Vorrei valutare l'acquisto di una MB 149 usata. Ho visto che sul Forum ( che avrei prescelto come canale di acquisto) ne capitano e quindi non mancherà l'occasione. Non ho fretta ma, intanto, voglio "prepararmi". Ne possiedo già un esemplare acquistato nuovo indicativamente negli anni 90 ( non ricordo di preciso quando...dovrei ricercare la scatola) con pennino 18 kt e pistone in ottone, scritta Germany. Ho visto che molti esemplari in vendita hanno pennino in oro 14 Kt. Vorrei il vostro consiglio su due aspetti ( ma anche altri che magari nella mia inesperienza non ho considerato ma che ritenete essere importanti e vorrete, gentimente, evidenziarmi):
1) è preferibile un esemplare con pennino 18 kt ?
2) il meccanismo pistone in ottone, mi è parso di capire, risalga appunto dagli anni 90 a seguire. È strutturalmente più robusto del meccanismo precedente e quindi da preferirsi oppure non devo farmi problemi a valutare eventualmente esemplari più datati ? ( apprezzo le cose robuste e affidabili)
3) come si comprende se è montato il meccanismo in ottone ? C'è un criterio visivo o si avverte solamente dal peso ? (nella mia, ad esempio, si avverte chiaramente il peso spostato dietro ma, senza avere la penna in mano, cosa che avverrebbe con un acquisto a distanza, l'esame risulta evidentemente impossibile). Attendo i vostri preziosi consigli e vi ringrazio.
MB149 usata .... consiglio
- MatteoM
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Questa immagine ti può aiutare per il riconoscimento degli esemplari con pistone in ottone o plastica. Per le altre domande non so…
Anche io vorrei aggiungere una 149 alla mia collezione. Speriamo arrivi presto per entrambi la giusta occasione!
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MB149 usata .... consiglio
A mio parere se in ottime condizioni vintage for ever. Personalmente non trovo grandissima differenza tra meccanismo in ottone o plastica, solo le vintage effettivamente sono un po’ più leggere. Però hai la barra singola, senza il collare all’innesto del pennino, ed il conduttore in ebanite.
A sfavore del vintage eventuali riparazioni, perché pochi sono capaci di ripararle senza sostituire i pezzi. Sicuramente non in MB dove le vintage rischi ti ritornino con un mix di parti vecchie-nuove che, per come la vedo io, è abominevole.
A sfavore del vintage eventuali riparazioni, perché pochi sono capaci di ripararle senza sostituire i pezzi. Sicuramente non in MB dove le vintage rischi ti ritornino con un mix di parti vecchie-nuove che, per come la vedo io, è abominevole.
MB149 usata .... consiglio
Ho diverse 149 di varie epoche, dagli anni '70 del secolo scorso ai giorni nostri.
Sinceramente, non trovo né ho mai trovato alcuna differenza nelle prestazioni generali della penna che potessero dipendere dal barilotto e la sezione in un solo pezzo vs. due pezzi, dal meccanismo del pistone in plastica vs. ottone, né dall'alimentatore in ebanite vs. plastica. É, dal mio punto di vista, una cosa di puro gusto estetico o collezionistico, ma non trovo abbia a che fare con la scrittura. Forse, ma dico forse, un vero calligrafo potrebbe sentire la differenza di bilanciamento verso la coda della penna di un pistone in ottone, ma per le persone normali queste differenze sono del tutto negligibli. Tutte le mie 149, senza eccezioni, sono penne perfettamente funzionali.
Negli anni vi sono state piuttosto diverse generazioni di pennini, a cominciare da quelli veramente flessibili degli anni '50 e inizio '60 (ma non tutti i pennini erano flessibili, per cui una sola data non é una "prova di flessibilità"...), a quelli semiflessibili degli anni '70 e primi '80, a quelli più rigidi delle ultime generazioni. Nessuno scrive meglio o peggio a mio avviso, ma scrivono in modo diverso e io trovo che ognuno abbia un suo uso particolare, che va dal disegno agli schizzi e dalla scrittura quotidiana fino alla calligrafia. Un pennino a punta fine semiflessibile potrebbe forse rappresentare un buon compromesso tra tante diverse possibilitá.
