Incidente assurdo con l'alcol...
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Incidente assurdo con l'alcol...
Ieri mattina mentre davo una sterilizzata allo scrittoio ho strusciato per caso le penne col tovagliolo imbevuto di alcol. Lo avevo fatto già in passato, ma è chiaro che non le avevo mai toccate seriamente. Ieri mattina invece devo aver esagerato anche con l'alcol. Ore dopo, mi accorgo che una delle penne migliori che ho è stata investita per tutto un lato dal liquido, e presentava una macchia che non sono riuscito a pulire con una semplice lavata e sapone e un'asciugata con un panno:
Boh, ditemi voi, esiste una soluzione?
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Incidente assurdo con l'alcol...
Purtroppo non credo. L’alcool è un solvente e ha degradato quella che probabilmente è celluloide. È come lucidare l’automobile con l’acquaragia
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
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Incidente assurdo con l'alcol...
Prova con il Sidol oppure un polisch facendo attenzione alla doratura degli anelli, peggio non può diventare.
- MatteoM
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Incidente assurdo con l'alcol...
Se vedo bene quella e' una Sailor, che e' fatta di PMMA (polimetilmetacrilato).
Non sono un chimico ma mi pare che materiale abbia una scarsa resistenza all'alcool etilico concentrato
Magari "raschiando" via la parte rovinata si puo' fare qualcosa...mi dispiace!
Non sono un chimico ma mi pare che materiale abbia una scarsa resistenza all'alcool etilico concentrato
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Magari "raschiando" via la parte rovinata si puo' fare qualcosa...mi dispiace!
- Esme
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Incidente assurdo con l'alcol...
Se non ci è rimasta a nuotare per troppo tempo dovrebbe essere recuperabile.
Avevo fatto lo stesso casotto con l'alcol sulla sezione in resina della mia 98 quando ero ragazza, e me la sono tenuta rovinata per anni.
Quando ho avuto più esperienza ho provato a lucidarla con i soliti metodi: con molta pazienza e stando attenta a non esagerare ho rimosso del tutto le macchie.
Avevo fatto lo stesso casotto con l'alcol sulla sezione in resina della mia 98 quando ero ragazza, e me la sono tenuta rovinata per anni.
Quando ho avuto più esperienza ho provato a lucidarla con i soliti metodi: con molta pazienza e stando attenta a non esagerare ho rimosso del tutto le macchie.
- francoiacc
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Incidente assurdo con l'alcol...
Visto che non c'è più molto da perdere proverei a grattar via la parte °bruciata° dall'alcool e lucidare di nuovo. Per questo potresti iniziare a grattare la parte con micromesh grana 1000 fino a grana 7000 e poi andare di Iosso, in questo modo dovresti risolvere, a patto però di usare gli ingredienti principali: tanto olio di gomito e pazienza. 
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Non è celluloide. Invece dovrebbe essere PMMA:
Sì, è una Sailor. Fortuna che non è una delle più costose, ma se il danno è irreversibile resta comunque un guaio, perché è una delle penne migliori che ho... Ovviamente continuerò a usarla perché scrive davvero bene... ma anche l'occhio vuole la sua parte...
Annoto i consigli e farò dei tentativi appena recupero i materiali.francoiacc ha scritto: ↑mercoledì 14 luglio 2021, 14:24 Visto che non c'è più molto da perdere proverei a grattar via la parte °bruciata° dall'alcool e lucidare di nuovo. Per questo potresti iniziare a grattare la parte con micromesh grana 1000 fino a grana 7000 e poi andare di Iosso, in questo modo dovresti risolvere, a patto però di usare gli ingredienti principali: tanto olio di gomito e pazienza.![]()
Non ci è rimasta a nuotare, l'ho strusciata col panno, che però era davvero zuppo di alcol... Credo che il danno maggiore l'abbia fatto il tempo, perché non ho preso la penna subito, ma decine di ore dopo...
Comunque annoto anche il tuo consiglio.
Grazie per i commenti e consigli.
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Io l'avevo proprio passata con un batuffolo imbevuto di alcol, quindi figurati. Errori di gioventù.
E in effetti la macchia era emersa un po' dopo, con anche la mia impronta digitale bella in evidenza...
Secondo me la recuperi abbastanza bene, o almeno sufficientemente bene da non darti fastidio (beh, ammesso di non avere la monkite!)
