Montblanc Bohéme: una bella penna e una domanda

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fufluns
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Montblanc Bohéme: una bella penna e una domanda

Messaggio da fufluns »

Negli ultimi tempi, mentre ero in Costa Rica, sono stato assalito da una insana passio per una Montblanc Bohème. Forse alcuni di voi ricorderanno che giá alcuni anni orsono avevo recensito una Bohème molto speciale, quella che si chiama Big Size: speciale perché é una penna piuttosto rara (e per questo diventata piuttosto costosa), e speciale perché io la acquistai rocambolescamente in Costa Rica ad un prezzo che definire irrisorio non rende ancora giustizia alla sua pochezza.

La Bohème Big Size é una penna imponente. Ha la “presenza” di una 149 e, benché disegnata per poter avvitare il cappuccio sul fondello, credo sia una penna da usare senza calzarla - a meno di avere mani veramente grandi. Ha uno splendido pennino retrattile e puó essere alimentata esclusivamente attraverso le cartucce. All’epoca della sua introduzione, una Bohème Big Size costava quanto una 149, e credo che questo non abbia contribuito al suo successo commerciale. Una 149 era, ed é, uno strumento universalmente riconoscibile, troppo costoso per una penna in plastica - per quanto di una funzionalità che definirei perfetta -, ma degna dello sforzo economico “in più” proprio per il fatto di rappresentare l’epitome della penna stilografica. La Bohème Big Size é altrettanto imponente ma, a parità di prezzo, dovette sembrare una penna senza il pedigree di una Meisterstück. A parte l’ovvio inconveniente dell’alimentazione limitata alle cartucce (e alla difficoltà di pulirla, comune a moltissime delle “rientranti”), la Bohème Big Size é una penna bellissima da usare. Se ne aveste voglia, potete trovarne una lunga e appassionata rassegna mia a questo indirizzo della rete: https://www.fountainpennetwork.com/foru ... er-review/

Quando arrivò la Big Size, in casa avevamo già un’altra Bohème, una stilografica Marron, con finiture in oro rosato, che avevo regalato a mia moglie in occasione di un Natale in Italia. La piccola Marron, con il suo pennino retrattile squisitamente morbido e i suoi colori perfettamente abbinati, continua ad essere - a distanza di anni - una delle penne più belle di casa Pupulin. Nella foto che segue potete vederla accanto alla sua “sorella grande”, per apprezzarne le dimensioni contenute. Quando é calzata - ed é disegnata per esserlo quando si scrive - é appena piú lunga di una Meisterstück 146 senza il cappuccio.

fpn_1319076779__3.jpg

Oltre alla linea “classica” di Bohéme rientranti e alla Big Size, Montblanc produsse per un certo tempo anche una versione della stilografica con il pennino non rientrante, in finiture dorate o platinate, senza pietre oppure con pietre sintetiche rosse, blu e verdi. Mentre l’assenza di un pennino retrattile sembrava un poco “fuori luogo” tra le Bohème, l’assenza del meccanismo per far rientrare il pennino nel barilotto permise a Montblanc di adattare alla Bohème Midsize un converter. La linea di penne Bohème é stata infine del tutto dismessa da Montblanc nel 2014 o 2015.

Non ho mai fatto particolarmente attenzione alla linea Midsize di Bohème, peró negli ultimi tempi l’idea di una penna con converter, facile da gestire, di dimensioni vicine a una 146 e con le inconfondibili linee Bohème, che mi piacciono oltremisura, mi é divenuta via via sempre piú irresistibile. Sapete di che cosa parlo…

Trovo che tutte le Bohème siano bellissime, tanto quelle di resina quanto quelle di metallo. Mi sembra che la pietrina sintetica si addica a questa penna, soprattuto il quarzo fumé e la pietra nera, ma la mia preferenza - per mio uso personale - va senza dubbio ai modelli senza pietra e, come mi sono ormai reso conto da tempo, all’abbinamento del nero con l’oro, che trovo più “caldo” e più classico. Mi sono dunque messo in caccia di una Bohème Midsize senza pietra in finiture dorate vari mesi fa. Impresa davvero ardua! E' talmente raro trovarne una in vendita che sembra non essere mai esistita. Infine ne ho scovata una che univa molte delle cose che volevo: usata ma non troppo, un prezzo ragionevole e un pennino che non fosse medio: un fine, squisito come la maggior parte dei pennini fini di Montblanc. Arrivando a casa dei genitori, l’ho infine trovata tra le mie cose.

