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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Noodler's Zhivago e pennino che si secca
- doncaffè
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- Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001 viola
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Noodler's Zhivago e pennino che si secca
buongiorno, chiedo venia qualora la mia terminologia "stilografesca" fosse per il momento carente di precisione. Vedrò di provvedere con la metabolizzazione del glossario dei termini pubblicato qui sul forum.
Volendo sperimentare degli inchiostri permanenti per farli diventare inchiostri di tutti i giorni (il mio timore non è quello che i posteri non riusciranno a leggere le mie farneticanti note volanti ed i miei appunti, bensì che la pioggia possa lavare l'inchiostro macchiando borsa e vestiti mentre mi trovo in giro). Ho acquistato due calamai, uno di Noodler's 41 Brown e uno di Noodler's Zhivago.
Entrambi li trovo gradevoli e mi sembra che esprimano egregiamente il fascino degli inchiostri dei tempi antichi, vedendo un foglio scritto con essi ho l'impressione di trovarmi al cospetto di documenti molto datati, ed anche questo mi entusiasma molto.
Dopo adeguato bagnetto ed asciugatura, ho caricato il marrone sulla Parker IM pennino M, e scrive egregiamente, senza false partenze, il flusso è meno abbondante che con il Parker Quink blu che la dissetava prima del cambio ma comunque non manifesta problemi di sorta.
Veniamo ora allo Zhivago. L'ho caricato in un vecchio stiloforo marcato "B Lus 61", che credo porti un pennino F (l'ho comprato usato e non so nulla di più) ed anche in una Schneider Voice, penna scolastica comprata nelle foreste amazzoniche un mese fa e pagata 4 euro comprese due cartucce di inchiostro, pennino M dal flusso simile ad un idrante, plasticosa ma comoda da impugnare e da usare senza tanti riguardi.
Bene, ecco il problema: non riesco a spiegarmi come possa essere possibile che lo stiloforo, con pennino dal tratto sottile sottile, scriva sempre senza false partenze e non rimanga a secco nemmeno durante la scrittura veloce, mentre la Schneider rimane con il pennino secco ogni due o tre parole anche scrivendo lentamente. Dopo un istante poi si riprende e scrive per poche parole, e così via. Dovrebbe essere il contrario, dato che quest'ultima penna, con il pennino generoso che si ritrova mentre usavo la cartuccia originale Schneider spandeva un lago di inchiostro.
Non me lo spiego; forse erro se penso che un inchiostro denso e secco come lo Zhivago dovrebbe fluire con più facilità da un pennino dal flusso generoso? la logica mi suggerirebbe questo, ma i fatti mi smentiscono. Esiste qualche proprietà dei Noodler's che non conosco?
Chiedo aiuto per comprendere il fenomeno e - se possibile - per porvi rimedio.
Ringrazio in anticipo.
Un caro saluto a tutti.
Doncaffè.
Volendo sperimentare degli inchiostri permanenti per farli diventare inchiostri di tutti i giorni (il mio timore non è quello che i posteri non riusciranno a leggere le mie farneticanti note volanti ed i miei appunti, bensì che la pioggia possa lavare l'inchiostro macchiando borsa e vestiti mentre mi trovo in giro). Ho acquistato due calamai, uno di Noodler's 41 Brown e uno di Noodler's Zhivago.
Entrambi li trovo gradevoli e mi sembra che esprimano egregiamente il fascino degli inchiostri dei tempi antichi, vedendo un foglio scritto con essi ho l'impressione di trovarmi al cospetto di documenti molto datati, ed anche questo mi entusiasma molto.
Dopo adeguato bagnetto ed asciugatura, ho caricato il marrone sulla Parker IM pennino M, e scrive egregiamente, senza false partenze, il flusso è meno abbondante che con il Parker Quink blu che la dissetava prima del cambio ma comunque non manifesta problemi di sorta.
Veniamo ora allo Zhivago. L'ho caricato in un vecchio stiloforo marcato "B Lus 61", che credo porti un pennino F (l'ho comprato usato e non so nulla di più) ed anche in una Schneider Voice, penna scolastica comprata nelle foreste amazzoniche un mese fa e pagata 4 euro comprese due cartucce di inchiostro, pennino M dal flusso simile ad un idrante, plasticosa ma comoda da impugnare e da usare senza tanti riguardi.
Bene, ecco il problema: non riesco a spiegarmi come possa essere possibile che lo stiloforo, con pennino dal tratto sottile sottile, scriva sempre senza false partenze e non rimanga a secco nemmeno durante la scrittura veloce, mentre la Schneider rimane con il pennino secco ogni due o tre parole anche scrivendo lentamente. Dopo un istante poi si riprende e scrive per poche parole, e così via. Dovrebbe essere il contrario, dato che quest'ultima penna, con il pennino generoso che si ritrova mentre usavo la cartuccia originale Schneider spandeva un lago di inchiostro.
Non me lo spiego; forse erro se penso che un inchiostro denso e secco come lo Zhivago dovrebbe fluire con più facilità da un pennino dal flusso generoso? la logica mi suggerirebbe questo, ma i fatti mi smentiscono. Esiste qualche proprietà dei Noodler's che non conosco?