Acquistata a un "giusto prezzo", una Meisterstück 149 é un vero capolavoro di penna, che vale i suoi soldini. Per la mia esperienza, che é comunque limitata ad alcune case produttrici, la 149 é una di quelle penne che funzionano sempre.
Sinceramente, non trovo né ho mai trovato alcuna differenza nelle prestazioni generali della penna che potessero dipendere dal barilotto e la sezione in un solo pezzo vs. due pezzi, dal meccanismo del pistone in plastica vs. ottone, né dall'alimentatore in ebanite vs. plastica. É, dal mio punto di vista, una cosa di puro gusto estetico o collezionistico, ma non trovo abbia a che fare con la scrittura. Forse, ma dico forse, un vero calligrafo potrebbe sentire la differenza di bilanciamento verso la coda della penna di un pistone in ottone, ma per le persone normali queste differenze sono del tutto negligibli. Tutte le mie 149, senza eccezioni, sono penne perfettamente funzionali.
Negli anni vi sono state piuttosto diverse generazioni di pennini, a cominciare da quelli veramente flessibili degli anni '50 e inizio '60 (ma non tutti i pennini erano flessibili, per cui una sola data non é una "prova di flessibilità"...), a quelli semiflessibili degli anni '70 e primi '80, a quelli più rigidi delle ultime generazioni. Nessuno scrive meglio o peggio a mio avviso, ma scrivono in modo diverso e io trovo che ognuno abbia un suo uso particolare, che va dal disegno agli schizzi e dalla scrittura quotidiana fino alla calligrafia. Un pennino a punta fine semiflessibile potrebbe forse rappresentare un buon compromesso tra tante diverse possibilitá.
Acquistata a un "giusto prezzo", una Meisterstück 149 é un vero capolavoro di penna, che vale i suoi soldini. Per la mia esperienza, che é comunque limitata ad alcune case produttrici, la 149 é una di quelle penne che funzionano sempre.
- francoiacc
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Concordo e sottoscrivo ogni singola parola. La 149 è l’esempio vivente che un alimentatore in ebanite non è migliore di uno in ABS.fufluns ha scritto: ↑domenica 22 agosto 2021, 1:59 Ho diverse 149 di varie epoche, dagli anni '70 del secolo scorso ai giorni nostri.
Sinceramente, non trovo né ho mai trovato alcuna differenza nelle prestazioni generali della penna che potessero dipendere dal barilotto e la sezione in un solo pezzo vs. due pezzi, dal meccanismo del pistone in plastica vs. ottone, né dall'alimentatore in ebanite vs. plastica. É, dal mio punto di vista, una cosa di puro gusto estetico o collezionistico, ma non trovo abbia a che fare con la scrittura. Forse, ma dico forse, un vero calligrafo potrebbe sentire la differenza di bilanciamento verso la coda della penna di un pistone in ottone, ma per le persone normali queste differenze sono del tutto negligibli. Tutte le mie 149, senza eccezioni, sono penne perfettamente funzionali.
Negli anni vi sono state piuttosto diverse generazioni di pennini, a cominciare da quelli veramente flessibili degli anni '50 e inizio '60 (ma non tutti i pennini erano flessibili, per cui una sola data non é una "prova di flessibilità"...), a quelli semiflessibili degli anni '70 e primi '80, a quelli più rigidi delle ultime generazioni. Nessuno scrive meglio o peggio a mio avviso, ma scrivono in modo diverso e io trovo che ognuno abbia un suo uso particolare, che va dal disegno agli schizzi e dalla scrittura quotidiana fino alla calligrafia. Un pennino a punta fine semiflessibile potrebbe forse rappresentare un buon compromesso tra tante diverse possibilitá.
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E se non se ne accorge fufluns, che è la persona più vicina a un vero calligrafo che mi viene in mente tra queste pagine, è davvero solo estetica
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Questo lo sottoscrivo in pieno: ne possiedo due, di epoche diverse, e le trovo entrambe sempre perfettamente funzionanti. In ogni momento e occasione.
Riccardo
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Interventi interessanti. Anch’io sono alla caccia di una 149 “giusta”. Il fatto che scivano tutte bene e sempre é rassicurante, in un mondo dove il pennino che scrive bene diventa secondario e si ottiene dopo un viavai con l’assistenza. Sicuramente una vintage in buone condizioni aggiunge fascino.