anche la mia rinascimento è recuperata da mercatini ma pulita e lucidata fa il suo bel figurone!Botta ha scritto: ↑domenica 19 settembre 2021, 14:05Mi son poareto ho solo penne da pochi soldi.....ciofeche dei vù cumbra', Marco Polo con gruppi di scrittura Parker cinesi da quattro caffè, Hastil rabberciate con gruppi di scrittura Marco Polo che scrivono con tutti gli inchiostri da poareto......... sarà che un ultraottantenne con varie vicissitudini sulle spalle ha realizzato che chi si accontenta gode due volte....i.m.h.o. i nipoti mi chiamano mastro acconcia e guasta
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Solo lodi per l'Aurora Nero?
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Solo lodi per l'Aurora Nero?
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Concordo con Alessia (writingcarson) e con Daniela (Irishtales). Ho due boccette di Aurora Nero che non uso da tempo immemorabile per quanto spiuma e trapassa ogni tipo di carta.
Capisco che, in un forum dove questo inchiostro é considerato quasi di somma perfezione, dire che "il re é nudo" può infastidire e per questo di solito me ne astengo. Ma in questo caso, volevo far sentire ad Alessia che non é la sola con il dubbio...
Capisco che, in un forum dove questo inchiostro é considerato quasi di somma perfezione, dire che "il re é nudo" può infastidire e per questo di solito me ne astengo. Ma in questo caso, volevo far sentire ad Alessia che non é la sola con il dubbio...
Solo lodi per l'Aurora Nero?
Io lo trovo incredibilmente sopravvalutato, l'Aurora Blu invece è un buon inchiostro secondo il mio gusto.
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Solo lodi per l'Aurora Nero?
Personalmente trovo l'Aurora molto nero e quindi molto bello. Lo uso però quasi solo con le anoressiche penne contemporanee e i pennini F ed EF. Invece, con un bel pennino generoso "vecchia scuola" trovo sempre altro con cui scrivere - soprattutto perchè il nero lo uso quasi solo per fini "utilitaristici" (tipo il lavoro) in cui i pennini sottili hanno per me più senso.
L'Aurora nero è poi anche utile per le penne "difficili" e che non vogliono scrivere bene, per questo specifico scopo è perfetto anche se io mi trovo meglio con l'iroshizuku Take-Sumi che è più "pastoso" (volendo restare sul nero)
Quello che invece amo poco è l'Aurora blu, perchè col tempo (mesi) vira su un viola per me poco gradevole.
L'Aurora nero è poi anche utile per le penne "difficili" e che non vogliono scrivere bene, per questo specifico scopo è perfetto anche se io mi trovo meglio con l'iroshizuku Take-Sumi che è più "pastoso" (volendo restare sul nero)
Quello che invece amo poco è l'Aurora blu, perchè col tempo (mesi) vira su un viola per me poco gradevole.
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La somma perfezione fine a sé stessa, negli inchiostri, non esiste, perché bisogna sempre rapportare le caratteristiche di ognuno a carta e penna. Io spero che nessuno si senta davvero infastidito se qualcuno dice che l'Aurora nero non è sto granché.
A me, ad esempio, piace molto; a volte lo uso anche con penne dal buon flusso, come le Pelikan M2xx. Mi ci trovo bene perché sulle carte che uso io (come le Oxford 90 gr. che uso attualmente) diventa profondissimo e incredibilmente pesto, di una bellezza inarrivabile per molti (con pochissime eccezioni), mantenendo il tratto senza allargarlo, o allargandolo di un nulla. Su carte un po' più porose (come la maggior parte, anche di pregio, in circolazione) perde moltissimo e posso capire che non piaccia; io stesso, che ne sono un utilizzatore entusiasta, se non posso scegliere la carta gli preferisco decisamente altro.
Lo uso infine come riferimento per capire le caratteristiche di una carta: se questa lo regge, anche se in penne dal buon flusso, senza allargare troppo, senza spiumare e senza trapassare, con ogni probabilità sarà in grado di reggere qualsiasi cosa o quasi.
