Come amate scrivere?

[Marsich]

In questo momento dal mio studio si vede un tramonto meraviglioso. Le nuvole rossastre e azzurre toccano le montagne distanti e gli alberi sembrano ancora più verdi. E' un panorama che induce alla riflessione.

Mi rendo conto che amo scrivere da solo, senza persone nei dintorni, e mi piace farlo mentre lavoro.
La firma è un atto troppo veloce, l'appunto è un atto troppo superficiale, e la presenza delle altre persone mi distrae.
La scrittura è mia, è una pausa dal fragore costante.

E a voi come piace scrivere?

[Gargaros]

Invidio la tua posizione: cosa darei per avvere lo scrittoio presso una finestra e oltre, l'orizzonte. Ancora meglio se ci fosse la campagna sconfinata... e soprattutto vuota di umanità.

Comunque io scrivo quasi solo nelle ore buie, e a lume di candela. Eh, sì, non scherzo.

[Monet63]

Essendo un gufo, con orari molto spostati, di solito scrivo nel tardo pomeriggio o - preferibilmente - di sera o notte. In realtà la mattina io praticamente non esisto, e inizio a prendere vita dopo le 12/13.
Se devo scrivere nel senso vero del termine, quindi non cose al volo, mi metto comodo nel secondo studio (il primo studio serve al lavoro), dove ho una grande scrivania, una vecchia sedia comoda, una tripla finestra enorme a nord-est, un terzo di mobile con inchiostri e penne, libri e quaderni ovunque.
Mentre quando dipingo non ho problemi ad avere gente che mi ronza intorno, quando scrivo devo per forza star da solo, preferibilmente a porta chiusa, a meno che non stia facendo la revisione a una prima stesura di qualcosa o qualche correzione; ma anche in questi casi, per quanto la presenza di qualcuno non mi sia fastidiosa, preferisco comunque esser solo, magari con la porta aperta. Ad ogni modo, una volta posto nelle condizioni a me più gradite, sono capace di andare avanti ore, senza pause; diciamo che in quei frangenti una penna di qualità mediocre non è in grado di starmi dietro, ma quelle migliori mostrano tutto il proprio valore.

[sansenri]

Scrivo per necessità, scrivo per ricordare, non scrivo quasi mai così, per scrivere.
In un mondo che ormai ti permette di fare tutto in digitale, eppure scrivo, solitamente prendo appunti di lavoro, note, schemi, idee, cose capite, cose da capire.
Leggere me stesso, la mia calligrafia, accende una luce nella mia testa, ricordo cosa ho scritto e perchè l'ho scritto. Un testo digitale pur scritto da me non scatena la stessa sensazione. Scrivere perciò mi lascia una traccia da seguire, ma anche il solo scrivere fissa meglio le idee nella mia testa.
Non importa troppo dove, basta che la posizione di scrittura sia comoda; è vedere la mia calligrafia, il tratto dell'inchiostro che sfuma, il colore che si fissa sul foglio accanto a me, che in fondo mi rincuora.

[Lilli]

Adoro scrivere in qualsiasi momento della giornata, ad un tratto mi siedo alla mia scrivania, prendo: stilografiche, fogli, quaderni, block notes ed inizio a scrivere, sperimentare, produrre...
E se ho bisogno di più spazio, mi "rifugio" in cucina quando sono sola e senza distrazioni. Per scrivere ho bisogno di silenzio, solo così riesco a concentrarmi.
Mi piace soprattutto trascrivere frasi famose di poeti, autori. Ultimamente scelgo un "tema" e mi metto alla ricerca delle frasi più belle e alla fine di ogni "lavoro", condivido le pagine scritte con la persona che mi ha fatto scoprire questo "mondo" meraviglioso.

[Tribbo]

non oso descrivere dove e in quali condizioni scrivo io.. La mia scrivania è ingombra di ogni sorta di cose e la mia casa/ufficio è avara di spazi, quindi mi riduco a scrivere su un pianale di legno seduto sul divano...