Ve la presento qui di seguito con alcune fotografie. Devo dire che la penna ha una dimensione e una grazia così proporzionati che sono difficili da descrivere. Io la trovo bellissima, e so che non si tratta solo di una impressione da “luna di miele”.

Boheme 2.jpg
Boheme 4.jpg
Boheme 3.jpg
Boheme 5.jpg
Boheme 6.jpg

Mi sono chiesto perché sia cosí difficile trovare, anche usate, delle Montblanc Midsize o “non retrattili”. Infine, credo che la ragione sia che questa linea di penne é rimasta in produzione per un tempo limitato. Già, ma per quanto tempo?

Il tema é già stato discusso, e un utente su un forum internazionale ha proposto un’utilissima chart che riporta gli anni di “introduzione" dei vari modelli. Potete trovare il diagramma a questo indirizzo: https://www.fountainpennetwork.com/foru ... /#comments

Alcune delle date riportate nella chart mi sembrano un poco dubbie (lo vedremo più avanti), ma quello che più manca é, accanto alla data di introduzione, una data individuale di dismissione delle penne Bohème. Come dicevo, il tema si é trattato in vari fora e in varie discussioni, e gli utenti si sforzano di aiutare indicando determinati anni nei quali acquistarono una certa penna. Questo é però di relativa utilità, perché una penna potrebbe essere rimasta invenduta su uno scaffale più a lungo di quanto sia durata la sua effettiva produzione. Ci fornisce sicuramente un ante relativo alla sua entrata in produzione, ma non quello che io cerco, un post della sua produzione.

Io ho provato a orientarmi con gli utilissimi cataloghi che stampava Ercolessi, lo storico negozio di Milano. I cataloghi includevano solo le marche trattate dal negozio, ma erano molto completi quanto a modelli (e prezzi) di quelle marche; e poiché i cataloghi avevano una data, questo aiuta a vedere quando un certo modello ha fatto la sua comparsa e quando “scompare” dal catalogo. Io ho cataloghi per il 2000-2001. 2001-2002, 2004-2005 e 2007-2008. In quest’ultimo, la sezione “Montblanc” é già rappresentata da un inserto che, direi, é curato anche graficamente dalla casa tedesca, e dall’anno successivo, in accordo con politiche commerciali di Montblanc, le penne di questo brand e i loro prezzi scompaiono dai cataloghi Ercolessi.

La letteratura che ho letto riporta unanimemente che l’anno di introduzione della linea Bohème sia stato il 2000. Suona logico, un anno simbolico per introdurre una nuova linea di penne, che nell’arco di un decennio sarebbe divenuta la più importante per Montblanc dietro alla storica Meisterstück. Questo dato é peró contraddetto dal Catalogo Ercolessi 2000-2001, dove Bohème non compare in assoluto. La linea fa invece la sua comparsa l’anno successivo, e in un certo senso mi sembra credibile. Anche se in molti posti del mondo si festeggiò il primo gennaio del 2000 come l’inizio di un nuovo secolo e millennio, questo fu certamente un errore di cronologia. Il ventunesimo secolo e il terzo millennio sono di fatto iniziati solo il primo gennaio del 2001 (così come il primo millennio nell’anno 1 e il secondo nell'’anno 1001). Non stento a credere che la teutonica casa di Amburgo abbia seguito le regole formali della cronologia, annunciando con fanfare la sua nuova serie in corrispondenza del nuovo millennio: nel 2001, cosí come indica il catalogo di Ercolessi,

Nel 2001 (secondo Ercolessi), la linea Bohème era composta da penne stilografiche, penne biro, matite meccaniche e roller. Ci concentreremo solo sulle stilografiche. Per il 2001 sono presenti in catalogo penne con finiture dorate e pietre sintetiche rosse (rubino), blu (topazio) e nere (onice) piú linee senza pietre con finiture dorate e con finiture platinate. Ci sono anche due versioni in metallo, “Gold Plated” e “Sterling Silver”, entrambe con pietre sintetiche. Tutte le stilografiche sono di dimensioni piccole, con pennino retrattile. Non vi sono né Big Size, né penne stilografiche Midsize (benché la forma e dimensione di quest’ultima coincidano con quelle delle penne roller, uscite quello stesso anno).