A me, ad esempio, piace molto; a volte lo uso anche con penne dal buon flusso, come le Pelikan M2xx. Mi ci trovo bene perché sulle carte che uso io (come le Oxford 90 gr. che uso attualmente) diventa profondissimo e incredibilmente pesto, di una bellezza inarrivabile per molti (con pochissime eccezioni), mantenendo il tratto senza allargarlo, o allargandolo di un nulla. Su carte un po' più porose (come la maggior parte, anche di pregio, in circolazione) perde moltissimo e posso capire che non piaccia; io stesso, che ne sono un utilizzatore entusiasta, se non posso scegliere la carta gli preferisco decisamente altro.
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Penso che se qualcuno possa essere infastidito dal definire l'Aurora Nero "non sto granché" al massimo possa essere il signor Aurora. Mica siamo tifosi pure degli inchiostri? Tanto per la cronaca, ancora non lo provo . Come nero, mi trovo molto bene (per ora almeno) col Perle Noire e col Noodler's Black quando c'è bisogno di resistenza all'acqua. Anche se l'Aurora mi incuriosisce... Ma mi incuriosisce anche il Diamine Onyx Black, per esempio. Non siamo tifosi, ma malati di stilografite, inchiostrite e cartite, quello sì.
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Considerando che hai già il Perle Noire, che è molto simile all'Aurora, ti consiglierei senz'altro di provare il Diamine Onyx, un inchiostro spettacolare che inizialmente avevo giudicato molto male a causa di una boccetta fallata, ma che è davvero un gioiello.Spiller84 ha scritto: ↑lunedì 20 settembre 2021, 22:49 Penso che se qualcuno possa essere infastidito dal definire l'Aurora Nero "non sto granché" al massimo possa essere il signor Aurora. Mica siamo tifosi pure degli inchiostri? Tanto per la cronaca, ancora non lo provo . Come nero, mi trovo molto bene (per ora almeno) col Perle Noire e col Noodler's Black quando c'è bisogno di resistenza all'acqua. Anche se l'Aurora mi incuriosisce... Ma mi incuriosisce anche il Diamine Onyx Black, per esempio. Non siamo tifosi, ma malati di stilografite, inchiostrite e cartite, quello sì.
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Anche a me l'Aurora nero non piace particolarmente, gli preferisco l'Herbin Perle Noir sulle penne stitiche, ed il classico Pelikan Brilliant Black su quelle non stitiche.
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Seguirò senz'altro il consiglio, grazieMonet63 ha scritto: ↑martedì 21 settembre 2021, 1:03Considerando che hai già il Perle Noire, che è molto simile all'Aurora, ti consiglierei senz'altro di provare il Diamine Onyx, un inchiostro spettacolare che inizialmente avevo giudicato molto male a causa di una boccetta fallata, ma che è davvero un gioiello.
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Scusate il tardo intervento nella discussione, ma sono stata un paio di giorni fuori sede quindi recupero ora le risposte!
Io finora ho avuto fortuna solo con Clairefontaine da 90gr.
La mia curiosità nasce proprio dal fatto che anche a me dispiace tenere la boccetta chiusa nel cassetto, ma proprio non trovo una combinazione penna/carta ottimale per utilizzarlo con soddisfazione visto che non amo i tratti abbondanti. Dovrò rassegnarmi a regalarlo mi sa!
Grazie a tutti coloro che sono intervenuti, è sempre affascinante confrontare le proprie esperienze in campo stilografico
Ho scritto circa mezza pagina in realtà, però come già detto avevo già usato l'inchiostro anche con altre penne e visto che il risultato era stato identico ho perso fin da subito le speranze, ora mi viene il dubbio che forse sono stata un tantino impaziente.Monet63 ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 17:13 Hai lasciato anche all'Aurora nero la possibilità di stabilizzarsi, scrivendo almeno una pagina? L'alimentatore di quel modello è molto performante; se hai caricato la penna tuffando la sezione nel calamaio devi darle un po' di tempo, in modo che l'inchiostro in eccesso venga drenato sulla pagina.
Sperando di non uscire fuori tema, posso chiederti quali carte lo hanno retto meglio?Monet63 ha scritto: ↑lunedì 20 settembre 2021, 19:13 Lo uso infine come riferimento per capire le caratteristiche di una carta: se questa lo regge, anche se in penne dal buon flusso, senza allargare troppo, senza spiumare e senza trapassare, con ogni probabilità sarà in grado di reggere qualsiasi cosa o quasi.