Chiedo aiuto per comprendere il fenomeno e - se possibile - per porvi rimedio.
Ringrazio in anticipo.
Un caro saluto a tutti.
Doncaffè.
- Herrschwarz
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Noodler's Zhivago e pennino che si secca
Gli inchiostri marroni in generale hanno fama (anche se non so quanto si possa generalizzare) di ridurre il flusso. Non conosco gli inchiostri in questione, ma avanzo un'ipotesi: lo stiloforo, essendo di un'altra epoca, è progettato per funzionare con inchiostri di un tempo, più densi, diversi dagli attuali, e quindi "digerisce" di tutto. La Schneider, invece, è fatta per funzionare coi suoi inchiostri, che sono molto fluidi. Ti chiedo invece: la Schneider è alimentata come? Hai ricaricata la cartuccia con una siringa?
- doncaffè
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Noodler's Zhivago e pennino che si secca
Grazie per la risposta. Il problema però ce l'ho con il verde, non con il marrone (lo Zhivago è un verdone, scuro scuro).
La Schneider l'ho caricata usando la sua cartuccia originale che era terminata, lavando la cartuccia e caricandola con la siringa.
La Schneider l'ho caricata usando la sua cartuccia originale che era terminata, lavando la cartuccia e caricandola con la siringa.
- Herrschwarz
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Noodler's Zhivago e pennino che si secca
Ogni inchiostro ha composizione particolare e unica: ci sono abbinamenti di certe penne con certi inchiostri che semplicemente non funzionano. Questo si può affermare, però, solo dopo che si sono esclusi altri problemi. Prova a lavare bene la penna e caricala con un altro inchiostro. Se così scrive, riprova collo Zhivago. Se non scrive, allora si può dare la colpa all'inchiostro (e all'abbinamento penna-inchiostro, se questo inchiostro in un'altra penna la fa funzionare senza problemi).
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Noodler's Zhivago e pennino che si secca
Conosco piuttosto bene entrambi gli inchiostri che citi, perché li uso spesso (li trovo bellissimi), anche se non regolarmente. Il #41 Brown è, tra l'altro, il mio marrone water-proof standard e non presenta particolari criticità in quanto a flusso, diversamente da molti altri bruni.
Lo Zhivago è molto simile come caratteristiche tranne, ovviamente il colore. Entrambi, in varie penne, non hanno mai dato problemi.
Spostando l'attenzione sulla penna, devi sapere che il gruppo scrittura della Schneider Smart (montato chiaramente sulle molte declinazioni/varianti), è montato - con pennino modificato - anche sulla tua che, rispetto alla Smart, ha (spero di ricordare bene) un cappuccio diverso interamente in plastica (la Smart ha la clip in acciaio armonico) e il pennino privo di pallina in iridio (la punta scrivente viene ottenuta ripiegando il metallo del pennino stesso). Tolto il discorso iridio, il gruppo scrittura è analogo, l'alimentatore identico; quel gruppo scrittura è molto sensibile in quanto a mantenere l'inchiostro utilizzabile in punta (tende a farlo seccare se non si usa la penna), complice anche un cappuccio (entrambi in realtà) a mio avviso non progettato benissimo. Tolto questo aspetto il gruppo produce un flusso molto misurato, anche se non scarso, ma di certo non abbondante; credo sia una precisa scelta produttiva, perché quelle penne finiscono in zaini e quant'altro, sballottati senza troppe cerimonie. Questo mi porta a pensare che il flusso eccessivo fosse prodotto da altri fattori come, ad esempio, una cartuccia lesionata all'altezza dell'innesto (basta una microlesione per rompere l'equilibrio); più comune con cartucce riutilizzate, ma occasionalmente possibile anche con una cartuccia nuova (le Faber-Castell erano un vero e proprio incubo in quel senso).
Ora, il mio consiglio è di lavare accuratamente la penna, perché potrebbero esserci dei residui secchi del vecchio inchiostro blu che, fluendo in modo eccessivo nei condotti dell'alimentatore, potrebbe averli intasati più o meno parzialmente. Poi, dopo averla sommariamente asciugata (il #41 Brown non soffre particolarmente le piccole diluizioni, e avere i condotti con tracce d'acqua farà partire la scrittura a palla), caricaci l'inchiostro e guarda se - e di quanto - il comportamento è migliorato. Tieni presente che i Noodler's sono prodotti artigianalmente, quindi le caratteristiche possono variare tra un lotto e l'altro, e che entrambi non sono inchiostri normali, ma waterproof, con tutte le implicazioni del caso. Considera anche che la tua Schneider potrebbe non essere la penna migliore per quell'inchiostro, ma questo è un aspetto che potrai eventualmente valutare più avanti.
Lo Zhivago è molto simile come caratteristiche tranne, ovviamente il colore. Entrambi, in varie penne, non hanno mai dato problemi.
