Sembra che siano abbastanza nuovi e che fino ad ora abbiano venduto nel circuito dei pen show, ma da Giugno pare che siano disponibili anche online in un negozio europeo (che non so se in questa sezione posso citare).
Mi ha incuriosito soprattutto il fatto che dichiarino di fabbricare i pennini loro direttamente, che mi sembra una rinfrescante novità in un mondo di JoWo e Bock in acciaio praticamente tutti uguali...
Qualcuno sa chi sono e ha una opinione? A 45€ pensavo di provarci
Io trovo interessante a prescindere la produzione in casa del pennino, perché è l'unico modo di caratterizzare nella sostanza (e non solo nella forma) una penna. Poi, mi rendo anche conto che fare i pennini in proprio è tutt'altro che facile, e il risultato per niente scontato. Una penna del genere, ad esempio, a prescindere da eventuali somiglianze, la prenderei senza grossi problemi.
L’opera d’arte è sempre una confessione. Umberto Saba
Polemarco ha scritto: ↑mercoledì 3 giugno 2020, 14:45
Difatti stigmatizzavo la prassi !
Sì, avevo notato l'ironia. Ho solo voluto dire la mia partendo dal primo "aggancio" disponibile.
Mi riferivo anche alla discussione recente nel topic sulla Moonman. Anche se lì sono d'accordo che si tratti di scopiazzatura 1:1 (almeno nelle apparenze, non nella fabbricazione e nei materiali).
Sui siti americani stanno sui 55 dollari. Pennino autoprodotto, caricamento a pistone e prezzo economico. Direi che è da provare assolutamente! Peccato che per ora in Italia non vengono ancora importate. Vedremo in futuro...
Pare che il marchio sia di provenienza USA/Cina e pare anche che i pennini siano davvero autoprodotti. Ci sono un paio di rivenditori in Europa che le trattano ed i prezzi non sono alti (45-55 € o 60£).
Ho approfittato delle offerte per il black friday di un rivenditore olandese e ho acquistato il modello Yellow Tang (quella di colore giallo). Penna carina esteticamente, il pistone sembra funzionare abbastanza bene, anche piacevole nella scrittura, sebbene il pennino mi abbia dato una sensazione di "durezza". Purtroppo quando ho avuto necessità di smontare il pistone per una pulizia profonda della penna, a causa un inchiostro che aveva lasciato residui difficili da eliminare, il meccanismo ha rivelato tutte le sue debolezze: la filettatura interna si è incastrata nel corpo della penna e la chiave in dotazione non riesce a fare presa per svitarlo (come se non fosse della giusta dimensione). Nel tentativo di far girare la parte che fuoriesce dal corpo della penna l'ho rotto...sicuramente colpa mia, sono stato molto maldestro, ma ho smontato e rimontato varie volte i pistoni delle TWSBI senza avere mai un problema di questo tipo e anche la plastica mi è sembrata molto più solida rispetto a quella di questa penna Narwhal.
Ho contattato il rivenditore per avere un pistone di ricambio, ma la vedo dura...
Sono passati 11 mesi dall'ultimo post, nel frattempo qualcuno ha avuto esperienza con le Narwhal?
Adesso sono disponibili in Italia ad un prezzo abbordabile, e le resine sono molto belle.
Florinda
"Non abbiate nelle vostre case nulla che non sapete essere utile o che non ritenete essere bello" William Morris
Ho visto sul web la nautilus e devo dire che il disegno particolare mi ha attirato, ma non so se mi piace o se alla fine sia un po' kitsch. Contavo di andarla a vedere dal vivo nei prossimi giorni, anche per capire la consistenza dei materiali.
E io ho ricevuto oggi una Narwhal Original... Incredibile la bellezza della resina, che sembra anche di qualità. Non l'ho ancora provata, ma le vibrazioni sono molto positive.
La Nautilus l'ho adocchiata anche io. Kitsch? Boh, a me sembra simpatica. Il prezzo è un po' altino però...