Io finora ho avuto fortuna solo con Clairefontaine da 90gr.
In quanto a fluidità e profondità niente da ridire, non mi sorprende che chi ama i tratti abbondanti lo trovi superlativo, ma in base alla mia (poca) esperienza lo trovo un inchiostro un po' problematico, o forse solo poco adatto alle mie preferenze.francoiacc ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 17:15 Esistono ottimi inchiostri, ognuno con le sue specifiche caratteristiche, non esistono inchiostri perfetti.
L’aurora nero è un ottimo inchiostro in quanto a profondità del nero e fluidità, proprio per questo è ottimo su penne con flussi più “stitici” o a coloro che prediligono tratti più grossi.
Io mi sono sempre trovata bene con il Pelikan 4001 ed ero stata tentata di caricarlo sulla Talentum, ma dopo aver letto la tua disavventura ho l'ansiaPierPan ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 19:34 Io, come nero, uso solo l'Aurora proprio per la sua fluidità, soprattutto da quando mi è successo che il Pelikan 4001, notoriamente più denso, ha creato un vero e proprio tappo all'alimentatore di una Optima con pennino fine, rimasta inutilizzata per un pò di tempo. L'intasamento era tale che dopo aver rimosso grumi di inchiostro con la solita pellicola fotografica, ho dovuto lasciare a bagno il gruppo di scrittura per svariati giorni e, dopo, ho dovuto ripassarlo con uno spazzolino morbido. Mbè questo con l'Aurora nero non mi è mai successo!
Ottorino, come precisato da Automedonte mi riferivo al pennino della Talentum e non all'inchiostro, sono stata poco specifica. Ti ringrazio per la spiegazione tecnica riguardo all'inchiostro!Ottorino ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 21:06
Ciao Alessia, questa del tratto sottile mi giunge nuova e in contrasto con le mie esperienze.
E' un inchiostro piu' tensioattivo di altri e quindi ha i suoi pregi (bagna meglio le punte, ad esempio) e i suoi difetti (spande di piu' tra le fibre della carta).
Dove lo hai trovato, che eventualmente correggiamo ?
Grazie, funfluns!fufluns ha scritto: ↑lunedì 20 settembre 2021, 16:44 Concordo con Alessia (writingcarson) e con Daniela (Irishtales). Ho due boccette di Aurora Nero che non uso da tempo immemorabile per quanto spiuma e trapassa ogni tipo di carta.
Capisco che, in un forum dove questo inchiostro é considerato quasi di somma perfezione, dire che "il re é nudo" può infastidire e per questo di solito me ne astengo. Ma in questo caso, volevo far sentire ad Alessia che non é la sola con il dubbio...
La mia curiosità nasce proprio dal fatto che anche a me dispiace tenere la boccetta chiusa nel cassetto, ma proprio non trovo una combinazione penna/carta ottimale per utilizzarlo con soddisfazione visto che non amo i tratti abbondanti. Dovrò rassegnarmi a regalarlo mi sa!
Grazie a tutti coloro che sono intervenuti, è sempre affascinante confrontare le proprie esperienze in campo stilografico
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Io devo dire che, per la mia modestissimo esperienza, mi sono trovato bene. L'ho usato in cartuccia su una vecchia Magellano, tratto f con pennino in acciaio, e carta Oxford. Certo...sulla carta da fotocopia è un disastro ma è una cosa comune a quasi tutti gli inchiostri...
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Proprio Clairefontaine (i quaderni, i blocchi Graf It, i fantastici Flying Spirit, i blocchi Triomphe) e soprattutto Oxford (qualsiasi tipo). Buona anche Rhodia, ma talvolta è troppo assorbente (credo dipenda dai lotti, avevo beccato una puntinata da incubo) e allarga il tratto (di un nulla, ma lo allarga).writingcarson ha scritto: ↑martedì 21 settembre 2021, 19:37 Sperando di non uscire fuori tema, posso chiederti quali carte lo hanno retto meglio?
Io finora ho avuto fortuna solo con Clairefontaine da 90gr.