Nel catalogo 2004-2005 le stilografiche con pietre sono ancora esclusivamente con pennino retrattile, e si é aggiunta la pietra verde. Sempre retrattili, si sono aggiunti anche nuovi modelli in metallo: “Doué”, “Steel/Noir” e “Platinum Plated Crystal”. Nella linea Platinum senza pietra, accanto alla stilografica piccola, é presente anche la Midsize (entrambe retrattili), ma non una penna Midsize. La Big Size é ancora presente nel catalogo del 2007-2008, anche se relegata a un inserto esclusivo di Montblanc.

Questo mi fa giungere alle seguenti conclusioni preliminari:

1) la Bohème Big Size é stata introdotta post 2001 (nel 2002 o 2003) ed é stata mantenuta in produzione almeno fino al 2007;
2) le Bohème Midsize, tanto in finiture dorate come platinate, e anche quelle con pietre sintetiche, nascono post 2001 e sono dismesse ante 2004. Nel migliore dei casi, furono prodotte solamente durante il biennio 2002-2003, o forse durante uno solo di questi due anni. Per questa ragione, credo, sono così poco comuni.

Qualsiasi altra informazione, di prima mano o da comunicazioni commerciali di Montblanc, sarebbe molto gradita.
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Tribbo
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Messaggio da Tribbo »

Interessantissimo saggio sulla Boheme, Fufluns, che riporta informazioni importanti che non avevo assolutamente trovato quando insieme a Riccardo abbiamo provato ad affrontare l'argomento della produzione delle Boheme per redigere una breve storia della Montblanc...... Grazie ancora per i tuoi approfondimenti
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Messaggio da Sealion »

Molto bella la tua sintesi sulla Bohéme. Utilissima la flow-chart che hai trovato. Quando cercavo informazioni su questa stilografica ho trovato pochissimo, soprattutto su quella con il pennino retrattile. Mi piacerebbe sapere da chi possiede la Bohéme come scrive. La mia ha problemi di false partenze che non sono riuscito a risolvere.
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Messaggio da sansenri »

Grazie, Francesco. Peraltro il tuo appassionato racconto di questa bella penna fa venir voglia... di andarsene a cercare una :roll:
accidenti :D
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fufluns
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Montblanc Bohéme: una bella penna e una domanda

Messaggio da fufluns »

Tribbo ha scritto: lunedì 5 luglio 2021, 0:21 Interessantissimo saggio sulla Boheme, Fufluns, che riporta informazioni importanti che non avevo assolutamente trovato quando insieme a Riccardo abbiamo provato ad affrontare l'argomento della produzione delle Boheme per redigere una breve storia della Montblanc...... Grazie ancora per i tuoi approfondimenti
Grazie a te per il commento. Come vedi, l’informazione di prima mano (o quasi) è ancora incompleta, ma con un po’ di fortuna sbucherà un catalogo Efcolessi o un catalogo Montblanc del 2002 o 2003 per sistemare alcune delle incognite. Nel frattempo, abbiamo per lo meno sfatato uno dei “miti metropolitani”, cioè che la Boheme Big Size sia stata prodotta solo nel 2002, o nel 2001-2002, come ho letto ripetere molte volte. Il fascicolo di Montblanc (con data) allegato a uno dei cataloghi Ercolessi non lascia dubbi sul fatto che dal 2002 o 2003 e almeno fino al 2007 la penna sia stata in produzione.
Ora, sarà perché di mestiere faccio il ricercatore, ma a me queste ricerche sulle fonti piacciono moltissimo!