Cosa scrivo? da un pò di tempo tengo un semplice diario a riassunto degli eventi principali della giornata, con qualche breve considerazione. Niente di troppo intimistico, un vero diaro di bordo con qualche misurata concessione a brevi riflessioni. Un piccolo spazio personale nel quale faticosamente cerco di arare un foglio bianco con i tratti storti della mia grafìa...brutta quanto volete ma comunque mia personale

..ho notato poi che la mia grafìa segue il mio umore, a volte anche però imprevedibilmente prendendone le distanze: così capita che magari scrivo con migliore forma quando sono un poco giù di umore e le parole si contorcono diventando intellegibili solo da me quando magari sono di buon umore e scrivo con maggior leggerezza...

Una cosa è certa: guardando le pagine del diario sembrano tutte figlie della stessa mano: simili ma nessuna uguale

[Spiller84]

In genere, per scrivere mi rifugio nel mio nido di scrittura in camera, dove ci sono le penne, gli inchiostri, gli orologi... Non scrivo cose memorabili, di solito scrivo cavolate per vedere come si comporta quella penna con quell'inchiostro, su quella carta... Poi, trascrivo in un paio di righe le mie impressioni sul quaderno degli inchiostri per ricordarmi se l'accoppiata è proficua o meno. In pratica, writing for write sake . Una cosa che mi rilassa molto, è scrivere sui due inserti del mio taccuino in pelle. In uno c'è il "diario dei tè" dove scrivo le mie impressioni sui vari tè provati, con tanto di valutazione da 0 a 10, luogo di acquisto e se li considero da riprendere o meno. Nel secondo inserto c'è il "poetry book" in cui trascrivo le poesie in francese e inglese che mi colpiscono, un po' per tenermi in esercizio, un po' per amor di poesia e scrittura. E il tempo si ferma. Quando senti il fruscio del pennino sul foglio, guardi la scia colorata che si lascia alle spalle, ti rigiri la penna fra le mani che sebbene economica, la hai presa perché ti piace, hai letto recensioni, visto video, e la hai voluta con te... Beh, ti riconcili col creato e ti trovi nella tua bolla di tranquillità, dove i problemi e crucci della quotidianità non sono ammessi. Che gran cosa la scrittura a mano, soprattutto se stilografica.

[Pierre]

Che sofisticati ...
allo sportello, nel casino, col telefono che suona random e uno straniero che impreca in chissà quale lingua perché non riesce a regolarizzarsi.

Firme veloci, moduli da compilare, numeri di documenti tra timbri e datari in un salone rimbombante.
Così.

[Spiller84]

Che sofisticati ...
allo sportello, nel casino, col telefono che suona random e uno straniero che impreca in chissà quale lingua perché non riesce a regolarizzarsi.

Firme veloci, moduli da compilare, numeri di documenti tra timbri e datari in un salone rimbombante.
Così.

Era come amate scrivere, non come vi capita di scrivere A meno che non ami scrivere in queste circostanze

[Pierre]

Che sofisticati ...
allo sportello, nel casino, col telefono che suona random e uno straniero che impreca in chissà quale lingua perché non riesce a regolarizzarsi.

Firme veloci, moduli da compilare, numeri di documenti tra timbri e datari in un salone rimbombante.
Così.

Era come amate scrivere, non come vi capita di scrivere A meno che non ami scrivere in queste circostanze

Hai ragione.
Ma tante volte una stilografica è una consolazione in quelle circostanze...

[Crononauta]

E a voi come piace scrivere?

Uhm... con la penna?!

[Marsich]

Mi è piaciuto molto leggervi tutti, perchè mi sembra che voi, come per me, lo scrivere sia prendersi una pausa dal trambusto del mondo per dedicare del tempo a se stessi.. chi in cucina, chi nello studio, chi di notte, chi con un atmosfera particolare, chi con una buona musica

[Marsich]

E a voi come piace scrivere?

Uhm... con la penna?!

[Automedonte]

E a voi come piace scrivere?

Uhm... con la penna?!

Risposta scontata, ma stilo, biro o roller ?

[Crononauta]

Uhm... con la penna?!

Risposta scontata, ma stilo, biro o roller ?

Un'immagine vale più di mille parole!