Su questo hai perfettamente ragione, mi sa che dovrà lasciare delle indicazioni fintanto che sono in tempo...
Simone
Su questo hai perfettamente ragione, mi sa che dovrà lasciare delle indicazioni fintanto che sono in tempo...
Eh, la fai facile, la domanda... In verità è una domanda amletica, almeno per me. Posto che non sono collezionista, ma raccoglitore, la situazione che hai proposto è stimolante e induce un certo cortocircuito nelle mie cervella. Non ti so rispondere. Forse prima di aprirle farei una ricerca in rete, per vedere quanto sono quotate in quelle condizioni di immacolatezza. Poi boh, dipende da quanto potrei racimolare. Oppure me ne fregherei e le userei io, visto che cambio di continuo penne inchiostrate e usare penne economiche non mi fa né caldo né freddo rispetto a usare penne costosette. E racimolare qualche decina di euro (ma anche qualche centinaio di euri) non cambierebbe in meglio la mia vita... Però sì, va considerato anche la felicità mentale di chi cerca questi oggetti, a volte anche ossessivamente (perché lui sì che è collezionista)... Sarei così egoista? Amletica! Amletica ti dico!
Simone, di queste "speciali" ne potresti elencare qualcuna? Sono curioso...piccardi ha scritto: ↑lunedì 15 novembre 2021, 21:39
Non ne ho molte, dato che le penne le compro per usarle, ma quelle poche che mi sono capitate sono rimaste nelle condizioni in cui le ho ottenute. E prima di andarmene saranno le prime (e forse le sole) che cederò, ma soltanto dopo essermi assicurato che l'acquirente la pensi come me.
Simone
Questa è una soluzione spesso adottata dai collezionisti per aggirare il dubbio, acquistare 2 copie di ogni esemplare. Uno dedicato alla contemplazione, conservazione e mostra, l'altro dedicato all'uso. Più è deperibile l'oggetto della collezione, più è adottato tale atteggiamento. Certo è anche il modo più costosoLucaC ha scritto: ↑martedì 16 novembre 2021, 9:43 Per quanto riguarda la sezione vintage io possiedo una Omas Lucens ogiva nuova, con scatola e istruzioni, mai usata, perfetta...Con questa ci ho pensato parecchio e per ovviare il mio tentennamento ne ho presa un' altra usata con cui scrivere con enorme soddisfazione!
beh ciò fa di te senz'altro una non collezionista, e lo dico come una virtù, il collezionismo è una brutta malattia. Senz'altro hai modo di goderti a fondo la tua passione senza limiti, è bello conservare tale spirito fanciullesco (nel senso più nobile).Esme ha scritto: ↑martedì 16 novembre 2021, 1:48 Puoi aggiungere una quarta categoria, quella degli utilizzatori gioiosamente incoscienti?
Sono quasi certa che se per una improvvisa botta di c... una fortunatissima coincidenza entrassi in possesso della PrimissimissimaStilograficaCheMaiÈStataProdotta, appartenuta all' EssereUmanoONonUmanoPiùStoricamenteImportanteDelMultiverso non potrei in alcun modo trattenermi dall'inchiostrarla e usarla compiaciutissima per i miei scarabocchi.
Io mi definisco pennara, in assonanza con gattara. Fare il collezionista è troppo complicato per me.riktik ha scritto: ↑martedì 16 novembre 2021, 11:15 beh ciò fa di te senz'altro una non collezionista, e lo dico come una virtù, il collezionismo è una brutta malattia. Senz'altro hai modo di goderti a fondo la tua passione senza limiti, è bello conservare tale spirito fanciullesco (nel senso più nobile).
Temo però che dopo questa tua dichiarazione nessuno ti presterà mai i suoi tesori
Stesso sistema adottato talvolta anche da me (anche se quasi sempre la penna usata in realtà già ce l'avevo prima).LucaC ha scritto: ↑martedì 16 novembre 2021, 9:43 Per quanto riguarda la sezione vintage io possiedo una Omas Lucens ogiva nuova, con scatola e istruzioni, mai usata, perfetta...Con questa ci ho pensato parecchio e per ovviare il mio tentennamento ne ho presa un' altra usata con cui scrivere con enorme soddisfazione!
Nel caso mio no, non è così.riktik ha scritto: ↑martedì 16 novembre 2021, 10:39 Questa è una soluzione spesso adottata dai collezionisti per aggirare il dubbio, acquistare 2 copie di ogni esemplare. Uno dedicato alla contemplazione, conservazione e mostra, l'altro dedicato all'uso. Più è deperibile l'oggetto della collezione, più è adottato tale atteggiamento. Certo è anche il modo più costoso
Una 144 di celluloide, con scatola e carte.demogorgone ha scritto: ↑martedì 16 novembre 2021, 8:48 Simone, di queste "speciali" ne potresti elencare qualcuna? Sono curioso...