Ciao
Ieri mi stavo rigirando tra le mani (eh si, lo faccio spesso..) una Waterman 52 in ebanite, una Pelikan M200 old style e la mia ultima Momento Magico
Mi è venuto da chiedremi: in relazione alla loro età, come potrei definire queste tre produzioni? Quando una penna viene definita "antica", e quando "vintage"?
Ho guardato in internet, e la caratterizzazione viene data in modo abbastanza preciso con riferimento ai mobili, statue ecc..., ma posso applicare lo stesso metodo anche alle stilografiche?
Secondo tale categorizzazione potrei azzardare le seguenti fasce:
Penna ANTICA: tutta la produzione antecedente ai 100 anni rispetto alla data attuale. Di conseguenza tutta la produzione che arriva fino agli anni '20 (quindi oltre tutti i prototipi di stilografica, tutta la produzione in ebanite che arriva fino agli anni 20 di eyedropper, safety, crescent filler.. tipo fino alla Parker Duofold o la prima Meistertsuck e comunque prima dell'avvento della celluloide)
Penna VINTAGE: tutta la produzione successiva fino alla Seconda Guerra Mondiale (tipo fino alla Parker 51, la serie 140 delle Montblanc Meisterdtuck o la Pelikan 100)
Penna MODERNA: tutta la produzione fino ai giorni d'oggi
Però credo ci siano molte eccezioni.. tipo magari per la produzione tedesca si potrebbe definire Vintage quello che arriva fino alla caduta del muro di Berlino del 1989 con scomparsa della West Germany?
Inoltre, molte penne sono state prodotte nel periodo della seconda guerra mondiale, ma poi la produzione è continuata anche per decenni... avremo quindi nell'ambito dello stesso modello una produzione propriamente vintage ed una seguente di ispirazione vintage?
Voi quale criterio adoperate in merito.. sempre che vi dilettiate un poco anche di collezionismo? Credo comunque che anche chi non colleziona penne e le usa appassionatamente, ha comunque interesse o curiosità in merito
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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Antica, vintage o moderna... come definire più propriamente le nostre stilografiche "da collezione"?
Antica, vintage o moderna... come definire più propriamente le nostre stilografiche "da collezione"?
Boh? Che abbiano ottanta o due anni, io le penne le uso, non le catalogo.
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Antica, vintage o moderna... come definire più propriamente le nostre stilografiche "da collezione"?
Sono d'accordo con la tua idea di catalogazione.Io però, non colleziono penne, al massimo le raccolgo, nel senso che secondo me una collezione ha un senso logico; ad esempio collezionare una determinata marca, piuttosto che penne di un certo periodo o con un particolare sistema di caricamento.
Sono troppo ondivago per farlo, compro quello che mi ispira al momento.
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Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Antica, vintage o moderna... come definire più propriamente le nostre stilografiche "da collezione"?
Molto interessante,
mi stavo chiedendo, però, il perché della distinzione tra vintage e moderno tedesco, in relazione alla caduta del muro di Berlino. È stato un evento che ha coinvolto il mondo intero, al punto che alcuni storici lo utilizzano come pietra miliare per l'inizio della disgregazione del blocco sovietico avvenuta pochi mesi dopo e, conseguentemente, la fine del XX secolo (Eric Hobsbawm - Il secolo breve).
Perché secondo te sarebbe possibile questa distinzione?
Quali altri casi considereresti un'eccezione, oltre al caso tedesco?
Lo chiedo perchè sono un felice possessore di una Pelikan M400 la cui produzione dovrebbe attestarsi intorno alla seconda metà degli anni '80 e, da quel poco che ne so, sarebbe continuata almeno fino al 1991. Nel caso sbagliassi mi si corregga senza esitazione, sono qua proprio per imparare da persone iù esperte.
In ogni caso, ottimo argomento di discussione, spero stimoli molti utenti per uno scambio proficuo.
mi stavo chiedendo, però, il perché della distinzione tra vintage e moderno tedesco, in relazione alla caduta del muro di Berlino. È stato un evento che ha coinvolto il mondo intero, al punto che alcuni storici lo utilizzano come pietra miliare per l'inizio della disgregazione del blocco sovietico avvenuta pochi mesi dopo e, conseguentemente, la fine del XX secolo (Eric Hobsbawm - Il secolo breve).
Perché secondo te sarebbe possibile questa distinzione?
Quali altri casi considereresti un'eccezione, oltre al caso tedesco?
Lo chiedo perchè sono un felice possessore di una Pelikan M400 la cui produzione dovrebbe attestarsi intorno alla seconda metà degli anni '80 e, da quel poco che ne so, sarebbe continuata almeno fino al 1991. Nel caso sbagliassi mi si corregga senza esitazione, sono qua proprio per imparare da persone iù esperte.
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Antica, vintage o moderna... come definire più propriamente le nostre stilografiche "da collezione"?
Nell'arte le definizioni sono un po' differenti e mai del tutto chiare.
Ad esempio, per arte moderna si intende un'arte relativa al nostro tempo ma già storicizzata, mentre per arte contemporanea ci si riferisce a movimenti tuttora in essere/in sviluppo, che quindi non abbiano ancora concluso il proprio ciclo espressivo. Trasponendo, tendo a considerare una M200 contemporanea, perché ancora in produzione e soggetta a cambiamenti. Questo ovviamente è solo un mio pensiero, ampiamente opinabile. Per quelle che sono le mie logiche (e bada bene, non è detto che siano logiche) io sostituirei il termine "vintage" con "moderno", e il termine moderno con "contemporaneo". Questo, poi, creerebbe problemi ulteriori: dove inseriamo una penna fuori produzione (quindi con un ciclo concluso) come le Sheaffer più recenti?
Ad esempio, per arte moderna si intende un'arte relativa al nostro tempo ma già storicizzata, mentre per arte contemporanea ci si riferisce a movimenti tuttora in essere/in sviluppo, che quindi non abbiano ancora concluso il proprio ciclo espressivo. Trasponendo, tendo a considerare una M200 contemporanea, perché ancora in produzione e soggetta a cambiamenti. Questo ovviamente è solo un mio pensiero, ampiamente opinabile. Per quelle che sono le mie logiche (e bada bene, non è detto che siano logiche) io sostituirei il termine "vintage" con "moderno", e il termine moderno con "contemporaneo". Questo, poi, creerebbe problemi ulteriori: dove inseriamo una penna fuori produzione (quindi con un ciclo concluso) come le Sheaffer più recenti?
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Antica, vintage o moderna... come definire più propriamente le nostre stilografiche "da collezione"?
Grazie Paolo. Con la tua classificazione mi ritrovo a essere "moderno" quando invece pensavo di essere già "vintage" da un pezzo.
@leonardocambria bella roba Hobsbawn !!
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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