Siamo una specie a rischio d'estinzione
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Anch'io sono stata svezzata con le replay, ho fatto un anno di matita e poi replay fino alla quarta quando mia mamma si era stufata di spender tanto per le penne cancellabili e ha litigato con la maestra per farmi passare alle biro, infatti i quaderni di quarta erano piani di cancellature ma è stato utilissimo perchè alle medie ero una delle poche che scriveva con poche cancellatura e non si portava dietro il bianchetto.Phormula ha scritto: ↑giovedì 4 febbraio 2021, 14:50 Me le ricordo anch'io le prime Replay, beige nella versione usa e getta e nere in quella ricaricabile, con la confezione del refill che aveva dentro anche la gomma di ricambio. E ricordo anche come nella pubblicità venisse indicato di non usare la penna per firmare assegni.
Dal punto di vista dell'utilizzo, non scrivevi, "aravi" il foglio.
L'inchiostro era molto denso e per farla scrivere bisognava calcare all'inverosimile.
Non credo sia legale, ma non credo nemmeno che un genitore voglia piantar casini.
Non credo che i miei avrebbero mai chiesto alla mia maestra di farmi usare una stilografica di un'altra marca o una penna a sfera.
Quella era la richiesta e ci si adattava.
Dopo tre mesi di pilot frixion rotte/perse/esplose al ritmo di una alla settimana, ho preso il diario di mio figlio e ho scritto:
SANTE PAROLE!
Io non ne ho mai perse di penne anche perchè i miei non erano ricchi e avevo paura di farmi sgridare ma il ero problema erano i refill dato che scrivevo molto e ne consumavo un sacco( la cartoleria era l'unica nel raggio di 500m e aveva quasi un monopolio su tutti i prodotti, ad esempio le pilot g-2 07 costano da lei 3 euro mentre nella cartoleria vicino al liceo solo 2,00) e quando ero piccola 2010-2012 non si comprava tanto da internet.Esme ha scritto: ↑sabato 13 novembre 2021, 0:06Dopo tre mesi di pilot frixion rotte/perse/esplose al ritmo di una alla settimana, ho preso il diario di mio figlio e ho scritto:
"Gentile maestra, nonostante in famiglia si sia grandi estimatori della cultura giapponese e si apprezzi notevolmente gli strumenti di scrittura della Pilot, non possiamo rischiare di diventarne i maggiori finanziatori. Ci vediamo quindi costretti a passare all'uso di penne europee più gestibili e resistenti, come la bic cristal."
È stato catartico, perché le cancellabili alle elementari sono, come dice Bons per le gingiao, una cahata pazzesca.
Questa fissa di nascondere gli errori non la comprendo e non penso sia positiva: una bella riga diritta dimostra che sì, hai fatto un errore, ma sei stato capace di vederlo e correggerti.
Nel nostro caso non avevano imposto una marca, se l'avessero fatto saremmo insorti.
Le cartolerie sono un'attività che impone di comprare all'ingrosso tantissimi articoli, che magari vengono rivenduti, al dettaglio nell'arco di molto tempo, con conseguente "immobilizzo" di capitale, sono sempre più schiacciate dalla concorrenza degli store cinesi, da quelli online e degli ipermercati, che nel periodo della ripresa scolastica , utilizzano gli articoli da cancelleria per "richiamo" della clientela. Se aggiungi anche il fatto di stare un posti dalla bassa densità abitativa , comprenderai quanto sia difficile rimanere nel settore.Magica03 ha scritto: ↑sabato 13 novembre 2021, 15:01
Io non ne ho mai perse di penne anche perchè i miei non erano ricchi e avevo paura di farmi sgridare ma il ero problema erano i refill dato che scrivevo molto e ne consumavo un sacco( la cartoleria era l'unica nel raggio di 500m e aveva quasi un monopolio su tutti i prodotti, ad esempio le pilot g-2 07 costano da lei 3 euro mentre nella cartoleria vicino al liceo solo 2,00) e quando ero piccola 2010-2012 non si comprava tanto da internet.
Non so perchè ma nel mio quartiere ci sono pochissime cartolerie ben distanziate tra loro e quindi hanno il monopolio in tutta la zona, sparano prezzi superiori a quelli in centro dove tutto costa di più
Ma io non abito in un paesino ma a Genova, solo che nel mio quartiere ce ne sono pochissime e non esiste la concorrenza dato che i supermercati in zona non vendono cancelleria o ne vendono pochissima (che poi di supermercati che la vendono sono solo la Carrefour e la Coop ma hanno un reparto piccolissimo). Di store cinesi ce ne sono alcuni che fanno dei prezzi normali cioè prezzi che si vedono nelle librerie/cartolerie leggermente fuori città oppure in Piemonte.ASTROLUX ha scritto: ↑sabato 13 novembre 2021, 16:20Le cartolerie sono un'attività che impone di comprare all'ingrosso tantissimi articoli, che magari vengono rivenduti, al dettaglio nell'arco di molto tempo, con conseguente "immobilizzo" di capitale, sono sempre più schiacciate dalla concorrenza degli store cinesi, da quelli online e degli ipermercati, che nel periodo della ripresa scolastica , utilizzano gli articoli da cancelleria per "richiamo" della clientela. Se aggiungi anche il fatto di stare un posti dalla bassa densità abitativa , comprenderai quanto sia difficile rimanere nel settore.Magica03 ha scritto: ↑sabato 13 novembre 2021, 15:01
Io non ne ho mai perse di penne anche perchè i miei non erano ricchi e avevo paura di farmi sgridare ma il ero problema erano i refill dato che scrivevo molto e ne consumavo un sacco( la cartoleria era l'unica nel raggio di 500m e aveva quasi un monopolio su tutti i prodotti, ad esempio le pilot g-2 07 costano da lei 3 euro mentre nella cartoleria vicino al liceo solo 2,00) e quando ero piccola 2010-2012 non si comprava tanto da internet.
Non so perchè ma nel mio quartiere ci sono pochissime cartolerie ben distanziate tra loro e quindi hanno il monopolio in tutta la zona, sparano prezzi superiori a quelli in centro dove tutto costa di più
Prevedo che in futuro ne rimarranno aperte ben poche (purtroppo).
Io ogni tanto compro un calamaio di Pelikan Royal Blue o Brillant Black dalla cartoleria sotto casa solo perchè mi fa piacere che continuino ad esistere, nonostante costi meno online.
Da me non esistono penne a meno di 5 euro e i modelli di stilografica sono tutti molto costosi. La più economica che ho trovato è la lamy safari a 20 euroStePen ha scritto: ↑martedì 16 novembre 2021, 11:00 3 euro è pure troppo, comunque.
La presi a 1.50 euro con due o tre cartucce comprese.
Vale quel che costa.
Meglio spendere qualche caffè in più e prendersi una semplice ed economica faber castell school+.
Altra categoria e altra sensazione tra le mani.
Le faber castell potresti trovarle anche al supermercato. Al CRF presi una pelikan primapenna a 2 euro con 5 cartucce comprese.Magica03 ha scritto: ↑mercoledì 17 novembre 2021, 7:25Da me non esistono penne a meno di 5 euro e i modelli di stilografica sono tutti molto costosi. La più economica che ho trovato è la lamy safari a 20 euroStePen ha scritto: ↑martedì 16 novembre 2021, 11:00 3 euro è pure troppo, comunque.
La presi a 1.50 euro con due o tre cartucce comprese.
Vale quel che costa.
Meglio spendere qualche caffè in più e prendersi una semplice ed economica faber castell school+.
Altra categoria e altra sensazione tra le mani.