Starei attento a magnificare troppo i giapponesi, premetto che personalmente sono un appassionato della loro arte e della loro cultura, proprio per questo ne analizzo anche i lati oscuri.RiAff ha scritto: ↑mercoledì 15 settembre 2021, 18:59
Per fare le stilografiche Kuretake Yumeginga non c'è bisogno di uccidere cervi, purtroppo non si può dire la stessa cosa dell'erede della Duofold Parker, che è made in China (argomento tabù). In realtà, ancora oggi le mie ricerche sono state vane, non approdando a nulla, e perdendosi tra India e Cina, in stabilimenti dove non sono accertate nessuna delle normali condizioni di lavoro a tutela delle maestranze e del loro impatto ecologico, direi devastante in ogni settore (compreso quello delle stilografiche).
https://www.fountainpennetwork.com/foru ... -in-china/
Premetto inoltre che ho sacro orrore per tutti i regimi totalitari ed oppressivi, compreso quello cinese.
In Cina ti costringono al superlavoro? Certo, invece i giapponesi si autocostringono e temo che la seconda opzione sia anche peggiore della prima, perchè non lascia spiragli di ribellione; come si fa a ribellarsi a se stessi? Il fenomeno delle morti per stress lavorativo è noto con il termine "karoshi".
La coscienza ecologista nipponica ? Chiedete cosa ne pensano delfini e balene, di cui fanno mattanza senza remore. Per non parlare del disastro nucleare di Fukushima, di cui i nostri si sono resi responsabili e che vorrebbereo condividere con il resto dell'umanità scaricando l'acqua contaminata nell'oceano.
Non tutto è dorato all'ombra del monte Fuji.
Nota sui cervi. Pare che nella civilissima Italia se li mangino.