Buonasera, dopo anni e anni di scrittura con penne a sfera, da pochissimo ho scoperto la stilografica.
Grande possibilità di arricchimento umano e tecnico avere la possibilità di frequentare un gruppo di veri appassionati ed esperti.
Ringrazio sin d'ora tutti per il bagaglio d'informazioni e consigli che raccoglierò attraverso le vostre esperienze.
Buona scrittura!
Stefano
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giorgiogreco
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piccardi
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Ciao Stefano,
anzitutto benvenuto, e grazie per l'attestazione di stima, speriamo di essere all'altezza.
Simone
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villager
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Marco
I cannot remember the books I've read any more than the meals I have eaten; even so, they have made me.
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maxpop 55
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Ciao Stefano, benvenuto !!!!!!!!!!!!
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Sealion
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Un saluto di benvenuto. La tua è una strada percorsa da molti.afalta ha scritto: ↑sabato 28 agosto 2021, 14:51 Buonasera, dopo anni e anni di scrittura con penne a sfera, da pochissimo ho scoperto la stilografica.
Grande possibilità di arricchimento umano e tecnico avere la possibilità di frequentare un gruppo di veri appassionati ed esperti.
Ringrazio sin d'ora tutti per il bagaglio d'informazioni e consigli che raccoglierò attraverso le vostre esperienze.
Buona scrittura!
Stefano
Saluto
Ringrazio di cuore i "benvenuto" che sto ricevendo.
Un paio di mesi fa ero passato in un noto negozio di penne cittadino (credo sia l'unico specializzato) al fine di acquistare i refill per una vecchia ST Dupont Paris trovata sulla scrivania di mio padre che purtroppo non potrà più utilizzarla a causa di una devastante malattia degenerativa.
Il titolare del negozio, estremamente gentile e disponibile, parlando di penne ha detto ispirato che la scrittura per lui è solo stilografica. Incuriosito da quell'affermazione così appassionata gli ho portato vecchie stilografiche che avevo in casa, per capire se erano ancora funzionanti e rimetterle in funzione. Possiedo una Parker Sonnet France I.1 con pennino 18K, una Waterman economica in plastica verde con guarniture arancioni, una AG Spalding & Bros RF Japan. Il negoziante con infinita pazienza ha esaminato le penne, le ha fornite di converter e, su mia richiesta, di un inchiostro permanente. Desidero scrivere con inchiostro permanente, mi terrorizza l'idea che qualche goccia d'acqua devasti gli scritti. Ho acquistato Mont Blanc Permanent Blue e successivamente Sailor Seibuko Blue Black. Tornato a casa ho iniziato a capire che cosa intendeva il negoziante: ho iniziato a provare il piacere antico e sensuale del pennino sulla carta. Ho notato subito però che l'inchiostro permanente, se da una parte garantisce la massima permanenza alla scrittura, è abbastanza problematico. La Parker che scriveva molto bene con altri inchiostri si è letteralmente intasata e non sono riuscito più a farla scrivere decentemente. Portata all'esperto negoziante, che ha tentato diverse operazioni, non ha più restituito la bella scrittura fluida che aveva prima: ora graffia e scalcia come un puledro imbizzarrito. Nel frattempo ho acquistato una Lamy Safari che è meno difficile e sembra accettare, senza grandi problemi , qualsiasi inchiostro. Forse le penne che avevo in casa avevano già la "pancia" colma da residui di passate scritture. Chissà.
Bene, questa è la storia della mia iniziazione.
Spero di non aver tediato i nuovi amici, in una così luminosa e frizzante giornata di festa.
Un paio di mesi fa ero passato in un noto negozio di penne cittadino (credo sia l'unico specializzato) al fine di acquistare i refill per una vecchia ST Dupont Paris trovata sulla scrivania di mio padre che purtroppo non potrà più utilizzarla a causa di una devastante malattia degenerativa.
Il titolare del negozio, estremamente gentile e disponibile, parlando di penne ha detto ispirato che la scrittura per lui è solo stilografica. Incuriosito da quell'affermazione così appassionata gli ho portato vecchie stilografiche che avevo in casa, per capire se erano ancora funzionanti e rimetterle in funzione. Possiedo una Parker Sonnet France I.1 con pennino 18K, una Waterman economica in plastica verde con guarniture arancioni, una AG Spalding & Bros RF Japan. Il negoziante con infinita pazienza ha esaminato le penne, le ha fornite di converter e, su mia richiesta, di un inchiostro permanente. Desidero scrivere con inchiostro permanente, mi terrorizza l'idea che qualche goccia d'acqua devasti gli scritti. Ho acquistato Mont Blanc Permanent Blue e successivamente Sailor Seibuko Blue Black. Tornato a casa ho iniziato a capire che cosa intendeva il negoziante: ho iniziato a provare il piacere antico e sensuale del pennino sulla carta. Ho notato subito però che l'inchiostro permanente, se da una parte garantisce la massima permanenza alla scrittura, è abbastanza problematico. La Parker che scriveva molto bene con altri inchiostri si è letteralmente intasata e non sono riuscito più a farla scrivere decentemente. Portata all'esperto negoziante, che ha tentato diverse operazioni, non ha più restituito la bella scrittura fluida che aveva prima: ora graffia e scalcia come un puledro imbizzarrito. Nel frattempo ho acquistato una Lamy Safari che è meno difficile e sembra accettare, senza grandi problemi , qualsiasi inchiostro. Forse le penne che avevo in casa avevano già la "pancia" colma da residui di passate scritture. Chissà.
Bene, questa è la storia della mia iniziazione.
Spero di non aver tediato i nuovi amici, in una così luminosa e frizzante giornata di festa.
Saluto
Scusate, dimenticavo: ho acquistato ultimamente anche una divertentissima ONLINE trasparente con pennino tagliato 0,8 e converter; vero carro armato, non la ferma caldo tropicale e pesanti inchiostri pigmentati. Jolly piacevole e super economico.