Secondo me non è questione di esperienza: semplicemente, potrebbe essere un inchiostro non adatto ai tuoi gusti/usi. In generale, comunque, gli inchiostri molto fluidi (e penetranti) hanno bisogno di ottime carte, altrimenti non funzionano come potrebbero.writingcarson ha scritto: ↑martedì 21 settembre 2021, 19:37 In quanto a fluidità e profondità niente da ridire, non mi sorprende che chi ama i tratti abbondanti lo trovi superlativo, ma in base alla mia (poca) esperienza lo trovo un inchiostro un po' problematico, o forse solo poco adatto alle mie preferenze.
E' un inchiostro che va usato. Non è adatto, ad esempio, se scrivi qualche parola ogni tanto, proprio perché se si addensa è un po' (un po', beninteso) più ostico di altri. E' un altro nero che mi piace tantissimo, ma quando lo carico (anche nella mia Talentum) lo uso solitamente nel giro di un paio di giorni, spesso in un paio d'ore.writingcarson ha scritto: ↑martedì 21 settembre 2021, 19:37 Io mi sono sempre trovata bene con il Pelikan 4001 ed ero stata tentata di caricarlo sulla Talentum, ma dopo aver letto la tua disavventura ho l'ansia
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Anch’io ravviso un inconveniente per questo inchiostro: su carta Fabriano eco qua è l’unico che non asciuga praticamente mai, lasciando piccole macchie sulla pagina a contatto.
Ponendomi il dubbio che fosse un problema riconducibile alla carta ho fatto altre prove, con varie intensità è comunque sempre l’ultimo ad asciugare.
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Oddio il tratto sottile Aurora, forse nelle vecchie penne della Casa. Quelle moderne che montano il pennino 14K come sulla tua Talentum (88 Big, Optima e le loro varie declinazioni di modelli) sono più tendenti all'abbondante come tratto.writingcarson ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 16:36 ... del tratto sottile Aurora di cui avevo tanto sentito ben parlare non si vede traccia. Sembra anzi un medio abbondante, stile Pelikan.
l'unica penna con cui sono riuscita a utilizzare con soddisfazione questo inchiostro è la mia "stitica" TWSBI Eco EF.
Alessia
Premetto che ho provato solo l'Aurora nero in cartucce, mi servivano per poter utilizzare nuovamente la mia Auretta lusso e la mia Marco Polo (penne ricevute per la prima comunione e la cresima). Il colore è un bel nero profondo, ma avevo notato pure io la sua fluidità molto accentuata, quando ho consumato l'inchiostro ho prontamente riutilizzato le cartucce vuote con altri inchiostri.
Potresti provare con il Pelikan 4001 nero, non dico che griderai al miracolo ma di sicuro il tratto sarebbe più contenuto.
Visto che la Talentum monta un pennino in oro 14k potresti provare anche con i ferrogallici Salix o Scabiosa della R&K, oppure il registrar's della Diamine.
È da molto che non lo uso, ma se la memoria non mi gioca brutti scherzi il Platinum carbon ink non era particolarmente fluido, ma non ci metto la mano sul fuoco.
Dato che riesci ad usare l'Aurora nero con la tua "stitica" TWSBI Eco di sicuro l'inchiostro non andrà sprecato.
Massimo
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Grazie dei consigli!MaPe ha scritto: ↑venerdì 15 ottobre 2021, 0:09 Potresti provare con il Pelikan 4001 nero, non dico che griderai al miracolo ma di sicuro il tratto sarebbe più contenuto.
Visto che la Talentum monta un pennino in oro 14k potresti provare anche con i ferrogallici Salix o Scabiosa della R&K, oppure il registrar's della Diamine.
È da molto che non lo uso, ma se la memoria non mi gioca brutti scherzi il Platinum carbon ink non era particolarmente fluido, ma non ci metto la mano sul fuoco.
Sto provando varie alternative e finora quella che mi convince di più è proprio il Pelikan 4001, che tra l'altro è il mio nero di riferimento.
Confermo anche una buona esperienza con il Noodler's BB: il tratto risulta leggermente più bagnato e più largo, ma che saturazione! A confronto il Pelikan sembra quasi sbiadito