Sealion ha scritto: lunedì 5 luglio 2021, 17:01 Molto bella la tua sintesi sulla Bohéme. Utilissima la flow-chart che hai trovato. Quando cercavo informazioni su questa stilografica ho trovato pochissimo, soprattutto su quella con il pennino retrattile. Mi piacerebbe sapere da chi possiede la Bohéme come scrive. La mia ha problemi di false partenze che non sono riuscito a risolvere.
Boheme è effettivamente un caso curioso. Per circa 15 anni è stata una linea di punta per Montblanc, seconda solo a Meisterstück, e non solo nelle penne ma anche nella pelletteria. Con nessun’altra linea Montblanc ha sperimentato tanto, in termini di materiali e accostamenti, come con Boheme. La linea nacque in origine come “Rouge et Noir”, ma dovette essere ritirata con quel nome perché risultò essere già registrato da altri (che fecero causa). Boheme fu presentata originalmente come una linea di penne unisex (uno di questi giorni, appena lo ritrovo, vi copierò le parole esatte della presentazione Montblanc dell’epoca), che la lasciò poi connotarsi più “al femminile”, anche se non smise mai di proporre alcuni modelli più adatti al pubblico che compra più penne, quello degli uomini. Cinque o sei anni fa dismise la linea di penne e pelletteria, ma l’anno scorso inaugurò una linea di orologi con lo stesso nome.

Quanto alla sua domanda specifica, la mia esperienza è limitata a tre sole penne, una retrattile Marron, una Big Size e ora una Midsize. Le tre sono ottime scrittrici, anzi - scusi la ridicola espressione - particolarmente ottime! Certo, la retrattile piccola e la Big Size sono penne esclusivamente a cartuccia, e per la mia esperienza le penne a cartuccia possono presentare una ripartenza pigra dopo un periodo di inattività. Chiaro che se le false partenze continuano dopo le prime righe, c’è qualche problema da risolvere. Il più delle volte da Montblanc rimettono le cose a posto. La Bohéme é talmente bella - e ora che non la fanno più anche più difficile da sostituire - che credo valga la pena farla sistemare.

sansenri ha scritto: lunedì 5 luglio 2021, 21:47 Grazie, Francesco. Peraltro il tuo appassionato racconto di questa bella penna fa venir voglia... di andarsene a cercare una :roll:
accidenti :D
Caro Enrico, la nostra passione é come un lungo viaggio. Nel cammino troviamo altri viaggiatori che, come noi, hanno visitato posti lontani dai nomi esotici ed evocatori. Con qualcuno sentiamo particolare affinità. A volte, la sera, intorno al fuoco, in una savana sconosciuta, ci racconta di alhambre di ceramica, di nascoste sorgenti cristalline, di paesaggi dolci e mai visti. Come non innamorarsi almeno un po’?
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Messaggio da LucaDV »

Coincidenze? Caso? Fato?
Non lo so, ma ultimamente di cose attorno a me che richiamano il mondo Montblanc se ne stanno mettendo in fila un pò.
Eppure, se vedo una penna in vendita con la Stella a sei punte riesco a resistere e a trattenermi... molto più di quando vedo una Aurora. Si, il mio cuore batte e la mia mano freme(e il portafogli trema)per le Penne della casa torinese.

Sarà perché ancora non ho ceduto alle tentazioni della casa di Amburgo?

Scusate tutti, e mi scusi Franco per questa mia divagazione.

Sono poco attivo sul forum ma leggo molto, soprattutto i Suoi Interventi. Ognuno di essi mi riporta alla mente sensazioni ed emozioni che sono la brace ardente di questa passione spesso sopita dalla routine della Vita.