E in effetti la macchia era emersa un po' dopo, con anche la mia impronta digitale bella in evidenza...
Secondo me la recuperi abbastanza bene, o almeno sufficientemente bene da non darti fastidio (beh, ammesso di non avere la monkite!)
Incidente assurdo con l'alcol...
Ciao, provo a buttare lì anche un mio parere.
Oltre ai consigli che ti hanno già dato, che condivido, potrei ipotizzare che al microscopio la superficie si presenti "corrosa" e quindi ruvida.
Trattandosi di PMMA con un punto di fusione molto basso (circa 160°), potrebbe, con le dovute cautele, aiutare anche una soffiata di aria calda (tipo il saldatore ad aria) impostando la corretta temperatura.
Così facendo provocheresti una leggerissima fusione superficiale priva di fumi e annerimenti, che donerebbe nuovamente lucentezza alla superficie.
E' una tecnica usata industrialmente a fiamma su manufatti stampati con stampa rotazionale, ma il principio di funzionamento è il medesimo.
Facci sapere se hai risolto, e buona fortuna!
Ciao ciao
Oltre ai consigli che ti hanno già dato, che condivido, potrei ipotizzare che al microscopio la superficie si presenti "corrosa" e quindi ruvida.
Trattandosi di PMMA con un punto di fusione molto basso (circa 160°), potrebbe, con le dovute cautele, aiutare anche una soffiata di aria calda (tipo il saldatore ad aria) impostando la corretta temperatura.
Così facendo provocheresti una leggerissima fusione superficiale priva di fumi e annerimenti, che donerebbe nuovamente lucentezza alla superficie.
E' una tecnica usata industrialmente a fiamma su manufatti stampati con stampa rotazionale, ma il principio di funzionamento è il medesimo.
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Attenzione all'effetto "carruba".Sammy ha scritto: ↑giovedì 15 luglio 2021, 14:49 Trattandosi di PMMA con un punto di fusione molto basso (circa 160°), potrebbe, con le dovute cautele, aiutare anche una soffiata di aria calda (tipo il saldatore ad aria) impostando la corretta temperatura.
Così facendo provocheresti una leggerissima fusione superficiale priva di fumi e annerimenti, che donerebbe nuovamente lucentezza alla superficie.
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buone!!! le mangiavo sempre da ragazzino
inchiostrare non si può sentire, sarebbe come dire ho benzinato l'auto, o ho vinificato la damigiana, ho peperonato la pentola, ho orologiato il polso. mi ricorda molto il "esci il cane che lo piscio"
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Idea interessante questa che proponi, ma mi mancano gli strumenti e anche li avessi, imbranato come sono, temo causerei altri danniSammy ha scritto: ↑giovedì 15 luglio 2021, 14:49 Ciao, provo a buttare lì anche un mio parere.
Oltre ai consigli che ti hanno già dato, che condivido, potrei ipotizzare che al microscopio la superficie si presenti "corrosa" e quindi ruvida.
Trattandosi di PMMA con un punto di fusione molto basso (circa 160°), potrebbe, con le dovute cautele, aiutare anche una soffiata di aria calda (tipo il saldatore ad aria) impostando la corretta temperatura.
Così facendo provocheresti una leggerissima fusione superficiale priva di fumi e annerimenti, che donerebbe nuovamente lucentezza alla superficie.
E' una tecnica usata industrialmente a fiamma su manufatti stampati con stampa rotazionale, ma il principio di funzionamento è il medesimo.
Facci sapere se hai risolto, e buona fortuna!
Ciao ciao
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Comunque voglio provare prima con una pasta per lucidature. Sono paste abrasive, se non sbaglio, e potrebbero bastare a grattare via la superificie più... superficiale. Al tatto la penna risulta ancora lischia, tanto che se chiudo gli occhi non so distinguere le zone rovinate da quelle sane.
Male che vada, ho pensato che potrei strisciare su tutta la penna con un panno zuppo di alcol, così avrei tutta la penna rovinata. Ma avrei anche una livrea originale
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Bon, appena ho info da dare, le darò.
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Attenzione però all'idea dell'inzuppamento in alcol.
Un contatto accidentale provoca alterazioni della superficie, ma se prolungato può portare a danni molto più profondi che potrebbero anche indebolire e portare a rottura.
Un contatto accidentale provoca alterazioni della superficie, ma se prolungato può portare a danni molto più profondi che potrebbero anche indebolire e portare a rottura.
