Ciao,
io possiedo la versione in grigio metallizzato e, pur essendo generalmente un fan delle produzioni Lamy, vorrei provare ad andare controcorrente:
Inizialmente anch'io ero attratto dal design minimalista (l'ho acquistata proprio per questo) ma ora, a dir la verità, più la guardo e più lo trovo... consentitemi il termine... banale. Credo che la penna sia stata progettata da quello stesso Gerd A. Müller che fu il padre della celeberrima Lamy 2000, ma a mio avviso non risulta all’altezza della progenitrice. Oltre che della CP1, infatti, sono felicemente in possesso di una quasi coeva Lamy Unic, disegnata sempre da Müller, la quale, pur trattandosi anch’essa di una penna essenzialmente cilindrica, dimostra secondo me ben altra personalità, con quella clip particolare e la sezione più lunga ma meglio integrata nel corpo:
Tornando alla CP1, design a parte mi lascia scettico anche quella sorta di fondello in plastica nera, che a mio avviso stride con i materiali di cui è costruito il resto della penna.
La clip invece, ricavata da un unico pezzo di acciaio, purtroppo sbilancia parecchio la penna in caso di scrittura con cappuccio calzato. Senza cappuccio, tuttavia, per me la penna è troppo corta per essere utilizzata (ma ciò naturalmente è soggettivo e dipende dalla mano di ciascuno).
Ho acquistato a parte anche un pennino stub da 1.1 mm, ma ho preferito montarlo sulla Studio, al cui design a mio avviso si addice meglio. La CP1 per ora monta un più consono F, sebbene anche per i miei gusti sia già troppo spesso.
Resta comunque una penna che preferisco alla maggioranza delle stilografiche contemporanee, specie laddove tentano di scopiazzare l'antico.
Ciao
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Lamy CP1
- piccardi
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Beh, vedi le differenze! a me piace più dell'altra (non della 2000, che resta un capolavoro assoluto) proprio per questa sua "banalità", le linee della clip sono più semplici e quindi, per i miei gusti, più "pure", anche se le proporzioni della sezione in effetti sono un po' troppo ridotte. L'altra però le ha un po' troppo lunghe, anche se hai ragione, sono comunque più equilibrate. Avessero fatto una via di mezzo...FilippoP ha scritto: Inizialmente anch'io ero attratto dal design minimalista (l'ho acquistata proprio per questo) ma ora, a dir la verità, più la guardo e più lo trovo... consentitemi il termine... banale.
Ma la clip della Unic per me è già troppo elaborata, e questo porta alla mia preferenza per la CP1. Ma ognuno vede ovviamente le cose secondo le sue di preferenze, e non c'è proprio niente di male ad esser controcorrente.
Simone
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E' proprio vero che non c'è nulla di più soggettivo della percezione del design...a me la Unic sembra una delle Lamy più bruttine mai progettate, proprio a causa della clip che trovo massiccia e troppo ingombrante rispetto alla linea slanciata della penna. Mi piace molto di più quella che sembra la sua versione aggiornata e corretta, la Scala.
Però al di là dei gusti estetici soggettivi, il solo fatto che un così gran numero di modelli - davvero per tutti i gusti! - possano supportare lo stesso tipo di pennini facilmente intercambiabili, rende Lamy una delle marche che apprezzo di più. Concordo sul design della Lamy 2000. Un capolavoro assoluto!
Però al di là dei gusti estetici soggettivi, il solo fatto che un così gran numero di modelli - davvero per tutti i gusti! - possano supportare lo stesso tipo di pennini facilmente intercambiabili, rende Lamy una delle marche che apprezzo di più. Concordo sul design della Lamy 2000. Un capolavoro assoluto!
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Io la trovo molto elegante. Bella davvero !
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Stilisticamente le Lamy sono sempre ai vertici (a dire il vero spesso ai danni dell'ergonomia, ma questo è un altro discorso e di certo non è il caso della penna qui recensita). Però, adesso che sono un po' più smaliziato in fatto di stilografiche, proprio non spiego come una Casa così importante lasci così insoddisfatta la sua clientela sotto il profilo dei tratti fini: come scrivevo altrove, l'EF della 2000, modello di punta, sembra una fettuccina! Almeno per me tanto è stato sufficiente a farmi desistere dall'acquisto.
Rosario
A differenza di quanto accade per il collezionista di orologi - o di automobili, di donne... -, di un collezionista di penne si potrà sempre dire che ha troppe penne per poche idee. (R.G.)
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Segnalo che il cappuccio della cp1 riesce ad interagire con gli schermi capacitivi dei telefoni e tablet!
- gionor
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La CP1 rimane anche per me una delle penne più belle di Lamy, ma a mio avviso l'elevata qualità del design la si coglie molto più nella sfera e nel portamine che nella stilo, che in effetti pecca un po' in banalità di linee rispetto alla perfezione delle due succitate sorelle.
Ho apprezzato molto anche la Unic, purtroppo oggi fuori produzione. Mi ricorda però questa Porsche in foto, che è un'altra bellissima penna.
Ho apprezzato molto anche la Unic, purtroppo oggi fuori produzione. Mi ricorda però questa Porsche in foto, che è un'altra bellissima penna.
- Pierre
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Lamy CP1
Grazie Simone per questa recensione così minuziosa.
Tuttavia purtroppo, per gusti strettamente personali, queste penne sottili anni 80 non riesco ad apprezzarle.
Le guardo e non mi prendono.
Aurora Magellano, Omas (non ricordo più il modello), forse giusto la hastil un giorno o l'altro mi procurerò, ma per fare un inchino non tanto alla penna quanto al Moma.
Per contro la Lamy 2000 è una penna che amo tantissimo e che unisce una miriade di plus: è solida, storica, elegante ma non appariscente... così "sostanziosa" che viene prodotta ancora senza aggiornamenti di sorta restando un caposaldo.
Io ne ho una tratto M abbondante inchiostrata spessissimo!
Tuttavia purtroppo, per gusti strettamente personali, queste penne sottili anni 80 non riesco ad apprezzarle.
Le guardo e non mi prendono.
Aurora Magellano, Omas (non ricordo più il modello), forse giusto la hastil un giorno o l'altro mi procurerò, ma per fare un inchino non tanto alla penna quanto al Moma.
Per contro la Lamy 2000 è una penna che amo tantissimo e che unisce una miriade di plus: è solida, storica, elegante ma non appariscente... così "sostanziosa" che viene prodotta ancora senza aggiornamenti di sorta restando un caposaldo.
Io ne ho una tratto M abbondante inchiostrata spessissimo!