Mi spiace aver occupato spazio senza apportare nulla di concreto alla Sua ricerca. Ma non sono riuscito a tacere in seguito all'ennesima "Coincidenza"...
Saluti
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Messaggio da francoiacc »

Non sono mai stato attratto da penne di piccole dimensioni, tantomeno con abbellimenti più femminili quale può essere una vezzosa pietra sintetica sulla clip, eppure la Boheme mi ha sempre affascinato e nella sua veste più comune ovvero quella piccolina con la pietra sintetica sulla clip. Mi ritengo il fortunato possessore di una Boheme con pietra ambra e finiture in colore oro rosato, una penna che trovo non solo bella ma che scrive particolarmente bene, sicuramente uno dei più piacevoli pennini in mio possesso. Prevedo che sarà una fedele compagna di viaggio quando questa follia che ha colpito il pianeta sarà più sotto controllo e si potrà tornare alla normalità (ogni tanto ci vuole un po' di sano ottimismo!)
Grazie come al solito per queste interessanti e coinvolgenti presentazioni. :wave:
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti"
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Messaggio da Sealion »

Se devo essere sincero l’interesse per la Bohéme si è acceso qualche mese fa guardando un video. La cosa che mi fa impazzire è la meccanica della stilografica. Ho trovato anche un video con la procedura di smontaggio. Pennino in miniatura retrattile e poi il sistema di esposizione della cartuccia! Unico nel suo genere, un piccolo gioiello di meccanica. La ricerca e l’acquisto e stato susseguente. Ho trovato una Doué marrone con il cappuccio dorato nuova, scontata, ad un buon prezzo rispetto allo spropositato listino.
Grazie a fufluns per le informazioni, non conoscevo l’esistenza della misura media con pennino fisso.
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Messaggio da fufluns »

LucaDV ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 10:40 Coincidenze? Caso? Fato?
Non lo so, ma ultimamente di cose attorno a me che richiamano il mondo Montblanc se ne stanno mettendo in fila un pò.
Eppure, se vedo una penna in vendita con la Stella a sei punte riesco a resistere e a trattenermi... molto più di quando vedo una Aurora. Si, il mio cuore batte e la mia mano freme(e il portafogli trema)per le Penne della casa torinese.

Sarà perché ancora non ho ceduto alle tentazioni della casa di Amburgo?

Scusate tutti, e mi scusi Franco per questa mia divagazione.

Sono poco attivo sul forum ma leggo molto, soprattutto i Suoi Interventi. Ognuno di essi mi riporta alla mente sensazioni ed emozioni che sono la brace ardente di questa passione spesso sopita dalla routine della Vita.

Mi spiace aver occupato spazio senza apportare nulla di concreto alla Sua ricerca. Ma non sono riuscito a tacere in seguito all'ennesima "Coincidenza"...
Al cuore, caro Luca, non si comanda...

Anch'io ho alcune marche predilette. Di altre non possiedo se non una o due penne, ma ho una vergognosa quantità di Montblanc, Montegrappa e Omas (in ordine alfabetico, non di preferenza).

Di tanto in tanto (ma io sono un compratore lento) scelgo una marca diversa, perché chissà non diventi amore? Per lo più non ha funzionato. Oltre a non poterlo comandare, il cuore sa essere testardamente fedele...

Come ogni cosa d'amore, la passione per le penne non si può trascurare, o la brace potrebbe spegnersi: bisogna sempre soffiare un po', a volte leggero, a volte con vera forza. Non credo, sinceramente, che sarei qui a chiacchierare di penne con lei se non avessi soffiato sempre: ma sono contento di averlo fatto e non avere girovagato da una passione all'altra di breve durata. Le penne sono state una buona compagnia, e cosí lo sono stati gli amici di penna,

francoiacc ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 15:59 Non sono mai stato attratto da penne di piccole dimensioni, tantomeno con abbellimenti più femminili quale può essere una vezzosa pietra sintetica sulla clip, eppure la Boheme mi ha sempre affascinato e nella sua veste più comune ovvero quella piccolina con la pietra sintetica sulla clip. Mi ritengo il fortunato possessore di una Boheme con pietra ambra e finiture in colore oro rosato, una penna che trovo non solo bella ma che scrive particolarmente bene, sicuramente uno dei più piacevoli pennini in mio possesso. Prevedo che sarà una fedele compagna di viaggio quando questa follia che ha colpito il pianeta sarà più sotto controllo e si potrà tornare alla normalità (ogni tanto ci vuole un po' di sano ottimismo!)
Grazie come al solito per queste interessanti e coinvolgenti presentazioni. :wave:
Caro Francesco, la Boheme Marron é delle più belle. E' piccina, laboriosa e difficile da mantenere. Ma é bellissima. E anche quella di casa nostra, come la tua, scrive stupendamente bene. La nostra Marron é di Elvira. Io, prima o poi, completerò la mia serie personale con una terza penna Boheme, e sarà la piccola con pennino retrattile e finiture dorate, senza pietra. Goditi il tuo gioiellino!