Spostando l'attenzione sulla penna, devi sapere che il gruppo scrittura della Schneider Smart (montato chiaramente sulle molte declinazioni/varianti), è montato - con pennino modificato - anche sulla tua che, rispetto alla Smart, ha (spero di ricordare bene) un cappuccio diverso interamente in plastica (la Smart ha la clip in acciaio armonico) e il pennino privo di pallina in iridio (la punta scrivente viene ottenuta ripiegando il metallo del pennino stesso). Tolto il discorso iridio, il gruppo scrittura è analogo, l'alimentatore identico; quel gruppo scrittura è molto sensibile in quanto a mantenere l'inchiostro utilizzabile in punta (tende a farlo seccare se non si usa la penna), complice anche un cappuccio (entrambi in realtà) a mio avviso non progettato benissimo. Tolto questo aspetto il gruppo produce un flusso molto misurato, anche se non scarso, ma di certo non abbondante; credo sia una precisa scelta produttiva, perché quelle penne finiscono in zaini e quant'altro, sballottati senza troppe cerimonie. Questo mi porta a pensare che il flusso eccessivo fosse prodotto da altri fattori come, ad esempio, una cartuccia lesionata all'altezza dell'innesto (basta una microlesione per rompere l'equilibrio); più comune con cartucce riutilizzate, ma occasionalmente possibile anche con una cartuccia nuova (le Faber-Castell erano un vero e proprio incubo in quel senso).
Ora, il mio consiglio è di lavare accuratamente la penna, perché potrebbero esserci dei residui secchi del vecchio inchiostro blu che, fluendo in modo eccessivo nei condotti dell'alimentatore, potrebbe averli intasati più o meno parzialmente. Poi, dopo averla sommariamente asciugata (il #41 Brown non soffre particolarmente le piccole diluizioni, e avere i condotti con tracce d'acqua farà partire la scrittura a palla), caricaci l'inchiostro e guarda se - e di quanto - il comportamento è migliorato. Tieni presente che i Noodler's sono prodotti artigianalmente, quindi le caratteristiche possono variare tra un lotto e l'altro, e che entrambi non sono inchiostri normali, ma waterproof, con tutte le implicazioni del caso. Considera anche che la tua Schneider potrebbe non essere la penna migliore per quell'inchiostro, ma questo è un aspetto che potrai eventualmente valutare più avanti.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Noodler's Zhivago e pennino che si secca
Per la mia esperienza lo Zhivago solitamente presenta problemi opposti, è molto fluido e a volte è fin troppo abbondante. Ha un difetto, tende a macchiare le penne... Sui marroni, ti hanno già detto tutto e condivido in toto.
- doncaffè
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Noodler's Zhivago e pennino che si secca
grazie per i preziosi consigli che mi avete fornito.
nel fine settimana mi dedicherò a trastullarmi un po' con la pennetta per cercare di farla scrivere decentemente.
Per Monet63: sì, la Schneider Voice ha il cappuccio interamente in plastica con uno scatto in chiusura poco accentuato (pavento la perdita del tappo se si dovesse portare la penna nel taschino).
Un abbraccio a tutti.
Doncaffè.
nel fine settimana mi dedicherò a trastullarmi un po' con la pennetta per cercare di farla scrivere decentemente.
Per Monet63: sì, la Schneider Voice ha il cappuccio interamente in plastica con uno scatto in chiusura poco accentuato (pavento la perdita del tappo se si dovesse portare la penna nel taschino).
Un abbraccio a tutti.
Doncaffè.
- doncaffè
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Noodler's Zhivago e pennino che si secca
eccomi. Ho trascorso la domenica a fare lavaggi e prove. Confermo che con lo Zhivago la penna non scrive affatto, mentre con i vari Pelikan 4001 blu, viola e nero scrive perfettamente. Scrive magnificamente pure con il Noodler's 41 Brown e con l'Iroshizuku ama-iro, con la quale la terrò caricata per un po'.
Grazie per i consigli.
Vi abbraccio tutti.
Doncaffè
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Noodler's Zhivago e pennino che si secca
Allora io, in questo caso, prenderei in considerazione un'altra possibilità: un difetto nell'inchiostro.doncaffè ha scritto: ↑mercoledì 18 agosto 2021, 9:27 eccomi. Ho trascorso la domenica a fare lavaggi e prove. Confermo che con lo Zhivago la penna non scrive affatto, mentre con i vari Pelikan 4001 blu, viola e nero scrive perfettamente. Scrive magnificamente pure con il Noodler's 41 Brown e con l'Iroshizuku ama-iro, con la quale la terrò caricata per un po'.
Grazie per i consigli.
Vi abbraccio tutti.
Doncaffè
Può capitare, specialmente con quelle gamme prodotte con metodi artigianali, come appunto i Noodler's, che sono soggetti a possibili importanti cambiamenti tra un lotto e l'altro. Capita anche con altri produttori ben più grossi (leggi Diamine). Se ti piace il colore l'ideale sarebbe procurarsi un campione di un lotto diverso e provare ma prima, se possibile, lo caricherei in un'altra penna per conferma.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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