Lilli »

Attualmente ho una Jinhao (x450) caricata con un inchiostro Iroshizuku. La cosa potrebbe risultare poco equilibrata, invece a me l'accoppiata piace parecchio, la penna si comporta bene e con quell'inchiostro va perfettamente d'accordo...
A questo punto direi che se l'inchiostro costa più della penna, ma il matrimonio è perfetto, perché non usarli insieme?
Divertiamoci a trovare le giuste combinazioni e buoni esperimenti colorati. 🎨
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Messaggio da Illomba »

Ma certo, in fin dei conti si tratta di divertimento e piacere personale.
La sperimentazione, la ricerca, ci mantengono vivi facendoci sentire anche un pelo alchimisti, e se ci scappa un errore è una lezione.
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