Sealion ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 20:18 Se devo essere sincero l’interesse per la Bohéme si è acceso qualche mese fa guardando un video. La cosa che mi fa impazzire è la meccanica della stilografica. Ho trovato anche un video con la procedura di smontaggio. Pennino in miniatura retrattile e poi il sistema di esposizione della cartuccia! Unico nel suo genere, un piccolo gioiello di meccanica. La ricerca e l’acquisto e stato susseguente. Ho trovato una Doué marrone con il cappuccio dorato nuova, scontata, ad un buon prezzo rispetto allo spropositato listino.
Grazie a fufluns per le informazioni, non conoscevo l’esistenza della misura media con pennino fisso.
Il meccanismo, anzi i meccanismi, della Bohéme a cartuccia, per far fuoriuscire il pennino e per estrarre la cartuccia, sono di una precisione e morbidezza che azionarli é un vero piacere sensoriale. Chi, con una Boheme retrattile in mano, non si é divertito a estrarre e ritirare il pennino piú volte solo per "sentire" la grazia del meccanismo?
Rotazione morbida quando inizia, poi appena più resistente quando il pennino é quasi in posizione, e infine ancora morbida con un "clic" di arresto quando é del tutto estratto... Il "fermo" é geniale. Prima di raggiungere quel punto il pennino può essere spinto all'indietro dalla punta verso il barilotto, ma dopo il "clic" diventa un pezzo solido con il corpo della penna.
L'apertura a cerniera del fondello é un'altra opera maestra di meccanica. La penna di Elvira é stata aperta e richiusa per caricare la cartuccia non so quante volte nei sedici anni che ha trascorso con noi, e il meccanismo é ancora solido ed elastico come il primo giorno.
Sono del tutto d'accordo con lei, Sealion, é una gran penna e un gioiello meccanico!
La Midsize é meccanicamente incomparabile, per la sua semplicità. Ma a volte anche la semplicità, in una forma perfetta, sa farsi apprezzare...
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Eccole qua nel loro splendore.

https://youtu.be/ZBjxB4EDMwI


PS x fufluns: c'è una MID in asta sulla baia.
stretta la foglia, larga la via, dite la vostra, ho detto la mia
per non dimenticare https://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_del_ricordo
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Messaggio da fufluns »

geko ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 15:16 Eccole qua nel loro splendore.

https://youtu.be/ZBjxB4EDMwI


PS x fufluns: c'è una MID in asta sulla baia.
Un bel filmato, fatto da un vero appassionato di Bohéme, con qualche informazione inesatta, ma godibilissimo. Grazie per averlo indicato.

Quanto alla penna sulla Baia, se ti riferisci a una Midsize platinum con pietra "ametista", ho l'impressione che sia un falso. La scatola, con quella scritta sproporzionata e la stellina "fuori centro", é certamente falsa. Non é una buona premessa. La filettatura del fondello ha una un filetto in piú della originale e l'anellino metallico terminale del cappuccio é stranamente "sporgente", diversamente dall'originale.

Ricordate che la Bohéme Midsize, poiché non ha il complicato meccanismo di estrazione del pennino, é stata una delle penne Montblanc piü contraffatte. Mai, come in questo caso, ricordate di "comprare il venditore"...
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fufluns ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 15:56 Quanto alla penna sulla Baia, se ti riferisci a una Midsize platinum con pietra "ametista", ho l'impressione che sia un falso...
Grazie per le informazioni.
La scatola non mi è sembrata strana, da quello che ricordo la stella è sempre stata in alto.
In ogni caso non ne ero interessato.
Riguardando le - poche - foto, invece, ho notato che nella seconda il pennino è “sparito” (cancellato malamente con Photoshop)!
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