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Salve a Tutte e Tutti,
mi inserisco a ...gamba tesa in questo post per un problema analogo, di alterazione della superficie, che riguarda una penna di ben minore interesse e valore: l'Aurora Auretta.
Ho da poco intrapreso una piccola raccolta di queste penne e trovo che quasi sempre quelle che vengono vendute nei vari mercatini presentano una macchiatura circolare sulla sezione, in corrispondenza della parte vicina al pennino (vedi foto). Ho letto nel forum che questo è dovuto al fatto che a suo tempo questa penna veniva commercializzata con la cartuccia già installata ed un piccolo cappuccio di plastica di protezione del pennino (da buttare via una volta aperta la confezione). Nelle penne che sono rimaste invendute l'inchiostro della cartuccia è lentamente evaporato e i vapori sono rimasti chiusi dentro il cappuccio di protezione, macchiando la plastica della sezione.
Ho provato a "lavorare" sul problema eseguendo, nell'ordine, questi interventi:
1. lavaggio con acqua tiepida e ammollo di almeno 48 ore
2. passaggio in vasca a ultrasuoni
3. lucidatura con pasta abrasiva (quella da carrozzieri) e molta pazienza e olio di gomito
Qualche risultato c'è stato (secondo me soprattutto grazie alla pasta abrasiva) ma non completamente soddisfacente.
Avevo pensato ad una lucidatura con un utensile tipo "Dremel" ma in un altro post ho letto che il rischio di rovinare la plastica è alto.
Se qualcuno ha qualche esperienza in merito o qualche suggerimento, è senz'altro gradito.
Ringrazio e saluto Tutte/Tutti. G.
mi inserisco a ...gamba tesa in questo post per un problema analogo, di alterazione della superficie, che riguarda una penna di ben minore interesse e valore: l'Aurora Auretta.
Ho da poco intrapreso una piccola raccolta di queste penne e trovo che quasi sempre quelle che vengono vendute nei vari mercatini presentano una macchiatura circolare sulla sezione, in corrispondenza della parte vicina al pennino (vedi foto). Ho letto nel forum che questo è dovuto al fatto che a suo tempo questa penna veniva commercializzata con la cartuccia già installata ed un piccolo cappuccio di plastica di protezione del pennino (da buttare via una volta aperta la confezione). Nelle penne che sono rimaste invendute l'inchiostro della cartuccia è lentamente evaporato e i vapori sono rimasti chiusi dentro il cappuccio di protezione, macchiando la plastica della sezione.
Ho provato a "lavorare" sul problema eseguendo, nell'ordine, questi interventi:
1. lavaggio con acqua tiepida e ammollo di almeno 48 ore
2. passaggio in vasca a ultrasuoni
3. lucidatura con pasta abrasiva (quella da carrozzieri) e molta pazienza e olio di gomito
Qualche risultato c'è stato (secondo me soprattutto grazie alla pasta abrasiva) ma non completamente soddisfacente.
Avevo pensato ad una lucidatura con un utensile tipo "Dremel" ma in un altro post ho letto che il rischio di rovinare la plastica è alto.
Se qualcuno ha qualche esperienza in merito o qualche suggerimento, è senz'altro gradito.
Ringrazio e saluto Tutte/Tutti. G.
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"Effetto carruba" direi che rende bene l'idea!
Altra cosa che mi è venuta in mente, è quella di identificare una sostanza "filler", esemplifico il banale smalto per unghie per comodità.
Essendo microcrateri formati dalla corrosione dell'alcool, se vado a spalmare un velo sottilissimo di smalto trasparente UV per unghie, una volta passato e rimosso l'eccesso, si potrebbe procedere all'esposizione UV per la polimerizzazione, per poi finire con una passata di 1000 bagnata ed un giro di pasta iosso o analoga pasta lucidante.
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Altra cosa che mi è venuta in mente, è quella di identificare una sostanza "filler", esemplifico il banale smalto per unghie per comodità.
Essendo microcrateri formati dalla corrosione dell'alcool, se vado a spalmare un velo sottilissimo di smalto trasparente UV per unghie, una volta passato e rimosso l'eccesso, si potrebbe procedere all'esposizione UV per la polimerizzazione, per poi finire con una passata di 1000 bagnata ed un giro di pasta iosso o analoga pasta lucidante.